fallugia
Apota
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Il sociologo Max Weber, nei primi decenni del 900, parlando della società contemporanea introdusse la metafora della “gabbia d’acciaio” .
Con questa espressione ci spiega quanto l’uomo fosse soggetto, ieri come oggi, ad una serie di costrizioni a cui non può sottrarsi, costrizioni che provengono dall’economia capitalistica e dalla burocrazia, due invenzioni che hanno caratterizzato la società moderna. La sfera economica e quella amministrativa, insieme alla sfera pubblica, ci obbligano ad osservare una serie di regole, norme e convenzioni che rendono la nostra vita “ostaggio” di una prigione mentale.
Come egli sosteneva la nostra società è molto più “repressiva” delle società premoderne perché vi è più alienazione derivata dal lavoro e dalle malattie psicologiche che si moltiplicano a causa della repressione di pulsioni e istinti che ci viene imposta. Un altissimo livello di strutturazione sociale oltremodo complesso ci lega tutti in modo indissolubile: ognuno ha il “posto” o ricopre il “ruolo” che la società gli ha assegnato. Esso rappresenta però un qualcosa che non esiste in modo concreto ma che deve essere visto come una posizione “volatile”, un costrutto “mentale” che assume anche connotati fisici in relazione al mondo del lavoro, della famiglia, delle relazioni sociali etc.
Sociologia On Web :: Weber e la Gabbia d’Acciaio, una metafora ancora attuale
Con questa espressione ci spiega quanto l’uomo fosse soggetto, ieri come oggi, ad una serie di costrizioni a cui non può sottrarsi, costrizioni che provengono dall’economia capitalistica e dalla burocrazia, due invenzioni che hanno caratterizzato la società moderna. La sfera economica e quella amministrativa, insieme alla sfera pubblica, ci obbligano ad osservare una serie di regole, norme e convenzioni che rendono la nostra vita “ostaggio” di una prigione mentale.
Come egli sosteneva la nostra società è molto più “repressiva” delle società premoderne perché vi è più alienazione derivata dal lavoro e dalle malattie psicologiche che si moltiplicano a causa della repressione di pulsioni e istinti che ci viene imposta. Un altissimo livello di strutturazione sociale oltremodo complesso ci lega tutti in modo indissolubile: ognuno ha il “posto” o ricopre il “ruolo” che la società gli ha assegnato. Esso rappresenta però un qualcosa che non esiste in modo concreto ma che deve essere visto come una posizione “volatile”, un costrutto “mentale” che assume anche connotati fisici in relazione al mondo del lavoro, della famiglia, delle relazioni sociali etc.
Sociologia On Web :: Weber e la Gabbia d’Acciaio, una metafora ancora attuale
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