Vaccini per il covid: i dati della svolta

  • Ecco la 66° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link

Lorenzo Garavinі;56664936 ha scritto:
ma quale roulette russa, piantiamola con ste min chiate

vi hanno fatto tanto lavaggio di cervello raccontandovi per due anni che la morte per covid ti aspetta dietro l'angolo. ma i numeri dicono tutt'altro!!!!!

io non parlo di morte..ma di probabilità di ammalarsi gravemente e beccarsi il long covid (che colpisce circa il 50% dei "guariti chi innforma leggera e breve chi in forma pesante e duratura..c'è gente che sta ancora male dopo sei mesi)...i vaccini riducono drasticamente tutto ciò, questo è incontrovertibile....chi si becca il covid da non vaccinato ha enomrememnte più probabilità di finire in ospedale di un vacinato , senza considerare gli effetti a lungo termine chiamati longcovid...questi sono fatti incontrovertibili...poi è chiaro che anche se si becca il covid la probabilità di morire è comunque molto bassa ed abbastanza bassa anche quella di finre in ospedale(5-10%), ma comunque enormemente più alta rispetto a chi è vaccinato..mentre quella di patire il long covid ( che è a io avviso il pericolo più grosso di chi si becca il virus ) è non certo trascurabile per chi non si vaccina
 
Veramente e' piu' una cosa italia vs resto del mondo. Perche' siamo noi quelli con i dati miracolosi,
non gli altri.


Io gradirei magari sapere quanti tamponi son stati fatti sui vaccinati e quanti sui non vaccinati.
Sarebbe un inizio ...


Ah davvero?

Ma non eravamo l'unico regime dittatoriale ad imporre assurde limitazioni alla libertà individuale?

Ed il paese tra i più grandi con uno dei migliori tassi di vaccinazione?

Quindi i dati adesso sarebbero miracolosi e quindi, ovviamente taroccati....


Che menti geniali....:o:o

Beline che non siete altro!!!

Ringraziate draghi e le misure restrittive ai non vaccinati e gli italiani che si sono vaccinati in massa se saremo tra i primi paesi al mondo per ripartenza e crescita economica.

A breve molti tra i paesi con bassi tassi di vaccinazione incominceranno con restrizioni e parziali lockdown.

Qualcuno ha già comiciato.


La Lettonia torna in lockdown: solo metà della popolazione è vaccinata

di Claudio Del Frate L’annuncio del governo di Riga: restrizioni fino al 15 novembre. Il Paese baltico ha gli stessi casi e morti dell’Italia ma ha meno di 2 milioni di abitanti (e il 51% di immunizzati con due dosi)

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La Lettonia torna in lockdown per quasi un mese a causa dell’aumento di casi di coronavirus. A partire dal prossimo giovedì, infatti, e fino al 15 novembre, la gran parte dei negozi resteranno chiusi e gli assembramenti, all’interno e all’esterno, vietati. Mentre verrà introdotto un coprifuoco in vigore dalle 20 alle 5 del mattino. Con soltanto la metà della popolazione vaccinata, la Lettonia ha uno dei più bassi tassi di vaccinazione nell’Unione Europea. E il governo fa mea culpa: «Noi, il governo e la società intera non siamo riusciti a raggiungere una copertura vaccinale sufficiente. Per cui dobbiamo chiedervi di sospendere le vostre vite per alcune settimane per evitare lo scenario peggiore possibile», ha detto il ministro lettone della salute Daniels Pavuts. La stragrande maggioranza della popolazione attiva dovrà lavorare a distanza, esclusi i settori delle costruzioni, dei trasporti e pochi altri. Lezioni a distanza nelle scuole tranne per le classi fino alla terza elementare.

Il Paese baltico è alle prese con una vera e propria terza ondata di casi: a luglio registrava una media di 37 nuovi contagi giornalieri e zero morti; il 18 ottobre la curva in vertiginosa impennata segnalava 2084 nuovi contagiati e 33 morti; numeri simili a quelli dell’Italia (volendo fare un paragone) ma in un Paese con meno di 2 milioni di abitanti. A differenza della Gran Bretagna (altro Stato dove il Covid ha ripreso vigore) dove il governo non ha adottato alcuna restrizione, il governo di Riga sta cercando di correre ai ripari. Ma al momento, secondo un dato fornito dall’ambasciata d’Italia in Lettonia, nel Paese solo il 51,3% degli abitanti è vaccinato con due dosi e il 56% con una dose.

Secondo una statistica aggiornata da Agenas (agenzia del ministero della salute italiano) aggiornata al 19 ottobre, nell’Unione Europea una serie di Stati, tutti concentrati nell’Est Europa sono molto in ritardo nella campagna di immunizzazione. Peggio della Lettonia fanno infatti Slovenia, Polonia, Slovacchia, Romania e Bulgaria, quest’ultima con appena il 20,3% degli abitanti che ha ricevuto almeno una dose.

19 ottobre 2021
 
Quindi invece di aprire un thread con centinaia di interventi insulsi per ogni paese in giro per il mondo perdete due minuti ad analizzare i grafici dei vari paesi con il criterio che più vi pare.

Ma confrontati tutti insieme e su scala temporale lunga.


Il risultato parla più di mille thread dove perdete tutto il giorno il vostro tempo.


E ringraziate di vivere in Italia.

Perchè fare i parassiti scroccando la protezione del vaccino altrui non vi sarebbe possibile.
 
Esagerato!!!!!

Il grosso delle vaccinazioni é iniziato a fine aprile inizi maggio.

Hai ragione, mi son confuso .... ricordavo male dal thread sullo studio di oxford che parlava di 3 mesi o piu'.
In quel caso 55% aveva una vaccinazione (2 dosi) piu' vecchia di 3 mesi.
 
COVID-19 Data Explorer - Our World in Data

eccesso di mortalità? non mi sembra che in romania ci sia questa moria di gente nonostante i bassi vaccinati e il ssn peggiore del nostro (forse non è poi tanto peggiore...)

Ma li guardi i grafici prima di commentare???

Dati fermi al primo agosto 2021....:wall:

In Romania c'è una onda partita da un paio di mesi con tassi di mortalità enormi rispetto ai paesi altamente vaccinati.
 
COVID-19 Data Explorer - Our World in Data

comunque c'è chi pensa che con un indice rt superiore a 3 a fine febbraio, quindi molto più alto a dicembre e gennaio per via delle feste, con il virus circolante già da settembre, il covid non era diffuso su tutta la popolazione a marzo... :D
 
COVID-19 Data Explorer - Our World in Data

comunque c'è chi pensa che con un indice rt superiore a 3 a fine febbraio, quindi molto più alto a dicembre e gennaio per via delle feste, con il virus circolante già da settembre, il covid non era diffuso su tutta la popolazione a marzo... :D

Ma chissenefrega,

Rimani sul tema, ovvero correlazione tra tasso vaccinale (e restrizioni) e tasso di decessi e ricoveri gravi per unità di popolazione.
 
Ma chissenefrega,

Rimani sul tema, ovvero correlazione tra tasso vaccinale (e restrizioni) e tasso di decessi e ricoveri gravi per unità di popolazione.

ok, vedi l'eccesso di mortalità, non vedo questo gran problema in romania, quindi presumo che i morti e le TI siano CON covid e non PER covid. poi che il vaccino sia utile per le persone a rischio è indubbio
 
ok, vedi l'eccesso di mortalità, non vedo questo gran problema in romania, quindi presumo che i morti e le TI siano CON covid e non PER covid. poi che il vaccino sia utile per le persone a rischio è indubbio

Sono i dati fino a luglio!!!

Cosa non ti è chiaro in questo concetto?:confused:

Le onde pandemiche nei paesi a basso tasso di vaccinazione ci sono adesso e sono in crescendo.


Poi uno ti illustra i dati su più paesi e tu guardi un grafico fermo a 2 mesi e mezzo fa relativo ad un solo paese.

Ma veramente vi interessa capire come è la realtà delle cose o vivere nel vostro mondo di castelli di carta?
 
Veramente e' piu' una cosa italia vs resto del mondo. Perche' siamo noi quelli con i dati miracolosi,
non gli altri.

Io gradirei magari sapere quanti tamponi son stati fatti sui vaccinati e quanti sui non vaccinati.
Sarebbe un inizio ...

abbiamo numeri molto simili ai nostri vicini spagnoli, poi non sono andato a controllare tutti gli altri, in ogni caso è sempre complicato fare paragoni tra un paese e l'altro, hanno tutti storie di covid-restrizini-vaccinazioni diverse.
 
E dopo la lettonia ora la russia....a breve seguiranno altri.


Russia, nuovo record di morti per covid, Putin ferma il lavoro dal 30 ottobre al 7 novembre

di Elisa Messina Nove giorni di sospensione delle attività produttive e smart working per un terzo dei dipendenti; appello del presidente in tv: «Vaccinatevi, non capisco tanta diffidenza»

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Nella giornata in cui la Russia registra un nuovo record di decessi per covid - siamo a 1.028 morti dopo i 1.025 di ieri e il dato cresce di giorno in giorno - il presidente Putin accetta la proposta della vicepremier Tatyana Golikova di fermare il paese per nove giorni : non propriamente un lockdown, ma una chiusura di tutti i posti di lavoro non essenziali dal 30 ottobre al 7 novembre con il mantenimento della retribuzione. Il governo ha inoltre chiesto alle aziende di far lavorare da remoto almeno un terzo dei propri dipendenti.
Il provvedimento arriva dopo che, da settimane, la Russia è nel pieno di una nuova ondata di contagi e di decessi : dai 17mila casi del 17 settembre siamo arrivati ai 32.285 di ieri con un’escalation che si è trascinata dietro anche un aumento dei decessi passati da una media di 700 al giorno nel periodo tra luglio e settembre (erano scesi sotto i 400 in primavera) agli oltre mille delle ultime 48 ore.

Russi diffidenti verso il vaccino

Per comprendere il dilagare del virus in Russia bisogna tener presente la bassa percentuale di vaccinati nel paese, l’assenza, fino a poche ore fa, di misure contenitive e la diffusa tendenza a non rispettarle.
Solo il 32% dei quasi 146 milioni di russi, sono completamente vaccinati: nonostante il vaccino «made in Russia», lo Sputnik V, sia stato esportato praticamente in tutto il mondo (ma non è tra quelli riconosciuti dall’Ema) i cittadini russi sono molto diffidenti verso le decisioni governative in tema sanitario.

Putin: «Ho amici che rifiutano di vaccinarsi»

Proprio in queste ore, il presidente Putin ha fatto un appello televisivo alla popolazione spiegando che l’aumento dei casi dipende dal basso tasso di vaccinazione e ha invitato i cittadini a essere responsabili: «Ci sono solo due modi per superare questo periodo, ammalarsi o ricevere il vaccino», ha proseguito Putin, ed «è meglio ricevere il vaccino: perché attendere la malattia e le sue gravi conseguenze? Per favore, siate responsabili e prendere le necessarie misure per proteggere voi, la vostra salute e i vostri cari». Putin, che è vaccinato con Sputnik V, ha ammesso di «essere rimasto sorpreso dal numero di russi che rifiutavano il vaccino, compresi alcuni dei suoi amici intimi. «È strano. Persone con una buona istruzione, titoli scientifici... non capisco cosa sta succedendo».

Poche restrizioni e non rispettate

Il Cremlino, fino ad oggi, è sempre stato diffidente a introdurre restrizioni a livello nazionale ma le metropoli di Mosca e San Pietroburgo si sono mosse d’anticipo e hanno deciso per nuove strette anche se piuttosto limitate: nella ex capitale dell’impero zarista dal primo novembre si entrerà nei locali pubblici solo se muniti di green pass (tranne bar e ristoranti, però), i dipendenti pubblici lavoreranno solo da remoto mentre per i privati lo smart working è solo consigliato. La vice premier Golikova ha chiesto alle regioni maggiori controlli sul rispetto delle restrizioni anti-Covid in vigore a livello locale.

A Mosca gli over 60 in lockdown

A Mosca la mascherina è di nuovo obbligatoria ma solo nei locali pubblici e nei mezzi di trasporto, anche se pochi la indossano davvero. Il lockdown è invece imposto a Mosca a tutti gli ultrasessantenni non vaccinati e che non lavorano: devono stare a casa da lunedì prossimo fino al 25 febbraio e possono uscire solo per prendere aria e fare la spesa.

Putin sarà al G20 in remoto

Insomma, la preoccupazione per il propagarsi del virus è finalmente entrata nelle stanze del Cremlino e lo stesso Putin ha comunicato al nostro premier Draghi che parteciperà al prossimo G20 di Roma solo in video proprio per via della situazione critica in Russia. Parlando in video con i funzionari governativi, il presidente russo ha anche detto che lo stop al lavoro potrebbe essere prorogato in determinate aree perché la situazione epidemiologica si sta evolvendo in modo diverso in ogni regione e ha lasciato alle autorità locali la facoltà di introdurre misure aggiuntive.


20 ottobre 2021
 
La prossima ad introdurre green pass probabilmente sarà UK.

In Italia alti tassi di vaccinazione e restrizioni rigorose per i non vaccinati ci stanno portando invece verso una assoluta normalità.

La differenza tra noi e loro è che noi non abbiamo soglia di "tolleranza sui decessi".



Covid, in Gran Bretagna casi in aumento: «Potremmo arrivare a 100mila al giorno, c’è una nuova variante, ma no a piani B ora»

di Luigi Ippolito
Le vittime, oltre 200 al giorno, sono ai livelli di inizio marzo, ma la pressione sugli ospedali è ancora considera «sostenibile». Il ministro Javid: «Faremo tutto quello che serve per fermare la pandemia, troppi ancora non sono vaccinati». Gli esperti: vanno reintrodotte misure restrittive
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dal nostro corrispondente
LONDRA — Adesso a Londra cominciano a preoccuparsi. Dopo che i nuovi casi di Covid sono stati visti viaggiare oltre i 40 mila al giorno per più di una settimana e dopo che la cifra dei morti — oltre 200 — ha raggiunto i livelli dei primi di marzo, affiorano vistose crepe nella nonchalance con cui il governo — e l’opinione pubblica — hanno derubricato la pandemia. Nei giorni scorsi i consiglieri scientifici e medici di Boris Johnson hanno sollevato in privato la questione: ma il primo ministro continua ad assicurare che tutto è «sotto controllo». Tuttavia il capo della Confederazione del servizio sanitario nazionale, che rappresenta operatori ed enti della sanità, ha chiesto la reintroduzione con urgenza di misure restrittive per evitare di «precipitare in una crisi». Un appello cui hanno fatto eco numerosi scienziati ed esperti.

Per la prima volta a parlare apertamente di
una pandemia «tutt’altro che finita», e a evocare un numero di nuovi casi di contagio giornaliero «che potrebbe arrivare a 100 mila» è stato mercoledì il ministro della Salute britannico, Sajid Javid. Che ha escluso, al momento, l’adozione del «Piano B» di cui Johnson aveva parlato alcune settimane fa (e che comporterebbe anzitutto il ritorno all’obbligo di uso delle mascherine al chiuso), ma ha assicurato che il governo «farà tutto il necessario per evitare che il sistema sanitario nazionale torni a collassare».

Il governo punta tutto, al momento, sulla terza dose di vaccini, la cui distribuzione sta tuttavia andando a rilento: «Nella gara tra il virus e il vaccino siamo in vantaggio», ha detto Javid, «ma il nostro margine si sta riducendo»: e segnali potenzialmente preoccupanti arrivano anche dal fatto che «una nuova variante si sta diffondendo: non c’è ragione di credere che la AY4.2 costituisca una minaccia più grande, ma la prossima variante o quella successiva ancora potrebbero farlo».

Si moltiplicano pertanto gli appelli ai cittadini a farsi avanti una volta contattati dai centri di vaccinazione.

La realtà è che Johnson e i suoi ministri — fino ad ora — non si sono curati particolarmente del boom dei contagi, dal momento che il livello dei ricoveri e dei morti resta relativamente basso: gli scenari più pessimistici diffusi a luglio, quando vennero abolite tutte le restrizioni, non si sono verificati.

Si sa che esiste un numero «segreto» di decessi quotidiani che il governo è disposto ad accettare prima di far scattare l’allarme: pare che sia quota 250 (e ci siamo pericolosamente vicini).

È una questione che viene sollevata apertamente dai commentatori sui giornali
: quale livello di mortalità siamo pronti a tollerare pur di non rinunciare alle nostre libertà?

È una domanda cui l’opinione pubblica ha già dato implicitamente una risposta: i britannici appaiono ormai assuefatti alla pandemia, quasi anestetizzati, e non ci badano più di tanto (anche perché da mesi il Covid era praticamente scomparso dall’agenda dei media).

Significativa la vignetta pubblicata oggi sul Guardian: due giovani osservano un enorme coronavirus che attraversa la strada e il ragazzo dice alla ragazza «sono sicuro che riconosco quel tipo ma non mi ricordo più da dove…».

Johnson ha comunque in serbo un piano B, nel caso in cui la situazione dovesse sfuggire di mano: prevede la reintroduzione delle mascherine al chiuso, la raccomandazione a lavorare da casa e forse anche il ricorso al green pass per discoteche e grandi eventi. Ma ciò che viene escluso è il ritorno al distanziamento sociale o a forme di lockdown.
 
In Italia alti tassi di vaccinazione e restrizioni rigorose per i non vaccinati ci stanno portando invece verso una assoluta normalità.

Vediamo, tra qualche settimana. Magari avrai ragione tu, o magari qualcuno riproporrà questa tua frase accompagnata da un'amara risata.
 
La prossima ad introdurre green pass probabilmente sarà UK.

In Italia alti tassi di vaccinazione e restrizioni rigorose per i non vaccinati ci stanno portando invece verso una assoluta normalità.]

Medie a 7 gg

Uk 45000 casi - 130 morti al gg

Italia 2500 casi - 38 morti al gg

Vaccinazione simile (qualche punto % in + da noi).

Tutto normale?
 
La prossima ad introdurre green pass probabilmente sarà UK.

In Italia alti tassi di vaccinazione e restrizioni rigorose per i non vaccinati ci stanno portando invece verso una assoluta normalità.]

Medie a 7 gg

Uk 45000 casi - 130 morti al gg

Italia 2500 casi - 38 morti al gg

Vaccinazione simile (qualche punto % in + da noi).

Tutto normale?

Per me, paradossalmente, sono migliori i loro dati
In proporzione molti meno morti rispetto ai tamponi

È anche vero che li fanno tamponi a casa, e gratis (telefoni e ti mandano un kit da 6 tamponi fai-da-te .. a GRATIS)
 
Bulgaria introduce il green pass. Romania al Collasso.

Lockdows in Russia e lettonia.


Altri seguiranno.


Covid, il contagio vola nell’Est Europa: pochi vaccinati, salgono i morti. La Russia chiude per 9 giorni, in Bulgaria arriva il green pass


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Ucraina e Romania comunicano più di 500 decessi in 24 ore: mai così tanti da inizio pandemia.


Entrambi i Paesi hanno basse percentuali di immunizzati. Intanto anche Putin si arrende al Covid: chiuse tutte le attività lavorative dal 30/10 al 7/11. Sofia, maglia nera in Ue per vaccinati, ha scelto l'obbligo del certificato verde. E la situazione peggiora pure in Repubblica Ceca e Polonia


di F. Q. | 20 Ottobre 2021

Russia e Ucraina registrano nuovi picchi di morti, con numeri record da inizio pandemia. Lo stesso accade in Romania, dove sono stati superati i 500 decessi in un giorno. I contagi da Covid volano nell’Europa dell’est, dove molti Paesi devono fare i conti con una percentuale di vaccinazioni molta bassa e una conseguente impennata dei casi man mano che l’autunno avanza. Anche il presidente russo Vladimir Putin si è arreso alla crescita dei contagi e ha annunciato che a causa della situazione epidemiologica saranno dichiarati “giorni non lavorativi” quelli dal 30 ottobre al 7 novembre ma col mantenimento della retribuzione. Per 9 giorni, quindi, chiudono tutte le attività. In Bulgaria, maglia nera in Ue per tasso di immunizzati, da giovedì 21 ottobre invece entrerà in vigore l’obbligo di green pass. E pure la Repubblica Ceca, dove comunque più della metà della popolazione è vaccinata, valuta nuove restrizioni dopo che nelle ultime 24 ore ha superato i 3mila casi.

La strada è quella già tracciata dalla Lettonia, costretta a tornare a un vero e proprio lockdown (con chiusura delle attività, stop alle scuole e coprifuoco). Come raccontato da ilfattoquotidiano.it, la quarta ondata sta travolgendo i Paesi dell’Est col minor numero di vaccinati, compresi i tre Stati baltici. E nel corso del mese di ottobre la tendenza è perfino peggiorata. La situazione della Russia è ormai nota: Mosca ha comunicato più di mille decessi in un giorno (mai così tanti), mentre solo un terzo della popolazione si è vaccinata contro il Covid. Ma ora anche l’Ucraina deve aggiornare il suo record di decessi: lunedì sono stati 538, il dato più alto mai registrato (il precedente massimo era del 7 aprile scorso, con 481 vittime). Nell’ultima giornata sono stati registrati 18.913 nuovi casi e altri 495 decessi. Nel Paese, secondo Our World in Data, la percentuale di immunizzati con due dosi è ferma al 15 per cento.


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La Lettonia in lockdown duro: ha l’incidenza più alta del mondo. Le cause: pochi vaccini, scarsa fiducia nel governo e disinformazione


Nella vicina Romania, penultimo Paese per vaccinazioni tra gli Stati Ue, la situazione è simile. Martedì sono stati comunicati il nuovo record di morti e casi di Covid: 574 morti e 18.863 nuovi positivi in 24 ore. Al momento il sistema sanitario romeno è alla sua capacità massima con più di 1.800 pazienti in terapia intensiva. Per questo motivo, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), ha annunciato che invierà un esperto nel Paese per aiutare a rafforzare la sua risposta pandemica e ha promesso 34mila test rapidi e 200 concentratori d’ossigeno per i pazienti Covid. La settimana scorsa, diversi pazienti sono stati inviati in Ungheria (dove invece la percentuale di vaccinati si avvicina al 70%) per essere ricoverati in terapia intensiva.
Dopo l’ultima impennata di casi, con 4.979 nuovi contagi registrati martedì, la Bulgaria ha deciso di correre ai ripari: da giovedì prossimo sarà obbligatorio il green pass per le attività negli ambienti al chiuso: per entrare nei ristoranti, nelle sale per divertimenti, alberghi, cinema, teatri, concerti, gallerie, negozi di oltre 300 mq, palestre, piscine. Come in Italia, per entrare in questi luoghi si dovrà esibire un certificato attestante la vaccinazione completa, la guarigione o un test negativo effettuato nelle ultime 72 ore (molecolare) 0 48 ore (antigenico). “Se queste misure non daranno il risultato atteso, non rimane altro che passare al lockdown totale“, ha affermato il ministro della Salute Stoycho Katsarov. Le nuove misure dureranno almeno due settimane.


Se in Bulgaria solo il 24% della popolazione è completamente vaccinato, la situazione sta peggiorando anche in Polonia e Repubblica Ceca, dove la percentuale di completamente immunizzati ha da poco superato il 50 per cento. In Polonia – riporta il Guardian – nell’ultima settimana si è registrato un incremento dei contagi dell’85% rispetto ai sette giorni prima. La Repubblica ceca ha registrato nelle ultime 24 ore oltre 3mila casi di coronavirus, il livello più alto dallo scorso aprile. Sempre martedì, i ricoveri sono aumentati a quota 620, contro i 249 di inizio mese, con 102 pazienti in terapia intensiva. Nell’ultima settimana ci sono stati 54 morti, più del totale dei decessi nell’intero mese di settembre.
 
Conosco ben la Lettonia, la causa principale dell'aumento dei contagi é la scarsa immunità naturale visto che hanno avuto ondate minori in passato, e lo sciagurato green pass istituito a luglio che ha permesso ai vaccinati di impestare gli altri.


Belgium braces for another surge in COVID-19 cases

Il prossimo é il Belgio, 85% di vaccinati tra gli adulti.
 
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