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Nulla di strano.Mentre il 16 in strani ma prevedibili casi, che né la matematica né la logica possono spiegare, può anche venire dopo il 20.
I fondi creditori USA sono i figli prediletti dello Zio Sam....Guarda che i creditori siamo noi, non lo Zio Sam..
Penso che qualora i chavisti come dici dovessero mantenere il controllo integrale del parlamento con un Presidente avverso avrebbe piú senso (per loro) scendere a patti o quantomeno giocare un ruolo nella processo che porterà alla rinegoziazione del debito fintanto che hanno un piede dentro piuttosto che due (potenziali) fuori.Se ben capisco, quel che si cucina a Caracas pare avere le seguenti caratteristiche:
-si votera' per le presidenziali nella seconda meta' dell'anno
- l'opposizione potra' presentare candidati, ma non quello che ha vinto le primarie ne altro leader storico oppositore
-anche se Maduro dovesse perdere, i chavisti conserverebbero il controllo integrale del parlamento (che ha il potere di destituire il presidente, se non erro) e delle forze armate
-la transizione eventuale durerebbe dunque almeno un paio d'anni.
-nel frattempo.. difficile immaginare una ristrutturazione del debito
ergo i prezzi correnti.
(se sbaglio, sono benvenute correzioni e precisazioni)
Meglio andare a dormire.
Buona notte.
Buon giorno, io sono un mattiniero.Buona notte.
BeneMaduro ha chiesto a Guterres di inviare una commissione in Venezuela per le elezioni: "Se non vogliono venire, è un problema loro"
2 marzo 2024
Nicolás Maduro ha parlato a Saint Vincent e Grenadine con il segretario generale dell'ONU, Antonio Guterres, delle prossime elezioni presidenziali. A questo proposito, il capo dello Stato ha affermato che il Venezuela ha "le porte aperte" per una missione di osservazione.
«Guterres, nomina una commissione, vieni alle elezioni. Se non vogliono venire, è un problema loro", ha commentato in un'intervista sull'aereo presidenziale di ritorno dal Vertice della Celac.
Strano che dici così, hai sempre detto che noi non contiamo nulla rispetto ai fondi Usa... Ma sicuramente avrò capito male anche stavolta...Guarda che i creditori siamo noi, non lo Zio Sam..
i creditori sono i privati (tra cui noi) che detengono bonds o altri crediti.Strano che dici così, hai sempre detto che noi non contiamo nulla rispetto ai fondi Usa... Ma sicuramente avrò capito male anche stavolta...
per rinegoziare il debito, occorrono due cose:Penso che qualora i chavisti come dici dovessero mantenere il controllo integrale del parlamento con un Presidente avverso avrebbe piú senso (per loro) scendere a patti o quantomeno giocare un ruolo nella processo che porterà alla rinegoziazione del debito fintanto che hanno un piede dentro piuttosto che due (potenziali) fuori.
Posto che il cambio di Presidente dovrebbe suonare come campanello d'allarme e segnare una tendenza ben precisa su come possa evolversi la situazione di qui a due anni.
Il problema sono proprio gli Americani sanno quel che vogliono ma non sanno come ottenerlo e per questo intasano gli stati di sanzioniper rinegoziare il debito, occorrono due cose:
1) il beneplacito americano
2) un flusso di dollari in eccesso
Per ottenere il secondo (ammesso di disporre del primo) occorrono investimenti miliardari nel petrolio.
Questi possono arrivare se la situazione politica si stabilizza per il lungo termine.
Morale della favola: anche per gli ottimisti i tempi potrebbero non essere brevi.
Qui non è completamente esatto .i creditori sono i privati (tra cui noi) che detengono bonds o altri crediti.
non il governo americano.
il governo americano e' parzialmente sensibile agli interessi dei creditori privati americani, ma gli obiettivi strategici restano prioritari.