Venezuela e PDVSA (Vol.176)

  • Ecco la 70° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Settimana di risk-off per i principali indici per via dei timori legati all’inflazione persistente e alle prospettive di tassi ancora elevati a lungo. Anche se il report di oggi sull’indice core Pce, la misura molto gradita alla Fed per valutare l’inflazione, ha mostrato un parziale raffreddamento, o quantomeno una stabilità. L’indice ha riportato una crescita su base annua del 2,8%, in linea con le previsioni degli analisti e con la rilevazione del mese precedente. Questo dovrebbe lasciare più margine di manovra alla Fed per abbassare i tassi di interesse nel corso del 2024. Passando al Vecchio Continente, il report sull’inflazione dell’Eurozona ha mostrato un indice al 2,6%, oltre il 2,5% atteso e in accelerazione rispetto al 2,4% precedente.
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Brazil's Diplomatic Dilemma with Venezuela's Election Crisis
Il dilemma diplomatico del Brasile con la crisi elettorale del Venezuela
Il Venezuela che blocca la corsa elettorale di Corina Yoris ha esposto la realtà delle elezioni ingiuste, mettendo il Brasile in una posizione difficile.

Il Brasile non aveva criticato il governo venezuelano, con l'obiettivo di guidare Maduro verso un cambiamento pacifico.

L'esperta di relazioni internazionali Carolina Pedroso sottolinea ai media locali che il Brasile ha cercato la cooperazione di Maduro per migliorare le condizioni in Venezuela.

Quando Maduro ha visitato Brasilia il 29 maggio 2023, ha evidenziato i problemi nel garantire elezioni libere ed eque in Venezuela.

L'esclusione della protagonista dell'opposizione María Corina Machado e l'arresto dei membri della sua squadra, insieme all'ostruzione della candidatura di Yoris, hanno mostrato il disprezzo del Venezuela per l'equità elettorale promessa.


Le mosse aggressive di Maduro, come minacciare di prendere parte della Guyana, hanno reso la posizione di sostegno del Brasile più difficile da mantenere.

Gli osservatori ora vedono le prossime elezioni più come una formalità per confermare il governo di Maduro, non una valida scelta democratica.

Le critiche non provengono solo a livello globale, ma da nazioni amiche di Maduro come il Brasile e la Colombia, riflettendo un cambiamento nella politica interna ed esterna del Brasile.

L'analista Mauricio Santoro nota ad Estadão come i cambiamenti globali influenzano l'opinione pubblica sulla politica estera, in particolare per quanto riguarda i regimi autoritari.

Sotto Lula, il Brasile ha cercato di mantenere linee aperte con il Venezuela, allontanandosi dalle precedenti tattiche di isolamento.

Tuttavia, le risposte globali e regionali evidenziano la lotta per l'unità e la complessità di affrontare la crisi politica del Venezuela.

Il Brasile dovrebbe continuare a criticare le elezioni imperfette del Venezuela, anche se meno forte di altre nazioni sudamericane.

Questo approccio cauto mostra l'equilibrio che il Brasile cerca di colpire tra la disapprovazione e il mantenimento dei canali diplomatici aperti in mezzo alle sfide nella cooperazione e nell'unità regionale.
 
Titolare di questi sfortunati titoli da anni, leggo ed eventualmente scrivo solo nei momenti che contano per il resto del tempo ho tanto altro di cui occuparmi.
Bene.
Oggi, viste le ultime novità fumose (come sempre per chi come credo tutti qui, è sul Venezuela da troppo tempo) vi presento una possibilità che non tutti sanno di avere.
Sappiamo che i titoli sono scambiabili, ma sono in OTC, alto spread. Ho letto rapidamente qualche pagina qui e lì e ho visto che molti a volte espimono interesse a "tradare" o "a far switch" all'interno delle obbligazioni in default del Venezuela e associati.

Vi presento invece una procedura sua parente che permette di eliminare il problema dello spread alto e lavorare sui titoli detenuti ed abbassare effettivamente il pmc.
Parlo per residenti in Italia, ma per altri domicili fiscali ci saranno percorsi analoghi.

- Cosa vi serve: un'altra persona residente in Italia di assoluta fiducia. Possibilmente (ma in sè non è necessario) delle plusvalenze da vendere o ricalcolare.
- Cosa verificare: che la vostra banca permetta il trasferimento di titoli tra privati senza dover passare dal book con valorizzazione di chiusura mercato. Eventuali costi associati a questa operazione
- Cosa fare con un esempio: ho 10000 Venezuela 27 in perdita del 70%. Assumiamole comprate a 60. In portafoglio ad oggi valgono circa 15-18 (a seconda dell'ultima novità balzana da quel disgraziato paese). Ho una perdita calcolabile in 60-15 = 45. 45*100 = 4500 $ di perdita. Posso riscrivere il pmc trasferendo con un foglio firmato trasmesso alla banca i miei 10000 $ nominali. Verranno prezzati sia in uscita che in entrata sul conto dell'altra persona al valore di chiusura del giorno, assumiamo 15. A questo punto verranno scritte minusvalenze depotenziate (così si dice per l'obbligazionario tassato al 12,5%, come saprete) che saranno circa il 48,08% di quei 4500., quindi circa [2160 $ / cambio del giorno] . Avrete circa 2000€ di minusvalenze. Queste, ovviamente lo sapete sono utilizzabili a fronte di capital gains su obbligazioni, azioni, futures e proventi da certificati. Stesso foglio indietro e vi sarete riappropriati delle vostre obbligazioni ora svalutate a portafoglio e disponibili. Ovviamente per chi ha grossi importi (e ahinoi grosse perdite) nulla vieta di trasferire solo dei parziali, abbattendo costantemente il pmc ad ogni trasferimento che va e torna.
Avendo altre posizioni in gain o generando proventi da trading o da certificati, ovviamente le minusvalenze saranno riassorbite, non passerete dai book (quindi non esposti ad alti spread) e avrete ripreso almeno un punto di controllo sulla gestione delle vostre obbligazioni incagliate.

Qualcuno noterà: eh ma vedi, ho perso 4500$ ne recupero solo 2160 $, invito a considerare:
1. se la compensazione si facesse con obbligazioni (di quelle tassate al 12,5%) in guadagno, anche le plusvalenze sarebbero depotenziate, quindi anche in questo caso servirebbe un +4500$ (SOLO PER OBBLIGAZIONI TASSATE AL 12,5%) -> scenario molto interessate ora che si intravedono tagli ai tassi d'interesse.
2. anche compensando con l'azionario, vi porterete a casa le vostre stesse quantità, ma risparmierete tasse e infine se mai davvero ci fosse un (insperato) lieto fine... beh le tasse che non avete pagato ora al 12,5% le pagherete allora, ma avrete comprato TEMPO e vi sarete anticipati SOLDI.
3. avrete schiantato il vostro pmc. Vi torneranno le vostre quantità a 15...? quand'anche sul sussulto del giorno, andassero a 17,5...? SARETE ora liberi di disporne, tradarle, uscirne...
4. aggiungo, in caso di rinegoziazione del debito arriverete con una posizione "pulita" e sarete molto più flessibili nello switch dal titolo in default al suo sostituto. Diversamente vi trovereste rovesciate addosso una marea di perdite che dovrete recuperare in 4 anni senza più controllo.

è un'idea pratica e provata (con Fineco) per svalutare l'asset, che ovviamente funziona egregiamente a fronte di posizioni in guadagno su altri strumenti che si vogliono vendere o ricalcolare.

Ultimo punto d'interesse la parola "ricalcolare".
Supponiamo di avere dei guadagni legati ad un'azione che al momento non si vuole comunque vendere. BENE. potete lo stesso far lavorare le vostre minusvalenze per voi. Nel foglio di trasferimento includete la posizione azionaria vincente, al ritorno vi torneranno le vostre stesse identiche quantità riprezzate al valore del giorno, ma se farete bene i calcoli avrete solo trasferito minusvalenze dal Venezuela (o altro eh) alla posizione vincente, sottraendola dalla tassazione -> Avrete aumentato il vostro Net Worth.

Spero sia utile a qualcuno. Ciao
 
Ultima modifica:
Cosi a naso , gli US non possono permettersi di fare troppo gli schizzinosi con il Venezuela, pena le conseguenze a livello Macro globale.





ricerca da parte della Peterson Fundation, la quale mostra come i proprietari esteri di debito pubblico americano sono passati dal 49% nel 2011 al 30% nel 2022, simbolo di maggiore sfiducia nei confronti dell’economia statunitense. Inoltre, ricollegandoci allo Stato giapponese menzionato sopra, sarà interessante notare se in futuro ci sarà un rientro di capitali da parte dall’economia asiatica.

Attualmente il Giappone è infatti il maggiore detentore di debito pubblico americano, e se in futuro dovesse continuare una politica monetaria restrittiva con aumento dei tassi d’interesse, potrebbe diventare dopo decenni più appetibile per gli investitori locali tenere i propri soldi in titoli del Tesoro giapponesi.


Vedi l'allegato 3000171
Oggi, se non erro, lo ¥ e' ai minimi degli ultimi 33 anni.
UST rende il 5%, JGB rende lo 0,1%.
Perlomeno lo ¥ basso permette di esportare facilmente.
Se i giapponesi vendessero 1 trilione di $ per rimpatriare il capitale.. perderebbero il 5% di gap, farebbero salire molto il cambio dello ¥,
e registrerebbero perdite miliardarie in conto capitale.
Non pare un'idea molto attraente.
 
e' ovvio che per chi ha soldi e' una questione di soldi.. ma queste elezioni non si giocano sulla capacita' di spendere soldi.
il regime puo' spendere quel che ha, ma perderebbe un'elezione libera.
barando, puo' vincere anche senza spendere.
l'opposizione, se il regime gioca con carte truccate, non potrebbe vincere neppure spendendo molto.
E' molto semplice, questo punto per lo meno.
Non ti metti nei panni di coloro che sono molto più prosaici di te, oltre che miopi, si capisce.
 
Oggi, se non erro, lo ¥ e' ai minimi degli ultimi 33 anni.
UST rende il 5%, JGB rende lo 0,1%.
Perlomeno lo ¥ basso permette di esportare facilmente.
Se i giapponesi vendessero 1 trilione di $ per rimpatriare il capitale.. perderebbero il 5% di gap, farebbero salire molto il cambio dello ¥,
e registrerebbero perdite miliardarie in conto capitale.
Non pare un'idea molto attraente.
Io l'avevo pubblicato principalmente per evidenziare la disaffezione nel debito pubblico americano che negli anni anni è passato dal 49% al 30%. A me questo preoccupa . Ed è anche il motivo per cui il tasso è ora al 5% e nonostante le dichiarazioni di facciata di futuri ribassi, si faccia molta fatica ad abbassarlo .
Ci sono troppi dollari in giro . Hanno un forte bisogno di allargare il suo utilizzo nel mondo e la dollarizzazione del Venezuela è una manna per gli US che non si devono lasciare scappare. Per questo dico non devono fare troppo gli schizzinosi .
 
Luis Vicente Leon
@luisvicenteleon
Pese a lo difícil que ha sido la situación política para la oposición y las fuertes presiones a las que esta sometida, los discursos de MCM y Manuel Rosales hoy fueron racionales e inteligentes.

MCM mantuvo su denuncia sobre la violación de sus derechos políticos y su promesa de seguir luchando por hacerlos valer, pero sin salirse de la ruta electoral.

Pese a indicar que un proceso donde Maduro decide quienes pueden ser candidatos opositores no es una elección, no se fue a la ruta de bloqueo, ni a llamar a la abstención y se negó a atacar directamente la decisión de algunos partidos principales de la Plataforma Unitaria de lanzar un candidato alternativo sin su aprobación.

Se resistió a atacar y acusar a Manuel Rosales, pese a las múltiples preguntas de los periodista en este sentido, buscando que lo llamará traidor (algo que sí había hecho previamente su sustituta en un programa para medios colombianos)

En el caso de Manuel Rosales, su discurso se basó en explicar que la decisión de participar se tomó luego de hacer todos los intentos posibles para lograr la inscripción de Corina Yares y únicamente cuando fue indispensable para evitar que la tarjeta de su partido, válida y a disposición de la Plataforma Unitaria, se quedara fuera de juego y sin posibilidad de ofrecer a la población una opción de expresarse con el voto, pese a las condiciones poco competitivas de la elección.

Rosales está siendo consistente con el discurso que mantuvo a lo largo de estos meses: “no vamos a dejar de participar en esa elección, ni apoyaremos la
abstención, que ya demostró muchas veces ser contraproducente”.

Indicó que no está intentando sustituir a nadie, ni es un interpuesto. Es un líder político que representa el deseo de una buena parte de la población que, queriendo que se respete el derecho de MCM, siente que ante la imposibilidad de ocurrencia de ese hecho es indispensable tener otra forma de expresarse y continuar la lucha por la única vía que quieren y saben hacer los venezolanos: el voto.

La situación dista mucho de ser positiva,. Las acciones de las instituciones nacionales vuelven a demostrar por qué hay que producir cambios relevantes en el país para rescatar su democracia.

Pero por ahora los actores políticos opositores han evitado la tentación de patear la mesa, retirarse de nuevo del proceso electoral y llevar a la oposición y al país por el mismo barranco que ya cayó en 2018, incluyendo interinato, sanciones y bloqueos que afectaron mucho más al pueblo que al gobierno de Maduro.

La moderación y la negociación sigue siendo la ruta más eficiente. Este juego apenas está comenzando y es un error dejarse llevar al terreno radical, donde la oposición sería más débil y desperdiciaría su clara mayoría electoral.

Dentro de lo terrible de la situación venezolana, esta es una buena noticia. Esperemos que las presiones gigantes que vienen ahora no los desvíen.

Entendemos que los riesgos siguen siendo elevados, porque los radicales de ambos lados van al ataque, pero por otra parte, hay una mayoría contundente de la población que, más allá de la frustración, la rabia y la decepción, entiende que el peor error es volver a retirarse del juego con promesas inalcanzables y ladridos de perro echado.

Lo mejor siempre será votar.
 
Io l'avevo pubblicato principalmente per evidenziare la disaffezione nel debito pubblico americano che negli anni anni è passato dal 49% al 30%. A me questo preoccupa . Ed è anche il motivo per cui il tasso è ora al 5% e nonostante le dichiarazioni di facciata di futuri ribassi, si faccia molta fatica ad abbassarlo .
Ci sono troppi dollari in giro . Hanno un forte bisogno di allargare il suo utilizzo nel mondo e la dollarizzazione del Venezuela è una manna per gli US che non si devono lasciare scappare. Per questo dico non devono fare troppo gli schizzinosi .
Concordo sul fatto che "ci sono troppi dollari in giro". infatti, una parte rilevante dei detti dollari.. gira all'estero.
In Venezuela gia' girano essenzialmente dollari.
Il PIL del Venezuela e', a spanne, circa lo 0,3% del PIL USA.. solo per dare un'idea delle dimensioni rispettive, ed e' gia' dollarizzato al 60%.
 
Manuel Rosales: "Abbiamo due strade: votare per cambiare o non votare in modo che il Venezuela continui a cadere a pezzi"

Secondo me Rosales dovrebbe avere più chance dell'eventuale "candidato ufficiale" della Piattaforma Unitaria", perché, avendo posizioni probabilmente più centriste, ha più possibilità di erodere qualche voto a Maduro, che lo mal tollererebbe meno di altri.
 
Luis Vicente Leon
@luisvicenteleon
Pese a lo difícil que ha sido la situación política para la oposición y las fuertes presiones a las que esta sometida, los discursos de MCM y Manuel Rosales hoy fueron racionales e inteligentes.

MCM mantuvo su denuncia sobre la violación de sus derechos políticos y su promesa de seguir luchando por hacerlos valer, pero sin salirse de la ruta electoral.

Pese a indicar que un proceso donde Maduro decide quienes pueden ser candidatos opositores no es una elección, no se fue a la ruta de bloqueo, ni a llamar a la abstención y se negó a atacar directamente la decisión de algunos partidos principales de la Plataforma Unitaria de lanzar un candidato alternativo sin su aprobación.

Se resistió a atacar y acusar a Manuel Rosales, pese a las múltiples preguntas de los periodista en este sentido, buscando que lo llamará traidor (algo que sí había hecho previamente su sustituta en un programa para medios colombianos)

En el caso de Manuel Rosales, su discurso se basó en explicar que la decisión de participar se tomó luego de hacer todos los intentos posibles para lograr la inscripción de Corina Yares y únicamente cuando fue indispensable para evitar que la tarjeta de su partido, válida y a disposición de la Plataforma Unitaria, se quedara fuera de juego y sin posibilidad de ofrecer a la población una opción de expresarse con el voto, pese a las condiciones poco competitivas de la elección.

Rosales está siendo consistente con el discurso que mantuvo a lo largo de estos meses: “no vamos a dejar de participar en esa elección, ni apoyaremos la
abstención, que ya demostró muchas veces ser contraproducente”.

Indicó que no está intentando sustituir a nadie, ni es un interpuesto. Es un líder político que representa el deseo de una buena parte de la población que, queriendo que se respete el derecho de MCM, siente que ante la imposibilidad de ocurrencia de ese hecho es indispensable tener otra forma de expresarse y continuar la lucha por la única vía que quieren y saben hacer los venezolanos: el voto.

La situación dista mucho de ser positiva,. Las acciones de las instituciones nacionales vuelven a demostrar por qué hay que producir cambios relevantes en el país para rescatar su democracia.

Pero por ahora los actores políticos opositores han evitado la tentación de patear la mesa, retirarse de nuevo del proceso electoral y llevar a la oposición y al país por el mismo barranco que ya cayó en 2018, incluyendo interinato, sanciones y bloqueos que afectaron mucho más al pueblo que al gobierno de Maduro.

La moderación y la negociación sigue siendo la ruta más eficiente. Este juego apenas está comenzando y es un error dejarse llevar al terreno radical, donde la oposición sería más débil y desperdiciaría su clara mayoría electoral.

Dentro de lo terrible de la situación venezolana, esta es una buena noticia. Esperemos que las presiones gigantes que vienen ahora no los desvíen.

Entendemos que los riesgos siguen siendo elevados, porque los radicales de ambos lados van al ataque, pero por otra parte, hay una mayoría contundente de la población que, más allá de la frustración, la rabia y la decepción, entiende que el peor error es volver a retirarse del juego con promesas inalcanzables y ladridos de perro echado.

Lo mejor siempre será votar.
Si vede la mano del politico di lungo corso .....a tratti mi sembra un ex dc :D
 
Titolare di questi sfortunati titoli da anni, leggo ed eventualmente scrivo solo nei momenti che contano per il resto del tempo ho tanto altro di cui occuparmi.
Bene.
Oggi, viste le ultime novità fumose (come sempre per chi come credo tutti qui, è sul Venezuela da troppo tempo) vi presento una possibilità che non tutti sanno di avere.
Sappiamo che i titoli sono scambiabili, ma sono in OTC, alto spread. Ho letto rapidamente qualche pagina qui e lì e ho visto che molti a volte espimono interesse a "tradare" o "a far switch" all'interno delle obbligazioni in default del Venezuela e associati.

Vi presento invece una procedura sua parente che permette di eliminare il problema dello spread alto e lavorare sui titoli detenuti ed abbassare effettivamente il pmc.
Parlo per residenti in Italia, ma per altri domicili fiscali ci saranno percorsi analoghi.

- Cosa vi serve: un'altra persona residente in Italia di assoluta fiducia. Possibilmente (ma in sè non è necessario) delle plusvalenze da vendere o ricalcolare.
- Cosa verificare: che la vostra banca permetta il trasferimento di titoli tra privati senza dover passare dal book con valorizzazione di chiusura mercato. Eventuali costi associati a questa operazione
- Cosa fare con un esempio: ho 10000 Venezuela 27 in perdita del 70%. Assumiamole comprate a 60. In portafoglio ad oggi valgono circa 15-18 (a seconda dell'ultima novità balzana da quel disgraziato paese). Ho una perdita calcolabile in 60-15 = 45. 45*100 = 4500 $ di perdita. Posso riscrivere il pmc trasferendo con un foglio firmato trasmesso alla banca i miei 10000 $ nominali. Verranno prezzati sia in uscita che in entrata sul conto dell'altra persona al valore di chiusura del giorno, assumiamo 15. A questo punto verranno scritte minusvalenze depotenziate (così si dice per l'obbligazionario tassato al 12,5%, come saprete) che saranno circa il 48,08% di quei 4500., quindi circa [2160 $ / cambio del giorno] . Avrete circa 2000€ di minusvalenze. Queste, ovviamente lo sapete sono utilizzabili a fronte di capital gains su obbligazioni, azioni, futures e proventi da certificati. Stesso foglio indietro e vi sarete riappropriati delle vostre obbligazioni ora svalutate a portafoglio e disponibili. Ovviamente per chi ha grossi importi (e ahinoi grosse perdite) nulla vieta di trasferire solo dei parziali, abbattendo costantemente il pmc ad ogni trasferimento che va e torna.
Avendo altre posizioni in gain o generando proventi da trading o da certificati, ovviamente le minusvalenze saranno riassorbite, non passerete dai book (quindi non esposti ad alti spread) e avrete ripreso almeno un punto di controllo sulla gestione delle vostre obbligazioni incagliate.

Qualcuno noterà: eh ma vedi, ho perso 4500$ ne recupero solo 2160 $, invito a considerare:
1. se la compensazione si facesse con obbligazioni (di quelle tassate al 12,5%) in guadagno, anche le plusvalenze sarebbero depotenziate, quindi anche in questo caso servirebbe un +4500$ (SOLO PER OBBLIGAZIONI TASSATE AL 12,5%) -> scenario molto interessate ora che si intravedono tagli ai tassi d'interesse.
2. anche compensando con l'azionario, vi porterete a casa le vostre stesse quantità, ma risparmierete tasse e infine se mai davvero ci fosse un (insperato) lieto fine... beh le tasse che non avete pagato ora al 12,5% le pagherete allora, ma avrete comprato TEMPO e vi sarete anticipati SOLDI.
3. avrete schiantato il vostro pmc. Vi torneranno le vostre quantità a 15...? quand'anche sul sussulto del giorno, andassero a 17,5...? SARETE ora liberi di disporne, tradarle, uscirne...
4. aggiungo, in caso di rinegoziazione del debito arriverete con una posizione "pulita" e sarete molto più flessibili nello switch dal titolo in default al suo sostituto. Diversamente vi trovereste rovesciate addosso una marea di perdite che dovrete recuperare in 4 anni senza più controllo.

è un'idea pratica e provata (con Fineco) per svalutare l'asset, che ovviamente funziona egregiamente a fronte di posizioni in guadagno su altri strumenti che si vogliono vendere o ricalcolare.

Ultimo punto d'interesse la parola "ricalcolare".
Supponiamo di avere dei guadagni legati ad un'azione che al momento non si vuole comunque vendere. BENE. potete lo stesso far lavorare le vostre minusvalenze per voi. Nel foglio di trasferimento includete la posizione azionaria vincente, al ritorno vi torneranno le vostre stesse identiche quantità riprezzate al valore del giorno, ma se farete bene i calcoli avrete solo trasferito minusvalenze dal Venezuela (o altro eh) alla posizione vincente, sottraendola dalla tassazione -> Avrete aumentato il vostro Net Worth.

Spero sia utile a qualcuno. Ciao
Per mera curiosita' accademica, non essendo io fiscalmente italiano...
Se tizio (italo-tassato) ha 10.000 Ven 27.. e tra due anni offrono uno scambio con un nuovo Ven 66 Cedola 2% per 150% del nominale originale (per via del PDI).. da un punto di vista fiscale italiano, quali sono le conseguenze?
 
Titolare di questi sfortunati titoli da anni, leggo ed eventualmente scrivo solo nei momenti che contano per il resto del tempo ho tanto altro di cui occuparmi.
Bene.
Oggi, viste le ultime novità fumose (come sempre per chi come credo tutti qui, è sul Venezuela da troppo tempo) vi presento una possibilità che non tutti sanno di avere.
Sappiamo che i titoli sono scambiabili, ma sono in OTC, alto spread. Ho letto rapidamente qualche pagina qui e lì e ho visto che molti a volte espimono interesse a "tradare" o "a far switch" all'interno delle obbligazioni in default del Venezuela e associati.

Vi presento invece una procedura sua parente che permette di eliminare il problema dello spread alto e lavorare sui titoli detenuti ed abbassare effettivamente il pmc.
Parlo per residenti in Italia, ma per altri domicili fiscali ci saranno percorsi analoghi.

- Cosa vi serve: un'altra persona residente in Italia di assoluta fiducia. Possibilmente (ma in sè non è necessario) delle plusvalenze da vendere o ricalcolare.
- Cosa verificare: che la vostra banca permetta il trasferimento di titoli tra privati senza dover passare dal book con valorizzazione di chiusura mercato. Eventuali costi associati a questa operazione
- Cosa fare con un esempio: ho 10000 Venezuela 27 in perdita del 70%. Assumiamole comprate a 60. In portafoglio ad oggi valgono circa 15-18 (a seconda dell'ultima novità balzana da quel disgraziato paese). Ho una perdita calcolabile in 60-15 = 45. 45*100 = 4500 $ di perdita. Posso riscrivere il pmc trasferendo con un foglio firmato trasmesso alla banca i miei 10000 $ nominali. Verranno prezzati sia in uscita che in entrata sul conto dell'altra persona al valore di chiusura del giorno, assumiamo 15. A questo punto verranno scritte minusvalenze depotenziate (così si dice per l'obbligazionario tassato al 12,5%, come saprete) che saranno circa il 48,08% di quei 4500., quindi circa [2160 $ / cambio del giorno] . Avrete circa 2000€ di minusvalenze. Queste, ovviamente lo sapete sono utilizzabili a fronte di capital gains su obbligazioni, azioni, futures e proventi da certificati. Stesso foglio indietro e vi sarete riappropriati delle vostre obbligazioni ora svalutate a portafoglio e disponibili. Ovviamente per chi ha grossi importi (e ahinoi grosse perdite) nulla vieta di trasferire solo dei parziali, abbattendo costantemente il pmc ad ogni trasferimento che va e torna.
Avendo altre posizioni in gain o generando proventi da trading o da certificati, ovviamente le minusvalenze saranno riassorbite, non passerete dai book (quindi non esposti ad alti spread) e avrete ripreso almeno un punto di controllo sulla gestione delle vostre obbligazioni incagliate.

Qualcuno noterà: eh ma vedi, ho perso 4500$ ne recupero solo 2160 $, invito a considerare:
1. se la compensazione si facesse con obbligazioni (di quelle tassate al 12,5%) in guadagno, anche le plusvalenze sarebbero depotenziate, quindi anche in questo caso servirebbe un +4500$ (SOLO PER OBBLIGAZIONI TASSATE AL 12,5%) -> scenario molto interessate ora che si intravedono tagli ai tassi d'interesse.
2. anche compensando con l'azionario, vi porterete a casa le vostre stesse quantità, ma risparmierete tasse e infine se mai davvero ci fosse un (insperato) lieto fine... beh le tasse che non avete pagato ora al 12,5% le pagherete allora, ma avrete comprato TEMPO e vi sarete anticipati SOLDI.
3. avrete schiantato il vostro pmc. Vi torneranno le vostre quantità a 15...? quand'anche sul sussulto del giorno, andassero a 17,5...? SARETE ora liberi di disporne, tradarle, uscirne...
4. aggiungo, in caso di rinegoziazione del debito arriverete con una posizione "pulita" e sarete molto più flessibili nello switch dal titolo in default al suo sostituto. Diversamente vi trovereste rovesciate addosso una marea di perdite che dovrete recuperare in 4 anni senza più controllo.

è un'idea pratica e provata (con Fineco) per svalutare l'asset, che ovviamente funziona egregiamente a fronte di posizioni in guadagno su altri strumenti che si vogliono vendere o ricalcolare.

Ultimo punto d'interesse la parola "ricalcolare".
Supponiamo di avere dei guadagni legati ad un'azione che al momento non si vuole comunque vendere. BENE. potete lo stesso far lavorare le vostre minusvalenze per voi. Nel foglio di trasferimento includete la posizione azionaria vincente, al ritorno vi torneranno le vostre stesse identiche quantità riprezzate al valore del giorno, ma se farete bene i calcoli avrete solo trasferito minusvalenze dal Venezuela (o altro eh) alla posizione vincente, sottraendola dalla tassazione -> Avrete aumentato il vostro Net Worth.

Spero sia utile a qualcuno. Ciao
vechia ......NON TIENI CONTO CHE LA BANCA QUALUNQUE ESSA SIA TI FA DICHIARARE CHE IL GIRO TITOLI IN QUESTIONE NON E' ESEGUITO PER CREARE
OGGETTO- GIRO TITOLI a DIVERSA INTESTAZIONE



Sono consapevole che ii trasferimento e'a titolo oneroso, con la perdita del prezzo fiscale e l'applicazione dell'ultimo prezzo di mercato.
giro non attuato per CREAREARE MINUSVALENZE FITTIZIE .........
STAY TUNED
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
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