Un angelo caduto in volo. Questo tu ora sei

Stato
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Pensavo che non sarebbe mai più successo di scendere sotto i 6... e invece si... e di questi tempi con coronavirus e con recessione globale alle porte chissà dove potrà arrivare... non si può certo escludere che rinnovi i minimi del settembre 2016.
 
Mps, scontro sul dopo Morelli. Rumors

Il Tesoro, che poi è l’azionista principale di banca Mps, secondo i rumors da giorni solleva obiezioni ai Cinque Stelle sulla validità del loro candidato per la carica di amministratore delegato, il ragioniere Mauro Selvetti, ex capo di Credito Valtellinese.
Ieri il ministro Roberto Gualtieri, prima del Consiglio dei ministri, ha riferito le perplessità dei tecnici – soprattutto di Alessandro Rivera, il direttore generale del Tesoro – al pentastellato Riccardo Fraccaro, che si muove con un doppio ruolo nella confusione governativa sulle nomine di Stato: quello istituzionale di sottosegretario a Palazzo Chigi e quello politico di maggiorente del Movimento, che tiene i fili della complessa disputa sulle poltrone. Il tempo fin qui trascorso a Palazzo Chigi ha corazzato la personalità di Fraccaro, ormai capace di respingere con fastidio i preoccupati suggerimenti, diciamo, del ministro Gualtieri.

Il Tesoro, cioè Rivera, sostiene che Selvetti non sia adeguato a guidare il futuro di Mps e pensa al più corposo curriculum di Alberto Minali, ex direttore generale delle Assicurazioni Generali, nonché ex numero uno di Cattolica Assicurazioni.
I Cinque Stelle, scrive oggi il Fatto, non tollerano quelle che chiamano interferenze di Gualtieri, che pure sarebbe l’azionista di maggioranza di Mps. Fraccaro rivendica il diritto spartitorio di indicare l’ad di Montepaschi, poiché si considera costretto a subire, con pressioni provenienti da più parti, la supina riconferma di gran parte dei manager pubblici: Eni, Enel, Leonardo-Finmeccanica, Poste e via dicendo. Mps non è solo l’antipasto della tornata di nomine, ma anche l’unico piatto riservato ai Cinque Stelle.

Il Tesoro invece, ha altre priorità: tutelare i miliardi pubblici investiti a Siena per salvare la banca. Nel giro di pochi giorni, poiché le liste per il cda di Mps vanno presentate entro il 12 marzo, la scelta toccherà ai decisori finali, il premier Giuseppe Conte e il medesimo Gualtieri. Il metodo di spartizione all’antica invocato dai Cinque Stelle potrebbe incepparsi alla prima prova con Mps e complicare la trattativa sugli altri Cda in palio, ben più pesanti, in fatturato e in potere, della storica e sfatta banca di Siena.
 
Il giorno della verità si avvicina

Entro domani Intesa Sanpaolo deve consegnare alla Consob il prospetto con i dettagli dell’Offerta pubblica di scambio presentata a Ubi Banca il 17 febbraio scorso. Dopodiché, entro i cinque giorni successivi dovrebbe arrivare la risposta del Cda dell’ex popolare, sulla base dei pareri espressi dagli advisor finanziari e legali nominati dalla quotata guidata dal consigliere delegato Victor Massiah: Goldman Sachs e Credit Suisse analizzeranno l’offerta di Ca’ de Sass e proporranno le eventuali alternative, da sottoporre nel caso all’assemblea (come prevede la passivity rule).

Il fronte dei soci storici di UBI è compatto: assieme ai bergamaschi anche i soci bresciani hanno espresso un parere negativo, sottolineando che l'OPS "sottovaluta significativamente" la banca guidata da Victor Massiah, che ha appena presentato un Piano industriale su base stand alone. E le Fondazioni bancarie si sono unite al coro dei no, assieme a Cattolica Assicurazioni, che ha apportato al CAR anche il suo 1%.
 
Faccio notare che la capitalizzazione di tutta Cattolica è scesa al momento a 975 mln di euro (con azione a 5,83 eur).
Appena a fine 2014 c'è stato un aumento di capitale di 500 mln che sembra ora svanito nel nulla. E questo nonostante le masse gestite siano aumentate enormemente, oltre i 6 miliardi di euro.

A questi prezzi Cattolica sarebbe da valutare attentamente per molti (inclusa Intesa, al posto di UBI che resiste all'assalto), nonostante il modello cooperativo.
Tanto per dare un riferimento della 'pochezza' di un prezzo sotto il miliardo di euro, ricordo che Intesa Sanpaolo ha chiuso il 2019 con un utile netto a 4,18 miliardi di euro e distribuisce di soli dividendi annuali agli azionisti 3x quello che costa oggi tutta Cattolica.
 
Ultima modifica:
Magari ci "opano" a 8-9€. Red Hat docet.

Scherzi a parte boh. A questi prezzi CASS è in forte sconto.

Piango il loss e gioisco gli incrementi che si potrebbero fare. Vedremo :wall:
 
la cooperativa de' bidoni

Siccome non ricordavo i motivi del minimo registrato nel 2012, sono andato a ripassare sui libri di storia...
Ebbene in quell'anno l'assemblea approvò un bilancio "senza distribuzione del dividendo"
Dopo il profit warning lanciato dal Ferraresi, probabile che il Bedoni colga la palla al balzo
e visto l'andamento delle quotazioni, di solito il mercato anticipa i "corsi e ricorsi storici"
mentre l'angelo resta in coma indotto artificialmente
 
la cooperativa de' bidoni

Siccome non ricordavo i motivi del minimo registrato nel 2012, sono andato a ripassare sui libri di storia...
Ebbene in quell'anno l'assemblea approvò un bilancio "senza distribuzione del dividendo"
Dopo il profit warning lanciato dal Ferraresi, probabile che il Bedoni colga la palla al balzo
e visto l'andamento delle quotazioni, di solito il mercato anticipa i "corsi e ricorsi storici"
mentre l'angelo resta in coma indotto artificialmente

Bedoni certamente ha sbagliato con Minali, che sarebbe stato utile in un momento di crisi (e potenziali contatti esterni) come questa. Ma la discesa degli ultimi 10 giorni è identica a quella di quasi tutti i titoli finanziari, quindi non credo frutto diretto di idee su dividendi futuri.

Se sovrapponi ad esempio Intesa (che ha confermato un dividendo enorme, attorno al 10% di yield ai prezzi attuali) con Cattolica, vedrai la stessa identica curva per questo breve periodo.
C'è in atto una svendita del sistema Italia dai fondi. Non so se per il timore recessione dura, o semplicemente in maniera preventiva per comprare più in basso. Chi rimane fregato è sempre il piccolo investitore, noi.
 
se le sovrapponevi tu era meglio... entrambe dirette ai minimi del 2012
 

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se le sovrapponevi tu era meglio... entrambe dirette ai minimi del 2012

Ho detto sovrapposizione del grafico degli ultimi 10 giorni (e non 10 anni!). Io l'ho fatta e non vedo rilevanti differenze.
Non posso dire al momento dove sono dirette perchè è difficilissimo fare previsioni con questi mercati.
Ma dalla mia analisi appare che la svendita colpisca proprio tutti in maniera molto ma molto simile., dai virtuosi con altissimo dividendo (Intesa) ai caproni con dividendo non ancora confermato (Cattolica).
 
Gli esperti del cda bocciano parere pro veritate dei soci dissidenti

Nuovo scontro tra pareri legali in vista dell'assemblea straordinaria dei soci di Cattolica, slittata peraltro al 24-25 aprile causa Coronavirus con all'ordine del giorno alcune significative clausole statutarie, proposte da alcuni soci dissidenti.
I quattro esperti chiamati dal cda per valutarle, Piergaetano Marchetti, Mario Cera, Matteo Rescigno e lo studio Tremonti, nelle scorse settimane le avevano bocciate. Successivamente, i soci dissidenti avevano incaricato i professori Niccolo' Abriani (ordinario di diritto commerciale dell'Università di Firenze) e Marco Lamandini (ordinario di diritto commerciale dell'Università di Bologna) i quali, in un parere pro veritate, sostenevano invece che nessuna delle nuove clausole statutarie sottoposte all'assemblea si esponesse a vizi di legittimità.
Oggi i quattro esperti incaricati dal cda sono nuovamente intervenuti, bocciando le conclusioni a cui e' pervenuto il parere pro veritate.

altre 39 pagine :wall: ma quanto fattura lo studio legale per ogni pagina di "parere" :wtf:
 
Gli esperti del cda bocciano parere pro veritate dei soci dissidenti

Nuovo scontro tra pareri legali in vista dell'assemblea straordinaria dei soci di Cattolica, slittata peraltro al 24-25 aprile causa Coronavirus con all'ordine del giorno alcune significative clausole statutarie, proposte da alcuni soci dissidenti.
I quattro esperti chiamati dal cda per valutarle, Piergaetano Marchetti, Mario Cera, Matteo Rescigno e lo studio Tremonti, nelle scorse settimane le avevano bocciate. Successivamente, i soci dissidenti avevano incaricato i professori Niccolo' Abriani (ordinario di diritto commerciale dell'Università di Firenze) e Marco Lamandini (ordinario di diritto commerciale dell'Università di Bologna) i quali, in un parere pro veritate, sostenevano invece che nessuna delle nuove clausole statutarie sottoposte all'assemblea si esponesse a vizi di legittimità.
Oggi i quattro esperti incaricati dal cda sono nuovamente intervenuti, bocciando le conclusioni a cui e' pervenuto il parere pro veritate.

altre 39 pagine :wall: ma quanto fattura lo studio legale per ogni pagina di "parere" :wtf:

Ma nello scontro fratricida fra soci cosa dice e pensa il GRANDE SOCIO Warren Buffet?
 
Ma nello scontro fratricida fra soci cosa dice e pensa il GRANDE SOCIO Warren Buffet?

Fosse veramente interessato a Cattolica Buffet farebbe partire un'offerta d'acquisto totalitaria (a sti prezzi e con la liquidità che ha....) e cercherebbe poi di far smammare sta marmaglia di mangiapane a tradimento che non fanno altro che mettere a bilancio (a spese altrui) costi su costi per liti davvero risibili se viste da fuori e nel mezzo della più grande crisi sanitaria della storia.

Mai una parola o un parere serio sul settore assicurativo (qualche parere sulla legittimità degli investimenti milionari in H-Farm???)
 
Intesa-Ubi, depositato il prospetto in Consob

Inizia a prendere forma l'offerta pubblica di scambio (Ops) di Intesa Sanpaolo su Ubi. Ca' de Sass ha comunicato venerdì notte di aver depositato il prospetto in Consob. Per conoscerne i contenuti tuttavia occorrerà aspettare almeno due mesi. La pubblicazione del prospetto potrà avvenire dopo l'ok dell'assemblea dei soci di Intesa (27 aprile) e il via libera delle autorità. Completati gli adempimenti, potrà partire l'Ops volta a creare il campione italiano con una quota di mercato pari ad almeno il 20% in tutti i principali ambiti della bancassurance. È probabile che il d-day non cada prima di metà giugno.

Per i tre patti di consultazione di Ubi significa avere di almeno altri sessanta giorni per organizzare la linea di difesa. Si preannuncia infatti una lunga battaglia di trincea dopo il «no pasaran» dichiarato dal Car (18,9% del capitale) e del Patto dei Mille (1,6%). Sembra allineato anche il sindacato degli azionisti (7,6%), a cui partecipa anche la famiglia di Giovanni Bazoli, presidente emerito di Intesa Sanpaolo, che ha posticipato il verdetto a causa del Covid19. I pattisti sono in movimento: Cattolica si è unita alle truppe del Car con una quota pari all'1% di Ubi.
 
Posseggo già 300 azioni della Cattolica Assicurazioni. Ora cerco un socio che mi presenti perché voglio diventare socio. Qualcuno può aiutarmi?
 
Mi sembra un buon dividendo....
E le azioni sono abbastanza basse in questo periodo...

Per il discorso dell'obbligo di acquistarle sarei d'accordo...ma la loro assicurazione vita non è niente male e per diventare soci bastano 300 azioni

Altre opinioni?
Come prevedete l'andamento?

Grazie

Quest'anno sono ancora più basse .....:cool::bye:
 
Un angelo caduto in volo. Questo tu ora sei
in tutti i sogni miei. Come ti vorrei.
Come ti vorrei veder volare alto nel cielo

Proseguiamo qui in quanto il precedente 3D è esaurito

Sorpreso e amareggiato, per lo spostamento della nostra storica discussione,

mi ritiro in auto isolamento e invito i lettori a protestare presso i moderatori :bye:
 
Stato
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