Truffa Etruria..!!...CAP. 3

Fate troppe chiacchiere inutili...!!! ;)

Il Sistema Bancario ha tradito le aspettative degli azionisti PEL... perfetto... ne prendiamo atto... non c'è problema... però sappiate che le azioni che possono essere messe in campo possono arrivare al boicottaggio del sistema stesso... il pericolo infatti... è che la gente si precipiti agli sportelli bancari a prelevare tutto non appena ci saranno avvisaglie... non escludo che qualcuno non abbia già prelevato tutto in silenzio... oppure diversificato anche all'estero... proprio per mancanza di serietà e fiducia... punto...!!!

Ora stiamo a vedere... io se avessi avuto un conto presso Etruria... lo avrei già chiuso da un pezzo visto il trattamento servito dal Sistema... ed in più... se avessi un conto in una delle banche che FORSE acquisterà Etruria... lo chiuderei lo stesso... qui per quanto mi riguarda viene meno la fiducia tra risparmiatore e sistema bancario... fine...!!!

Poi la gente in giro è menefreghista... lo dimostra quanto interesse c'è per la vicenda delle quattro banche... ci contano come quattro storditi malcapitati... nella vicenda... io spero nel dafault totale così poi facciamo i conti... nel default sono proprio chi ha goduto di privilegi a restare col cerino in mano... ben starebbe a loro un epilogo di questo tipo...!!!
 
Per MIL... il GIUDIZIO DIVINO sarà certamente nefasto per coloro che sanno in coscienza di aver tradito i risparmiatori... gli investitori... credo proprio che finiranno all'Inferno... questo è poco ma sicuro...!!! :)
 
Guardate in Grecia... la gente non ce la fa più...!!!
 
Fallisce il golpe di Padoan: Ubi non vuole Etruria & C.

Il ministro in pressing per l'acquisto delle 4 good bank Ma la trattativa salta. Sofferenze, l'allarme di Atlante
Antonio Signorini - Mar, 04/10/2016 - 08:10
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Giornata nera per Pier Carlo Padoan. Ieri non c'è stato solo il vertice serale con le banche che lo stesso ministro si è affrettato a derubricare a incontro «informale» per fare il punto «con Bankitalia e i principali istituti».

In mattinata si sono moltiplicati i contatti tra il dicastero di via XX settembre e Ubi per spingere il management ad acquistare le quattro good bank nate dal salvataggio di Banca Etruria, Banca Marche, Carichieti e Cariferrara. Contatti precedenti al vertice vero e proprio, che hanno dato esiti incerti se non negativi, viste le condizioni poste dagli amministratori dell'istituto di credito lombardo. Poi l'incontro delle 18,30, chiesto dal fondo Atlante per lanciare l'allarme sulla cartolarizzazione delle sofferenze.

Per quanto riguarda le good bank, già in tarda mattinata Andrea Moltrasio, presidente del consiglio di sorveglianza di Ubi, metteva le mani avanti: «Porto in consiglio di sorveglianza la questione dell'acquisizione delle banche solo quando sono in grado di creare valore per la nostra base di azionisti». Nella «mission» dell'istituto «non abbiamo il salvataggio». In sostanza, una bocciatura del pressing del governo.

Il ministero dell'Economia è a sua volta sotto pressione da parte della Commissione europea che ha concesso un rinvio sul termine del 30 settembre, data entro la quale avrebbe dovuto cedere i quattro nuovi istituti di credito, ma non intende concederne altri. La Banca centrale europea ha chiesto a Ubi un aumento di capitale di 600 milioni. L'istituto di Bergamo, secondo indiscrezioni, arriverebbe al massimo a 300 milioni e limiterebbe le acquisizioni a tre istituti: Banca Etruria, Carichieti e Banca Marche. Ubi va oltre e chiede al governo di ripulire i tre nuovi istituti dalle sofferenze e quindi quasi azzerare il prezzo di acquisto. Poi la possibilità di trasformare le perdite per le sofferenze in vantaggio fiscale. Condizioni pesanti per il governo, tanto che ieri si tornava a parlare delle altre offerte per le banche, bocciate perché poco vantaggiose.

Strettamente legato alla richiesta di Ubi sulle sofferenze, il vertice serale. Nonostante le precisazioni del ministro, l'incontro di ieri sera è stato effettivamente chiesto con urgenza da Quaestio, la società di gestione del risparmio che controlla il fondo Atlante, per fare il punto sull'emergenza banche. Un «fate presto» per il governo sulla partita più importante, ovvero la cartolarizzazione delle sofferenze che è alla base della guerra in corso fra Jp Morgan e Atlante stesso per la gestione della vendita del Monte dei Paschi. L'entità dell'aumento di capitale del Monte - ma a cascata anche di quelli di Unicredit e Carige - dipende dal prezzo di vendita degli Npl senesi. Se i crediti deteriorati verranno ceduti a una percentuale inferiore a quella iscritta a bilancio, gli importi degli aumenti di capitale rischiano di lievitare aggravando l'emergenza. Per quanto riguarda Mps, se si dovesse verificare questo scenario, Jp Morgan potrebbe uscire dalla partita. Senza una soluzione al nodo dei Non performing loans (le sofferenze), anche la vendita delle tre banche a Ubi salta. Al vertice serale, anche Ignazio Visco, governatore della Banca d'Italia, Claudio Costamagna, presidente della Cassa Depositi e Prestiti, Giuseppe Guzzetti, presidente Acri, e Victor Massiah, consigliere delegato Ubi e i vertici di Intesa Sanpaolo e Unicredit.

In serata a un dibattito del Foglio, le rassicurazioni di Padoan su Npl e Monte dei Paschi. Niente nazionalizzazioni: «Io non vedo questa necessità». Sulle sofferenze: «Ci vuole tempo per risolvere definitivamente il problema e noi stiamo andando in quella direzione». Poco dopo l'incontro con
 
anche IL CONSIGLIO DI STATO CERTIFICA LA TOTALE INCOMPETENZA DI QUESTO GOVERNO IN MATERIA ECONOMICA.

Etruria, beffa per i risparmiatori: sospesi gli arbitrati

Il Consiglio di Stato rinvia il parere. E indica carenze, refusi e incertezze. E boccia la scelta di rimettere all’Autorità anticorruzione le scelte sul contenuto
Ultimo aggiornamento: 5 ottobre 2016
Manifestazione risparmiatori Banca Etruria
Manifestazione risparmiatori Banca Etruria
2 min

Arezzo, 5 ottobre 2016 - Un'altra gelata per i risparmiatori in attesa di risarcimento. Si blocca la procedura di arbitrato. Parere sospeso in attesa di chiarimenti del Tesoro: refusi, documenti mancanti e via dicendo. Dubbi contenuti nella decisione del Consiglio di Stato del 28 settembre. Il parere è consultivo ma necessario e segna una nuova battuta d’arresto.

Sono 10.500 gli obbligazionisti subordinati che, al momento, possono accedere solo al rimborso forfettario dell’80%, peraltro possibile con precisi paletti: reddito fino a 35 mila euro o patrimonio mobiliare inferiore a 100 mila. Al di là dei «refusi» mancano alcuni documenti come l’analisi di impatto della regolamentazione e l’analisi tecnico-normativa. Ma, soprattutto, servono precisazioni «urgenti».

Il rischio, secondo il Consiglio di Stato, è che il decreto si traduca «nell’alternativa tra l’inutile (per gli investitori) esperimento della procedura arbitrale e il travaso, per improcedibilità, delle procedure arbitrali eventualmente avviate in altrettanti contenziosi giudiziari, assai costosi per gli investitori».

Vengono lamentati punti poco chiari, rischi di carenza di tutela per gli investitori, la mancanza dell'indicazione che, anche nel caso di verdetto favorevole, il lodo non deve contenere la liquidazione a carico del Fondo. Ed è giudicata perfino «inopportuna» la scelta di rimettere all’Autorità anticorruzione la determinazione del contenuto dei ricorsi.
 
Per MIL... il GIUDIZIO DIVINO sarà certamente nefasto per coloro che sanno in coscienza di aver tradito i risparmiatori... gli investitori... credo proprio che finiranno all'Inferno... questo è poco ma sicuro...!!! :)
Ho da poco visto in TV il maggiore responsabile della rapina, ingraziarsi le simpatie di alcuni bambini trevigiani...senza mai trascurare di aggiustarsi i polsini della giacca in modo infingardo.
Quei bambini non sanno che è il diavolo travestito da angelo, non sanno che invece di punire i banchieri ha espropriato le riserve di poveri risparmiatori, non sanno che vivranno da poveri in una società che il nostro angelo vuole trasformare in multirazziale.
A lui interessa solo il prestigio personale, vincere un referendum che non cambierà per niente l'Italia, lasciare in libertà gli autori del massacro finanziario, ignorare che in tutta Europa è visto come il passpartout dell'invasione africana.

Non so se sarà punito da un Dio o dal popolo - vedo soltanto che i danni procurati aumentano di giorno in giorno..! ciao
 
A me invece articoli come quello fanno perdere ogni speranza.....

nel bene o nel male purchè ne parlino

Renzi e Padoan non pensino che ce ne siamo dimenticati , devono ricordarsi che esistiamo e non ci fanno una bella figura

almeno un warrant
 
Associazione Amici di Banca Etruria ha condiviso il post di Gianlu Damon Zapponini.
15 h ·

"COSI’ L’UNIONE BANCARIA RISCHIA IL NAUFRAGIO
Il primo squillo di tromba ad una platea ricca di personalità dell’economia lo ha dato lo stesso Patuelli, accusando l’Europa di continuare a procedere in ordine sparso, senza regole realmente comuni a tutti. Le banche “subiscono le contraddizioni dell’Ue e dell’Unione bancaria tuttora priva delle indispensabili identiche norme di diritto bancario, finanziario, fiscale, fallimentare e penale dell’economia”, ha attaccato il numero uno dell’Abi. Di qui il monito dell’Associazione bancaria. “Se la crisi dell’Unione europea proseguirà, l’Unione bancaria, senza normative identiche, rischia di andare in crisi e di accentuare i divari fra Nord e Sud, senza stimoli di ripresa per i ‘Mezzogiorni’ d’Europa e con rischi di meridionalizzare anche le regioni più produttive del Nord e Centro Italia”. Patuelli ne ha pure per la Vigilanza unica, l’organismo di controllo europeo (la Bce), reo di non aver “rappresentato una svolta per la ripresa, ma ha appesantito le misure che da prudenziali si sono spesso trasformate paradossalmente in fattori di ulteriore indebolimento delle banche”."
 
Così banchieri e governo sbuffano contro l’Europa al forum del Messaggero
Gianluca Zapponini Spread
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Così banchieri e governo sbuffano contro l’Europa al forum del Messaggero
Chi c'era e cosa si è detto al forum "Obbligati a crescere" organizzato dal quotidiano Il Messaggero del gruppo Caltagirone

Su una cosa era d’accordo quella parte del gotha della finanza e dell’economia riunitosi questa mattina alle scuderie di Palazzo Altieri, in occasione del forum “Obbligati a crescere”, organizzato dal quotidiano Il Messaggero. L’Europa scricchiola e nemmeno poco. E senza Ue niente crescita per tutti. Dunque, prima che venga giù tutto, meglio darsi da fare per rinforzarne le fondamenta. L’evento ha visto la partecipazione dei massimi esponenti del mondo bancario e delle imprese con una robusta rappresentanza del governo. Dal presidente dell’Abi e padrone di casa Antonio Patuelli a quello di Confindustria Vincenzo Boccia, passando per il presidente di Cdp Claudio Costamagna per il vicedirettore di Bankitalia Fabio Panetta, fino ai ministri dell’Economia e dello Sviluppo Pier Carlo Padoan e Carlo Calenda e al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

COSI’ L’UNIONE BANCARIA RISCHIA IL NAUFRAGIO

Il primo squillo di tromba ad una platea ricca di personalità dell’economia lo ha dato lo stesso Patuelli, accusando l’Europa di continuare a procedere in ordine sparso, senza regole realmente comuni a tutti. Le banche “subiscono le contraddizioni dell’Ue e dell’Unione bancaria tuttora priva delle indispensabili identiche norme di diritto bancario, finanziario, fiscale, fallimentare e penale dell’economia”, ha attaccato il numero uno dell’Abi. Di qui il monito dell’Associazione bancaria. “Se la crisi dell’Unione europea proseguirà, l’Unione bancaria, senza normative identiche, rischia di andare in crisi e di accentuare i divari fra Nord e Sud, senza stimoli di ripresa per i ‘Mezzogiorni’ d’Europa e con rischi di meridionalizzare anche le regioni più produttive del Nord e Centro Italia”. Patuelli ne ha pure per la Vigilanza unica, l’organismo di controllo europeo (la Bce), reo di non aver “rappresentato una svolta per la ripresa, ma ha appesantito le misure che da prudenziali si sono spesso trasformate paradossalmente in fattori di ulteriore indebolimento delle banche”.

COSTAMAGNA E IL MODELLO CARREFOUR

Passando alle imprese, in Cdp hanno un’idea per contribuire a risollevare le sorti dell’economia italiana. Puntare sul made in Italy. “In Francia lo hanno capito da tempo, con la catena dei Carrefour hanno portato il cibo francese in tutto il mondo. In Italia si sarebbe potuto fare? Sì”. Il presidente della Cassa, Costamagna, ha scomodato nientemeno che Bernardo Caprotti, fondatore dell’Esselunga, recentemente scomparso. “Caprotti, se avesse avuto una visione più ampia, meno legata al territorio, avrebbe potuto portare all’estero” il meglio dell’Italia.

BANKITALIA, INVESTIRE PER RINASCERE

Per Bankitalia la ricetta per la crescita ha un nome e un cognome. Meno tasse, più investimenti. “La debolezza delle ripresa italiana dipende soprattutto dai bassi investimenti e occorre pertanto rimuovere gli ostacoli all’accumulazione di capitale, anche alleggerendo ulteriormente il peso delle imposte sui fattori della produzione”, ha spiegato il vice direttore generale della Banca d’Italia, Panetta, per il quale il calo degli investimenti è un fenomeno “preoccupante” che deprime la crescita corrente ed “erode le potenzialità future”. Rafforzare la ripresa è essenziale anche perché “alla mancata crescita sono direttamente imputabili gli squilibri che oggi gravano sul settore bancario e sul mercato del lavoro, l’aumentata incidenza della povertà e il mancato aggiustamento dei conti pubblici”. Dunque ha chiarito Panetta bisogna rimuovere gli “ostacoli strutturali all’investimento” specifici dell’Italia, “quali l’entità degli oneri burocratici che gravano sulle imprese e i tempi della giustizia, per il rilascio di una licenza, per l’avvio di una attività produttiva”.

PADOAN E QUELL’UE A CORTO DI FIDUCIA

“Che cosa impedisce all’Europa di fare passi decisivi verso la crescita”, si è chiesto poi il ministro Padoan. “Il primo problema è una disaffezione verso il concetto di Unione. Manca una governance vera, comune. E questo mette in discussione la stessa integrazione”, ha spiegato il ministro. Per il responsabile del Tesoro insomma, il male d’Europa si chiama scarsa fiducia nella stessa. Che non vede certo di buon occhio “la frammentarietà della stessa unione monetaria, che si può e deve migliorare”. Quanto all’Italia e alle sue chances di crescita, “bisogna avere una visione lunga e un forte quadro istituzionale”. Ma sarà difficile fare i conti con un’Europa più disunita che mai.
 
Cerchiamo di spiegare ai lettori che non scrivono che non devono accettare tutto passivamente, ma denunciare alla Procura.

qui sta il nocciolo di tutto, fate girare questo concetto dove volete, CERCATE DI TRASMETTERLO AD ALTRI CON TUTTI I MEZZI O SE VOLETE CON VOSTRE PAROLE, MA TRASMETTETELO. Da QUESTO, DIPENDE IL RECUPERO DEL VOSTRO DENARO CHE VI HANNO RUBATO, E SOLO DA QUESTO. PIU' SIAMO, PIU' FORZA ABBIAMO MEGLIO E' PER TUTTI.

Bisogna far conoscere a tutti quello che è successo. Bisogna raccontarlo, scriverlo, renderlo pubblico, spiegarlo anche alle persone meno preparate. Bisogna suscitare l' indignazione, la rabbia vera, il "vomito" PER QUELLO CHE HANNO FATTO. Solo così le migliaia di persone che stanno soffrendo in silenzio, troveranno la forza di presentare una denuncia formale in Procura. E SOLO se il numero delle denuncie-querele sarà alto, la indignazione sociale alta, il fiato sul collo alla Procura incessante saranno inevitabilmente costretti ad eseguire le indagini in maniera approfondita e capillare, e soprattutto a non addormentarsi, svolgendole così di conseguenza in tempi accettabili.
Quindi più denunce vengono presentate su questi fatti MEGLIO SARA' PROCESSUALMENTE PER TUTTI.
Il problema grave da risolvere è che si tratta di un' operazione ben orchestrata tra due banche, con la complicità di BANCA D' ITALIA E CONSOB, su un titolo quotato, pertando si tratta di una truffa molto tecnica e raffinata, NON SEMPLICE PER NIENTE DA CAPIRE, E CHE MOLTI AZIONISTI PURTROPPO NON HANNO ANCORA CAPITO, fatta di comuninicazioni al mercato nebulose, contradditorie, poco chiare, spesse volte non mantenute, con omissioni nei propri obblighi in capo a Banca d' italia e consob.
Quindi tutti i giornalisti che hanno la dovuta documentazione, hanno il DOVERE MORALE DI SPIEGARE AL GRANDE PUBBLICO, ANALITICAMENTE COME SI SONO SVOLTI REALMENTE I FATTI.
 
non dimenticate che il loro obiettivo è fare dimenticare il più possibile questi fatti sperando che il tempo cancelli tutto, quindi anche il dolore di chi è stato azzerato.
 
Cerchiamo di spiegare ai lettori che non scrivono che non devono accettare tutto passivamente, ma denunciare alla Procura.

qui sta il nocciolo di tutto, fate girare questo concetto dove volete, CERCATE DI TRASMETTERLO AD ALTRI CON TUTTI I MEZZI O SE VOLETE CON VOSTRE PAROLE, MA TRASMETTETELO. Da QUESTO, DIPENDE IL RECUPERO DEL VOSTRO DENARO CHE VI HANNO RUBATO, E SOLO DA QUESTO. PIU' SIAMO, PIU' FORZA ABBIAMO MEGLIO E' PER TUTTI.

Bisogna far conoscere a tutti quello che è successo. Bisogna raccontarlo, scriverlo, renderlo pubblico, spiegarlo anche alle persone meno preparate. Bisogna suscitare l' indignazione, la rabbia vera, il "vomito" PER QUELLO CHE HANNO FATTO. Solo così le migliaia di persone che stanno soffrendo in silenzio, troveranno la forza di presentare una denuncia formale in Procura. E SOLO se il numero delle denuncie-querele sarà alto, la indignazione sociale alta, il fiato sul collo alla Procura incessante saranno inevitabilmente costretti ad eseguire le indagini in maniera approfondita e capillare, e soprattutto a non addormentarsi, svolgendole così di conseguenza in tempi accettabili.
Quindi più denunce vengono presentate su questi fatti MEGLIO SARA' PROCESSUALMENTE PER TUTTI.
Il problema grave da risolvere è che si tratta di un' operazione ben orchestrata tra due banche, con la complicità di BANCA D' ITALIA E CONSOB, su un titolo quotato, pertando si tratta di una truffa molto tecnica e raffinata, NON SEMPLICE PER NIENTE DA CAPIRE, E CHE MOLTI AZIONISTI PURTROPPO NON HANNO ANCORA CAPITO, fatta di comuninicazioni al mercato nebulose, contradditorie, poco chiare, spesse volte non mantenute, con omissioni nei propri obblighi in capo a Banca d' italia e consob.
Quindi tutti i giornalisti che hanno la dovuta documentazione, hanno il DOVERE MORALE DI SPIEGARE AL GRANDE PUBBLICO, ANALITICAMENTE COME SI SONO SVOLTI REALMENTE I FATTI.

OK! .......ottimo HUNT......più chiaro di così non si può :bow:

aggiungerei per i silenti (qui le visite sono assai più che le risposte) di contattare anche in MP Hunt, Furio, Schiovato...che vi daranno tutte le dritte utili.

e quando sarete chiamati a referendare ricordatevi di chi vi ha messo le mani in tasca, pretende la vittoria non per portare l'Italia fuori dalle secche ma per esclusivo prestigio personale.
 
non dimenticate che il loro obiettivo è fare dimenticare il più possibile questi fatti sperando che il tempo cancelli tutto, quindi anche il dolore di chi è stato azzerato.

Post assolutamente striminzito ma puntuale... che approvo...!!! Purtroppo non riesco a leggere i post che vanno oltre le 3 righe...!!! :)
 
OK! .......ottimo HUNT......più chiaro di così non si può :bow:

aggiungerei per i silenti (qui le visite sono assai più che le risposte) di contattare anche in MP Hunt, Furio, Schiovato...che vi daranno tutte le dritte utili.

e quando sarete chiamati a referendare ricordatevi di chi vi ha messo le mani in tasca, pretende la vittoria non per portare l'Italia fuori dalle secche ma per esclusivo prestigio personale.

Forse questo week end grande riunione segreta in Swizzera tra compagni di merende...!!! Vuoi partecipare...??? C'è anche un'astrologa...!!! ;)
 
Mil68 considerazione giusta: e quando sarete chiamati a referendare ricordatevi di chi vi ha messo le mani in tasca, pretende la vittoria non per portare l'Italia fuori dalle secche ma per esclusivo prestigio personale.

Bisogna andare a votare in massa, e deve vincere il NO. Solo così per noi cambierà qualcosa. Renzi rimarrà "un' anatra zoppa" e sarà costretto a dare le dimissioni, o nella mligliore delle ipotesi a un rimpasto di Governo.

Ricordiamoci che esiste il potere discrezionale del giudice nell' interpretare le norme siano esse civili o penali.
Solo dopo la caduta del Governo i giudici saranno liberi di giudicare secondo coscienza, senza condizionamenti psicologici di alcun tipo o peggio ricatti.

E qui si tratta di condannare un membro dell 'ex. cda che si chiama Boschi, che è padre dell' attuale ministro.
 
a tutte le persone che leggono solo, ma non scrivono, o non sono registrate a finanzaonline, ma avete perso per es. 5.000,00, 10.000,00 100.000,00 0 300.000,00 euro ecc. perchè Renzi vi ha azzerato siano esse azioni o obbligazioni, potete in maniera gratuita senza spendere nulla mandare una e-mail alle redazioni più importanti di Paragone, Formigli, Floris, Santoro, Belpietro, Gabanelli,Giletti, Del Debbio ecc dove dovete SEMPLICEMENTE MANIFESTARE L' INTERESSE A CHE VENGA TRATTATO L' ARGOMENTO ETRURIA IN UNA DELLE LORO TRASMISSIONI POSSIBILMENTE CON OSPITI ADEGUATI, CHE ENTRANO ANCHE UN PO' NEL TECNICO.

Questa è una cosa che potete fare subito, non costa nulla, ed è il primo passo da fare per cercare di RECUPERARE QUELLO CHE VI HANNO RUBATO. Bisogna insomma, TENERE ALTA L' ATTENZIONE IL PIU' POSSIBILE.
 
a tutte le persone che leggono solo ma non scrivono, o non sono registrate a finanzaonline, ma che avete perso per es. 5.000,00,

10.000,00 100.000,00 0 300.000,00 euro ecc. perchè Renzi vi ha azzerato siano esse azioni o obbligazioni, potete in maniera gratuita

senza spendere nulla mandare una e-mail alle redazioni più importanti di Paragone, Formigli, Floris, Santoro, Belpietro,

Gabanelli,Giletti, Del Debbio ecc dove dovete SEMPLICEMENTE MANIFESTARE L' INTERESSE A CHE VENGA TRATTATO L' ARGOMENTO

ETRURIA IN UNA DELLE LORO TRASMISSIONI POSSIBILMENTE CON OSPITI ADEGUATI, CHE ENTRANO ANCHE UN PO' NEL TECNICO.

Questa è una cosa che potete fare subito, non costa nulla, ed è il primo passo da fare per cercare di RECUPERARE QUELLO CHE VI

HANNO RUBATO. Bisogna insomma, TENERE ALTA L' ATTENZIONE IL PIU' POSSIBILE.
 
non limitatevi a dire: speriamo almeno che ci riconoscono le minusvalenze, o un warrat. Ma dovete mettervi il coltello tra i denti e combattere. Solo soffrendo è combattendo quotidianamente avrete la possibilà di rivedere il vostro denaro.
 
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