Unicredit 0,50 €

Quando Unicredit andrà a 0,50 €

  • Mai più

    Voti: 188 71,2%
  • Entro fine anno

    Voti: 52 19,7%
  • Nel primo trimestre 2010

    Voti: 13 4,9%
  • Nel secondo trimestre 2010

    Voti: 11 4,2%

  • Votanti
    264
Aggiorna il titolo del thread, allora,
0,50 / (159+29) x 159 = 0,42 €
 
Spero sia evidente che stiamo distribuendo da un mesetto e anche più
Sento odor di nuovi minimi, sugli indici.
Ora insultatemi pure, io aspetto sul bordo del fiume e confermo UCG 0,50
 
Non ho nulla contro UCG, anzi cerco di tradarla sui supporti x qualche rimbalzo, ma temo che il mercato la porterà giù, insieme a molti titoli dai buoni fondamentali.
Certo nessuno può dirlo, comunque questa crisi è più grave di quel che si vuol far credere.
Ora secondo vari studi di analisi tecnica, gli indici americani non hanno completato la loro struttura al ribasso, che avrebbe obbiettivi intorno ai valori del 1994 - 1995 quindi SP500 sotto i 500 punti.
Ipotizzando questo scenario dovremmo avere il nostro FTSEMIB intorno ai 10000 forse anche sotto.
Questo significa minimi inferiori a marzo, con titoli pesanti che dovrebbero rompere i precedenti minimi.
Saluti.
P.S. Io non uso lo short, quindi è solo una constatazione sui dati in mio possesso, nessuna presa di posizione x interessi
 
Articolo postato a marzo 2009

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Leggete Questa analisi, realistica e non sentimentale

Per chi crede che abbiamo toccato il fondo visto i P/E
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Mi capita spesso di fare delle ricerche su alcune aree o determinati settori. Ricerche sulle società con il miglior rapporto P/E sia per l’anno corrente che per il prossimo anno (basandosi su consensus e previsioni).
In un momento come questo, dove la speculazione regna ed i fondamentali (vista anche l’oggettiva impossibilità di valutare le aziende) sono messi in un angolo, a causa di una crisi che al momento non si sa dove si fermerà, è veramente facile trovare sui mercati delle buy opportunities.
Non voglio in questa sede fare un elenco dei titoli coi migliori ratio. L’elenco sarebbe lunghissimo. Ma vorrei focalizzare la vs. attenzione su un’analisi storica che va a “cozzare”in modo clamoroso questo tipo di valutazione.

Partiamo da questo grafico. E’ il sovrapposto del solito S&P 500 di lungo periodo e del sui rapporto P/E espresso nel tempo.
Non è molto visibile a livello di prezzi, essendo non in scala logaritmica, il ribasso e la recessione degli anni ’70 che volevo portarvi ad esempio. Anche in quel periodo le borse avevano visto un bel tonfo.
Dove voglio arrivare con questa piccola analisi?
Oggi il mercato, in area 700 punti, ha un P/E che si aggira sui 10,30.
Però se guardiamo il grafico, nelle fasi di grande recessione, si è arrivati ad avere a che fare con P/E medi pari a 6.
Dunque se la matematica non è un’opinione, possiamo fare due conti che, premessa, sono basati su dati storici.
Stiliamo 2 ipotesi:

IPOTESI A: recessione ordinaria


In questo caso possiamo dire che il P/E espresso potrebbe essere vicino ai minimi e quindi le borse si avvierebbero alla chiusura del downtrend. Difatti in questi casi, il P/E è sempre stato compreso, come minimi, nell’area 8/10. Potenziale target per lo S&P 500 quindi: 588 (eccola qui che salta fuori nuovamente l’area 600 punti dello S&P 500) per un P/E a 8 e 735 (i valori attuali insomma) per un P/E in area 10.
Per gli ottimisti, quindi, possiamo dire che il mercato ha toccato i minimi.
Per i pessimisti, in questo ambito, abbiamo spazio ancora per un -20%


IPOTESI B: recessione violenta


Ma eccoci alla nota dolente. E se questa recessione NON è ordinaria? Cosa succede se il mercato si comporta come in passato?
Dal grafico sopra esposto è evidente l’ area 6. Vogliamo prendere come range l’area 6-8 di P/E? Significherebbe un target per lo S&P 500 che si aggira tra i 440 e i 588. Se poi credete a qualcosa di peggio, come un P/E sotto i 6 ad esempio, cosa successa in passato in periodi di grave recessione, significa un rischio di dimezzamento delle borse dai valori attuali.

ATTENZIONE! NON E’ TUTTO.

Questa analisi è fatta prendendo in considerazione il P/E del 2008. E quindi, mi spiace dirlo, è un’analisi basata su utili dell’anno scorso. Ora, il 2009, lo si sa, sarà l’anno peggiore per gli utili e quindi i l P/E che avrei dovuto utilizzare non sarebbe dovute esser quello del 2008 ma il prospettico del 2009.
Devo essere sincero?
Mi è mancato il coraggio, o, meglio, il coraggio ce l’ho avuto a fare l’analisi, ma preferisco non pubblicarvi il risultato.
Altrimenti sarebbe veramente terrorismo psicologico, acneh se inizia ad aleggiare nell’aria, come in questo post, la paura del 1929.
 
E' una crisi a V o una crisi a U ?


Interrogata al riguardo, la Maremma Majala rispose : e se fosse a W?:mmmm::mmmm::confused::confused::confused::wall::'(:wall:
 
Dopo la crisi finanziaria.....quella dell'economia reale.

E NON AVETE ANCORA VISTO LA PROSSIMA.........QUELLA VALUTARIA!
 
tutte scemate

Scrive Zù Profumo......







......Express Dynamic il prestito flessibile che finanzia beni di consumo, beni durevoli, e immobili:
fino a 30.000 euro
a tasso fisso
rimborsabile in 7 anni

offrendoti la possibiltà di saltare o cambiare l'importo della rata e di richiedere nuova liquidità sul tuo conto corrente.

questa prassi già l'ho vista in campo da qualche parte!!!!!! :wall::wall::wall:

Prima c'erano le carte di credito roll over........ oggi i finanziamenti roll over.....
basta che aumenti la materia prima per i bonus!!!!!

A proposito.....tasso fisso..... ma quanto?


Al riguardo......... http://www.mirkofiasco.com/index.php...tpage&Itemid=1
 
Non condivido tutta l'euforia di questi tempi ma neanche tutto questo pessimismo per una serie di motivi:

è una situazione difficile che non si è mai realizzata prima nella storia dell'economia mondiale.

1) vero per gli USA la situazione è complicata ma, i 700 billion $ del piano di salvataggio non li pagheranno i contribuenti americani bensì tutto il mondo visto che la metà del PIL USA è prodotto fuori USA dalle loro multinazionali;

e qui siamo d'accordo.
gli USA è da anni che tentano di "lavarsi" il loro debito pubblico a danno del resto del mondo.
per quello il mio sospetto è che questa crisi non sia casuale ma pilotata

2) la Cina detiene 1/3 del debito federale USA e non permetterà quindi che tutti questi fanta triliardi valgano carta straccia

e come credi che farà ??
 
usciremo dalla crisi quando le industrie inizieranno ad assumere e la gente a spendere...ma per ora sta succedendo il contrarioKO!

esatto ... ovvero quando ripartirà l'inflazione ..
quella sarà la fine della crisi, come negli anni 70
 
se Unicredi t arrivasse a 0,50 le altre banche arriverebbero a 0,10
 
serve a creare l'inflazione
l'inflazione serve a diminuire il valore reale dei debiti

e quello il gioco niente inflazione.... non la vogliono........:o al momento

ci sono i tempi tecnici per la circolazione del denaro
in questo momento sono tutti fermi che guardano la roulette che gira senza pallina ...
appena il croupier butta la pallina (= aumentano i salari = aumentono i prezzi) ci sarà la corsa alle puntate per disfarsi delle fiches che perdono valore ...
 
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