Var garch-m

In campo "previsionale" io mi accontenterei anche di prevedere solo il passato.

Fare trading con i btp-bund-bonos è bestiale.
Io ci ho fatto un po' di soldi fino al 2007. Ma col senno di poi credo di aver avuto solo fortuna (con la C).

Per ogni trade devi pompare tanti soldi.

Nel 2007 il gioco si è fatto "terribile". Ho restituito al mercato parte di quello che avevo guadagnato (-20% su cumulata) e ho chiuso con i btp.

Nel 2009 l'allegra combriccola dell'aria compressa si trasferita sul bund
ma con VaR da 0,10 * 1,96 mensile. Non li ho seguiti.
Ho comprato una masseria e produco buon olio ed eccellente vino.
staremo a vedere.


Non rispondo ai quesiti dei +/- giovani +/- studenti.
Non so rispondere.

Conosco poco il Garc(1,1).
Poi quando al Garch ci aggiungono una lettera (prefissa o postifissa) vado
in confusione.

Questo post è il massimo contributo alla discussione che io posso dare.

;)

Hai raggiunto il 99.9% di quello che si può ragionevolmente raggiungere. L'autosufficienza. Pane olio pomodoro e un bicchiere di rosso(spero).

E fnc.lo al Garch che assomiglia ad un rigurgito gutturale..:DOK!OK!
 
Diciamo che venditori di servizi e istituti che trattano prodotti finanziari hanno sempre avuto un'ottima tempistica riguardo alle offerte.....:D:D
Bravo...quasi la studiassero a tavolino....:rolleyes::D
Da relativo 'insider' (ovviamente da leggere con l'accezione dello scudiero che raccoglie lo sterco del destriero mentre il signorotto feudale flirta con la dama ubriaca :D), secondo me è e sarà una scelta quasi obbligata: sull'equity per gli intermediari vedo che si lavora sempre meno, e i volumi sull'obbligazionario crescono.

Sarà dovuto agli spargimenti di sangue sempre più frequenti che questi book desertici non riescono a evitare col loro denaro così sottile?

Sarà l'HFT?

Non lo so, certo è che puoi spingere quanto vuoi su un prodotto ma se i clienti non si fidano più e cercano altre vie ti devi adeguare; adesso sembra che le obbligazioni stiano lentamente diventando interessanti anche per quelli che le hanno sempre considerate l'alternativa al conto deposito, e i mezzi d'informazione ci stanno spingendo un po' troppo: in rete abbondano già presunti esperti che suggeriscono di trattare il prezzo dei BTP decennali con una bella media mobile e chi s'è visto s'è visto (*).

Tra meno di un anno, a mio avviso, potrebbero apparire le prime piattaforme con funzioni dedicate.

(*) Ovviamente non commento la bontà della cosa, ma si commenta da sè.
 
Forse ho inteso male io ma la nostra amica Flavia non vuole calcolare un Value at Risk, ma un Vector AutoRegressive con effetti Garch in mean...

Personalmente non so nemmeno da dove si inizia (e a dirla proprio tutta... spenderei la mia tesi su qualcos'altro, se proprio devo martellarmi i maroni, ma questi son gusti masochistici personali).
 
Forse ho inteso male io ma la nostra amica Flavia non vuole calcolare un Value at Risk, ma un Vector AutoRegressive con effetti Garch in mean...
Hai ragione, ho riletto la sua richiesta e la "A" maiuscola anzichè minuscola mi ha fregato.

Un VAR su tassi d'interesse è facile da fare se si sceglie di usare gli OLS; viceversa può rappresentare un bel problema se è necessario modellare i residui secondo l'assunzione di eteroschedasticità.

In questo momento neanche io saprei impostare un modello come quello.
 
Hai ragione, ho riletto la sua richiesta e la "A" maiuscola anzichè minuscola mi ha fregato.

Un VAR su tassi d'interesse è facile da fare se si sceglie di usare gli OLS; viceversa può rappresentare un bel problema se è necessario modellare i residui secondo l'assunzione di eteroschedasticità.

In questo momento neanche io saprei impostare un modello come quello.

A naso direi che è fattibile scomponendo il VAR equazione per equazione e stimando il garch-m singolarmente per ogni equazioni (dunque, per ogni serie del VAR stesso). A meno che la ragassuola non intendesse stimare un garch-in-mean multivariato :eek:. Nel qual caso, più che di smaronamenti, si tratta di preghiere davanti al monitor sperando in fortunate (e fors'anche fortunose) convergenze degli algoritmi (copyright Jack Lucchetti, estate 2007).

TB
 
A naso direi che è fattibile scomponendo il VAR equazione per equazione e stimando il garch-m singolarmente per ogni equazioni (dunque, per ogni serie del VAR stesso).
Non sono mica convinto che funzionerebbe troppo bene, sai?

La mia opinione da profano è: il VAR funziona perchè risolve un sistema di equazioni simultanee, nel momento in cui io separo ogni equazione penso che si ottengano risultati differenti; inoltre in quel modo non è possibile stimare degli enormi VAR con molti ritardi da "limare" con una passata successiva sui t-ratio, perchè è improponibile stimare tanti GARCH-M specificando nell'equazione della media tutti i ritardi e le relazioni lineari incrociate che si sono reputate significative.

Per carità, si può fare ma è un lavoro inaudito se si ha la sfortuna di avere molti coefficienti statisticamente significativi.

Discorso diverso se uno ha già deciso in partenza che il VAR è di ordine 1 o al massimo 2 e non ha troppe serie da gestire... Ma sono considerazioni da profano, sarei felice di essere smentito dalla nostra studentessa :)
A meno che la ragassuola non intendesse stimare un garch-in-mean multivariato :eek:. Nel qual caso, più che di smaronamenti, si tratta di preghiere davanti al monitor sperando in fortunate (e fors'anche fortunose) convergenze degli algoritmi (copyright Jack Lucchetti, estate 2007).
Questo andrebbe provato.

Con la scomposizione in componenti ortogonali la computazione delle matrici di covarianza è solitamente abbastanza rapida; se la formula del GARCH-M è accettata, la stima della media per ogni serie storica potrebbe risultare addirittura più agevole del VAR GARCH-M.
 
Avrebbe dovuto scrivere VAR-GARCH-M Model
è fattibile passo passo in Eviews.
 
L'uso di acronimi è un errore anche delle migliori menti.
Si usano nella convinzione che il prossio ci legga nella mente e intuisca quale sia il soggetto/oggetto del nostro dire.

Gli unici acronimi ammessi da me sono ONU, USA.
Gli altri si possono usare solo dopo averli esplicitati almeno una volta.
Altrimenti getto nel cestino la tesi che sto leggendo, curriculum vitae (no CV),
richiesta di lavoro, piano finanziario, piano industriale.
 
Ho avuto a che fare con un diagonale GARCH-M per valutare
l'effetto di shock finanziari sul prodotto lordo e sul Credito Erogato.

Non ci ho capito una mazza, mi sono fatto aiutare.
Forse con il calcolo numerico avrei fatto prima.
Ma andava di moda usare parolo difficili.
 
La varianza di un GARCH dipende dai quadrati dei valori di una o piu' serie.

Lo studio degli shock mi ha convinto che gli shock positivi hanno
andamento ed effetti diversi da quelli positivi e non è lineare. Non posso accettare di fonderli.

Per esempio l'impatto dei tassi di interesse. A seconda del verso si va dal
credit crunch al Quantitative easing.
 
Non sono mica convinto che funzionerebbe troppo bene, sai?

La mia opinione da profano è: il VAR funziona perchè risolve un sistema di equazioni simultanee, nel momento in cui io separo ogni equazione penso che si ottengano risultati differenti; inoltre in quel modo non è possibile stimare degli enormi VAR con molti ritardi da "limare" con una passata successiva sui t-ratio, perchè è improponibile stimare tanti GARCH-M specificando nell'equazione della media tutti i ritardi e le relazioni lineari incrociate che si sono reputate significative.

Per carità, si può fare ma è un lavoro inaudito se si ha la sfortuna di avere molti coefficienti statisticamente significativi.

Discorso diverso se uno ha già deciso in partenza che il VAR è di ordine 1 o al massimo 2 e non ha troppe serie da gestire... Ma sono considerazioni da profano, sarei felice di essere smentito dalla nostra studentessa :)

Questo andrebbe provato.

Con la scomposizione in componenti ortogonali la computazione delle matrici di covarianza è solitamente abbastanza rapida; se la formula del GARCH-M è accettata, la stima della media per ogni serie storica potrebbe risultare addirittura più agevole del VAR GARCH-M.

Se il VAR lo stimi con OLS (vado a memoria e oltre tutto combattendo contro il sonno), non dovrebbe essere differente stimare nel caso di un modello bivariato:

Y(t) = c + phi*Y(t-1) + e(t)

(dove tutte le variabili sono grandezze vettorialimatriciali di opportune dimensioni)

e stimare, sempre con OLS:

Y(t,1) = c(1) + phi[1,1]*Y(t-1,1) + phi[1,2]*Y(t-1,2) + e(t,1)

A questo punto, la ragazza secondo me potrebbe provare a stimare:

Y(t,1) = c(1) + phi[1,1]*Y(t-1,1) + phi[1,2]*Y(t-1,2) + delta * sigma(t-1) + e(t,1)

per la prima serie e così via per le altri.

Sul garch-in-mean multivariato il problema non è sull'evoluzione della matrice di covarianza (che puoi anche gestire attraverso un parsimonioso DCC), ma sui coefficienti che entrerebbero nell'equazione di Y(t). La forma più generale infatti, sempre se non erro e soprattutto se già non dormo, dovrebbe essere:

Y(t) = c + phi*Y(t-1) + lambda * vech(H(t)) + e(t)

Per un generico numero N di serie componenti il VAR, i parametri da stimare (congiuntamente) sarebbero: N (c) + N^2 (phi) + N*(N+1)/2 (lambda) + parametri della forma GARCH multivariata prescelta. Anche utilizzando un orthogonal GARCH ci sarebbero comunque almeno 3 parametri per ogni componente principale. Curse of dimensionality again... ma se la nostra ragazza è una novella Giovanna d'Arco, munita di un pc coraggioso che non trema di fronte ad inversioni di matrici N x N che a ogni iterazione di qualsivoglia algoritmo di ottimizzazione non è detto che siano sempre definite positive............. ;)

E dopo questo dialogo con me stesso (e con gli utlimi due neuroni di Cren non ancora ottenebrati da medie mobili e porte scorrevoli), vi saluto... a domani (di quale anno, come sempre, non posso dirlo).

TB
 
A questo punto, la ragazza secondo me potrebbe provare a stimare:

Y(t,1) = c(1) + phi[1,1]*Y(t-1,1) + phi[1,2]*Y(t-1,2) + delta * sigma(t-1) + e(t,1)

per la prima serie e così via per le altri.
Ecco, su questo ero dubbioso: un VAR su tassi d'interesse dovrebbe inevitabilmente coinvolgere diverse variabili, e a quel punto avremmo equazioni alle differenze molto lunghe, perchè dovremmo inoltre considerare anche tutti i ritardi significativi (a meno di non scegliere arbitrariamente di troncare il tutto al secondo o terzo ritardo, ma con che giustificazione?).

Una cosa che invece volevo chiederti riguardava i residui trattati in quel modo: quando uso un GARCH multivariato per trattarli, sono sicuro dell'indipendenza lineare perchè sennò la matrice delle covarianze non è internamente coerente; viceversa, se stimo ogni equazione separatamente è probabile che ad ogni equazione alle differenze io ottenga alla fine una soluzione in cui ho conteggiato più e più volte combinazioni lineari degli stessi residui, ovvero non ottengo componenti linearmente indipendenti.

Questo può distorcere i risultati del modello?
L'uso di acronimi è un errore anche delle migliori menti.
Si usano nella convinzione che il prossio ci legga nella mente e intuisca quale sia il soggetto/oggetto del nostro dire.
Mea culpa, di solito cerco di essere più scrupoloso negli acronimi distinguendo maiuscole e minuscole, ma i VAR mi sembrano così bistrattati dalla parte più quantitativa della finanza che non c'ho proprio pensato...
 
Ecco, su questo ero dubbioso: un VAR su tassi d'interesse dovrebbe inevitabilmente coinvolgere diverse variabili, e a quel punto avremmo equazioni alle differenze molto lunghe, perchè dovremmo inoltre considerare anche tutti i ritardi significativi (a meno di non scegliere arbitrariamente di troncare il tutto al secondo o terzo ritardo, ma con che giustificazione?).

Una cosa che invece volevo chiederti riguardava i residui trattati in quel modo: quando uso un GARCH multivariato per trattarli, sono sicuro dell'indipendenza lineare perchè sennò la matrice delle covarianze non è internamente coerente; viceversa, se stimo ogni equazione separatamente è probabile che ad ogni equazione alle differenze io ottenga alla fine una soluzione in cui ho conteggiato più e più volte combinazioni lineari degli stessi residui, ovvero non ottengo componenti linearmente indipendenti.

Questo può distorcere i risultati del modello?

Mea culpa, di solito cerco di essere più scrupoloso negli acronimi distinguendo maiuscole e minuscole, ma i VAR mi sembrano così bistrattati dalla parte più quantitativa della finanza che non c'ho proprio pensato...

Ma sì, il rischio che ti trovi tra le mani un bel numero di regressori c'è. Specie se il VAR originario è in livelli e se l'ordine di ritardo è stimato con qualche criterio informativo: il discorso potrebbe cambiare (in meglio) utilizzando i tassi presi in logdifferenze, ma bisognerebbe verificare empiricamente (come sempre). Se questi sono i tuoi timori, mi sento di condividerli dunque.

Per la seconda domanda, alzo bandiera bianca:help: Sono desolato ma essendo solo un umile probabilista, dle tutto a digiuno della lingua Oscarese, non l'ho davevro capita :)

TB
 
...il discorso potrebbe cambiare (in meglio) utilizzando i tassi presi in logdifferenze, ma bisognerebbe verificare empiricamente (come sempre).
Per quello che ho visto io, quello è un disastro, non trovi praticamente nulla di sufficientemente significativo da metterci su delle previsioni.

L'ideale, per la mia limitata esperienza di VAR sui tassi di interesse, sono i tassi a breve (uno o due anni al massimo) in livelli, e qualcosa lì salta fuori perchè bene o male un po' sono mean reverting e sufficientemente autocorrelati; dati mensili e assunti omoschedastici a prescindere.

Se provi un VAR sulle differenze e poi abbozzi delle previsioni, l'intervallo di confidenza esplode in misura tale che praticamente dopo due giorni potrebbe succedere di tutto, dall'insolvenza al buy back di tutto il debito dell'emittente.
 
Per quello che ho visto io, quello è un disastro, non trovi praticamente nulla di sufficientemente significativo da metterci su delle previsioni.

Magari diventa significativo il coefficiente associato alla volatilità garch presente nell'equazione del rendimento. Poca roba, ma di 'sti tempi, meglio di niente....

L'ideale, per la mia limitata esperienza di VAR sui tassi di interesse, sono i tassi a breve (uno o due anni al massimo) in livelli, e qualcosa lì salta fuori perchè bene o male un po' sono mean reverting e sufficientemente autocorrelati; dati mensili e assunti omoschedastici a prescindere.
Beh su dati mensili (e assunti omoschedastici, te lo concedo ok) non mi stupisce che esista debole evidenza di autocorrelazione significativa. Se posso interpretare il pensiero dell'iniziatrice di questa discussione (misteriosanmente scomparsa nei flutti del web, come spesso accade ahimè), nella misura in cui intenda focalizzarsi sul risk management, magari ha in mente un orizzonte più breve. Qualcosa là forse potrebbe saltar fuori anche sulla differenze: ma quando ho smanettato con questa roba erano anni decisamente pre-Lehman, tutto ora è diverso, boh.

Se provi un VAR sulle differenze e poi abbozzi delle previsioni, l'intervallo di confidenza esplode in misura tale che praticamente dopo due giorni potrebbe succedere di tutto, dall'insolvenza al buy back di tutto il debito dell'emittente.

Sì, in linea generale: cioè, se il VAR specificato non ha potere esplicativo. Dal tono della tua affermazione, però, direi che hai già fatto dei test in tal senso, quindi mi taccio e ti credo. E soprattutto mi guardo bene dal testare io a mia volta alcunché, perhé il rischio di smaronamento (per dirla con Skew) con questi oggetti è elevatissimo.

TB
 
Ciao a tutti ragazzi,
scusate per l'assenza, sono stata parecchio incasinata in questi giorni. Comunque il merito al VAR (A Maiuscola) GARCH-M, indagando e proponendolo al relatore, mi sono fatta l'idea che non serve a molto, o meglio i costi (tempo di sviluppo) sono decisamente superiori ai benefici (fitting, forecast).

Quindi in sostanza sono di nuovo al punto di partenza ... ovvero cortissima di idee sulla tesi.

Un'altra cosa che non mi convince è la fiducia e la capacità previsiva di questi modelli, cioè magari considerando qualche semplice regola di analisi tecnica si arriverebbe a risultati più efficenti (vedi la rottura della resistenza del t-bond 10y), e questo mi porta a una riflessione più generale sui mod. econometrici per i mercati finaziari, alla fine il tasso sui btp, buon, bonos ... non è altro che il frutto del comportamento degli operatori (istituzionali) e difficilmente un modello riesce a prevedere il comportamento umano futuro. Però alla fine un mod. econometrico è l'unico scientificamente possibile ... mah ... sono confusa :D ... sicuramente un modello con coefficienti che variano nel tempo può risultare utile accompagnato con indicatori di richio, volumi, e comportamento degli istituzionali ....

Qualche consiglio???


ciao
 
Ciao a tutti ragazzi,
scusate per l'assenza, sono stata parecchio incasinata in questi giorni. Comunque il merito al VAR (A Maiuscola) GARCH-M, indagando e proponendolo al relatore, mi sono fatta l'idea che non serve a molto, o meglio i costi (tempo di sviluppo) sono decisamente superiori ai benefici (fitting, forecast).

Quindi in sostanza sono di nuovo al punto di partenza ... ovvero cortissima di idee sulla tesi.

Un'altra cosa che non mi convince è la fiducia e la capacità previsiva di questi modelli, cioè magari considerando qualche semplice regola di analisi tecnica si arriverebbe a risultati più efficenti (vedi la rottura della resistenza del t-bond 10y), e questo mi porta a una riflessione più generale sui mod. econometrici per i mercati finaziari, alla fine il tasso sui btp, buon, bonos ... non è altro che il frutto del comportamento degli operatori (istituzionali) e difficilmente un modello riesce a prevedere il comportamento umano futuro. Però alla fine un mod. econometrico è l'unico scientificamente possibile ... mah ... sono confusa :D ... sicuramente un modello con coefficienti che variano nel tempo può risultare utile accompagnato con indicatori di richio, volumi, e comportamento degli istituzionali ....

Qualche consiglio???


ciao


Per aumentare la capacità di previsione del modello bisognerebbe restringere il campo di utilizzo, purtroppo un modello valido in tutte le situazioni non esiste.

Volendo restare su questo filone dovresti individuare delle variabili che per te sono di principale interesse, come il comportamento degli istituzionali, e individuare poche macrosituazioni (frutto di varie combinazioni delle variabili scelte) che si configurano nella realtà.

Poi a queto punto potresti operare i tuoi "magheggi" statistici ;)

PS
È evidente che sta a te scegliere il livello di dettaglio, se fare un modello universale ma scarsamente efficace nella realtà o un modello molto significativo, ma applicabile solo in situazioni ristrettissime.
 
Indietro