Value Averaging: investire senza temere una crisi finanziaria

ottimo grazie
Intanto la FED mette il turbo e per il momento, causa ripartenza a V sul settimanale, devo ritardare l'ingresso. Sulla temporizzazione della strategia propenderei per una scansione trimestrale con finestre "smart" più corte (ovvero infittimento dei ribilanciamenti, finanche bisettimanale) in caso di picchi di volatilità. Giusto un'idea per chi come me è in conflitto con la noia.
Se quella attuale fosse davvero una ripartenza a V (nulla di macroeconomico lo fa pensare) sarà considerata come un'opportunità persa per chi usa scansioni dal settimanale in su
 
fatto rapido back test su IWRD dal 2006. Allego anche .xls. La comparazione col buy and hold è fatta arbitrariamente con un ammontare pari al doppio del controvalore finale (250mila euro partendo 13anni fa con 5000 euro e 1000 euro al mese di rampa) in modo da simulare di trovarci a metà della vita dell'investimento (diciamo 26 anni).
Ovviamente è premiante aver iniziato nel 2006 perché si era quasi sui massimi antecedenti la bolla, quindi non innamoriamoci dei confronti siffatti. Ma come più volte detto da dedalo l'obiettivo del VA è allocare dinamicamente risparmi (freschi o vecchi) assecondando la volatilità. Non dobbiamo massimizzare il rendimento.
Per ora ho tralasciato altri rimaneggiamenti che mi erano venuti in mente, quali il periodico bilanciamento della rampa in base alle proprie necessità/disponibilità di cash anno per anno. Ho evidenziato anche il flusso dei disinvestimenti e quello degli investimenti fissi (si noterà come invertono il comportamento al mutare dello scenario di mercato).
Foglio suscettibile di molti miglioramenti
Dal canto mio parto però con quel modello nei prossimi giorni, sul Vanguard
Vanguard Ftse All-World Ucits Etf A - Borsa Italiana
posterò gli eseguiti sull'altro 3d
PS l'equity del value averaging è quella blu "P&L mark to maket"

Sto impostando pure io un pac su azionario globale e sarei indeciso su quale et indirizzarmi. Il Vanguard ha uno spread elevato rispetto all'accoppiata SWDA - EIMI. Vero che risparmierei in commissioni di acquisto avendo uno solo strumento però con i 2, oltre ad avere meno spread, potrei pesare gli emergenti come mi aggrada. Le tue valutazioni (e degli altri) quali sono?
Io sto impostando un pac in Value Averaging con rendimento del 7 annuo lordo. Altra indecisione è se monitorare e adeguare la rata ogni mese o farlo allargando il periodo a 3 / 6 o 12 mesi.
 
Sto impostando pure io un pac su azionario globale e sarei indeciso su quale et indirizzarmi. Il Vanguard ha uno spread elevato rispetto all'accoppiata SWDA - EIMI. Vero che risparmierei in commissioni di acquisto avendo uno solo strumento però con i 2, oltre ad avere meno spread, potrei pesare gli emergenti come mi aggrada. Le tue valutazioni (e degli altri) quali sono?
Io sto impostando un pac in Value Averaging con rendimento del 7 annuo lordo. Altra indecisione è se monitorare e adeguare la rata ogni mese o farlo allargando il periodo a 3 / 6 o 12 mesi.

Ciao sempre un piacere scambiare opinioni
1) grazie della precisazione sugli spreads, a cui nella fattispecie ho dato poco peso nonostante i miei acquisti (sulla strategia VA tecnico, non "aritmetico" come questo) avvengano effettivamente in contesti di alta vola. Concorderai che su un prodotto sufficientemente liquido allargamenti significativi dello spread b/a siano sostanzialmente transitori, anche parlando di intraday. Comunque approfondisco
2) la maneggevolezza di un solo ETF per me è superiore al vantaggio della discrezionalità dei pesi. Quest'ultima poi per conto mio confina con la previsionalità, dalla quale prendo le distanze per partito preso. Quello che forse risparmi in spread non lo paghi in raddoppio di commissioni?
3) sì il time frame è decisivo ma nella mia logica dovrebbe risentire essenzialmente del tempo che si sceglie di dedicare al mercato. Resta dimostrato che la frequenza del segnale è una misura delle commissioni spese, non della performance/rischio
 
Ciao sempre un piacere scambiare opinioni
1) grazie della precisazione sugli spreads, a cui nella fattispecie ho dato poco peso nonostante i miei acquisti (sulla strategia VA tecnico, non "aritmetico" come questo) avvengano effettivamente in contesti di alta vola. Concorderai che su un prodotto sufficientemente liquido allargamenti significativi dello spread b/a siano sostanzialmente transitori, anche parlando di intraday. Comunque approfondisco
2) la maneggevolezza di un solo ETF per me è superiore al vantaggio della discrezionalità dei pesi. Quest'ultima poi per conto mio confina con la previsionalità, dalla quale prendo le distanze per partito preso. Quello che forse risparmi in spread non lo paghi in raddoppio di commissioni?
3) sì il time frame è decisivo ma nella mia logica dovrebbe risentire essenzialmente del tempo che si sceglie di dedicare al mercato. Resta dimostrato che la frequenza del segnale è una misura delle commissioni spese, non della performance/rischio

Avere un solo etf è di indubbio vantaggio. Come lo sono però basso ter, basso spread e alta liquidità. Il VA lo acquisti su XETRA? A Milano ho visto che ha pochissimi scambi. Sto pensando di usare etf replay di Fineco anche se non mi permette di effettuare variazioni nei 5 gg precedenti l'acquisto, dunque dovrò "intuire" la rata. Sto pensando di fare un etf al mese SWDA per 9 mesi e EIMI 3 mesi così pagherei 2,95 di commissione e avrei un ter leggermente più basso e meno spread. Oltre a 25% di emergenti che vorrei sovrappesare. Sicuramente, però, avrò più manualità da dedicare.
 
Sì xetra, non pago una follia, 0,16%. Prima di spread, commissioni e scelta politica accumulazione invece che dividend, sarebbe forse da valutare la tassazione delle plusvalenze (per chi ha o pensa di generare minus) perché un VA ortodosso prevede liquidazione periodica dei profitti.
Non nascondo che stavo valutando i certificati investment open end di UCG per scegliere in combinazione (assecondando la tua inclinazione ad allocare; anche gli spread mentre scrivo sono accettabili, intorno allo 0,15%)
tra
Benchmark Certificate su S&P 500® (Net Return) Index (USD) | DE000HV40US2
Benchmark Open End su STOXX® Europe 600 (Net Return) Index (EUR) DE000HV498N6
Benchmark Certificate su MSCI Emerging (Net Return) Index (USD) DE000HV40UQ6
Benchmark Open End su STOXX Asia/Pacific 600 USD NR USD
DE000HV498M8

Non mi disturberebbe l'idea di fare solo s&p500
 
Sì xetra, non pago una follia, 0,16%. Prima di spread, commissioni e scelta politica accumulazione invece che dividend, sarebbe forse da valutare la tassazione delle plusvalenze (per chi ha o pensa di generare minus) perché un VA ortodosso prevede liquidazione periodica dei profitti.
Non nascondo che stavo valutando i certificati investment open end di UCG per scegliere in combinazione (assecondando la tua inclinazione ad allocare; anche gli spread mentre scrivo sono accettabili, intorno allo 0,15%)
tra
Benchmark Certificate su S&P 500® (Net Return) Index (USD) | DE000HV40US2
Benchmark Open End su STOXX® Europe 600 (Net Return) Index (EUR) DE000HV498N6
Benchmark Certificate su MSCI Emerging (Net Return) Index (USD) DE000HV40UQ6
Benchmark Open End su STOXX Asia/Pacific 600 USD NR USD
DE000HV498M8

Non mi disturberebbe l'idea di fare solo s&p500

Lo farò senza liquidare nulla per non pagare tasse. Eventualmente eviterò di comprare e basta. Sto seriamente pensando di comprare SWDA per 9 mesi e EIMI negli altri 4 (aprile, agosto e dicembre) con etf replay il 15 del mese. Dovendo inserire la cifra 5 gg prima dell'operazione, non sarò preciso, ma non credo cambierà di molto il risultato finale in un periodo di 10 o più anni. Per me è fondamentale limitare al minimo i costi e non vedo alternativa migliore. Poi, mi piacerebbe, sovra pesare gli emergenti e, così, sarei al 75%. Cosciente che sarà necessaria più manualità e nervi saldi.
 
io non sono un utilizzatore quotidiano di excel ma direi sia venuto un calcolatore onesto

in caso gentilmente @Dedalo Invest e\o @masoking abbiate tempo e voglia di verificare i risultati, ne sarei grato

l' ho fatto basandomi ovviamente sull' utilissimo manoscritto di dedalo quindi sono presenti e impostabili: limite rata (massima), VA puro o no e "Filtro anti-Hayley" o no

file a questo post
 
Ultima modifica:
Sì xetra, non pago una follia, 0,16%. Prima di spread, commissioni e scelta politica accumulazione invece che dividend, sarebbe forse da valutare la tassazione delle plusvalenze (per chi ha o pensa di generare minus) perché un VA ortodosso prevede liquidazione periodica dei profitti.
Non nascondo che stavo valutando i certificati investment open end di UCG per scegliere in combinazione (assecondando la tua inclinazione ad allocare; anche gli spread mentre scrivo sono accettabili, intorno allo 0,15%)
tra
Benchmark Certificate su S&P 500® (Net Return) Index (USD) | DE000HV40US2
Benchmark Open End su STOXX® Europe 600 (Net Return) Index (EUR) DE000HV498N6
Benchmark Certificate su MSCI Emerging (Net Return) Index (USD) DE000HV40UQ6
Benchmark Open End su STOXX Asia/Pacific 600 USD NR USD
DE000HV498M8

Non mi disturberebbe l'idea di fare solo s&p500

La strategia di utilizzare gli open end di Unicredit è interessante. La stavo valutando anche io.

Quella che mi ferma e che leggevo anche nel KID, è la possibilità di riscatto. Non riesco a capire su che basi possono richiamare il certificato. E non parlo di evento straordinario dove può richiamare il prodotto con effetto immediato.
 
Ti ringrazio immensamente, Dedalo, per il tuo articolo: è semplice, chiaro ed esaustivo.

Sono liquido da diversi mesi ( già, mi sono perso gran parte del rialzo! ) ed era mia intenzione entrare su uno storno significativo con un portafoglio globale con orizzonte temporale di 15 anni ispirato a quello ideato da Dalio ma maggiormente esposto all'azionario ( 60 % invece del 30 % suggerito ). La situazione attuale però è estremamente difficile da decifrare e gli sviluppi futuri quantomai incerti. Per una maggiore tranquillità psicologica opterò per il modello originario di Dalio, cercando di replicarlo in maniera semplice e con pochi etf a livello globale in questo modo:
30% Ubs Msci Acwi Sf Ucits Etf Eur Hedg Acc ( IE00BYM11K57 )
55% Xtrackers Ii Gl Govt Eur Hed C Ucits Etf ( LU0378818131 ) ( sì, è vero: nella composizione originale si da maggior peso ai titoli governativi a lungo termine, mentre questo strumento è quasi equipesato su breve, medio e lungo, ma non ho trovato etf a livello globale che mi permettessero di essere il più fedele possibile al portafoglio di Dalio )
7,5 % UBS Bloomberg CMCI Composite Hedged ( IE00B58HMN42 )
7,5 % Gold Spotpreis (Londra) Euro Hedged ( DE000A1EK0G3 ).

La parte azionaria che manca per arrivare alla quota prevista inizialmente ( 60 % ) nel portafoglio, la raggiungerò nel tempo tramite ingressi secondo la tecnica del Value Averaging nell' ISHARES MSCI WORLD A ( IE00B4L5Y983 ) quotato ad Amsterdam sul quale Degiro mi permette di fare operazioni gratuite. Nel frattempo la liquidità inizialmente prevista per l'investimento nel portafoglio e non ancora utilizzata per l'acquisto dell' Ishares la parcheggio in un cd.
Lo so che questa non è la maniera più efficace per impostare l'investimento previsto inizialmente, ma è quella che mi garantisce maggiore tranquillità...e direi che non è poco!
 
io non sono un utilizzatore quotidiano di excel ma direi sia venuto un calcolatore onesto

in caso gentilmente @Dedalo Invest e\o @masoking abbiate tempo e voglia di verificare i risultati, ne sarei grato

l' ho fatto basandomi ovviamente sull' utilissimo manoscritto di dedalo quindi sono presenti e impostabili: limite rata (massima), VA puro o no e "Filtro anti-Hayley" o no

Vedi l'allegato 2668823
Ho dato un'occhiata al file e qualcosa non mi torna:
- Nel file hai calcolato la liquidità togliendo dal valore di un PAC CA il valore corrente dell'investimento: dovresti invece sottrarre il valore cumulato dei pagamenti (non importa quanto valgano le quote: la liquidità residua si calcola in base ai pagamenti effettuati). Puoi magari aggiungere una colonna specifica dei pagamenti cumulati, che mi sembra non ci sia
- Col filtro anti-Hayley attivato, il valore della liquidità non può essere negativo (e non lo è) ma ho notato che al 27/02/2023, quando hai messo come NAV il valore di 1, sicuramente la liquidità accumulata sarebbe tutta utilizzata e quella residua dovrebbe essere 0. Invece appare 0,20

Ti consiglio di verificare bene tutte le formule per evitare errori, facendo tutte le possibili ipotesi incrociate tra massimale sì/no, VA puro/No Sell, filtro anti-Hayley sì/no.

Ti ringrazio immensamente, Dedalo, per il tuo articolo: è semplice, chiaro ed esaustivo.

Sono liquido da diversi mesi ( già, mi sono perso gran parte del rialzo! ) ed era mia intenzione entrare su uno storno significativo con un portafoglio globale con orizzonte temporale di 15 anni ispirato a quello ideato da Dalio ma maggiormente esposto all'azionario ( 60 % invece del 30 % suggerito ). La situazione attuale però è estremamente difficile da decifrare e gli sviluppi futuri quantomai incerti. Per una maggiore tranquillità psicologica opterò per il modello originario di Dalio, cercando di replicarlo in maniera semplice e con pochi etf a livello globale in questo modo:
30% Ubs Msci Acwi Sf Ucits Etf Eur Hedg Acc ( IE00BYM11K57 )
55% Xtrackers Ii Gl Govt Eur Hed C Ucits Etf ( LU0378818131 ) ( sì, è vero: nella composizione originale si da maggior peso ai titoli governativi a lungo termine, mentre questo strumento è quasi equipesato su breve, medio e lungo, ma non ho trovato etf a livello globale che mi permettessero di essere il più fedele possibile al portafoglio di Dalio )
7,5 % UBS Bloomberg CMCI Composite Hedged ( IE00B58HMN42 )
7,5 % Gold Spotpreis (Londra) Euro Hedged ( DE000A1EK0G3 ).

La parte azionaria che manca per arrivare alla quota prevista inizialmente ( 60 % ) nel portafoglio, la raggiungerò nel tempo tramite ingressi secondo la tecnica del Value Averaging nell' ISHARES MSCI WORLD A ( IE00B4L5Y983 ) quotato ad Amsterdam sul quale Degiro mi permette di fare operazioni gratuite. Nel frattempo la liquidità inizialmente prevista per l'investimento nel portafoglio e non ancora utilizzata per l'acquisto dell' Ishares la parcheggio in un cd.
Lo so che questa non è la maniera più efficace per impostare l'investimento previsto inizialmente, ma è quella che mi garantisce maggiore tranquillità...e direi che non è poco!
Prego maxf, mi fa piacere che l'articolo ti sia piaciuto e ti sia stato utile OK!
 
@Dedalo Invest grazie mille per l'ottimo lavoro svolto. L'articolo è molto godibile e i nuovi grafici chiari.
Ho seguito tutta la conversazione ed è stato molto interessante!

Personalmente vi farò da "cavia". Caso (sfiga) vuole che ho cominciato ad investire a inizio febbraio, con un PIC pari al 20% del capitale disponibile, seguito da un VA a target costante della durata di 12 mesi (12 quote) in modo da utilizzare, alla fine, il 60% della liquidità totale disponibile. Il restante 40% resterà liquido, probabilmente in un conto deposito, come vita di tutti i giorni e spese di emergenza.
Il 60% che andrà investito è diviso al 90% in VWCE e al 10% in AGGH.
La cifra totale investita dopo le 12 rate sarà comunque relativamente "piccola", inferiore ai 50k.

Il 6 marzo ho acquistato la seconda quota, del 75% maggiore della quota minima prevista. Ora vediamo come va il mese prossimo, chiaramente il portafoglio è in perdita di circa il 15% al momento. Le 12 rate diventeranno meno se il capitale si esaurisce, ho imposto un limite mensile del doppio della cifra base.

Al termine dei 12 mesi, tramuterò il "PIC VA" effettuato in un VA effettivo, in base alla mia capacità di risparmio mensile. Entro un paio di mesi cambierò radicalmente paese, stipendio e stile di vita. Al momento non ho una stima della mia capacità di risparmio futura. L'orizzonte che ho è di 25+ anni, dato che ho 30 anni. La quota di liquidità del 40% mantenuta sarà sufficiente come pagamento iniziale per l'acquisto di un appartamento nei prossimi 2/3 anni.

Non avevo mai considerato di utilizzare un target crescente. Ma, a seguito della lettura, pensò lo valuterò al termine dei 12 mesi. La cosa è molto interessante!
 
Ho dato un'occhiata al file e qualcosa non mi torna:
- Nel file hai calcolato la liquidità togliendo dal valore di un PAC CA il valore corrente dell'investimento: dovresti invece sottrarre il valore cumulato dei pagamenti (non importa quanto valgano le quote: la liquidità residua si calcola in base ai pagamenti effettuati). Puoi magari aggiungere una colonna specifica dei pagamenti cumulati, che mi sembra non ci sia
- Col filtro anti-Hayley attivato, il valore della liquidità non può essere negativo (e non lo è) ma ho notato che al 27/02/2023, quando hai messo come NAV il valore di 1, sicuramente la liquidità accumulata sarebbe tutta utilizzata e quella residua dovrebbe essere 0. Invece appare 0,20

Ti consiglio di verificare bene tutte le formule per evitare errori, facendo tutte le possibili ipotesi incrociate tra massimale sì/no, VA puro/No Sell, filtro anti-Hayley sì/no.


Grazie Dedalo per il tuo interessamento
rispondo con i ragionamenti che ho fatto durante la compilazione dell excel:

- il valore cumulato dei pagamenti VA (nel mio file sarebbe la somma "€ da investire") non è uguale al "totale investito" perchè nella realtà degli ETF si possono comprare solo quote intere, quindi l' arrotondamento che troviamo nella colonna "#quote da comprare" causa tale differenza....per riassumere, in teoria devo sommare i pagamenti del VA ma nella pratica sommo gli € per comprare quote intere di ETF e li sottraggo al PAC CA

-stessa cosa succede con il filtro anti-hayley...la causa di quel 0,20 è data dagli arrotondamenti delle quote reali da comprare intere
infatti può capitare che anche con il filtro attivo la liquidità sia sotto zero di qualche decina di €, a causa degli arrotondamenti di quote....in teoria è "vietato" ma nella realtà gli acquisti li faccio di quote intere
es: se in teoria dovrei comprare 11.9 quote per stare sotto al filtro, in realtà il file arrotonda a 12.0, quindi sforeresti "di poco"


se tu mi dici: "no gli arrotondamenti non farli, lasciali decidere all utilizzatore finale, perchè magari usa dei fondi gestiti con quote parziali" allora tolgo l' arrotondamento delle quote e dovrebbe risolvere le tue due precisazioni :D
oppure ancora meglio aggiungo la possibilità di scegliere se arrotondare le quote o no

avevo una domanda : il limite rata è solo quando si compra o anche quando si vende?
poi pensavo, nella realtà di un etf anche il value path del CA è diverso da pagamenti del CA dato le quote intere...no?
 
Ultima modifica:
@Dedalo Invest grazie mille per l'ottimo lavoro svolto. L'articolo è molto godibile e i nuovi grafici chiari.
Ho seguito tutta la conversazione ed è stato molto interessante!

Personalmente vi farò da "cavia". Caso (sfiga) vuole che ho cominciato ad investire a inizio febbraio, con un PIC pari al 20% del capitale disponibile, seguito da un VA a target costante della durata di 12 mesi (12 quote) in modo da utilizzare, alla fine, il 60% della liquidità totale disponibile. Il restante 40% resterà liquido, probabilmente in un conto deposito, come vita di tutti i giorni e spese di emergenza.
Il 60% che andrà investito è diviso al 90% in VWCE e al 10% in AGGH.
La cifra totale investita dopo le 12 rate sarà comunque relativamente "piccola", inferiore ai 50k.

Il 6 marzo ho acquistato la seconda quota, del 75% maggiore della quota minima prevista. Ora vediamo come va il mese prossimo, chiaramente il portafoglio è in perdita di circa il 15% al momento. Le 12 rate diventeranno meno se il capitale si esaurisce, ho imposto un limite mensile del doppio della cifra base.

Al termine dei 12 mesi, tramuterò il "PIC VA" effettuato in un VA effettivo, in base alla mia capacità di risparmio mensile. Entro un paio di mesi cambierò radicalmente paese, stipendio e stile di vita. Al momento non ho una stima della mia capacità di risparmio futura. L'orizzonte che ho è di 25+ anni, dato che ho 30 anni. La quota di liquidità del 40% mantenuta sarà sufficiente come pagamento iniziale per l'acquisto di un appartamento nei prossimi 2/3 anni.

Non avevo mai considerato di utilizzare un target crescente. Ma, a seguito della lettura, pensò lo valuterò al termine dei 12 mesi. La cosa è molto interessante!
Grazie!
Grazie Dedalo per il tuo interessamento
rispondo con i ragionamenti che ho fatto durante la compilazione dell excel:

- il valore cumulato dei pagamenti VA (nel mio file sarebbe la somma "€ da investire") non è uguale al "totale investito" perchè nella realtà degli ETF si possono comprare solo quote intere, quindi l' arrotondamento che troviamo nella colonna "#quote da comprare" causa tale differenza....per riassumere, in teoria devo sommare i pagamenti del VA ma nella pratica sommo gli € per comprare quote intere di ETF e li sottraggo al PAC CA

-stessa cosa succede con il filtro anti-hayley...la causa di quel 0,20 è data dagli arrotondamenti delle quote reali da comprare intere
infatti può capitare che anche con il filtro attivo la liquidità sia sotto zero di qualche decina di €, a causa degli arrotondamenti di quote....in teoria è "vietato" ma nella realtà gli acquisti li faccio di quote intere
es: se in teoria dovrei comprare 11.9 quote per stare sotto al filtro, in realtà il file arrotonda a 12.0, quindi sforeresti "di poco"


se tu mi dici: "no gli arrotondamenti non farli, lasciali decidere all utilizzatore finale, perchè magari usa dei fondi gestiti con quote parziali" allora tolgo l' arrotondamento delle quote e dovrebbe risolvere le tue due precisazioni :D
oppure ancora meglio aggiungo la possibilità di scegliere se arrotondare le quote o no

avevo una domanda : il limite rata è solo quando si compra o anche quando si vende?
poi pensavo, nella realtà di un etf anche il value path del CA è diverso da pagamenti del CA dato le quote intere...no?
Hai perfettamente ragione sul discorso delle quote intere. Fai bene ad arrotondare alle quote intere, dato che negli ETF non c'è alternativa (le quote decimali funzionano invece nei fondi a gestione attiva).

Quello che non mi torna è nella colonna J, che hai chiamato "Totale investito". Siccome la calcoli come valore precedente + NAV * quote comprate (o vendute), il valore che ottieni è un ibrido (valore corrente precedente + valore corrente delle ultime quote acquistate/vendute al NAV attuale).
Poi, calcoli la liquidità sottraendo questo valore a quello dei pagamenti cumulati di un PAC CA di pari rate. In realtà, dovresti sottrarre il totale dei pagamenti effettuati nel VA fino alla rata corrente (in pratica, la sommatoria cumulata della colonna G dall'inizio fino alla rata corrente. Ti torna?
 
Hai perfettamente ragione sul discorso delle quote intere. Fai bene ad arrotondare alle quote intere, dato che negli ETF non c'è alternativa (le quote decimali funzionano invece nei fondi a gestione attiva).

Quello che non mi torna è nella colonna J, che hai chiamato "Totale investito". Siccome la calcoli come valore precedente + NAV * quote comprate (o vendute), il valore che ottieni è un ibrido (valore corrente precedente + valore corrente delle ultime quote acquistate/vendute al NAV attuale).
Poi, calcoli la liquidità sottraendo questo valore a quello dei pagamenti cumulati di un PAC CA di pari rate. In realtà, dovresti sottrarre il totale dei pagamenti effettuati nel VA fino alla rata corrente (in pratica, la sommatoria cumulata della colonna G dall'inizio fino alla rata corrente. Ti torna?


adesso ho inserito la possibilità di scegliere tra quote intere o decimali
con le quote decimali vedrai che risolverai i dubbi sulla colonna J, la quale non è altro che il progressivo dei acquisti/vendite "reali" in VA della colonna G
quando hai le quote intere arrotondate invece la somma reale degli acquisti VA (J) discosta dalla somma pagamenti teorici del VA (G)


per farla breve: se sommi i valori di G, il risultato sarà uguale all l' ultimo valore di J se le quote sono decimali, invece sarà simile in caso di quote intere
perciò in J vi è il totale "reale" investito
 

Allegati

  • PAC VA calculator - by ammanna.xlsx
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adesso ho inserito la possibilità di scegliere tra quote intere o decimali
con le quote decimali vedrai che risolverai i dubbi sulla colonna J, la quale non è altro che il progressivo dei acquisti/vendite "reali" in VA della colonna G
quando hai le quote intere arrotondate invece la somma reale degli acquisti VA (J) discosta dalla somma pagamenti teorici del VA (G)


per farla breve: se sommi i valori di G, il risultato sarà uguale all l' ultimo valore di J se le quote sono decimali, invece sarà simile in caso di quote intere
perciò in J vi è il totale "reale" investito

Sì, tutto chiaro, mi sembra che sia tutto corretto, ottimo lavoro e grazie. Ho fatto delle verifiche sostituendo i dati del NAV con alcuni valori reali che ho usato nell'articolo e sembra tornare tutto.

E' ancora da vedere quale sarà l'evoluzione della crisi attuale, ma sono curioso di andare a verificare quale sarà l'eventuale maxi-rata generata in questo periodo (per il VA senza massimale ovviamente).

Una strategia come il VA, con l'unica eccezione dei piani di accumulo che avevano come scadenza esattamente marzo 2020 o i prossimi mesi in caso di accentuazione della crisi, ha effettivamente il vantaggio di sfruttare momenti come questo per aumentare l'investimento. Nei thread che vengono aperti in questo periodo noto che nella maggior parte di essi si discute di:

  • Come gestire il panico, quanto tempo durerà ancora la crisi e quanto ci vorrà per recuperare le perdite che questa crisi ha generato nei portafogli finanziari
  • Chi ha liquidità da investire: quando investirla e come (soprattutto chi crede o spera di ottenere vantaggi dal market timing)
Il VA mi sembra che permetta di gestire entrambe le cose in modo abbastanza efficiente, limitando lo stress e dando risposte precise a quasi tutti i dubbi che assillano gli investitori in questo periodo (risposte dovute alla sua struttura di funzionamento, non c'è ovviamente nessuna risposta sull'evoluzione del futuro che è sconosciuto per tutti).
 
Sì, tutto chiaro, mi sembra che sia tutto corretto, ottimo lavoro e grazie. Ho fatto delle verifiche sostituendo i dati del NAV con alcuni valori reali che ho usato nell'articolo e sembra tornare tutto.

E' ancora da vedere quale sarà l'evoluzione della crisi attuale, ma sono curioso di andare a verificare quale sarà l'eventuale maxi-rata generata in questo periodo (per il VA senza massimale ovviamente).

Una strategia come il VA, con l'unica eccezione dei piani di accumulo che avevano come scadenza esattamente marzo 2020 o i prossimi mesi in caso di accentuazione della crisi, ha effettivamente il vantaggio di sfruttare momenti come questo per aumentare l'investimento. Nei thread che vengono aperti in questo periodo noto che nella maggior parte di essi si discute di:

  • Come gestire il panico, quanto tempo durerà ancora la crisi e quanto ci vorrà per recuperare le perdite che questa crisi ha generato nei portafogli finanziari
  • Chi ha liquidità da investire: quando investirla e come (soprattutto chi crede o spera di ottenere vantaggi dal market timing)
Il VA mi sembra che permetta di gestire entrambe le cose in modo abbastanza efficiente, limitando lo stress e dando risposte precise a quasi tutti i dubbi che assillano gli investitori in questo periodo (risposte dovute alla sua struttura di funzionamento, non c'è ovviamente nessuna risposta sull'evoluzione del futuro che è sconosciuto per tutti).

Io ho solo creato una calcolatrice con le mie umili conoscenze di excel
Il gran lavoro è il tuo
Io ti ringrazio
(e se ci riesco io non vedo perché non lo implementing sugli home banking e simili 🙄🙄🙄 )



Condivido appieno quello che dici e personalmente ho aumentato la rata del PAC VA accorciandone probabilmente la durata per sfruttare maggiormente l' extra liquidità a disposizione
Se continuasse a scendere per tutto l anno il mio PAC di 4 anni potrebbe diventare un PIC di 1 o 2 anni sfruttando il VA

Vedremo come si evolve la situazione
 
Vorrei ringraziare @Dedalo Invest per l'articolo estremamente chiaro e completo, e @ammanna per l'utilissimo file excel.

Giusto per iniziare con le domande.

La percentuale di "target" a cosa si riferisce?

Grazie mille.
 
Io ho solo creato una calcolatrice con le mie umili conoscenze di excel
Il gran lavoro è il tuo
Io ti ringrazio
(e se ci riesco io non vedo perché non lo implementing sugli home banking e simili 🙄🙄🙄 )
Prego, mi fa piacere che sia stato un lavoro utile e sarebbe bello se il Value Averaging fosse implementato come alternativa al Cost Averaging tra i piani di accumulo sviluppati automaticamente dalle piattaforme di investimento. Chissà che qualche banca non lo faccia a breve, secondo me sarebbe anche un'ottima mossa di marketing strategico per acquisire ulteriori clienti.

Condivido appieno quello che dici e personalmente ho aumentato la rata del PAC VA accorciandone probabilmente la durata per sfruttare maggiormente l' extra liquidità a disposizione
Se continuasse a scendere per tutto l anno il mio PAC di 4 anni potrebbe diventare un PIC di 1 o 2 anni sfruttando il VA

Vedremo come si evolve la situazione
OK!
Vorrei ringraziare @Dedalo Invest per l'articolo estremamente chiaro e completo, e @ammanna per l'utilissimo file excel.

Giusto per iniziare con le domande.

La percentuale di "target" a cosa si riferisce?

Grazie mille.
La percentuale di incremento del target si riferisce a quanto il target deve crescere con l'avanzare del piano. L'alternativa più semplice è che si incrementi in modo costante: ogni periodo il target si incrementa di un ammontare fisso, ad esempio 100 euro, ed è a quel valore che il valore corrente dell'investimento già in essere, più l'ultimo versamento che sarà effettuato, deve convergere.

Una cosa che ho verificato nell'articolo, ma che era ovviamente già conosciuta in letteratura, è che se il mercato cresce nel tempo (ipotizziamo di un 6% annuale), portare avanti un value averaging ad incremento costante del target porta ad ottenere delle performance inferiori al classico Cost Averaging (il PAC con le rate costanti) da un punto di vista del solo rendimento. Il Value Averaging ha altre qualità, quali la diminuzione della volatilità dei rendimenti: qualità che (secondo me) troppo spesso non vengono prese nella giusta considerazione dagli investitori.

Di conseguenza, fissando un incremento percentuale del target, si aiuta il PAC Value Averaging a performare meglio, anche meglio del Cost Averaging (con, e talvolta senza, il bisogno di utilizzare extra-liquidità). Blacksmith ha fatto giustamente notare la relazione conosciuta tra incremento del target e del mercato (se si fissa un incremento diverso da quello del mercato allora il Value Averaging performa peggio del Cost Averaging e viceversa) e, anche se dai miei backtest ho notato che questa relazione non è sempre valida, ho in piano di aggiungere un capitolo che tratta specificamente dell'incremento del target. Lo farò non appena termino un articolo sul Cost Averaging che si sviluppa in modo simile a questo sul Value Averaging già pubblicato (sarà più breve dato che il Cost Averaging si sviluppa in un singolo modo, mentre il Value Averaging ha diverse varianti).
 
Prego, mi fa piacere che sia stato un lavoro utile e sarebbe bello se il Value Averaging fosse implementato come alternativa al Cost Averaging tra i piani di accumulo sviluppati automaticamente dalle piattaforme di investimento. Chissà che qualche banca non lo faccia a breve, secondo me sarebbe anche un'ottima mossa di marketing strategico per acquisire ulteriori clienti.


OK!

La percentuale di incremento del target si riferisce a quanto il target deve crescere con l'avanzare del piano. L'alternativa più semplice è che si incrementi in modo costante: ogni periodo il target si incrementa di un ammontare fisso, ad esempio 100 euro, ed è a quel valore che il valore corrente dell'investimento già in essere, più l'ultimo versamento che sarà effettuato, deve convergere.

Una cosa che ho verificato nell'articolo, ma che era ovviamente già conosciuta in letteratura, è che se il mercato cresce nel tempo (ipotizziamo di un 6% annuale), portare avanti un value averaging ad incremento costante del target porta ad ottenere delle performance inferiori al classico Cost Averaging (il PAC con le rate costanti) da un punto di vista del solo rendimento. Il Value Averaging ha altre qualità, quali la diminuzione della volatilità dei rendimenti: qualità che (secondo me) troppo spesso non vengono prese nella giusta considerazione dagli investitori.

Di conseguenza, fissando un incremento percentuale del target, si aiuta il PAC Value Averaging a performare meglio, anche meglio del Cost Averaging (con, e talvolta senza, il bisogno di utilizzare extra-liquidità). Blacksmith ha fatto giustamente notare la relazione conosciuta tra incremento del target e del mercato (se si fissa un incremento diverso da quello del mercato allora il Value Averaging performa peggio del Cost Averaging e viceversa) e, anche se dai miei backtest ho notato che questa relazione non è sempre valida, ho in piano di aggiungere un capitolo che tratta specificamente dell'incremento del target. Lo farò non appena termino un articolo sul Cost Averaging che si sviluppa in modo simile a questo sul Value Averaging già pubblicato (sarà più breve dato che il Cost Averaging si sviluppa in un singolo modo, mentre il Value Averaging ha diverse varianti).

Anche io ho realizzato il mio prospetto Excel di VA (molto più personalizzato rispetto a quello di @ ammanna, diciamo che ritagliato a mio uso e consumo (sempre tenendo fede ai principi base ovviamente) - ottimizzato ovviamente grazie al tuo approfondimento OK!
Ma il fatto che dici “se il mercato aumenta”, il VA performa meno rispetto al CA, si verifica a prescindere (visto che obiettivo del VA è quello di acquistare meno quote in fase di incremento di prezzi) ed, eventualmente, questo scenario, con un VA a incremento costante di una percentuale (ottimale mi pare d’aver capito si attesta al 0,5%) risulta una via di mezzo tra rendimento solo CA e rendimento VA senza tale incremento, corretto??
 
Anche io ho realizzato il mio prospetto Excel di VA (molto più personalizzato rispetto a quello di @ ammanna, diciamo che ritagliato a mio uso e consumo (sempre tenendo fede ai principi base ovviamente) - ottimizzato ovviamente grazie al tuo approfondimento OK!
Ma il fatto che dici “se il mercato aumenta”, il VA performa meno rispetto al CA, si verifica a prescindere (visto che obiettivo del VA è quello di acquistare meno quote in fase di incremento di prezzi) ed, eventualmente, questo scenario, con un VA a incremento costante di una percentuale (ottimale mi pare d’aver capito si attesta al 0,5%) risulta una via di mezzo tra rendimento solo CA e rendimento VA senza tale incremento, corretto??

Ciao _Blizzard_, non so se ho capito bene cosa vuoi dire con VA a incremento costante di una percentuale. Il VA è basato sull'incremento di un target. Il target aumenta sempre: in modo costante (100, 200, 300 ecc., ovvero l'incremento è costante e pari a 100 ogni volta) oppure in modo crescente (100, 101, 102.01, 103.03 ecc. nel caso di un incremento di una percentuale crescente dell'1%).

In letteratura (che cmq sul VA è poca) si dice che se il target cresce in linea col crescere del mercato, il VA batte il CA, altrimenti avviene il contrario. Questo implicherebbe la necessità di prevedere la percentuale di crescita del mercato per ottimizzare il VA.

Quello che ho verificato è che è vero fino ad un certo punto e, comunque, i vantaggi del VA non vanno secondo me inquadrati semplicemente nel maggior rendimento, in quanto il VA può produrre benefici (anche psicologici) legati ad una minore volatilità ecc.
 
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