Vespucci 2009 .

Io credo che di solito quando "girano" certe voci, una base di verità c'è sempre...
L'interesse può sempre esserci, dipende dagli "attori" e dal programma; certamente le cose si sanno sempre dopo, e non certo "sbandierate" sui giornali...
Comunque diciamo che trattasi di un titolo che praticamente viaggia sui minimi di sempre, che è qualche anno che scende, che a dimezzato il valore e che il recente acquisto di circa un 5 % è avvenuto a 11 euro per azione...
ergo ... c'è interesse sul titolo ...
Le voci potrebbero essere messe in giro ad arte, anche solo allo scopo di far salire il titolo. Supponiamo, come dici tu, che qualcuno possa essere interessato all'acquisto: chi, tra gli attuali azionisti, potrebbe avere l'interesse e soprattutto la possibilità economica di portare a casa l'intera posta?
Teniamo presente una cosa: è vero che Firenze è una città che riceve milioni di turisti all'anno e l'aeroporto potrebbe avere delle ottime possibilità di sviluppo, ma c'è un problema politico di fondo non indifferente. Firenze ed i comuni della Piana sono da sempre ai ferri corti per via di questa infrastruttura e lo stesso Partito Democrativo, che qui fa il bello ed il cattivo tempo, è profondamente lacerato al suo interno. Domenici, a suo tempo, si guardò bene dal prendere decisioni, ben sapendo quale fosse l'andazzo dentro al partito. Renzi fa fuoco e fiamme sui giornali, ma, quando si tratta di prendere decisioni strategiche sul futuro, si ritrova praticamente isolato nel centro sinistra ed è costretto ad allinearsi a quanto deciso da altri.
In conclusione, ad oggi l'aeroporto di Firenze è un'anatra zoppa ed all'orizzonte non si riescono a vedere soluzioni a quest'impasse.
 
Le voci potrebbero essere messe in giro ad arte, anche solo allo scopo di far salire il titolo. Supponiamo, come dici tu, che qualcuno possa essere interessato all'acquisto: chi, tra gli attuali azionisti, potrebbe avere l'interesse e soprattutto la possibilità economica di portare a casa l'intera posta?
Teniamo presente una cosa: è vero che Firenze è una città che riceve milioni di turisti all'anno e l'aeroporto potrebbe avere delle ottime possibilità di sviluppo, ma c'è un problema politico di fondo non indifferente. Firenze ed i comuni della Piana sono da sempre ai ferri corti per via di questa infrastruttura e lo stesso Partito Democrativo, che qui fa il bello ed il cattivo tempo, è profondamente lacerato al suo interno. Domenici, a suo tempo, si guardò bene dal prendere decisioni, ben sapendo quale fosse l'andazzo dentro al partito. Renzi fa fuoco e fiamme sui giornali, ma, quando si tratta di prendere decisioni strategiche sul futuro, si ritrova praticamente isolato nel centro sinistra ed è costretto ad allinearsi a quanto deciso da altri.
In conclusione, ad oggi l'aeroporto di Firenze è un'anatra zoppa ed all'orizzonte non si riescono a vedere soluzioni a quest'impasse.


Sarà che sono un inguaribile ottimista ;) ma non sarei cosi drastico, dopo la tempesta arriva sempre il sole, e su questo titolo direi che c'è troppo pessimismo; è ha vantaggio di tutti gli "attori" trovare un accordo, anche di chi ha appena sborsato qualche milione di euro per rilevarne il 5% a 11 eurini ;) poi, poi c'è sempre chi tenta di influenzare il mercato magari vendendo al meglio una azione, dicasi una azione, cercando di tener "compresso" il titolo su valori più "consoni" ... tipico delle fasi di "rastrellamento"; basta vedere i contratti giornalieri per capire il giochetto di qualche buontempone che scambia sul denaro l'azione appena il titolo cerca di "tirarsi su" ...
 
Sarà che sono un inguaribile ottimista ;) ma non sarei cosi drastico, dopo la tempesta arriva sempre il sole, e su questo titolo direi che c'è troppo pessimismo; è ha vantaggio di tutti gli "attori" trovare un accordo, anche di chi ha appena sborsato qualche milione di euro per rilevarne il 5% a 11 eurini ;) poi, poi c'è sempre chi tenta di influenzare il mercato magari vendendo al meglio una azione, dicasi una azione, cercando di tener "compresso" il titolo su valori più "consoni" ... tipico delle fasi di "rastrellamento"; basta vedere i contratti giornalieri per capire il giochetto di qualche buontempone che scambia sul denaro l'azione appena il titolo cerca di "tirarsi su" ...

hanno fatto sto giochetto negli ultimi anni facendo scenedere il titolo a livello SAT..... pensando che è un titolo con flottante libero al 10% e che in realtà i volumi non esistono....

gli scambi da 1 azione al ribasso così frequenti non se li possono permettere certo persone fisiche che pagano la commissione e la cosa l'ho fatta presente più volte a consob, anche poi in concomitanza di dichiarazioni di Rossi.

Se sono solo io a farmi sentire da chi dovrebbe controllare non penso mi diano retta più di tanto!

ps: se qualcuno pensa che 11 sia un prezzo troppo alto come mai non vengono ad acquistarla a 9 sul mercato? eh eh ... paesiello mio di *****... come al solito chi controlla si gratta abbondantemente
ps2: poi ci si legge pure ste vaccate... Enrico Rossi Presidente | Facebook
 
hanno fatto sto giochetto negli ultimi anni facendo scenedere il titolo a livello SAT..... pensando che è un titolo con flottante libero al 10% e che in realtà i volumi non esistono....

gli scambi da 1 azione al ribasso così frequenti non se li possono permettere certo persone fisiche che pagano la commissione e la cosa l'ho fatta presente più volte a consob, anche poi in concomitanza di dichiarazioni di Rossi.

Se sono solo io a farmi sentire da chi dovrebbe controllare non penso mi diano retta più di tanto!

ps: se qualcuno pensa che 11 sia un prezzo troppo alto come mai non vengono ad acquistarla a 9 sul mercato? eh eh ... paesiello mio di *****... come al solito chi controlla si gratta abbondantemente
ps2: poi ci si legge pure ste vaccate... Enrico Rossi Presidente | Facebook


Anche oggi il buontempone sta facendo il suo lavoro, con la solita azione; ma non dovrebbero esserci i market maker per gestire denaro lettera? Si può fare tutto, anche segnalare la cosa alla Consob, la gente ed i piccoli azionisti non mancherebbero certo. Comunque, chi ha interesse a mantenere il titolo "compresso"? magari l'ultima operazione di qualche giorno fa potrebbe insegnarci qualcosa ... comprare a 11 non è come comprare a 15 0 a 20 ... magari l'indecisione totale è fatta ad arte per fare questi giochetti... peccato che qualcuno non scopra il coperchio ... potrebbero esserci delle belle sorprese...
"la farina del diavolo va sempre a finire in crusca" (è un vecchio detto popolare) quindi credo sia solo una questione di tempo, poco ... devono fare in fretta perchè la cosa potrebbe sfuggirgli di mano ...
 
Nel mentre ricordiamo che, questa settimana Enac dirà "l'ultima" paola sull'orientamento della nuova pista.
Entro breve poi:
Ok dell’Enac al regolamento delle tariffe

Via libera dell’Enac al nuovo regolamento delle tariffe aeroportuali. Il consiglio d’amministrazione dell’Ente per l’aviazione civile, si legge in una nota, ha infatti deliberato il nuovo Regolamento che verrà inviato al Ministero vigilante per l’approvazione di concerto con il Ministero dell’Economia e Finanze. È stata inoltre illustrata al Consiglio, prosegue la nota, la proposta elaborata dall’Ente in merito al Piano Nazionale degli Aeroporti che verrà consegnato al ministro delle Infrastrutture e Trasporti Corrado Passera. Il consiglio d’amministrazione ha inoltre terminato positivamente l’istruttoria relativa all’analisi del contratto di programma con la Sogaer, società di gestione dell’aeroporto di Cagliari. La delibera assunta dal Consiglio verrà inviata ai Ministeri di riferimento per le conseguenti attività.

I signori che si divertono a giocare con la singola azione, hanno il chiaro obiettivo di far credere che il valore del titolo sia 9. Peccato che MPS abbia venduto a 11 solo perchè constretta dalla propria situazione finanziaria, altrimenti dubito le avrebbe mollate anche per cifre superiori.
Ok dell’Enac al regolamento delle tariffe | Il Giornale del Turismo
MET - AEROPORTO FIRENZE, IL PDL: "STOP INDUGI, DECOLLI IL POTENZIAMENTO"

L'effetto di questi giochetti sarà che poi quando l'azione magicamente salirà a 11 -13 in molti penseranno che il titolo sia sopravalutato e venderanno .....e qualcuno raccoglierà.
 
Nel mentre ricordiamo che, questa settimana Enac dirà "l'ultima" paola sull'orientamento della nuova pista.
Entro breve poi:
Ok dell’Enac al regolamento delle tariffe

Via libera dell’Enac al nuovo regolamento delle tariffe aeroportuali. Il consiglio d’amministrazione dell’Ente per l’aviazione civile, si legge in una nota, ha infatti deliberato il nuovo Regolamento che verrà inviato al Ministero vigilante per l’approvazione di concerto con il Ministero dell’Economia e Finanze. È stata inoltre illustrata al Consiglio, prosegue la nota, la proposta elaborata dall’Ente in merito al Piano Nazionale degli Aeroporti che verrà consegnato al ministro delle Infrastrutture e Trasporti Corrado Passera. Il consiglio d’amministrazione ha inoltre terminato positivamente l’istruttoria relativa all’analisi del contratto di programma con la Sogaer, società di gestione dell’aeroporto di Cagliari. La delibera assunta dal Consiglio verrà inviata ai Ministeri di riferimento per le conseguenti attività.

I signori che si divertono a giocare con la singola azione, hanno il chiaro obiettivo di far credere che il valore del titolo sia 9. Peccato che MPS abbia venduto a 11 solo perchè constretta dalla propria situazione finanziaria, altrimenti dubito le avrebbe mollate anche per cifre superiori.
Ok dell’Enac al regolamento delle tariffe | Il Giornale del Turismo
MET - AEROPORTO FIRENZE, IL PDL: "STOP INDUGI, DECOLLI IL POTENZIAMENTO"

L'effetto di questi giochetti sarà che poi quando l'azione magicamente salirà a 11 -13 in molti penseranno che il titolo sia sopravalutato e venderanno .....e qualcuno raccoglierà.


Sagge parole Beri, sono d'accordo; è solo questione di tempo e qualcuno mostrerà le carte ;)
 
ipocrisia ignoranza o cosa?
Non sanno manco quello di cui scrivono, ma vogliono prendere decisioni.
Non gli farei cambiare manco il tubo del cesso di casa


L’Italia dei Valori ed il tramonto della pista parallela, il commento di Pasquale Petrella
marzo 20, 2012 10 visite Nessun commento

“L’ipotesi della pista parallela all’autostrada è definitivamente tramontata e come Italia dei Valori non possiamo che esserne soddisfatti. Il presidente della Regione, Enrico Rossi ha cominciato a parlare di un city airport per l’Amerigo Vespucci di Firenze con la necessità di prendere in considerazione, eventualmente, il solo progetto di pista convergente all’attuale. Una soluzione che non avrebbe alcun effetto negativo sulle aree della provincia di Prato.

Questo cambio di rotta del presidente Rossi va nella direzione chiesta dall’Italia dei Valori di Prato che aveva fortemente criticato la prima scelta del governatore della Toscana che spingeva per una pista parallela affinché lo scalo fiorentino diventasse intercontinentale con decollo e atterraggio degli aerei sui cieli di Prato. Una protesta che l’IdV ha portato fin davanti all’aeroporto fiorentino per dare voce e peso alle decine di migliaia di cittadini presenti nell’area che sarebbe stata stravolta da questo abnorme sviluppo dell’Amerigo Vespucci. Una battaglia vinta quindi per l’Italia dei Valori che adesso chiede ad Enrico Rossi che è finalmente riuscito a far acquistare alla Regione un consistente pacchetto azionario anche in AdF di spingere sull’integrazione e sulla sinergia fra i due principali aeroporti toscani. Il Galilei di Pisa ha appena presentato un bilancio molto positivo che parla di un aumento del numero dei passeggeri (4,5 milioni che equivalgono ad un aumento medio negli ultimi dieci anni del 12,4%) .

Nei primi due mesi del 2012 Adf ha avuto una diminuzionie del 2,6% dei passeggeri, frutto anche dell’eliminazione di alcuni voli (vedi quelli che venivano fatti da Meridiana) mentre Sat, nello stesso periodo, è passato ad un +6,1%. Non credo che sia facendosi la guerra con una concorrenza spietata fra questi due aeroporti che si possa risolvere il problema della competitività del trasporto aereo in Toscana. La soluzione che l’IdV ha proposto fin dall’inizio è quella di una sinergia fra i due aeroporti e di un potenziamento dei collegamenti fra i due scali che possano permettere ai passeggeri di trasferirsi dall’uno all’altro in breve tempo e in maniera confortevole. Servono infrastrutture moderne e una maggiore cultura della collaborazione. La settimana prossima ci sarà il pronunciamento di Enac e l’incontro col ministro Corrado Passera per l’ampliamento della pista fiorentina, l’Idv si augura che si continui a procedere su questo nuovo fronte che ha messo in un cassetto l’ipotesi della pista parallela all’autostrada e si sviluppi un city airport a Firenze strettamente e direttamente collegato a quello intercontinentale di Pisa”.
L’Italia dei Valori ed il tramonto della pista parallela, il commento di Pasquale Petrella | No alla pista parallela aeroporto Firenze Peretola
 
ipocrisia ignoranza o cosa?
Non sanno manco quello di cui scrivono, ma vogliono prendere decisioni.
Non gli farei cambiare manco il tubo del cesso di casa


L’Italia dei Valori ed il tramonto della pista parallela, il commento di Pasquale Petrella
marzo 20, 2012 10 visite Nessun commento

“L’ipotesi della pista parallela all’autostrada è definitivamente tramontata e come Italia dei Valori non possiamo che esserne soddisfatti. Il presidente della Regione, Enrico Rossi ha cominciato a parlare di un city airport per l’Amerigo Vespucci di Firenze con la necessità di prendere in considerazione, eventualmente, il solo progetto di pista convergente all’attuale. Una soluzione che non avrebbe alcun effetto negativo sulle aree della provincia di Prato.

Questo cambio di rotta del presidente Rossi va nella direzione chiesta dall’Italia dei Valori di Prato che aveva fortemente criticato la prima scelta del governatore della Toscana che spingeva per una pista parallela affinché lo scalo fiorentino diventasse intercontinentale con decollo e atterraggio degli aerei sui cieli di Prato. Una protesta che l’IdV ha portato fin davanti all’aeroporto fiorentino per dare voce e peso alle decine di migliaia di cittadini presenti nell’area che sarebbe stata stravolta da questo abnorme sviluppo dell’Amerigo Vespucci. Una battaglia vinta quindi per l’Italia dei Valori che adesso chiede ad Enrico Rossi che è finalmente riuscito a far acquistare alla Regione un consistente pacchetto azionario anche in AdF di spingere sull’integrazione e sulla sinergia fra i due principali aeroporti toscani. Il Galilei di Pisa ha appena presentato un bilancio molto positivo che parla di un aumento del numero dei passeggeri (4,5 milioni che equivalgono ad un aumento medio negli ultimi dieci anni del 12,4%) .

Nei primi due mesi del 2012 Adf ha avuto una diminuzionie del 2,6% dei passeggeri, frutto anche dell’eliminazione di alcuni voli (vedi quelli che venivano fatti da Meridiana) mentre Sat, nello stesso periodo, è passato ad un +6,1%. Non credo che sia facendosi la guerra con una concorrenza spietata fra questi due aeroporti che si possa risolvere il problema della competitività del trasporto aereo in Toscana. La soluzione che l’IdV ha proposto fin dall’inizio è quella di una sinergia fra i due aeroporti e di un potenziamento dei collegamenti fra i due scali che possano permettere ai passeggeri di trasferirsi dall’uno all’altro in breve tempo e in maniera confortevole. Servono infrastrutture moderne e una maggiore cultura della collaborazione. La settimana prossima ci sarà il pronunciamento di Enac e l’incontro col ministro Corrado Passera per l’ampliamento della pista fiorentina, l’Idv si augura che si continui a procedere su questo nuovo fronte che ha messo in un cassetto l’ipotesi della pista parallela all’autostrada e si sviluppi un city airport a Firenze strettamente e direttamente collegato a quello intercontinentale di Pisa”.
L’Italia dei Valori ed il tramonto della pista parallela, il commento di Pasquale Petrella | No alla pista parallela aeroporto Firenze Peretola


A meno che non siano dei masochisti, e non credo, i signori della politica che hanno comprato a 11 euro, ora sono azionisti a tutti gli effetti e quindi è nel loro interesse difendere l'azienda ed il suo valore.
Di fronte agli elettori i soldi pubblici spesi male sono un vero e proprio "boomerang politico" ... Viceversa un progetto ben riuscito, con logica rivalutazione degli asset, potrebbe dare "lustro" agli attuali partiti ...
In conclusione se faranno bene il loro "compito" la società non potrà che rivalutarsi ... quindi anche il valore dell'azione ;)
 
La colpa è del PD Nazionale e se volte un nome di chi rema contro all' areoporto velo dico subito... Rosy Bindi :yes:
 
La colpa è del PD Nazionale e se volte un nome di chi rema contro all' areoporto velo dico subito... Rosy Bindi :yes:


Se questo è il nome ... è come il due di picche ... a briscola ... ;)
diciamo che non è il nuovo che avanza ...
oggi il buontempone da un'azione, ha operato poco ... chissà ... pochi scambi ma ognuno sui suoi livelli senza incursioni ...
Questi giochetti ingannano coloro i quali non vedono i quantitativi scambiati; il risultato finale, come ho già detto, è cercare di comprimere i corsi verso la parte bassa dell'oscillazione, dove probabilmente qualcuno vuole arrotondare la sua quantità ...;)
 
ripropongo giusto per la causa dei folli

....
MET - AEROPORTO FIRENZE, IL PDL: "STOP INDUGI, DECOLLI IL POTENZIAMENTO"

vale 8,5 e comprano a 12 ... vale 9 comprano a 11.
da legare
..bla bla
"Il Consiglio provinciale di Firenze

Premesso che,

.......
l.....
La regione con deliberazione n. 930/2011 “Prime disposizioni in merito all'acquisizione dei diritti partecipativi” ha deliberato quanto segue:
- di procedere, nelle more della realizzazione di una partecipazione compresa fra il 5% ed il 15% dell’attuale capitale sociale di AdF S.p.A., all’acquisizione dei diritti partecipativi che consentano l'esercizio delle prerogative di socio;
- di dare mandato al settore pianificazione del sistema integrato della mobilità e della logistica di procedere all'individuazione di un soggetto specializzato e indipendente ai fini della valutazione di congruità del corrispettivo del prestito finalizzato all’acquisizione dei diritti partecipativi relativi ad una quota compresa tra il 5% ed il 15% dell'attuale capitale sociale di AdF S.p.A. per un periodo temporale limitato;
- di rinviare a successiva deliberazione le disposizioni in merito a forme e modalità dell’acquisizione dei diritti partecipativi.
Un messaggio forte per lo sviluppo di Peretola è arrivato dalla Camera di Commercio di Firenze e Prato che hanno definito l’acquisto del pacchetto di Adf, in mano a Fondiaria Sai, pari a 2,05% del capitale sociale della società di gestione dello scalo, per un valore pari a circa 12 euro ad azione (contro gli 8,6 della quotazione attuale in Borsa) per un ammontare pari a 2,3 milioni di euro;
 
Diciotto aeroporti sul filo del rasoio - Il Sole 24 ORE

Un quadro chiaro dello sviluppo aeroportuale italiano dagli attuali 149 milioni di passeggeri annui al 2030: una crescita media annua del traffico del 3,2%, una razionalizzazione della rete aeroportuale nazionale con 24 scali «principali» e 18 «di servizio», lo sviluppo degli hub intercontinentali per superare il basso livello di concentrazione del traffico italiano, investimenti che per le sole opere finalizzate all'aumento della capacità degli scali strategici vale oltre 11 miliardi, richiesta al Governo che inserisca fra le priorità infrastrutturali i collegamenti ferroviari tra scali e città (altro tema su cui siamo clamorosamente indietro rispetto all'Europa).
Dopo oltre due anni di faticoso cammino e di consultazioni istituzionali a tutti i livelli, arriva al traguardo il piano nazionale degli aeroporti. Si era partiti da un «master plan» messo a punto da One Works-Kpmg-Nomisma e coordinato da Giulio De Carli, si arriva ora a un vero piano che è passato la settimana scorsa per un'informativa al consiglio di amministrazione dell'Enac. Il viceministro delle Infrastrutture, Mario Ciaccia, che ha ricevuto in queste ore la versione definitiva, ha già detto nei giorni scorsi che il Governo lo adotterà presto come atto fondamentale della politica infratsrutturale. Per la prima volta finalmente l'Italia avrà questo strumento di programmazione che in Europa hanno tutti i Paesi più importanti e che serve non solo per orientare le priorità nazionali ma anche come punto di riferimento per gli investitori stranieri.
Il messaggio del piano è che la domanda continuerà a crescere in Italia a ritmi pari o superiori al resto d'Europa, mentre l'offerta resta bloccata in molti punti (basti pensare alle defatiganti procedure per l'approvazione dei piani di investimento delle concessionarie). Se non si interverrà entro dieci anni le strozzature bloccheranno la crescita. E prima di dieci anni queste difficoltà si potranno avvertire su scali come Fiumicino, Bergamo, Catania, Bologna, Firenze e Pisa. Se non si decide in fretta su piani di sviluppo e sulle infrastrutture, la congestione frenerà il sistema, con difficoltà crescenti anche per i passeggeri.
Ancora più che alla definizione del quadro programmatico degli investimenti necessari, il piano nazionale degli aeroporti serve per classificare gli scali in base alle loro potenzialità di sviluppo. Rispetto alla prassi campanilistica che si è imposta in Italia, il piano deve fare ordine rapidamente.
Sono anzitutto individuati 42 scali che faranno parte della rete nazionale. I 24 di «serie A» vengono divisi in tre grandi hub intercontinentali (Fiumicino, Malpensa e Venezia), 13 «strategici» (Bari, Bergamo, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Lamezia Terme, Linate, Napoli Capodichino, Palermo, Pisa, Torino) e otto «primari» (Alghero, Brindisi, Ciampino, Olbia, Trapani, Treviso, Trieste e Verona). Con orizzonte 2030 saranno attivati due nuovi scali: Viterbo in sostituzione di Ciampino e Grazzanise in sostituzione di Capodichino. Dopo anni di battaglie, la questione sembra definitivamente risolta.
Più interessante la partita sui 18 scali di «serie B» (il documento dice «di servizio») che rispondono prevalentemente a esigenze e fabbisogni di natura locale: Ancona, Aosta, Brescia, Bolzano, Comiso, Crotone, Cuneo, Foggia, Forlì, Lampedusa, Pantelleria, Parma, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Rimini, Salerno, Taranto. Non è previsto, come nelle prime versioni del documento, il sostanziale "invito" alla chiusura.
Si danno invece tre anni per verificare «condizioni di sostenibilità economiche che non prevedano trasferimenti di risorse pubbliche per la gestione». Solo a quel punto, «per quegli scali che non dimostrassero il riequilibrio economico-finanziario della gestione e il raggiungimento di adeguati indici di solvibilità, dovranno essere valutate opportune forme di coinvolgimento di capitali privati, anche all'interno di progetti di sviluppo territoriale integrato, senza comunque impegno di oneri a carico dei contribuenti». In sostanza, questi scali dovranno sostenersi con una gestione economica o con contributi degli enti territoriali e di privati. L'Enac intanto definirà «un modello funzionale, tecnico e operativo» di gestione semplificata per questi scali.
 
....
MET - AEROPORTO FIRENZE, IL PDL: "STOP INDUGI, DECOLLI IL POTENZIAMENTO"

vale 8,5 e comprano a 12 ... vale 9 comprano a 11.
da legare
..bla bla
"Il Consiglio provinciale di Firenze

Premesso che,

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l.....
La regione con deliberazione n. 930/2011 “Prime disposizioni in merito all'acquisizione dei diritti partecipativi” ha deliberato quanto segue:
- di procedere, nelle more della realizzazione di una partecipazione compresa fra il 5% ed il 15% dell’attuale capitale sociale di AdF S.p.A., all’acquisizione dei diritti partecipativi che consentano l'esercizio delle prerogative di socio;
- di dare mandato al settore pianificazione del sistema integrato della mobilità e della logistica di procedere all'individuazione di un soggetto specializzato e indipendente ai fini della valutazione di congruità del corrispettivo del prestito finalizzato all’acquisizione dei diritti partecipativi relativi ad una quota compresa tra il 5% ed il 15% dell'attuale capitale sociale di AdF S.p.A. per un periodo temporale limitato;
- di rinviare a successiva deliberazione le disposizioni in merito a forme e modalità dell’acquisizione dei diritti partecipativi.
Un messaggio forte per lo sviluppo di Peretola è arrivato dalla Camera di Commercio di Firenze e Prato che hanno definito l’acquisto del pacchetto di Adf, in mano a Fondiaria Sai, pari a 2,05% del capitale sociale della società di gestione dello scalo, per un valore pari a circa 12 euro ad azione (contro gli 8,6 della quotazione attuale in Borsa) per un ammontare pari a 2,3 milioni di euro;



E' solo una questione di tempo ormai i giochi son fatti ;)
 
Fatico a capire... ma cos'e' un messaggio in codice ? ma che stanno dicendo?


SUI CONTRATTI DEI BIG NUOVA BATTUTA D'ARRESTO

Da "IL SOLE 24 ORE" di venerdì 23 marzo 2012

Aeroporti, L`Enac attende dal Governo l`iter d`approvazione Sui contratti dei big nuova battuta d`arresto Giorgio Santilli ROMA Genova e Torino riconquistano ì rating . di aeroporti «strategici» evitando l`ipotizzato declassamento, Linate resterà in attività con la funzione di city airport, Pisa si conferma meglio posizionato di Firenze per lo sviluppo nell`area toscana ma fra i due vincerà la sfida chi realizzerà prima la secondapista: comunque, i traffici dei due scali dovranno essere «correlati». Si confermano - nonostante le pressioni locali in senso contrario - anche i limiti di crescita di Napoli Capodichino e di Roma Ciampino, con conseguente scelta in favore dell`apertura dei nuovi scali di Grazzanise e Viterbo che per altro già presentano ritardi gravi sul piano della programmazione dei collegamenti infrastrutturali.

Ormai tramontata l`ipotesi, cara ai piani di Adr in altri tempi, che Fiumicino ospiti anche il traffico low cost, mentre la Regione Campania, che per prima aveva lanciato l`ipotesi Grazzanise, ora sembra tentennare su questa strada. Per Venezia i problemi non sono di traffico ma di raccordo urbanistico e infrastrutturale:

non c`è ancora la varian- te per la seconda pista (che con la fascia di rispetto larga un chilometro confligge con il nuovo stadio di Tessera) e manca la decisione di Rfi sulla fermata dell`alta velocità. Per la Sicilia, infme, è prevista la doppia correlazione, Comiso (mai aperto) a Catania e Trapani a Palermo, mentre il piano nazionale smentisce che per il momento serva l`apertura di un quinto scalo (Agrigento, Messina o Gela che sia).

Sono queste le più rilevanti situazioni di conflitto tra scali aeroportuali e territorio cui il piano nazionale degli aeroporti tenta di dare una risposta sistemica.

Il piano, realizzato da One Works-Kpmg-Nomisma e coordinato da Giulio De Carli, è stato inviato dall`Enac al ministro delle Infrastrutture, Corrado Passera, che nelle prossime settimane dovrebbe portarlo al Cipe per il varo defmitivo.

Il piano nazionale degli aeroporti (si veda Il Sole 24 Ore di ieri) stima in oltre n miliardi i soli lavori urgenti per adeguare la capacità degli scali «strategici». Inoltre riclassifica tutti gli aeroporti italiani, individuando una mappa nazionale di 42 scali. Cinque sono quelli esclusi rispetto alle attuali mappe: Albenga, Siena, Grosseto, Tortolì e Marì- na d`Elba. Per questi scali cessano, dove sono previsti, i contributi Enac.

La stessa cosa accadrà fra tre anni ai i8 scali inseriti nella mappa nazionale ma individuati come «di servizio»: Ancona, Aosta, Brescia, Bolzano, Comiso, Crotone, Cuneo, Foggia, Forlì, Lampedusa, Pantelleria, Parma, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Mulini, Salerno e Taranto. Se non sarà ristabilita per questi scali una gestione economica sostenibile nel prossimo triennio, l`alternativa che resterà alle Regioni sarà di chiuderli, finanziarli in proprio o privatizzarne la gestione.

L`Enac da parte sua dovrà fornire modelli digestione «leggera» anche in chiave organizzativa e tecnologica.

Un aspetto che fa del piano non solo un atto di programmazione di lungo termine, ma anche un documento concreto di pianificazione dei lavori più urgenti, è la sostanziale convergenza con i contratti dí programma dei singoli gestori aeroportuali che l`Enac sta istruendo o approvando. Rispetto ai primi passi del piano, oltre due anni fa, almeno per i grandi aeroporti il piano nazionale e i contratti di programma sono ora inlinea, con aggiu- stamenti da ambo le parti.

Maproprio sull`approvazione dei contratti di programma dei tre grandi gestori aeroportuali (Adr, Sea e Save) c`è l`ennesima battuta d`arresto, denunciata anche dal presidente dell`Enac, Vito Riggio.

«Il Governo - dice Riggio aveva varato con il decreto legge una norma che consentiva all`Enac di portare avanti la procedura di approvazione dei contratti di programma già prevista per gli aeroporti con traffico superiore al milione. Le modifiche parlamentari hanno però eliminato il riferimento all`Enac e a questo pianto noi ci dobbiamo fermare almeno fmché il ministro delle Infrastrutture non vari un atto di indirizzo che interpreti la norma legislativa nel senso di una continuità della procedura».

Per la Sea, in realtà, manca solo la firma del presidente del Consiglio, Mario Monti, al Dpcm che vara il contratto di programma concordato da Enac e "timbrato" da Infrastrutture ed Economia. Vanno ancora risolti i nodi legati alle richieste di Aeroporti di Roma e di Save di trasferire sulle tariffe future anche gli investimenti realizzati pregressi.

O RIPRODUZIONE RISERVATA Il. NANO NAZTONME Enac ha inviato al ministero delle Infrastrutture un piano di riordino delle realtà aeroportuali, da portare al Cipe per il varo definitivo A Firenze. Lo scalo fiorentino (nella foto)si conferma peggio posizionato rispetto a Pisa per lo sviluppo nell`area toscana, ma fra i due vincerà la sfida chi realizzerà per primo la seconda pista
Governo Italiano - Rassegna stampa
 
quanto vi rode il KUL

A fronte di certe conclusioni mi cadono le braccia. domandiamo alla regione il motivo per cui hanno chiesto ad Enac un parere (tecnico ...) o volevano solo un supporto psicologico?

cito ultime righe:

“Il 21 marzo – scrive Improta – l’Enac ha inviato al Ministero la proposta di Piano Nazionale degli Aeroporti, frutto di un lavoro istruttorio che ha visto anche numerosi incontri bilaterali con le Regioni per verificare la coerenza tra i dati aeronautici presenti e futuri e i Piani regionali e territoriali. E’ noto che il ruolo dell’aeroporto di Firenze risulti fortemente limitato dalle criticità infrastrutturali ed operative dovute al posizionamento dell’attuale pista così come appare necessario innescare una maggiore sinergia tra Pisa e Firenze per rispondere più efficacemente alla domanda di traffico espressa sia come origine che come destinazione. Il Governo provvederà a valutare con la massima attenzione anche questo aspetto nell’ambito dell’iter cui sarà soggetto il Piano proposto da Enac che, comunque, non reca (né poteva del resto contenerla) alcuna soluzione tecnica per lo scalo di Firenze”.

MET - AEROPORTO DI FIRENZE:
 
Comunicato stampa
14:49 - venerdì
Enac ha completato istruttoria tecnica su aeroporto di Firenze
Roma, Italia - Verrà illustrata al presidente Regione Toscana
12811

(WAPA) - "Con riferimento a quanto riportato da alcuni organi di informazione sull’ipotesi di una nuova pista per l’aeroporto di Firenze, l’Ente nazionale per l’aviazione civile rende noto di non aver ancora inviato lo studio, elaborato dalle proprie strutture tecniche competenti in materia, né al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, né alla Regione Toscana e tanto meno al Parlamento europeo.

Alcuni giorni fa, non appena completata l’attività che è stata svolta dall’Ente proprio su istanza della Regione che ha chiesto all’Enac un parere di fattibilità sulla realizzazione di una nuova pista all’aeroporto di Firenze, è stata inviata una lettera al presidente della Regione Toscana chiedendo un appuntamento per poter presentare quanto elaborato.

L’Enac evidenzia che eserciterà le proprie funzioni attribuite in via esclusiva dal Codice della Navigazione in materia di decisioni tecniche sulle infrastrutture aeroportuali, a salvaguardia dell’efficienza e della sicurezza dell’intero sistema del trasporto aereo.

I rapporti tra l’Ente e la Regione, sono sempre stati improntati a collaborazione e correttezza istituzionale, fermo restando che l’interlocutore principale rimane il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Corrado Passera, al quale il presidente Vito Riggio ha deciso di inviare tutta la documentazione elaborata dall’Enac in merito alla vicenda della pista dell’aeroporto di Firenze".
(Avionews)
Avionews - Agenzia stampa del settore aeronautico, elicotteristico, aerospaziale e della difesa
 
Fatico a capire... ma cos'e' un messaggio in codice ? ma che stanno dicendo?


SUI CONTRATTI DEI BIG NUOVA BATTUTA D'ARRESTO

Da "IL SOLE 24 ORE" di venerdì 23 marzo 2012

Aeroporti, L`Enac attende dal Governo l`iter d`approvazione Sui contratti dei big nuova battuta d`arresto Giorgio Santilli ROMA Genova e Torino riconquistano ì rating . di aeroporti «strategici» evitando l`ipotizzato declassamento, Linate resterà in attività con la funzione di city airport, Pisa si conferma meglio posizionato di Firenze per lo sviluppo nell`area toscana ma fra i due vincerà la sfida chi realizzerà prima la secondapista: comunque, i traffici dei due scali dovranno essere «correlati». Si confermano - nonostante le pressioni locali in senso contrario - anche i limiti di crescita di Napoli Capodichino e di Roma Ciampino, con conseguente scelta in favore dell`apertura dei nuovi scali di Grazzanise e Viterbo che per altro già presentano ritardi gravi sul piano della programmazione dei collegamenti infrastrutturali.

Ormai tramontata l`ipotesi, cara ai piani di Adr in altri tempi, che Fiumicino ospiti anche il traffico low cost, mentre la Regione Campania, che per prima aveva lanciato l`ipotesi Grazzanise, ora sembra tentennare su questa strada. Per Venezia i problemi non sono di traffico ma di raccordo urbanistico e infrastrutturale:

non c`è ancora la varian- te per la seconda pista (che con la fascia di rispetto larga un chilometro confligge con il nuovo stadio di Tessera) e manca la decisione di Rfi sulla fermata dell`alta velocità. Per la Sicilia, infme, è prevista la doppia correlazione, Comiso (mai aperto) a Catania e Trapani a Palermo, mentre il piano nazionale smentisce che per il momento serva l`apertura di un quinto scalo (Agrigento, Messina o Gela che sia).

Sono queste le più rilevanti situazioni di conflitto tra scali aeroportuali e territorio cui il piano nazionale degli aeroporti tenta di dare una risposta sistemica.

Il piano, realizzato da One Works-Kpmg-Nomisma e coordinato da Giulio De Carli, è stato inviato dall`Enac al ministro delle Infrastrutture, Corrado Passera, che nelle prossime settimane dovrebbe portarlo al Cipe per il varo defmitivo.

Il piano nazionale degli aeroporti (si veda Il Sole 24 Ore di ieri) stima in oltre n miliardi i soli lavori urgenti per adeguare la capacità degli scali «strategici». Inoltre riclassifica tutti gli aeroporti italiani, individuando una mappa nazionale di 42 scali. Cinque sono quelli esclusi rispetto alle attuali mappe: Albenga, Siena, Grosseto, Tortolì e Marì- na d`Elba. Per questi scali cessano, dove sono previsti, i contributi Enac.

La stessa cosa accadrà fra tre anni ai i8 scali inseriti nella mappa nazionale ma individuati come «di servizio»: Ancona, Aosta, Brescia, Bolzano, Comiso, Crotone, Cuneo, Foggia, Forlì, Lampedusa, Pantelleria, Parma, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Mulini, Salerno e Taranto. Se non sarà ristabilita per questi scali una gestione economica sostenibile nel prossimo triennio, l`alternativa che resterà alle Regioni sarà di chiuderli, finanziarli in proprio o privatizzarne la gestione.

L`Enac da parte sua dovrà fornire modelli digestione «leggera» anche in chiave organizzativa e tecnologica.

Un aspetto che fa del piano non solo un atto di programmazione di lungo termine, ma anche un documento concreto di pianificazione dei lavori più urgenti, è la sostanziale convergenza con i contratti dí programma dei singoli gestori aeroportuali che l`Enac sta istruendo o approvando. Rispetto ai primi passi del piano, oltre due anni fa, almeno per i grandi aeroporti il piano nazionale e i contratti di programma sono ora inlinea, con aggiu- stamenti da ambo le parti.

Maproprio sull`approvazione dei contratti di programma dei tre grandi gestori aeroportuali (Adr, Sea e Save) c`è l`ennesima battuta d`arresto, denunciata anche dal presidente dell`Enac, Vito Riggio.

«Il Governo - dice Riggio aveva varato con il decreto legge una norma che consentiva all`Enac di portare avanti la procedura di approvazione dei contratti di programma già prevista per gli aeroporti con traffico superiore al milione. Le modifiche parlamentari hanno però eliminato il riferimento all`Enac e a questo pianto noi ci dobbiamo fermare almeno fmché il ministro delle Infrastrutture non vari un atto di indirizzo che interpreti la norma legislativa nel senso di una continuità della procedura».

Per la Sea, in realtà, manca solo la firma del presidente del Consiglio, Mario Monti, al Dpcm che vara il contratto di programma concordato da Enac e "timbrato" da Infrastrutture ed Economia. Vanno ancora risolti i nodi legati alle richieste di Aeroporti di Roma e di Save di trasferire sulle tariffe future anche gli investimenti realizzati pregressi.

O RIPRODUZIONE RISERVATA Il. NANO NAZTONME Enac ha inviato al ministero delle Infrastrutture un piano di riordino delle realtà aeroportuali, da portare al Cipe per il varo definitivo A Firenze. Lo scalo fiorentino (nella foto)si conferma peggio posizionato rispetto a Pisa per lo sviluppo nell`area toscana, ma fra i due vincerà la sfida chi realizzerà per primo la seconda pista
Governo Italiano - Rassegna stampa


Certo che a vedere cosa combinano su questo titolo, altro che segnalazioni alla Consob... è veramente strano come vanno le cose nella nostra italietta ... muovono il titolo con un pezzo ... il *******azzo che lo fa, probabilmente non è il trader di tutti i giorni, considerando il fatto che le spese di trading sono notevoli ... probabilmente c'è l'interesse di qualche buontempone a tenere sotto pressione il titolo ... ma quelli che lo hanno comprato a 11 ed a 12 non dicono niente? Ma i grossi azionisti, non dicono niente? allora viene il sospetto che tutta "sta manfrina" sia organizzata ad arte per fregare i piccoli risparmiatori ... CONSOB datti una svegliata!!!!!
 
Vista la mole di eresie sparate nell'articolo mi vien voglia di supporre, una più una meno ....
CMQ, qualcuno è al corrente di quello che dice questo consigliere? (sottolineato)
Buscemi: "La seconda pista a Peretola è un lusso"


24/04/12 08:48 | autore: redazione Pisanotizie Stampa ShareThis
Buscemi: "La seconda pista a Peretola è un lusso" 0
L'intervento del consigliere comunale di Pisa del PdL sullo sviluppo dello scalo fiorentino



Siamo sull'orlo di un baratro ma andiamo avanti ignorando lo strapiombo; ai cittadini sono chiesti IMU e nuove tasse, ma poi ti accorgi che i sacrifici non serviranno a niente, perché gli sprechi continueranno.

La prendo larga per parlare dell'aeroporto di Firenze: dopo la sortita di Renzi (che incorona Bologna aeroporto della Toscana se Peretola non sarà adeguata), è di ieri la notizia dell'accordo raggiunto tra Rossi e Renzi per la realizzazione della seconda pista nello scalo fiorentino.

Le domande che il cittadino medio, quello al quale sono chiesti i sacrifici, quello che paga, si pone sono: "ma cosa ce ne facciamo di un secondo grande aeroporto in Toscana quando ce ne abbiamo già uno a poca distanza, con un traffico passeggeri superiore a 5 milioni, con margini e potenzialità di ulteriore crescita, con investimenti fatti e in corso di realizzazione, in buona parte autofinanziati? Perché spendere milioni di euro per fare una seconda pista a Peretola quando con una spesa infinitamente minore potrebbe essere migliorato il collegamento ferroviario per unire Pisa a Firenze in meno di 35 minuti? E perché non recuperare le risorse che capricciosamente si vogliono destinare a questo progetto per risanare i bilanci delle ASL o alleggerire la pressione fiscale? Perché ignorare che la seconda pista di Peretola creerà 2.500 nuovi posti di lavoro a scapito di Pisa che invece li perderà?"

Io faccio politica da vent'anni, certo a livelli locali e sicuramente non ho la grande visione d'insieme di un Governatore o di un Ministro, ma sono a contatto con la gente comune che non sa darsi ancora una spiegazione di questo tormentone dell'aeroporto, che comporterà impegno di denaro pubblico che potrebbe essere speso per necessità più urgenti.

La gente comune, quella in fila alle Poste per pagare le bollette a rate o quella che ormai fa benzina a 10 € alla volta non capisce neppure i partiti che vota e che parlano due lingue diverse, a seconda di dove si trovino: a favore del Galilei e contro Peretola se a Pisa; a favore di Peretola e contro il Galilei se a Firenze. Stesso comportamento del PD quanto del PDL, che a Firenze addirittura nei giorni scorsi ha organizzato un convegno dal titolo mistificatore "Sviluppo di Peretola, sviluppo della Toscana". Le azioni in mano pubblica dell'Aeroporto di Firenze Spa o la seconda pista di Peretola sono un lusso che la Toscana e l'Italia degli sprechi non si possono più permettere, soprattutto oggi.

Riccardo Buscemi, consigliere comunale PdL Pisa
 
Auguro a sti signori di non avere MAI più opportunità di lavorare per la comunità in vita loro.

Non ci sono bastate le boiate del nano per anni, ora dobbiamo sorbirci pure quelle di questo nessuno(ROSSI) che dice che serve tempo per decidere per presentare una proposta ... la fretta la fretta ... ANIMALE!comunisti, sono 20 anni che ne discutete fra di voi!

Solo perchè non capite Un emerito RAzzo, i restanti, me incluso, dobbiamo subire la vostra incompetenza? quanta pazienza dobbiamo ancora portare?

Ma provaste a dire: NO non appoggiamo la soluzione e arrangiatevi, sarebbe gradito e avrebbe un seguito, ma da codardi fate la cosa peggiore per i tanti che non la pensano come voi, continuate a rubare tempo. RUBARE perchè è solo questo che siete bravi a fare.
Il conto prima o poi vi si presenta e spero et auguro che stavolta sarete voi di persona a rimborsare.

Aereoporto. Per la pista bisognerà aspettare ancora..."la fine dell'estate" | Il Sito di Firenze

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amen
 
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