Nessuna novità.
Solo questa piccola clausola che gli USA hanno inserito per tutelarsi da inadempienze di Maduro nell'accordo firmato alle Barbados:
EEUU fija plazo hasta el #30Nov para definir proceso de “habilitación de todos los candidatos y liberación de presos políticos” en Venezuela - AlbertoNews - Periodismo sin censura
Clausola che:
- Contribuisce non di poco a far sì che le banche italiante continuino limitare la negoziabilità di questi titoli
- Limita (dopo la fiammata dei primi giorni) volumi e quotazioni
- Giustifica il nervosismo di quanti, potendolo fare,, si sono messi in acquisto troppo presto sperando di rivendere in pochi giorni a 35
ciò che avevano comprato a 15-20
Nei primi giorni dopo l'accordo, questa clausola è giustamente passata inosservata ai più.
Del resto un parziale e improvviso sblocco del mercato dopo 6 anni di chiusura è ovvio che porti a certi strabismi.
Ora che i giorni passano, il 30 del mese si avvicina e Maduro continua a parlare solo di Esequibo, è normale che questa spada di Damocle inizi a pesare un po' di più. sulle quotazioni.
Tutto come avevo previsto già qualche settimana fa.
PS,
Maduro è stato costretto a firmare l'accordo per procurarsi i soldi che non aveva più e che gli servivano per la campagna elettorale.
Qualunque cosa si veda nelle schermate del proprio homebanking scordiamoci i pagamenti delle cedole, almeno per un altro po'.
PPS.
Qualora l'ultimatum USA non dovesse scattare e si arrivasse a firmare qualche altro accordo fra chavismo e opposizione nei prossimi mesi credo che una qualche forma di collaborazione fra le patri su come iniziare a negoziare con i creditori per uscire dal default potrebbe essere in agenda.
Ma è solo un'opinione molto personale.