Vanguard LifeStrategy vol VIII

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Anche tu sei un market timer?

Beh, se hai la sfera di cristallo puoi sempre disinvestire sui massimi. Io non ce l'ho e mi accontento di quel che passa il mercato.

Parlando seriamente: quello che vorresti fare tu è impossibile. O meglio, il disinvestimento anticipato al verificarsi di determinate condizioni è una possibile strategia, ma in media peggiora i rendimenti final
i. Ora, se il tuo PAC terminava proprio a marzo 2003, marzo 2009 o marzo 2020 (mannaggia, non facciamo mai terminare un PAC a marzo!), avresti fatto bene a disinvestire prima. In quasi tutti gli altri casi, avresti fatto peggio.

Comunque, se hai un orizzonte temporale flessibile, nel caso sfortunato in cui ti bruci 100.000 euro negli ultimi mesi ti conviene non disinvestire e aspettare che il mercato si riprenda. Se non puoi, pace, hai guadagnato 100mila in meno (sfera di cristallo a parte).
No, non sono un market timer.
Però qualche accorgimento si può provare a prenderlo.
Il disinvestimento anticipato al verificarsi di determinate condizioni può essere uno, oppure al verificarsi delle medesime condizioni cominciare a "coprire" il portafoglio con delle strategie in opzioni, oppure coprire sempre e comunque il portafoglio con delle strategie in opzioni. Se brucio 100.000 euro negli ultimi mesi, aspettare che il mercato si riprenda allungando sine die la duration dell'investimento, invece, non la considero una alternativa valida.
Personalmente, ho scelto di sacrificare qualche punto percentuale di rendimento atteso per coprire sempre e comunque il portafoglio con delle strategie in opzioni, un pò come uno che sceglie di pagare la RCA auto piuttosto che girare senza assicursazione. Devo, per onestà, dire che nel 2022 ho finito col perdere sia lato portafoglio che lato protezioni, probabilmente per un comportamento "anomalo" della volatilità. Inutile dire che nei backtest, invece, è andato sempre tutto bene...;.))
 
No, non sono un market timer.
Però qualche accorgimento si può provare a prenderlo.
Il disinvestimento anticipato al verificarsi di determinate condizioni può essere uno, oppure al verificarsi delle medesime condizioni cominciare a "coprire" il portafoglio con delle strategie in opzioni, oppure coprire sempre e comunque il portafoglio con delle strategie in opzioni. Se brucio 100.000 euro negli ultimi mesi, aspettare che il mercato si riprenda allungando sine die la duration dell'investimento, invece, non la considero una alternativa valida.
Personalmente, ho scelto di sacrificare qualche punto percentuale di rendimento atteso per coprire sempre e comunque il portafoglio con delle strategie in opzioni, un pò come uno che sceglie di pagare la RCA auto piuttosto che girare senza assicursazione. Devo, per onestà, dire che nel 2022 ho finito col perdere sia lato portafoglio che lato protezioni, probabilmente per un comportamento "anomalo" della volatilità. Inutile dire che nei backtest, invece, è andato sempre tutto bene...;.))
Ci si può coprire, certo, e se usi opzioni vuol dire che sei esperto quanto basta per utilizzarle (e quindi sei molto più esperto della media).
Si parlava di fase finale di un PAC di lungo (molto lungo) termine. Non so se a te sia terminato uno l'anno scorso, altrimenti la tua strategia con le opzioni immagino sia quella di accompagnare sempre il tuo portafoglio e non solo nella parte finale.

Non capisco cosa vuoi dire quando dici che nei backtest è sempre andato tutto bene. Quelli che ho mostrato su PAC di 25 anni, non testano un modello o una strategia particolare (se non il fatto di investire in PAC). Misurano semplicemente la performance di quei PAC su quello specifico fondo in un investimento che dura 25 anni. Non è che vada sempre bene o meno bene: i backtest ci dicono la forbice di rendimento, ottenuta in passato, su un PAC su quello strumento finanziario 100% azionario. Il che non garantisce niente in futuro, ma un'idea ce la dà.

Per abbassare i rischi si possono utilizzare tante strategie, ma alla fine credo che la cosa più semplice sia spesso la migliore. Un PAC lungo, nella vita di un investitore, è quasi sempre un "fenomeno" che avviene una sola volta. Di solito, non è che arrivo al 25° anno e, se le cose non vanno come sono speravo, mi posso permettere di riprovarci. Devo scegliere cosa fare alla fine del PAC: la scelta che farà avrà un impatto decisivo sul rendimento finale e una volta fatta, non c'è modo di tornare indietro.

E allora, dopo una ventina d'anni - anno più anno meno - su un PAC di 25 posso scegliere tra:
  • Disinvesto anticipatamente e sposto i soldi su un asset molto meno rischiosa dell'azionario (magari cash). Se ci sarà un crollo, avrò avuto ragione. Se non ci sarà, probabilmente perderò molti soldi. Perché molti soldi? Perché, in media, la capitalizzazione composta farà il suo dovere più in quegli ultimi anni di investimento che non in precedenza.
  • Devo disinvestire esattamente alla scadenza dei 25 anni: rimango investito fino in fondo e mi gioco la mia partita con la fortuna. Se il mercato continuerà a salire, avrò vinto io. Se scende, avrò perso. Però alla fine, proprio perché 25 anni sono tanti, nella mia sfortuna avrò portato comunque a casa un 146%. 440% era molto meglio, ma non ho avuto abbastanza fortuna. Tra gli estremi, come sempre, c'è una probabilità molto più alta che il mio rendimento stia nel mezzo, tanto più su o più giù in base al mio livello di fortuna.
  • NON devo disinvestire esattamente alla scadenza dei 25 anni e mi posso permettere di rimanere dentro almeno altri 3-4 anni: rimango investito fino in fondo e mi gioco la mia partita con la fortuna. Se la perdo (vedi sopra) non disinvesto e spero che il tempo sistemi un po' le cose. Di solito è accaduto così, ma la certezza non c'è: potrei aspettare 3-4 anni e continuare a perdere o perdere addirittura di più. E' il bello e il brutto dei mercati rischiosi quello di non avere certezze.
Tra queste 3 opzioni ce ne sono un'infinità che stanno nel mezzo. Ma, alla fine, penso che non si possa ottenere il massimo senza rischiare. E se non voglio rischiare troppo alla fine del PAC, molto probabilmente pagherò un prezzo per quella mia "assicurazione".

Poi ci sono quelli che raccontano di poter "prevedere" il mercato e avere la botte piena e la moglie ubriaca col loro modello di trading o di investimento. Io non ci credo e non li seguo; altri sì e stanno a discutere da mattina a sera come fare per "battere il mercato".

Ogni investitore è libero di giocare la propria partita.
 
No, non sono un market timer.
Però qualche accorgimento si può provare a prenderlo.
Il disinvestimento anticipato al verificarsi di determinate condizioni può essere uno, oppure al verificarsi delle medesime condizioni cominciare a "coprire" il portafoglio con delle strategie in opzioni, oppure coprire sempre e comunque il portafoglio con delle strategie in opzioni. Se brucio 100.000 euro negli ultimi mesi, aspettare che il mercato si riprenda allungando sine die la duration dell'investimento, invece, non la considero una alternativa valida.
Personalmente, ho scelto di sacrificare qualche punto percentuale di rendimento atteso per coprire sempre e comunque il portafoglio con delle strategie in opzioni, un pò come uno che sceglie di pagare la RCA auto piuttosto che girare senza assicursazione. Devo, per onestà, dire che nel 2022 ho finito col perdere sia lato portafoglio che lato protezioni, probabilmente per un comportamento "anomalo" della volatilità. Inutile dire che nei backtest, invece, è andato sempre tutto bene...;.))

Non so che strategia adotti, ma un certo Tom Sosnoff anni fa sosteneva come coprirsi con le opzioni non avesse molto senso... Market Measures: Advanced Trading Mechanics

Tradando lo S&P500 aveva dimostrato che il costo della copertura non valeva la candela. Comunque siamo decisamente off topic...
 
Ci si può coprire, certo, e se usi opzioni vuol dire che sei esperto quanto basta per utilizzarle (e quindi sei molto più esperto della media).
Si parlava di fase finale di un PAC di lungo (molto lungo) termine. Non so se a te sia terminato uno l'anno scorso, altrimenti la tua strategia con le opzioni immagino sia quella di accompagnare sempre il tuo portafoglio e non solo nella parte finale.

Non capisco cosa vuoi dire quando dici che nei backtest è sempre andato tutto bene. Quelli che ho mostrato su PAC di 25 anni, non testano un modello o una strategia particolare (se non il fatto di investire in PAC). Misurano semplicemente la performance di quei PAC su quello specifico fondo in un investimento che dura 25 anni. Non è che vada sempre bene o meno bene: i backtest ci dicono la forbice di rendimento, ottenuta in passato, su un PAC su quello strumento finanziario 100% azionario. Il che non garantisce niente in futuro, ma un'idea ce la dà.

Per abbassare i rischi si possono utilizzare tante strategie, ma alla fine credo che la cosa più semplice sia spesso la migliore. Un PAC lungo, nella vita di un investitore, è quasi sempre un "fenomeno" che avviene una sola volta. Di solito, non è che arrivo al 25° anno e, se le cose non vanno come sono speravo, mi posso permettere di riprovarci. Devo scegliere cosa fare alla fine del PAC: la scelta che farà avrà un impatto decisivo sul rendimento finale e una volta fatta, non c'è modo di tornare indietro.

E allora, dopo una ventina d'anni - anno più anno meno - su un PAC di 25 posso scegliere tra:
  • Disinvesto anticipatamente e sposto i soldi su un asset molto meno rischiosa dell'azionario (magari cash). Se ci sarà un crollo, avrò avuto ragione. Se non ci sarà, probabilmente perderò molti soldi. Perché molti soldi? Perché, in media, la capitalizzazione composta farà il suo dovere più in quegli ultimi anni di investimento che non in precedenza.
  • Devo disinvestire esattamente alla scadenza dei 25 anni: rimango investito fino in fondo e mi gioco la mia partita con la fortuna. Se il mercato continuerà a salire, avrò vinto io. Se scende, avrò perso. Però alla fine, proprio perché 25 anni sono tanti, nella mia sfortuna avrò portato comunque a casa un 146%. 440% era molto meglio, ma non ho avuto abbastanza fortuna. Tra gli estremi, come sempre, c'è una probabilità molto più alta che il mio rendimento stia nel mezzo, tanto più su o più giù in base al mio livello di fortuna.
  • NON devo disinvestire esattamente alla scadenza dei 25 anni e mi posso permettere di rimanere dentro almeno altri 3-4 anni: rimango investito fino in fondo e mi gioco la mia partita con la fortuna. Se la perdo (vedi sopra) non disinvesto e spero che il tempo sistemi un po' le cose. Di solito è accaduto così, ma la certezza non c'è: potrei aspettare 3-4 anni e continuare a perdere o perdere addirittura di più. E' il bello e il brutto dei mercati rischiosi quello di non avere certezze.
Tra queste 3 opzioni ce ne sono un'infinità che stanno nel mezzo. Ma, alla fine, penso che non si possa ottenere il massimo senza rischiare. E se non voglio rischiare troppo alla fine del PAC, molto probabilmente pagherò un prezzo per quella mia "assicurazione".

Poi ci sono quelli che raccontano di poter "prevedere" il mercato e avere la botte piena e la moglie ubriaca col loro modello di trading o di investimento. Io non ci credo e non li seguo; altri sì e stanno a discutere da mattina a sera come fare per "battere il mercato".

Ogni investitore è libero di giocare la propria partita.
Quello che vorrei fare io con la mia piccola somma nel LF80. cercare di metterci denaro per 25 o piu anni, e lasciarli ai miei figli, non toccarli proprio sperando non mi servano per emergenze gravi. Ho 49 anni , statisticamente potrei restare in vita altri 30 e più anni, non mi sto grattando giuro:asd:, quindi spero nel interesse composto.
 
Quello che vorrei fare io con la mia piccola somma nel LF80. cercare di metterci denaro per 25 o piu anni, e lasciarli ai miei figli, non toccarli proprio sperando non mi servano per emergenze gravi. Ho 49 anni , statisticamente potrei restare in vita altri 30 e più anni, non mi sto grattando giuro:asd:, quindi spero nel interesse composto.
Io sto utilizzando esattamente la stessa strategia e più o meno ho la tua età.
 
Ci si può coprire, certo, e se usi opzioni vuol dire che sei esperto quanto basta per utilizzarle (e quindi sei molto più esperto della media).
Si parlava di fase finale di un PAC di lungo (molto lungo) termine. Non so se a te sia terminato uno l'anno scorso, altrimenti la tua strategia con le opzioni immagino sia quella di accompagnare sempre il tuo portafoglio e non solo nella parte finale.

Non capisco cosa vuoi dire quando dici che nei backtest è sempre andato tutto bene.

Ogni investitore è libero di giocare la propria partita.
Intendevo che nei miei backtest, le strategie di copertura con le opzioni hanno sempre fatto più che egregiamente il loro dovere...tranne poi appunto mostrarsi "fallaci" alla prova dei fatti nel 2022. D'altro canto, coprire ogni evento avverso del mercato è prarticamente impossibile, a meno di sostenere costi tali da azzerare ogni significato ( e rendimento atteso) di un Lazyportfolio. come detto, nel 2022 c'è stato, a mio avviso, un comportamento anomalo della volatilità....vedremo nel futuro se i modelli testati torneranno ad essere "di moda"
 
Non so che strategia adotti, ma un certo Tom Sosnoff anni fa sosteneva come coprirsi con le opzioni non avesse molto senso... Market Measures: Advanced Trading Mechanics

Tradando lo S&P500 aveva dimostrato che il costo della copertura non valeva la candela. Comunque siamo decisamente off topic...
Mmmm, tendenzialmente dissentirei da tale affermazione e passerei oltre, ma se lo dice Tom Sosnoff, qualche minuto per leggere il link postato me lo prendo senz'altro. Tra l'altro , Tastytrade lo consiglierei a chiunque abbia vogliadi cimentarsi nei mercati americani, ETF NON Armonizzati compresi. Ma giustamente, siamo ancor più off topic dell'off topic precedente :-)
 
Intendevo che nei miei backtest, le strategie di copertura con le opzioni hanno sempre fatto più che egregiamente il loro dovere...tranne poi appunto mostrarsi "fallaci" alla prova dei fatti nel 2022. D'altro canto, coprire ogni evento avverso del mercato è prarticamente impossibile, a meno di sostenere costi tali da azzerare ogni significato ( e rendimento atteso) di un Lazyportfolio. come detto, nel 2022 c'è stato, a mio avviso, un comportamento anomalo della volatilità....vedremo nel futuro se i modelli testati torneranno ad essere "di moda"
Non avevo capito prima, scusami.

Quello dei backtest è un mondo a sé. Ci sono talmente tante trappole che non cadere in nessuna è davvero difficile. A me ha aperto gli occhi il capitolo sui backtest del libro "Advances in Financial Machine Learning" di Marcos Lopez de Prado.
 
Mmmm, tendenzialmente dissentirei da tale affermazione e passerei oltre, ma se lo dice Tom Sosnoff, qualche minuto per leggere il link postato me lo prendo senz'altro. Tra l'altro , Tastytrade lo consiglierei a chiunque abbia vogliadi cimentarsi nei mercati americani, ETF NON Armonizzati compresi. Ma giustamente, siamo ancor più off topic dell'off topic precedente :-)

Il link è quello di market measure. Lì dentro ci sono analisi sul costo di copertura dato dall'acquisto di opzioni put su spy. Come detto dipende da quale strategia di copertura adotti.

Per quanto riguarda le cose dette, consiglio, presta anche attenzione a chi le dice prima di andare oltre...

Edit:
Visto che ti sei sei fermato, ti posto anche qualche link diretto The Cost of Protective Puts
The Cost of an SPY Hedge
 
Ultima modifica:
Il link è quello di market measure. Lì dentro ci sono analisi sul costo di copertura dato dall'acquisto di opzioni put su spy. Come detto dipende da quale strategia di copertura adotti.

Per quanto riguarda le cose dette, consiglio, presta anche attenzione a chi le dice prima di andare oltre...

Edit:
Visto che ti sei sei fermato, ti posto anche qualche link diretto The Cost of Protective Puts
The Cost of an SPY Hedge
Ah ok, si parla di strategie di copertura stile "Mr. 50 cent", e allora concordo totalmente con Sosnoff. Io intendevo qualcosa di un filino più sofisticato..
50cent.PNG
 
Same here.
Solo che non ho figli o altri eredi.
Somma non piccola.
Strategia di uscita: nessuna.
Investimento ad oltranza e prelievi quando e se necessari.
Per tamponare l'impazienza, ho scelto il LS a distribuzione.
Non per farmi gli affari tuoi, ma visto che stai condividendo la tua esperienza, posso chiederti come sta insieme la tua mancanza di figli/eredi con l’assenza di una strategia di uscita?

Voglio dire, per chi ha eredi (non è il mio caso) è comprensibile l’investimento ad oltranza, senza uscita….ma nel tuo/mio caso, non bisognerebbe prevedere una qualche strategia di uscita?...magari legata all’età, per godersi il gruzzolo prima della “fine”, sperando che il gruzzolo sia paffuto e la "fine" sia più lontana possibile (non mi sto grattando neanche io :asd:).

Grazie in anticipo, per ogni suggerimento o spunto di riflessione...
 
Ultima modifica:
Non per farmi gli affari tuoi, ma visto che stai condividendo la tua esperienza, posso chiederti come sta insieme la tua mancanza di figli/eredi con l’assenza di una strategia di uscita?

Voglio dire, per chi ha eredi (non è il mio caso) è comprensibile l’investimento ad oltranza, senza uscita….ma nel tuo/mio caso, non bisognerebbe prevedere una qualche strategia di uscita?...magari legata all’età, per godersi il gruzzolo prima della “fine”, sperando che il gruzzolo sia paffuto e la "fine" sia più lontana possibile (non mi sto grattando neanche io :asd:).

Grazie in anticipo, per ogni suggerimento o spunto di riflessione...
Ma nessuno nessuno?
Un cugino, un parente alla lontana o qualcuno con cui staremo vicino o in contatto durante la terza età? Ecco, quelli potrebbero papparsi il gruzzolo o quello che ne resterà :D
 
Non per farmi gli affari tuoi, ma visto che stai condividendo la tua esperienza, posso chiederti come sta insieme la tua mancanza di figli/eredi con l’assenza di una strategia di uscita?

Voglio dire, per chi ha eredi (non è il mio caso) è comprensibile l’investimento ad oltranza, senza uscita….ma nel tuo/mio caso, non bisognerebbe prevedere una qualche strategia di uscita?...magari legata all’età, per godersi il gruzzolo prima della “fine”, sperando che il gruzzolo sia paffuto e la "fine" sia più lontana possibile (non mi sto grattando neanche io :asd:).

Grazie in anticipo, per ogni suggerimento o spunto di riflessione...
E' una questione filosofica.

Se le cose andranno come programmato, avrò una rendita combinata tra Inps BO65 e dividendi che dovrebbero coprire ampiamente tutte le mie spese (anche voluttuarie).

Non ho grandi progetti per "godermi il gruzzolo". Solo una vita serena (salute permettendo).

Edit:
E poi, dipende a chi lo chiedi.
Ci sono quelli che a sessant'anni vanno a fare i turisti sessuali in Thailandia o paesi limitrofi, o si comprano la decappottabile o si buttano in imprese idiote di simile natura.
Tutte cose lontanissime dal mio concetto di "godersela".
Consumerò tutto il capitale necessario e quello che rimarrà tutto in beneficienza, non andrà certo al cugino nullafacente che aspetta solo di spendere i miei soldi... una banale lezione imparata in tanti decenni è "meglio soli che male accompagnati" ;)
 
Io ho iniziato il pac su LS per cercare di fare una vita serena quando andrò in pensione, per me godersela significa vivere senza debiti o affanni da fine mese
 
Io ho cominciato ad investire su LS80 ad accumulo a 46 anni, con l’obbiettivo di avere un capitale (per stare “tranquillo”) quando andrò in pensione, diciamo a 67 anni (ipotizzo). Quello che dovrò decidere è come gestire il portafoglio, quando sarò a quel punto.

Al momento io non guardo neanche l’andamento del mio investimento su LS80 (non so nemmeno di che % sono sotto), perché mi dico ho davanti 20 anni….ma quando avrò 60 anni, avrò davanti solo 7 anni, a quel punto sì che inizierò a preoccuparmi se il mio LS80 va sotto del xx%.

Che strategia applicare?? Potrei ad esempio disinvestire da LS80 a scaglioni (una sorta di PAC in uscita) e spostare su CD e/o obbligazioni…oppure spostare su un LSXX a distribuzione (non ho fatto subito LS a distribuzione, perché finché lavoro non mi interessa).

Sto parlando di un metodo da applicare tra 15/20 anni, chiaramente è impossibile sapere la situazione (mia personale e dei mercati) con così largo anticipo…ma vorrei iniziare a pensarci.
Avete suggerimenti? Articoli che trattano il tema ?...ad esempio il PAC in uscita è qualcosa di teorizzato/approfondito?
 
Alcune domande (sempre da profano):

1) Viene detto di preferire ETF con grande capitale. Nel caso dei LS, bisogna guardare al capitale del singolo (quindi 8 differenti ETF) o si guarda la dimensione totale (che, se ho capito bene, il primo post indica sui 600 milioni)?
2) Viene detto di preferire ETF con lungo storico, ma questi hanno poco più di 2 anni. Non è un problema perchè in USA e in UK esistono da molto più tempo e quindi sono rodati?
3) Ho capito bene che le obbligazioni sono in euro e le azioni in dollari, quindi sulle azioni ci sono i pro e i contro del cambio e sulle obbligazioni no? Le fluttuazioni del cambio tendono a compensarsi sul lungo periodo?
4) A parte il fatto che non bisogna ri-bilanciare e che si paga per un solo strumento invece che un numero maggiore, c'è qualche altro plus dei LS rispetto a un portafoglio creato in maniera individualizzata?
5) Investirci in questo periodo in cui sono in calo rispetto al valore di partenza è meglio? E' lo stesso?
6) Esistono prodotti che ci si accostano bene, o non ha senso perchè sono già il massimo della differenziazione? Se uno volesse investire anche qualcosa in un orizzonte più breve?
 
Alcune domande (sempre da profano):

1) Viene detto di preferire ETF con grande capitale. Nel caso dei LS, bisogna guardare al capitale del singolo (quindi 8 differenti ETF) o si guarda la dimensione totale (che, se ho capito bene, il primo post indica sui 600 milioni)?
2) Viene detto di preferire ETF con lungo storico, ma questi hanno poco più di 2 anni. Non è un problema perchè in USA e in UK esistono da molto più tempo e quindi sono rodati?
3) Ho capito bene che le obbligazioni sono in euro e le azioni in dollari, quindi sulle azioni ci sono i pro e i contro del cambio e sulle obbligazioni no? Le fluttuazioni del cambio tendono a compensarsi sul lungo periodo?
4) A parte il fatto che non bisogna ri-bilanciare e che si paga per un solo strumento invece che un numero maggiore, c'è qualche altro plus dei LS rispetto a un portafoglio creato in maniera individualizzata?
5) Investirci in questo periodo in cui sono in calo rispetto al valore di partenza è meglio? E' lo stesso?
6) Esistono prodotti che ci si accostano bene, o non ha senso perchè sono già il massimo della differenziazione? Se uno volesse investire anche qualcosa in un orizzonte più breve?

Provo a formulare qualche riposta veloce (da profano), secondo la mia esperienza personale da investitore LS

1) Dimensione totale
2) Direi di si, ho pensato la stessa cosa prima di comprare un ETF giovane non rispettando una regola che anche io mi ero prefissato
3) E' un rischio in effetti che ci assumiamo sulla parte non coperta. Troverai molte discussioni su questo forum sul tema
4) Massima diversificazione senza alcun bias personale
5) Come regola generale, se l'orizzonte è lungo, il giorno per investire è ieri
6) Qui non riuscirei ad essere conciso :D

Aggiungo un'analisi esaustiva sul rischio cambio del Maestro Dedalo

https://www.dedaloinvest.com/education/didattica-investimenti/lazy-portfolios#etf_lifestrategy
 
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