Venezuela e PDVSA (Vol.173)

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Ho sempre detto che se mi pagassero le cedole passate potrei anche fargli uno sconto del 50% sul nominale.
La Grecia prima di fare lo scambio titoli ha pagato tutte le cedole arretrate (poca roba perché avevano pagato fino all'anno prima).
Russia e Ucraina hanno sempre pagato tutte le cedole.
 
un perpetual a tasso FED.. costerebbe circa 5 miliardi all'anno, e quoterebbe probabilmente all'inizio intorno a 35 (del claim).
Si usa in Sud America essere tutti uguali come gli USA 🇺🇸 peccato che il mercato si adeguerebbe con prezzi sul perpetual a 30 quindi altre emissioni sarebbero impossibili vedi caso Argentina! Dove 4 comunisti hanno fatto esattamente così ed ora L Argentina non può piu tornare sul mercato! Anche a destra Trump non ha scherzato inventandosi L impossibile!
 
Ho sempre detto che se mi pagassero le cedole passate potrei anche fargli uno sconto del 50% sul nominale.
La Grecia prima di fare lo scambio titoli ha pagato tutte le cedole arretrate (poca roba perché avevano pagato fino all'anno prima).
Russia e Ucraina hanno sempre pagato tutte le cedole.
Con titoli che quotano 20, qualsiasi proposta di ristrutturazione che valesse un multiplo sarebbe senza dubbio considerata con attenzione.
Per il momento, non offrono ne possono offrire nulla, perche' non hanno accesso al credito e a nuovi significativi investimenti.
Se e quando la situazione si normalizzera' vedremo cosa offriranno, e ciascun creditore sara' libero di votare a favore o contro la proposta, se vi sara' voto, o di accettare o meno se sara' un'offerta volontaria.
L'idea che i singoli creditori facciano proposte ad hoc, invece, temo non sia realistica.
 
Di Fabiola Zerpa e Patricia Laya
10 gennaio 2024 alle 01:42 CET
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Il "rischio di perdere Citgo è reale", ha affermato martedì sera il consiglio di amministrazione in una nota, in seguito al rifiuto della Corte Suprema degli Stati Uniti di accogliere una richiesta di appello del governo venezuelano volta a limitare il numero di creditori che potrebbero partecipare all'asta. Alla notizia, le obbligazioni della compagnia petrolifera statale venezuelana con scadenza nel 2020 sono aumentate.
Il "rischio di perdere Citgo è reale", ha affermato martedì sera il consiglio di amministrazione in una nota, in seguito al rifiuto della Corte Suprema degli Stati Uniti di accogliere una richiesta di appello del governo venezuelano volta a limitare il numero di creditori che potrebbero partecipare all'asta. Alla notizia, le obbligazioni della compagnia petrolifera statale venezuelana con scadenza nel 2020 sono aumentate.
"Il consiglio rimane aperto a conversazioni costruttive e al dialogo con i creditori per raggiungere accordi negoziati", si legge nella nota.
Citgo, la risorsa estera più preziosa della nazione, era stata protetta dalle sanzioni statunitensi contro il Venezuela che impedivano ai creditori di sequestrare la raffineria. Ma un giudice statunitense ha ordinato l'inizio del processo per la vendita della sua società madre, PDV Holding Inc., l'anno scorso dopo che Washington aveva segnalato che non avrebbe ostacolato il processo.
Per saperne di più: Perché il Venezuela sta per perdere la Citgo, il gioiello della corona, e cosa verrà dopo
Il giudice circoscrizionale statunitense Leonard Stark , responsabile del processo di vendita di Citgo, ha stabilito un calendario che prevede che i creditori completino i passaggi per essere idonei a presentare offerte entro il 12 gennaio e un primo round di offerte per il 22 gennaio. essere determinato. L'udienza finale per l'approvazione della vendita è indicativamente fissata per il 15 luglio.

La corte dovrà rivedere qualsiasi potenziale risoluzione o accordo, ha detto il giudice Stark all'inizio di questa settimana.
A causa dei difficili rapporti tra gli Stati Uniti e il presidente socialista venezuelano Nicolás Maduro , il PDVH è controllato dall'opposizione venezuelana mentre la PDVSA rimane nelle mani del governo di Caracas. Gli Stati Uniti hanno recentemente revocato le sanzioni sull’industria petrolifera venezuelana, ma stanno ancora monitorando gli accordi raggiunti con Maduro e potrebbero revocare le sanzioni se non verranno implementate, ha affermato Washington.
Crystallex International Corp. , una società mineraria canadese i cui diritti sul giacimento aurifero di Las Cristinas furono sequestrati dall'allora presidente Hugo Chavez, è la prima in fila a ricevere una consistente fetta dei fondi dell'asta. Un collegio arbitrale della Banca Mondiale nel 2016 ha rilevato che il Venezuela doveva a Crystallex 1,4 miliardi di dollari. Il Venezuela ne ha pagato una parte, ma Crystallex sta ancora cercando di recuperare circa 1 miliardo di dollari.
Un rappresentante di Crystallex non ha risposto immediatamente alle richieste di commento.
Altre aziende straniere espulse dal Venezuela includono Siemens AG , Siemens ConocoPhillips ed Exxon Mobil Corp. Un paio di progetti petroliferi della Exxon sono stati espropriati nel 2007, e la società sta ora cercando di ottenere il riconoscimento di sinistri per 984 milioni di dollari.
Più di 20 querelanti hanno chiesto un risarcimento, portando il totale delle richieste a circa 20 miliardi di dollari.

— Con l'assistenza di Nicolle Yapur e Andreina Itriago Acosta
 

  • Argentina, governo Milei raggiunge accordo con Fmi​

    Il governo argentino di Javier Milei ha raggiunto un accordo con il Fondo monetario internazionale sulla ristrutturazione delle scadenze del programma Extended Fund Facility per la restituzione di un credito da 45 miliardi di dollari. Lo anticipa l’ufficio stampa della presidenza precisando che l’annuncio ufficiale dell’accordo verrà dato nella giornata di oggi e che “funzionari del ministetro dell’Economia stanno ultimando gli ultimi dettagli con lo staff tecnico dell’Fmi”. Nella giornata di ieri si era tenuto a Buenos Aires un incontro tra il ministro dell’Economia, Luis Caputo, e una missione del Fondo composta dagli inviati Luis Cubeddu e Ashvin Ahuja


 
Faltan pocos “pasos y meses” para la venta de acciones de Citgo en EEUU

Due sentenze continuano a spianare la strada ai creditori del Venezuela e della PDVSA per riscuotere i loro debiti attraverso un'asta di azioni da un milione di dollari. È l’ultimo capitolo di un lungo e complesso caso nei tribunali statunitensi, in cui Citgo sostiene una soluzione negoziata.
 
Finalmente un po’ di chiarezza:
Gli avvocati di María Corina Machado avranno accesso questo giovedì al fascicolo del TSJ sul processo di revisione della squalifica
10 gennaio 2024
Rocha ha assicurato che la Camera politico-amministrativa del TSJ ha comunicato che domani consentirà l'accesso al documento.
Non siamo riusciti ad avere contatti con il dossier, lo abbiamo richiesto formalmente due volte e oggi è la terza volta. Ci è stato detto che con tutta certezza che domani il dossier sarà pubblicamente accessibile all'interessato ed eventualmente a qualsiasi addetto che voglia consultare il dossier, questo era l'impegno della Camera ", ha espresso.
 
Si usa in Sud America essere tutti uguali come gli USA 🇺🇸 peccato che il mercato si adeguerebbe con prezzi sul perpetual a 30 quindi altre emissioni sarebbero impossibili vedi caso Argentina! Dove 4 comunisti hanno fatto esattamente così ed ora L Argentina non può piu tornare sul mercato! Anche a destra Trump non ha scherzato inventandosi L impossibile!
Si rivolgerà a FMI e altre istituzioni per accesso al mercato ( non ci vedo grossi problemi che gli eroghino 30mld ad una nazione filo US) e se vendesse nel tempo le concessioni/quote maggioritarie delle JV con PDVSA a investitori privati e swap del vecchio debito o addirittura utilizzare Citgo per finanziarsi sul mercato US a tassi migliori se riuscirà a mantenerla.

Se poi il prezzo del petrolio restasse sui livelli attuali potrà utilizzare i soldi per ricomprarsi a sconto il debito e dopo un tot di anni di auspicata stabilità avere accesso anche al mercato dei capitali.

Uno scenario possibile, come i tanti ipotizzati. Ricordiamoci che il debito da titoli di stato con claim sarebbero sui 45-48MLD (che a mercato quoterebbero 10mld)

Stiamo a vedere.
 

  • Argentina, governo Milei raggiunge accordo con Fmi​

    Il governo argentino di Javier Milei ha raggiunto un accordo con il Fondo monetario internazionale sulla ristrutturazione delle scadenze del programma Extended Fund Facility per la restituzione di un credito da 45 miliardi di dollari. Lo anticipa l’ufficio stampa della presidenza precisando che l’annuncio ufficiale dell’accordo verrà dato nella giornata di oggi e che “funzionari del ministetro dell’Economia stanno ultimando gli ultimi dettagli con lo staff tecnico dell’Fmi”. Nella giornata di ieri si era tenuto a Buenos Aires un incontro tra il ministro dell’Economia, Luis Caputo, e una missione del Fondo composta dagli inviati Luis Cubeddu e Ashvin Ahuja


Il VV al momento non usa i fondi del FMI ricordiamocelo (nel bene e nel male).
 
Fineco continua a non quotare la 7mag23 9%; qualcuno ha una quotazione aggiornata ?
 

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