Intendevo dire che:
- LS distribuisce [circa] il 2% all'anno
- ci sono anni con ritorni negativi
- nel lungo periodo però ci si aspetta di avere un ritorno positivo (altrimenti non si investirebbe!): nel caso di un LS60 credo sia ragionevole ipotizzare un valore medio di crescita (di lungo periodo!) del 5-6% (ricordo che sono comparse varie tabelle con dati storici proprio in questo 3d)
Ergo: si deduce che Vanguard non lega la distribuzione all'andamento e, dato che la percentuale di distribuzione è, ovviamente, inferiore al valore di crescita medio di lungo periodo (in caso contrario andresti ad erodere con continuità la somma investita riducendola a zero e questo sarebbe un assurdo), la differenza va in crescita media del titolo distributivo. Poi, ovviamente, all'interno di un LS dovranno esserci dei meccanismi anche per tenere ribilanciati tra loro i titoli, per impedire che quelli che distribuiscono vengano prevaricati da quelli che accumulano sempre [...].Resta il fatto che la differenza tra il valore quasi costante di distribuzione di un LS (2%) e il ritorno medio di l.p. (5%-6%,) lo rendono un sistema "ibrido", cioè il suo dare cedole non annulla completamente l'effetto "compound" su tempi lunghi.
Io trovo che questo meccanismo si allinei molto bene alla mia strategia, come ho più volte spiegato: LS fa sempre più da "Core" del ptf, mentre altri strumenti (vedi obbligazioni in questi ultimi due anni, o altro, a seconda del periodo) lavorano al contorno, sempre con attenzione al generare "cash flow". Che spesso reinvesto in LS stesso o in altro, dipende.
Spero che questo chiarisca meglio il mio ragionamento.
Un saluto e grazie!