Carib
rerum cognoscere causas
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Osservazione banale ma ottima e pertinente.
I mercati sono chiusi da oltre 2 anni e le quotazioni attuali non sono determinate dalle naturali fluttuazioni di un mercato aperto ma imposte dai pochi avvoltoi attualmente liberi di operare in condizioni di monopolio.
Periodicamente qualcuno sembra dimenticarsene e bisogna ripetere la filastrocca dall'inizio.
E allora iniziamo.
Non raccontiamoci favole.
Se per vendere dei titoli devi obbligatoriamente metterti in comunicazione privatamente con una lista molto limitata di operatori che ti fanno un'offerta a prezzi di saldo in modalità prendere o lasciare non parlerei di libero mercato, né di contrattazioni e nemmeno di ritmo ridotto.
Idem come sopra.
Le OPA si potevano fare in Europa.
Teoricamente.
Ma nessuna banca o grande operatore si è azzardato a farle.
E nessuno di questi le farà mai, per la troppa paura di incorrere nelle sanzioni.
E se anche le facesse le farebbe ai prezzi di saldo che sappiamo, cioè OPA irricevibili a cui nessuno aderirebbe.
Favole quindi, di cui è inutile parlare.
Nei mesi scorsi si sono sentite quotazioni nell'intorno dei 5-7 su 100 comprensive di cedole arretrate.
Da livelli così bassi si può solo risalire.
Nel 2019, prima della chiusura dei mercati:
- Pagamenti e rimborsi erano già stati sospesi da un pezzo (si può discutere se si trattasse di default o sospensione ma resta il fatto che non pagavano da un pezzo)
- C'erano già diverse sanzioni
- Maduro era lo stesso simpaticone che è ora
- I ministri in carica erano più o meno gli stessi incapaci di adesso
- L'economia era disastrata all'incirca come ora con all'incirca le stesse prospettive di crescita attuali
- Guaidò si piangeva addosso esattamente come fa ora, senza combinare nulla esattamente come fa ora
- La probabilità di un'invasione dall'esterno stile Iraq e relativi danni collaterali era molto più alta di adesso
- Parlare di accordi era impossibile
- Vedere Rodriguez e uno di Guaidò firmare insieme uno stesso documento in mondovisione era utopia
....e su mercati aperti quotavano tutte stabilmente sopra i 30.
Non un granché, ma comunque circa 5-6 volte i livelli di cui sopra.
Comunque vadano le cose lo spazio per un upside importante rispetto ai livelli attuali non manca.
Quando poi si dovesse, in un nuovo contesto politico ovviamente, iniziare a parlare seriamente di ristrutturazione
nessuno può dire come andrà a finire, ma certo si vedranno cose interessanti.
Quasi sicuramente "poco ortodosse" ma molto probabilmente destinate a creare un importante precedente nella storia delle ristrutturazioni dei debiti sovrani.
E per questo interessanti.
il mercato "normale"... e' chiuso dalle sanzioni.
cio' detto, transazioni se ne vedono, occasionalmente.
OPA, se ne sono viste, piccole e limitate, e riportate sul forum.
tutti temi noti.
la questione di fondo, a mio parere resta:
Se la probabilita' di recuperare 100+cedole fosse consistente,
Offerte di acquisto volte al retail per ammontari limitati, cioe' decine di milioni, fioccherebbero a mio parere.
Ne farei volentieri una io stesso.
la possibilita di un "lieto fine" esiste.
il problema e' stimarne la probabilita'.
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