georgescu
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Andrà già bene se pagheranno lo stesso dividendo dello scorso anno di 0.013. Certe politiche dissennate di dividendo per rimpinguare le casse della giunta Moratti sono state deleterie per A2A. Per fortuna il "compagno" Tabacci è una persona molto più seria e conosce l'importanza di avere un'azienda efficiente.
fidati che pagheranno da 0.03 a 0.04 centesimi....
lo scorso anno fu pagato un dividendo infimo per la svalutazione della quota edipower... e l'impossibilità di avere riserve per distribuire...
il fatto che l'indebitamento stia scendendo e il payout sia stato fissato al 60% e non al 90% è positivo...
oltre al fatto che si pensava che edipower andasse peggio di come invece sta andando....
il payout attraente e margini in ripresa come dimostrano i primi 9 mesi spingerà il titolo...
certo la classe politica è incapace..... e nomina i vertici si a2a in modo clienterale... sia a destra che a sinistra.... e non penso che una sia meglio dell'altra...
però a questi livelli siamo a prezzi di saldo...
georgescu
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Quello che sarà il dividendo lo vedremo a tempo debito, di certo le cose sono migliorate nell'ultimo anno, evidentemente non tutte le forze politiche sono uguali. Basta vedere le nomine fatte da Milano e quelle fatte da Brescia nell'ultima tornata; Brescia ha infilato una sfilza di politici, Milano una serie di persone con un curriculum discreto. Non può essere casuale che la gestione di A2A sia migliorata, il dossier Edipower si sia risolto non appena è sparita una maggioranza politica di un certo tipo. Per questa ragione ho deciso di entrare sul titolo, ho visto segnali di discontinuità con il passato recente.
u055884
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bhe... se permetti il carrozzone pieno di politici arriva + dall'ex AEM milano...non di certo dall'ex ASM Brescia che era il gioellino delle 2 all'atto della fusione....
Oggi il consiglio di gestione lo ha in mano Tarantini ( nomina Brescia) , anche se poi l'operativo è Ravanelli che è uno con le palle...e se sono migliorate è grazie a loro
però sentirmi dire che il compagno Tabacci... **** bianco democristiano della prima repubblica con le mani impastate ovunque sia uno giusto... naaaaaa
cmq per quanto possa valere anche Bloomberg da una previsione di 0.04 cents...come dividendo
A2A: con termovalozizzatore Acerra prodotti 552 mln kWh nel 2012 - ASCA.it
A2A: con termovalozizzatore Acerra prodotti 552 mln kWh nel 2012
04 Gennaio 2013 - 15:07
(ASCA) - Roma, 4 dic - Nel termovalorizzatore di Acerra sono state trattate 615 mila tonnellate di rifiuti nel corso del 2012 che hanno permesso di generare e immettere in rete 552 milioni di kilowattora di energia elettrica, pari al fabbisogno annuo di circa 200 mila famiglie. Lo rende noto A2A sottolineando che ''per il secondo anno consecutivo il termovalorizzatore di Acerra ha raggiunto in anticipo il 100% della sua capacita' produttiva, confermando gli elevati standard di efficienza raggiunti''.
''Confermate le ottime performance anche dal punto di vista ambientale - prosegue la societa' - i dati delle emissioni in atmosfera, infatti, hanno fatto registrare valori ampiamente al di sotto dei limiti imposti dalle normative europee e anche di quelli piu' stringenti fissati dall' Autorizzazione Integrata Ambientale che regolamenta il sito di Acerra''.
Grazie al funzionamento dell'impianto - gestito da A2A tramite la controllata Partenope Ambiente - e' stato possibile, inoltre, evitare l'emissione in atmosfera di circa 250 mila tonnellate di CO2 e l'utilizzo di circa 103 mila tonnellate di petrolio equivalente.
A2A: con termovalozizzatore Acerra prodotti 552 mln kWh nel 2012
04 Gennaio 2013 - 15:07
(ASCA) - Roma, 4 dic - Nel termovalorizzatore di Acerra sono state trattate 615 mila tonnellate di rifiuti nel corso del 2012 che hanno permesso di generare e immettere in rete 552 milioni di kilowattora di energia elettrica, pari al fabbisogno annuo di circa 200 mila famiglie. Lo rende noto A2A sottolineando che ''per il secondo anno consecutivo il termovalorizzatore di Acerra ha raggiunto in anticipo il 100% della sua capacita' produttiva, confermando gli elevati standard di efficienza raggiunti''.
''Confermate le ottime performance anche dal punto di vista ambientale - prosegue la societa' - i dati delle emissioni in atmosfera, infatti, hanno fatto registrare valori ampiamente al di sotto dei limiti imposti dalle normative europee e anche di quelli piu' stringenti fissati dall' Autorizzazione Integrata Ambientale che regolamenta il sito di Acerra''.
Grazie al funzionamento dell'impianto - gestito da A2A tramite la controllata Partenope Ambiente - e' stato possibile, inoltre, evitare l'emissione in atmosfera di circa 250 mila tonnellate di CO2 e l'utilizzo di circa 103 mila tonnellate di petrolio equivalente.
stanno lavorando bene ultimamente. speriamo che il mercato se ne accorga
Inceneritore, l'Aprica di Brescia "ruba" alla Rea 37 Comuni della Bergamasca
impianto dalminese perde così una grossa fetta di mercato che si va ad aggiungere alla sessantina di Comuni che ad inizio 2012 aveva deciso di staccarsi in cerca di inceneritori più economici.
L'Aprica di Brescia
"ruba" alla Rea 37 Comuni
della Bergamasca
Dalmine
Versione stampabileSend by email
Continua il fuggi fuggi dei Comuni bergamaschi dall'inceneritore di Dalmine. Aprica, la società bresciana del Gruppo A2A, si è aggiudicata il bando di gara europeo indetto dalla Geco srl (la società nata da una costola della Sabb di Treviglio, che ha assorbito i rami d'azienda anche della seriana Setco e dell'isolana Linea servizi) per individuare il socio privato. Con questo colpo Aprica si è messa in tasca il 40% della società e la gestione dei rifiuti in 76 paesi (della Bassa, Isola e Valle Seriana), qualcosa come 310mila abitanti e 136mila tonnellate di immondizia all'anno per un giro d'affari che si aggira attorno ai 300 milioni di euro nei 12 anni di partneriato. Una tegola non indifferente per la Rea di Dalmine, nata nel 1998 per essere l'impianto dei bergamaschi, fino a poco più di un anno fa riceveva i rifiuti di 210 Comuni della provincia, la quasi totalità quindi; facevano eccezione Bergamo e i Comuni dell'hinterland, quattro della Valle di Scalve e una decina dell'Alto Sebino che si rivolgevano all'A2A.
L'inceneritore dalmine, dunque, perde 37 Comuni che si vanno così ad aggiungere alla sessantina che ad inizio 2012 aveva deciso di staccarsi in cerca di inceneritori più economici.
Inceneritore, l'Aprica di Brescia "ruba" alla Rea 37 Comuni della Bergamasca
impianto dalminese perde così una grossa fetta di mercato che si va ad aggiungere alla sessantina di Comuni che ad inizio 2012 aveva deciso di staccarsi in cerca di inceneritori più economici.
L'Aprica di Brescia
"ruba" alla Rea 37 Comuni
della Bergamasca
Dalmine
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Continua il fuggi fuggi dei Comuni bergamaschi dall'inceneritore di Dalmine. Aprica, la società bresciana del Gruppo A2A, si è aggiudicata il bando di gara europeo indetto dalla Geco srl (la società nata da una costola della Sabb di Treviglio, che ha assorbito i rami d'azienda anche della seriana Setco e dell'isolana Linea servizi) per individuare il socio privato. Con questo colpo Aprica si è messa in tasca il 40% della società e la gestione dei rifiuti in 76 paesi (della Bassa, Isola e Valle Seriana), qualcosa come 310mila abitanti e 136mila tonnellate di immondizia all'anno per un giro d'affari che si aggira attorno ai 300 milioni di euro nei 12 anni di partneriato. Una tegola non indifferente per la Rea di Dalmine, nata nel 1998 per essere l'impianto dei bergamaschi, fino a poco più di un anno fa riceveva i rifiuti di 210 Comuni della provincia, la quasi totalità quindi; facevano eccezione Bergamo e i Comuni dell'hinterland, quattro della Valle di Scalve e una decina dell'Alto Sebino che si rivolgevano all'A2A.
L'inceneritore dalmine, dunque, perde 37 Comuni che si vanno così ad aggiungere alla sessantina che ad inizio 2012 aveva deciso di staccarsi in cerca di inceneritori più economici.
Povero_trader
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Qualcuno sa quando vi sarà lo stacco dividendi 2013?
Grazie.
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georgescu
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lo scorso anno ha staccato il 18 giugno
georgescu
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Pochi ma buoni. Quando arriverà la grande massa su a2a ci sarà da divertirci.
gaville1953
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da giorni volumi in notevole aumento ma il titolo non decolla,strano.
speriamo bene con le prossime elezioni e il nuovo assetto(cotabilizzera edipower al 100%)dovrebbe cambiare anche la governance e tornare alla gestione normale e no duale.
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gaville1953
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per fortuna ha retto iren