La situazione in Venezuela è grave.
Ma per quanto sia grave non è minimamente paragonabile allo sfacelo in Siria.
In Siria già nel 2014-15 i tempi sembravano stra-maturi perchè Assad si facesse da parte (e pure tra Assad e i chavisti il paragone apparirebbe improprio se ci riferiamo alle pesanti accuse di crimini di guerra e contro l'umanità che vengono mosse al primo, e anche qui probabilmente la vicenda è più complessa della semplificazione tra buoni/cattivi che ne fa il mainstream spesso in mala fede).
E tuttavia, dicevo, giá almeno quattro o cinque anni fa, sembrava che Assad avesse accumulato sufficiente biasimo e condanna dalla stragrande maggioranza della comunità internazionale, perchè fosse giunto il momento di "deporlo".
Oggi gode di buona salute la sua leadership in Siria e probabilmente dobbiamo più a lui, ai Russi e agli Iraniani (ovviamente sempre menzione a parte e onore e gloria al popolo Curdo e a proposito...onore al nostro Lorenzo Orsetti
e ai tanti combattenti volontari) se oggi quelle m
dell'Isis vanno scomparendo. Molto più merito loro che di Turchi, Sauditi e petromonarchie del Golfo Persico in genere, che verso l'Isis hanno sempre mantenuto una losca doppiezza, ufficiale condanna e opposizione anche militare (timida), tuttavia mantenendo anche rapporti e affari sotto banco per i loro giochi di potere e per far dispetto ai nemici di sempre.
Gli USA in tutto questo, così ansiosi di esportare democrazia e di ripulire il mondo dai crimini contro l'umanità, quasi non pervenuti, se non con i loro air strikes che sono chirurgici quanto può esserlo un mattatoio dove si fanno salsiccie e insaccati.
Comunque tutto questo, apparentemente OT, tanto per dire, che: occhio ai "regime changes" anche quando appaiono imminenti e i tempi sembrano maturi. Che invece i tempi potrebbero rivelarsi bibblici.
Pensate se si fossero considerati "tempi maturi" il dissenso e il malcontento che pure ci fu in tutti i quaranta e più anni della cortina di ferro e del patto di Varsavia.
Pensate se fossero stati considerati tempi maturi i fatti della Primavera di Praga del '68 o i movimenti di protesta del sindacato/movimento Solidarność in Polonia nei primi anni '80 e reso quasi immediatamente illegale.
Se quelli erano "tempi maturi" hai voglia a mettersi comodi e nella fattispecie in questa vicenda del Venezuela, nel caso dei BH, poichè tristemente per colpa degli USA, persino ora la disponibilitá materiale di questi titoli sul mercato è inibita, hai voglia a non poter contare minimamente su quel denaro (non certo delle cedole, ma neanche il controvalore che potrebbero avere quei titoli sul mercato, se ancora un mercato esistesse
).
Io mi auguro solo che se si entrerá lentamente in una rassegnata presa d'atto che anche per questo lustro che abbiamo davanti, il regime change probabilmente ci sarà nel prossimo (perchè allora si che i tempi saranno maturi...
, ragionamento reiterabile ad libitum, prima o poi sarà vero), beh mi auguro che almeno inizi un minimo di attività di lobby delle case d'affari USA e degli investitori perchè almeno si ristabiliscano i loro diritti a comprare e vendere i titoli. Se quasi giunti al 2020 (data che avrebbe ben figurato e suonava bene anche nella fantascienza di non troppo tempo fa, data 'avveniristica' in cui chissá a quali prodigi avremmo assistito, e a più di qualcuno effettivamente stiamo assistendo) non riusciamo a controllare i flussi di capitali e compravendite finanziarie, al punto da poter inibire vendite selettive di titoli eventualmente giá buybackati in precedenza da Caracas se ora volesse rivenderli per fare cassa di pochi residui spiccioli (questa sembrava essere la giustificazione ufficiale di questo blocco), allora siamo messi veramente ancora malissimo
con la grande opacitá che è ancora consentita ai flussi di denaro
.