Venezuela e PDVSA (Vol.160) Quota "Aran2" .... il sogno ricostituente!

  • Ecco la 67° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Nell’ultima settimana borsistica, i principali indici globali hanno messo a segno performance positive. In assenza di dati macro di rilievo, gli operatori si sono focalizzati sugli utili societari e sulle banche centrali. La stagione delle trimestrali è infatti entrata nel vivo in Europa e a Piazza Affari con oltre la metà dei 40 titoli che compongono il Ftse Mib ad alzare il velo sui conti. Per quanto riguarda le banche centrali, la Reserve Bank of Australia ha lasciato i tassi di interesse invariati, come previsto. Anche la Bank of England ha lasciato fermi i tassi, con due voti a favore di un taglio immediato sui nove totali. La Riksbank svedese ha invece tagliato i tassi per la prima volta in otto anni, riducendo il costo del denaro di 25 punti base al 3,75%, evidenziando la divergenza dell’Europa dalla linea dura della Fed. Per continuare a leggere visita il link

Si postano centinaia di news purtroppo inutili... Leggere e studiare purtroppo non salverà in questo caso i vs investimenti. Se elezioni provate trasparenti il 21, a gennaio usa revocheranno misure a protezione assets come Citgo... Se in queste settimane non si fa accordo con creditori di vario tipo, va tutto all'asta. A marzo Venezuela senza Citgo... Per fare accordi con FMI serviranno anni... Senza accesso a SWIFT e senza conto di corrispondenza con Fed... Nessun dollaro può giungere a Caracas da istituzioni... Senza accordo con FMI nessuna ristrutturazione può essere fatta, leggasi art IV... tutto tempo perso. I bond è quasi impossibile torneranno alla negoziazione... In questo momento valgono ZERO, ZERO, ZERO, ZERO, ZERO SPACCATO! E più a lungo si protrae situazione, minore il già esiguo recovery value.

Ma i believers hanno una speranza... Scrivere una bella letterina a Babbo Natale... Forse lui fa il miracolo.

Buon trading a tutti 😀




Dimentichi che le quotazioni sono in crescita.
Ci sono dei piccoli miglioramenti. Aspettiamo le elezioni ......magari succede qualcosa. E poi ...se veramente i bonos valgono zero, perchè illiquidx continua a comprare?
 
Si postano centinaia di news purtroppo inutili... Leggere e studiare purtroppo non salverà in questo caso i vs investimenti. Se elezioni provate trasparenti il 21, a gennaio usa revocheranno misure a protezione assets come Citgo... Se in queste settimane non si fa accordo con creditori di vario tipo, va tutto all'asta. A marzo Venezuela senza Citgo... Per fare accordi con FMI serviranno anni... Senza accesso a SWIFT e senza conto di corrispondenza con Fed... Nessun dollaro può giungere a Caracas da istituzioni... Senza accordo con FMI nessuna ristrutturazione può essere fatta, leggasi art IV... tutto tempo perso. I bond è quasi impossibile torneranno alla negoziazione... In questo momento valgono ZERO, ZERO, ZERO, ZERO, ZERO SPACCATO! E più a lungo si protrae situazione, minore il già esiguo recovery value.

Ma i believers hanno una speranza... Scrivere una bella letterina a Babbo Natale... Forse lui fa il miracolo.

Buon trading a tutti 😀

Menomale che c'è Babbio Natale, almeno lui ci penserà e ci donerà tanti bei regali la notte tra il 24 e il 25 di dicembre!
Sai, io a 46 anni ci credo ancora a Babbio Natale e vivo moooooooooooooolto bene :):):):):):)
 
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Si postano centinaia di news purtroppo inutili... Leggere e studiare purtroppo non salverà in questo caso i vs investimenti. Se elezioni provate trasparenti il 21, a gennaio usa revocheranno misure a protezione assets come Citgo... Se in queste settimane non si fa accordo con creditori di vario tipo, va tutto all'asta. A marzo Venezuela senza Citgo... Per fare accordi con FMI serviranno anni... Senza accesso a SWIFT e senza conto di corrispondenza con Fed... Nessun dollaro può giungere a Caracas da istituzioni... Senza accordo con FMI nessuna ristrutturazione può essere fatta, leggasi art IV... tutto tempo perso. I bond è quasi impossibile torneranno alla negoziazione... In questo momento valgono ZERO, ZERO, ZERO, ZERO, ZERO SPACCATO! E più a lungo si protrae situazione, minore il già esiguo recovery value.

Ma i believers hanno una speranza... Scrivere una bella letterina a Babbo Natale... Forse lui fa il miracolo.

Buon trading a tutti 😀


Scusa ma a te che importa ? :p

Così però dimostri troppo che li vuoi comprare tu :o

non puoi e rosichi troppo :o

meglio stare zitto :o
 
https://albertonews.com/internacion...alogo-honesto-y-directo-al-inicio-de-reunion/

Biden dice a Xi Xinping che cerca un dialogo "onesto e diretto" all'inizio dell'incontro
15 novembre 2021 in Internazionali



Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha detto lunedì alla sua controparte cinese Ji Xinping che sta cercando una conversazione "onesta e diretta" con lui all'inizio dell'incontro virtuale tra i due.

EFE

Biden ha assicurato che questo dialogo deve includere come garantire "una competizione semplice e diretta" tra Washington e Pechino.

"Dobbiamo stabilire alcune barriere di buon senso", ha detto Biden, secondo il pool di giornalisti della Casa Bianca che ha assistito all'inizio dell'incontro.

Il presidente degli Stati Uniti ha fatto riferimento anche al lungo rapporto che ha avuto con Xi come leader delle due principali potenze mondiali: “Abbiamo sempre comunicato con onestà e franchezza. Non ci siamo mai chiesti cosa stia pensando l'altro.


Dopo questo primo intervento di Biden, Xi si è detto "felice di rivedere un vecchio amico" e ha affermato che Stati Uniti e Cina dovrebbero "incrementare la loro cooperazione e collaborazione".

Oggi è il primo incontro formale tra i due leader da quando Biden è entrato in carica nel gennaio di quest'anno e arriva in un clima di crescenti tensioni geostrategiche tra i due paesi.
 
FACTBOX-The biggest emerging market corporate defaults ever | Reuters

OIL AND GAS
OCTOBER 20, 20216:19 PMUPDATED A MONTH AGO
FACTBOX-The biggest emerging market corporate defaults ever
By Reuters Staff

0 MIN READ


LONDON, Oct 20 (Reuters) - Property giant China Evergrande Group
will join the list of biggest ever emerging market corporate debt defaults if it
doesn't make an already-overdue bond payment by Monday, Oct. 25.
Evergrande - the world's most indebted property firm - has $19 billion worth
of bonds on international capital markets, which would leave it second only to
Venezuela's state-owned oil firm Petroleos de Venezuela should it default.
Year Company Country Amount ($ bln)
2017-18 Petroleos de Venezuela Venezuela 24.9
(PDVSA)

2016 Oi Brazil 7.2
2021 YPF Argentina 5.3
2020 Digicel Group Jamaica 5.2
2016 Pacific Exploration Colombia 4.1
and Production
2013 OGX Petroleo e Gas Brazil 3.6
2021 China Fortune Land China 2.9
Development
2015-16 Metinvest Ukraine 2.1
2015 Kaisa Group Holdings China 1.95
2018 Noble Group Hong Kong 1.9
2017 Odebrecht Offshore Brazil 1.9
Drilling Finance
2020 Latam Airlines Chile 1.5
2020 DTEK Finance Ukraine 1.3
2017 Global A&T Electronics Singapore 1.1
2020 Nostrum Oil & Gas United Kingdom 1.1
Source: BofA


l'enorme debito in default della PDVSA secondo Bank of America - Merril Linch

quello dei sovrani quanto sarà ? 28 mld USD ?
 
Francisco Rodríguez
@FrRodriguezc
·
12h
On December 6 I will present my paper "Sanctions, Economic Statecraft and Venezuela's Crisis" in this conference on the humanitarian impact of sanctions organized by
@keoughGlobalND
.

argomento sanzioni in Venezuela tiene banco pure in USA tra i docenti di Harvard
 
Francisco Rodríguez ha ritwittato
POLIANALITICA ®️
@polianalitica
·
23h
Intención de voto para la Gobernación del estado Lara 📊

DatingCorp 📊

🔵 Falcón = 45.26%
🔴 Pereira = 21.63%
🔵 Florido = 5.25%

Gente de Mercado 📊

🔵 Falcón = 51.3%
🔴 Pereira = 29.6%
🔵 Florido = 5.8%

Datanalisis 📊

🔵 Falcón = 52.9%
🔴 Pereira = 24.2%
🔵 Florido = 4.6%


stato di Lara si vota l'uomo più che il partito
pereira è psvu e florido sarà opposizione di guadò
 

Venezuela, il politologo Alarcon: “Dopo le amministrative la resa dei conti nelle opposizioni”
Lo ha detto ad "Agenzia Nova" Benigno Alarcon, politologo e direttore del Centro de Estudios Politicos y de Gobierno dell'Universidad Catolica Andrés Bello

15 Nov 2021 • Redazione

Le elezioni amministrative del 21 novembre porteranno a una resa dei conti all’interno delle opposizioni, uno scontro da cui la leadership di Juan Guaidò – nonostante i pochi passi avanti sin qui registrati – potrebbe uscire confermata. Lo ha detto ad “Agenzia Nova” Benigno Alarcon, politologo e direttore del Centro de Estudios Politicos y de Gobierno dell’Universidad Catolica Andrés Bello. “Non dico che sia un tutti contro tutti, ma coinvolgerà i principali leader dell’opposizione”, ha detto Alarcon citando tre nomi: Enrique Capriles, già candidato alla presidenza e fautore della partecipazione delle opposizioni al voto, Henry Falcon, che ha corso alle ultime presidenziali in base a un accordo con lo stesso Nicolas Maduro e Guaidò, che ha fatto sapere di voler esercitare il mandato da presidente “ad interim” anche oltre la scadenza del gennaio 2022. Se, come sembrano prevedere i sondaggi, le opposizioni dovessero perdere, partiranno le “accuse incrociate” tra chi critica la mancanza di convinzione nella sfida elettorale e chi sosterrà che non ci si sarebbe dovuti presentare alle urne.

“Sono due narrative che cercheranno di guadagnare terreno dinanzi all’elettorato”, ha detto Alarcon secondo cui Capriles sta sostanzialmente puntando a “sostituire Guaidò”, sostenendo una linea di maggiore “conciliazione con il governo”, denunciando il fallimento della strategia “muro contro muro” in favore “di una soluzione alternativa che apra una strada elettorale e politica per competere alle elezioni del 2024”. Al momento questa strada è quella che gode di maggiori favori tra le forze politiche, osserva l’analista avvertendo però che “tra la gente le posizioni più concilianti non necessariamente sono quelle che hanno più sostegno”.

“Coloro che parlano di arrivare a governare con calma, battendo la strada più graduale, pagheranno molto in termini di consenso dell’opinione pubblica”, oggi attestata “su livelli di sfiducia enormi”, osserva Alarcon dscrivendo la convinzione diffusa che “una parte dell’opposizione si è già venduta al governo”, rendendo “in qualche modo sospetto” ogni atteggiamento più flessibile. In questo senso potrebbero avvantaggiarsi figure come Maria Corina Machado, oppositrice intransigente che nei mesi non ha esitato a invocare l’intervento armato dall’esterno, o lo stesso Guaidò che non ha mai scommesso come Capriles sulla possibilità di andare al voto. “Nonostante i due anni di insuccesso nel tentativo di governare effettivamente il Paese, la sua stima tra gli oppositori non cala” osserva il docente.

Un ulteriore spartiacque potrebbe presentarsi nel 2022, con la possibilità di convocare un referendum per revocare Maduro, come prevede la Costituzione dopo tre anni di mandato. Uno strumento difficile da non prendere in considerazione, spiega Alarcon. Il referendum “revocatorio” “ha circa l’80 per cento dei favori. Chi se lo intesta segna una linea di demarcazione rispetto a chi preferisce attendere il 2024”, anno in cui, a meno di sorprese, si tornerà ad eleggere il nuovo presidente. Un appuntamento che potrebbe ribaltare gli atteggiamenti dei fronti oppositori: chi si vuole astenere alle amministrative vorrà con forza usare il referendum e chi oggi predica l’importanza di misurarsi alle urne, in un appuntamento che difficilmente potrà essere vinto, farà fatica a dimostrare che il “revocatorio” non sia la strada giusta per far cadere Maduro.

C’è poi da considerare che Paesi come Stati Uniti e Regno Unito continueranno a sostenere il governo “ad interim” di Juan Guaidò, nonostante non abbia un reale controllo del Venezuela, almeno fino a quando non sarà scongiurato il pericolo di restituire a Nicolas Maduro gli asset oggi congelati dalle sanzioni. “Gli Stati Uniti manterranno il loro appoggio soprattutto per la titolarità degli asset”, ha detto Alarcon ricordando il diritto che Washington ha concesso a Guaidò di gestire alcune delle attività venezuelane all’estero.

Dall’altra parte, il governativo Partito socialista unito del Venezuela (Psuv) è tutt’altro che una forza compatta al suo interno, ma dinanzi a un appuntamento elettorale sa fare quadrato, molto più che le opposizioni, e rinviare ogni conflitto interno. “Quando si sentono minacciati, e rischiano di rimanere senza potere, ovviamente la tendenza è a rinviare i conflitti interni e cercare di fare quadrato”, ha detto Alarcon commentando lo scenario politico delle elezioni amministrative del 21 novembre, le prime dopo anni in cui partecipano diversi partiti delle opposizioni. “In questo, il Psuv è straordinariamente più disciplinato delle opposizioni, sa che i panni sporchi si lavano in famiglia”, ha aggiunto l’analista.
 
>>>ANSA/ Biden-Xi, 'evitiamo conflitti'. Ma e scontro su Taiwan - Nord America - ANSA

>>>ANSA/ Biden-Xi, 'evitiamo conflitti'. Ma è scontro su Taiwan
Il leader cinese avverte gli Usa: 'Non giocare col fuoco'

(ANSA) - WASHINGTON, 16 NOV - "Sono felice di vedere un vecchio amico": Xi Jinping rompe il protocollo e con la mano saluta dall'altra parte dello schermo Joe Biden, seduto nella Roosevelt Room della Casa Bianca.

Il presidente americano poco prima, aprendo l'attesissimo summit virtuale col leader di Pechino, aveva sottolineato come lui e Xi si conoscano da tanto tempo e come il loro rapporto personale è sempre stato fatto di gesti e parole molto meno formali.

Da subito, insomma, emerge la volontà di disgelo, ed è questa che da il via a un faccia a faccia durato circa tre ore e dai toni "franchi e schietti", come informano sia a Washington sia a Pechino.
"Non solo davanti ai nostri popoli ma davanti al mondo intero abbiamo la responsabilità di gestire la competizione tra i nostri due Paesi con responsabilità", l'appello lanciato da Biden e raccolto da Xi, che si è detto pronto a lavorare per lo sviluppo delle relazioni tra Stati Uniti e Cina ma sottolineando come questo sia possibile sollo nel rispetto reciproco.
Finiti i convenevoli e le dichiarazioni di intenti i due leader non hanno fatto sconti. L'inquilino della Casa Bianca si è detto molto preoccupato per quella che gli Usa considerano una la violazione dei diritti umani nello Xinjiang, nel Tibet e ad Hong Kong. Poi ha richiamato Pechino a rispettare le regole sul fronte economico e commerciale, parlando di "pratiche inique" che danneggiano le imprese e i lavoratori americani.
Quindi la questione di Taiwan. Biden ha messo in guardia il presidente cinese da azioni unilaterali che cambino lo status quo e minino la pace e la stabilità nella regione. Dura la risposta di Xi, che ha ribadito la sacralità del principio di 'una sola Cina': "Cercare l'indipendenza di Taiwan vuol dire giocare con il fuoco", ha affermato senza giri di parole. E ancora: "Se verrà superata la linea rossa dovremo adottare misure decisive". (ANSA).




Confesercenti, italiani piu poveri, ripresa consumi sara piu lenta di quella del Pil - Economia - ANSA

Confesercenti, italiani più poveri, persi 35/40mld consumi
De Luise, ripresa consumi sarà più lenta di quella del Pil


Oggi a Roma l'assemblea 2021 di Confesercenti che quest'anno celebra il cinquantesimo anniversario della fondazione.

Il futuro delle imprese di vicinato, del turismo, del commercio e dei servizi, tra emergenza sanitaria, economica e ripartenza: questo il tema al centro dell'assemblea, il culmine dell'attività associativa della confederazione delle piccole e medie imprese.

"La maggiore inflazione potrebbe sottrarre, in 2 anni, 9,5 miliardi di euro di consumi: circa 4 miliardi quest'anno e 5,5 miliardi del 2022", avverte la presidente di Confesercenti, Patrizia De Luise, all'assemblea annuale: "La ripresa dei consumi sarà più lenta di quella del Pil.


:(
 
Maibort Petit
@maibortpetit
·
15 nov
Exgerente de CITGO vinculada a José Manuel González Testino fue sentenciada a 3 años de probación tras haber colaborado AMPLIAMENTE con la justicia de los EE. UU.


Elecciones 2021: Cristina Kirchner, sin quórum propio en el Senado estará obligada a negociar
Ya no contará con la mayoría como en los últimos dos años y tendrá que hacer algo a la que no es muy afecta: dialogar con la oposición

14 de noviembre de 2021
21:04

i socialisti devono collaborare anche in argentina
 
Si postano centinaia di news purtroppo inutili... Leggere e studiare purtroppo non salverà in questo caso i vs investimenti. Se elezioni provate trasparenti il 21, a gennaio usa revocheranno misure a protezione assets come Citgo... Se in queste settimane non si fa accordo con creditori di vario tipo, va tutto all'asta. A marzo Venezuela senza Citgo... Per fare accordi con FMI serviranno anni... Senza accesso a SWIFT e senza conto di corrispondenza con Fed... Nessun dollaro può giungere a Caracas da istituzioni... Senza accordo con FMI nessuna ristrutturazione può essere fatta, leggasi art IV... tutto tempo perso. I bond è quasi impossibile torneranno alla negoziazione... In questo momento valgono ZERO, ZERO, ZERO, ZERO, ZERO SPACCATO! E più a lungo si protrae situazione, minore il già esiguo recovery value.

Ma i believers hanno una speranza... Scrivere una bella letterina a Babbo Natale... Forse lui fa il miracolo.

Buon trading a tutti 😀

Mi raccomando...nella letterina a Babbo Natale scrivi di farti trovare qualcuno che te le rivenda a 7 :D La prossima volta sii più concentrato, perchè se continuerai a spiare gli investimenti degli altri non sarai mai profittevole con i tuoi!
 
DRIN DRIN DRIN

veramente sono da 4 anni che ha fatto la fine di Cuba.
Tutti auspichiamo che le cose cambino, cosa peraltro possibile.
Però oggi è così. Ed è talmente così che delle elezioni tra 5 giorni neppure si parla.
Va bene...allora vai al tg di Mentana ed annuncia la cubanizzazione del Venezuela. Del resto, Mentana una sera si ed una no parla di miliardi bruciati in borsa...naturalmente per chi ha fretta e vende :D
 
L_2021400EN.01014801.xml


Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 400/148

DECISIONE DEL CONSIGLIO (PESC) 2021/1965

dell'11 novembre 2021

che modifica la decisione (PESC) 2017/2074 relativa a misure restrittive in considerazione della situazione in Venezuela

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 29,

Vista la proposta dell'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,

Invece:

(1)

Il 13 novembre 2017 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2017/2074 ( 1 ) relativa a misure restrittive in considerazione della situazione in Venezuela.

(2)

Il 12 novembre 2020 il Consiglio, alla luce della crisi politica, economica, sociale e umanitaria in corso in Venezuela e delle persistenti azioni che compromettono la democrazia, lo Stato di diritto e il rispetto dei diritti umani, ha adottato la decisione (PESC) 2020/1700 ( 2 ) , che ha rinnovato le misure restrittive in vigore fino al 14 novembre 2021, comprese tutte le designazioni.

(3)

Il 22 febbraio 2021, in considerazione del perdurare della grave situazione in Venezuela, il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2021/276 ( 3 ) che ha designato 19 persone.

(4)

Il Consiglio ha riesaminato le misure restrittive in vigore a norma dell'articolo 13 della decisione (PESC) 2017/2074. Sulla base di tale revisione, le misure restrittive, comprese tutte le designazioni, dovrebbero essere rinnovate fino al 14 novembre 2022 e la motivazione per 26 persone dovrebbe essere aggiornata.

(5)

Queste misure non riguardano la popolazione in generale e possono essere annullate alla luce dei progressi compiuti verso il ripristino della democrazia, dello stato di diritto e del rispetto dei diritti umani in Venezuela.

(6)

La decisione (PESC) 2017/2074 dovrebbe pertanto essere modificata di conseguenza,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

La decisione (PESC) 2017/2074 è modificata come segue:

(1)

il primo comma dell'articolo 13 è sostituito dal seguente:

"La presente decisione si applica fino al 14 novembre 2022.";

(2)

L'allegato I è modificato come indicato nell'allegato della presente decisione.

Articolo 2

La presente decisione entra in vigore alla data successiva alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea .

Fatto a Bruxelles, l'11 novembre 2021.

Per il Consiglio

Il presidente

Z. POČIVALŠEK

( 1 ) Decisione (PESC) 2017/2074 del Consiglio, del 13 novembre 2017, relativa a misure restrittive in considerazione della situazione in Venezuela ( GU L 295 del 14.11.2017, pag. 60 ).

( 2 ) Decisione (PESC) 2020/1700 del Consiglio, del 12 novembre 2020, che modifica la decisione (PESC) 2017/2074 relativa a misure restrittive in considerazione della situazione in Venezuela ( GU L 381 del 13.11.2020, pag. 24 ).

( 3 ) Decisione (PESC) 2021/276 del Consiglio, del 22 febbraio 2021, che modifica la decisione (PESC) 2017/2074 relativa a misure restrittive in considerazione della situazione in Venezuela ( GU L 60I del 22.2.2021, pag. 9 ).

segue.................

il cammino verso la democrazia è determinante e questo stanno cercando

le sanzioni le tolgono quando decidono loro, EU e USA

speriamo presto
 
La Patilla
@la_patilla
·
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