Compagnie al test del Covid, possibile impatto sulle cedole
Un impatto sui ricavi, complice un quasi certo minor gettito di premi sia nel danni che nel vita, la quasi certa necessità di dover andare a supportare finanziariamente le reti agenziali, che già ieri lamentavano rischi fortissimi sul piano della liquidità. E poi tutte le incognite finanziarie legate a questa fase turbolenta dei mercati, con lo spread che torna a viaggiare, il mercato obbligazionario di fatto “chiuso” per il sistema Italia, e la Borsa preda delle vendite. A pochi giorni dal Decreto, che per combattere il Coronavirus ha stabilito una stretta per tutto il paese, il settore assicurativo deve già cominciare a fare i conti con gli effetti della serrata. E le prospettive, al momento, non appaiono rosee.
Tutto questo sarà evidentemente sul tavolo dei prossimi consigli di amministrazione chiamati a deliberare il bilancio 2019. La stima, ovviamente, non è semplice, anche perché non è dato sapere quale sarà la durata (e dunque l’entità) di questa necessaria battuta d’arresto. Tuttavia, come riferito peraltro ieri da Radiocor, le valutazioni in corso riguardano tra le altre cose anche la dinamica dei dividendi e se essa, in particolare a valere sul bilancio 2020, potrà rispettare le guidance comunicate a suo tempo al mercato.
Per comprenderlo meglio è plausibile che i board si avvalgano innanzitutto di uno scenario di rischio aggiornato, per esempio in termini di Solvency Ratio. Ma non solo, dovranno tenere conto di una serie di stress test effettuati su diverse variabili – spread su titoli di Stato e corporate bond, curva risk-free, mercati azionari, real estate e inflazione – su cui i bilanci assicurativi sono sensibili. Tutte analisi che diverse compagnie svolgono già con frequenza in situazione ordinarie e che, dunque, avvengono a maggior ragione in un momento simile.