Viaggio... 1

E anche stamani siamo i peggiori!
Rotazione delle vendite che si sono allentate sui bancari e sono passate sugli energetici e siccome anche quelli pesano parecchio sul nostro listino, siamo ancora una volta i peggiori d'euorpa, in 5 sedute abbiamo perso quasi il 3% più dell'eurostoxx. Sui rialzi non si segue e come c'è da scendere siamo i primi a farlo.
 
E anche stamani siamo i peggiori!
Rotazione delle vendite che si sono allentate sui bancari e sono passate sugli energetici e siccome anche quelli pesano parecchio sul nostro listino, siamo ancora una volta i peggiori d'euorpa, in 5 sedute abbiamo perso quasi il 3% più dell'eurostoxx. Sui rialzi non si segue e come c'è da scendere siamo i primi a farlo.

beh meglio no?? piu spazi per shortare;)
 

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Nella vita di un uomo, prima o poi, arriva un giorno in cui, per andare dove deve andare, se non ci sono porte né finestre, gli tocca sfondare la parete.


FIAT Tempi lunghi per rimettere in strada Chrysler

Ubs torna alla cautela su Fiat . La banca svizzera ha tagliato il giudizio sul Lingotto a "neutral" da "buy", abbassando il target price a 11 euro dai precedenti 12. Il taglio riflette unicamente il minor valore attribuito alla partecipazione in Chrysler, dimezzato a 1 euro rispetto alla precedente valutazione. Immediata la reazione in Borsa, Fiat è tra le peggiori blue chip di Piazza Affari con un calo nell’ordine del quattro percento a 10,11 euro."Continuiamo a vedere valore in Fiat e non possedere il titolo rappresenta una scommessa rischiosa rispetto ai cambiamenti strutturali che coinvolgono l’auto in Europa", si legge nel report della banca. Nelle righe successive si cambia tono ed argomentazione: "Tuttavia, dopo la prima pubblicazione trimestrale di GM post-Chapter 11 e dopo la revisione della posizione pensionistica-previdenziale di Chrysler, tagliamo la nostra valutazione del gruppo americano in quanto vengono meno le speranze per sorprese positive nel breve". Secondo gli analisti, i dati presentati da Gm hanno deluso sotto il profilo del taglio costi e ora il timore è che anche Chrysler possa ritrovarsi nella stessa situazione: la trimestrale del gruppo del Michigan partecipato al 20% da Fiat verrà comunicata solo a fine aprile 2010. Un ulteriore nota negativa per Chrysler arriva dal fronte del debito: gli 8 miliardi di dollari di posizione finanziaria netta negativa indicati per fine 2009 non contabilizzava altri 5,3 miliardi aggiuntivi legati ai fondi pensione, trattamento di fine rapporto di lavoro e altre assicurazioni dei dipendenti.Il broker americano conferma invece le stime 2010 su Fiat: Ebit a 1,3 miliardi di euro, inferiori al consensus. Ubs rimane cauto sulla domanda di auto in Europa e Brasile e teme una lenta ripresa per i mezzi pesanti e i macchinari. "Anche se Chrysler dovesse fornire notizie operative positive il prossimo anno, tali comunicazioni non compenseranno le difficoltà del resto delle attività del gruppo", si legge nel report.
“Condivido in pieno la cautela di Ubs. Crediamo che la storia di ristrutturazione di Chrysler sia davvero interessante ma il titolo in Borsa ha corso troppo anticipando un rilancio a breve della controllata americana che è ancora tutto da dimostrare. Continuo a giudicare credibile il rilancio di Chrysler ma coi tempi più lunghi di quelli ipotizzati dalla Borsa, soprattutto alla luce di una domanda di auto che in Usa appare ancora debole”, spiega un analista che preferisce l’anonimato.
Lo studio di Ubs si conclude lasciando aperta la possibilità di un’altra rivoluzione per Fiat. Dopo le forti trasformazioni che hanno investito le tre big dell’auto degli Stati Uniti che in un solo anno hanno tagliato la capacità produttiva del 30% non sono da escludere forti cambiamenti anche in Europa. “Psa è un ottimo candidato come partner industriale o addirittura azionista di un eventuale spin off della divisione auto da Fiat”, scrive Ubs. Websim




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Nella vita di un uomo, prima o poi, arriva un giorno in cui, per andare dove deve andare, se non ci sono porte né finestre, gli tocca sfondare la parete.


FIAT Tempi lunghi per rimettere in strada Chrysler

Ubs torna alla cautela su Fiat . La banca svizzera ha tagliato il giudizio sul Lingotto a "neutral" da "buy", abbassando il target price a 11 euro dai precedenti 12. Il taglio riflette unicamente il minor valore attribuito alla partecipazione in Chrysler, dimezzato a 1 euro rispetto alla precedente valutazione. Immediata la reazione in Borsa, Fiat è tra le peggiori blue chip di Piazza Affari con un calo nell’ordine del quattro percento a 10,11 euro."Continuiamo a vedere valore in Fiat e non possedere il titolo rappresenta una scommessa rischiosa rispetto ai cambiamenti strutturali che coinvolgono l’auto in Europa", si legge nel report della banca. Nelle righe successive si cambia tono ed argomentazione: "Tuttavia, dopo la prima pubblicazione trimestrale di GM post-Chapter 11 e dopo la revisione della posizione pensionistica-previdenziale di Chrysler, tagliamo la nostra valutazione del gruppo americano in quanto vengono meno le speranze per sorprese positive nel breve". Secondo gli analisti, i dati presentati da Gm hanno deluso sotto il profilo del taglio costi e ora il timore è che anche Chrysler possa ritrovarsi nella stessa situazione: la trimestrale del gruppo del Michigan partecipato al 20% da Fiat verrà comunicata solo a fine aprile 2010. Un ulteriore nota negativa per Chrysler arriva dal fronte del debito: gli 8 miliardi di dollari di posizione finanziaria netta negativa indicati per fine 2009 non contabilizzava altri 5,3 miliardi aggiuntivi legati ai fondi pensione, trattamento di fine rapporto di lavoro e altre assicurazioni dei dipendenti.Il broker americano conferma invece le stime 2010 su Fiat: Ebit a 1,3 miliardi di euro, inferiori al consensus. Ubs rimane cauto sulla domanda di auto in Europa e Brasile e teme una lenta ripresa per i mezzi pesanti e i macchinari. "Anche se Chrysler dovesse fornire notizie operative positive il prossimo anno, tali comunicazioni non compenseranno le difficoltà del resto delle attività del gruppo", si legge nel report.
“Condivido in pieno la cautela di Ubs. Crediamo che la storia di ristrutturazione di Chrysler sia davvero interessante ma il titolo in Borsa ha corso troppo anticipando un rilancio a breve della controllata americana che è ancora tutto da dimostrare. Continuo a giudicare credibile il rilancio di Chrysler ma coi tempi più lunghi di quelli ipotizzati dalla Borsa, soprattutto alla luce di una domanda di auto che in Usa appare ancora debole”, spiega un analista che preferisce l’anonimato.
Lo studio di Ubs si conclude lasciando aperta la possibilità di un’altra rivoluzione per Fiat. Dopo le forti trasformazioni che hanno investito le tre big dell’auto degli Stati Uniti che in un solo anno hanno tagliato la capacità produttiva del 30% non sono da escludere forti cambiamenti anche in Europa. “Psa è un ottimo candidato come partner industriale o addirittura azionista di un eventuale spin off della divisione auto da Fiat”, scrive Ubs. www.websim.it


http://www.youtube.com/watch?v=Q8Tiz6INF7I



http://www.youtube.com/watch?v=rf-Mtd2A1DI



io in questo posto ci sono stato mi pare è la vecchia stazione e i giardini :yes:

s'intravede il Bourzys e sopra ce la fortezza di Palmidi

Nauplia
 

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REBUS - MISTERO GENESI 1A PUNTATA - 1/5 - YouTube

Niente sarà ciò che è, poiché tutto sarà ciò che non è.
E, al contrario, ciò che è non sarà e ciò che non sarà, sarà.
Capito?




Appuntamenti di lunedì 23 novembre

ITALIA
- Stacco cedola acconto dividendo 2009 di: Atlantia, Enel, Mediolanum, Tenaris, Terna
- Stacco cedola dividendo di: Luxottica

MADRID
- Intervento Trichet a convention settore finanziario (13,45)

BRUXELLES
- Stima flash Pmi manifatturiero, servizi e composito novembre zona euro
(9,58)

WASHINGTON
- Tesoro, asta Titoli di Stato a 2 anni
- Indice manifatturiero Fed Chicago economia Usa ottobre (14,30)
- Vendite case ottobre (16,00)

TOKYO - Mercati chiusi




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Ogni uomo considera i limiti della propria visione personale come i limiti del mondo.



Colombia dice che non cederà a provocazioni Venezuela


Reuters - 21/11/2009 11:07:08

di Hugh Bronstein
BOGOTA', 21 novembre (Reuters) - La Colombia non cederà alla provocazioni del Venezuela rispondendo con un conflitto armato, nonostante l'aggressiva retorica del paese confinante che ha fatto esplodere due ponti di frontiera.
Lo ha detto ieri sera il ministro della Difesa colombiano.

"Non ci faremo provocare. Gli insulti non ci toccano", ha detto Gabriel Silva all'indomani dell'esplosione, provocata dalle truppe venezuelane, di due ponti di passaggio pedonale che collegavano i due paesi latinoamericani.

Il leader venezuelano Hugo Chavez nei giorni scorsi ha ordinato all'esercito di preparasi alla guerra, dopo che la Colombia ha firmato un patto di cooperazione militare con Washington che consente alla truppe Usa un accesso più ampio al territorio del Paese per effettuare voli di sorveglianza di contrasto al traffico di droga.

Secondo Chavez, l'accordo potrebbe rappresentare il primo passo di un'invasione da parte degli Usa del Venezuela, paese ricco di petrolio: accusa che però Washington e Bogotà respingono. Il presidente venezuelano ha definito il suo omologo colombiano Alvaro Uribe "un traditore" dell'America Latina per aver firmato il patto.

"Andrei in guerra con la Colombia in lacrime, ma non dipende da noi farlo o meno. Non è neanche la Colombia, è l'impero americano", ha detto ieri Chavez nel corso di un vertice di partiti di sinistra. "L'impero Yankee si sta preparando alla guerra in America Latina".

Chavez ha detto che i ponti distrutti erano stati costruiti illegalmente ed erano usati da contrabbandieri. Ma il ministero degli Esteri colombiano ha diffuso una nota in cui definisce la loro distruzione "un'aggressione contro la popolazione civile e le comunità di frontiera".

La Colombia ha fatto sapere che denuncerà la distruzione dei ponti alle Nazioni Uniti e all'Organizzazione degli Stati Americani a Washington.

La tensione è alta lungo i 2.200 chilometri di frontiera, dove operano anche i ribelli marxisti colombiani e altri gruppi coinvolti nel traffico di cocaina, di armi e altro.

Chavez ha bloccato l'importazione di alcuni beni dalla Colombia, ponendo così restrizioni a relazioni commerciali che valgono sette miliardi di dollari l'anno, e ha rifiutato di incontrare Uribe, definendolo un "mafioso" legato ai criminali dei gruppi paramilitari di estrema destra.

Il ministro Silva ha incontrato i vertici militari vicino al confine col Venezuela, ma ha detto che non è previsto alcun rafforzamento delle truppe.

"Quello che non possiamo accettare è l'aggressione contro la popolazione civile o il nostro territorio. Siamo già pronti per questo", ha detto Silva.

Uribe, l'alleato più affidabile di Washington in un Sud America oggi dominato da leader di sinistra, è considerato un eroe per aver attratto nuovi investimenti e per aver reso più sicure le città e le autostrade colombiane grazie ad un giro di vite, sostenuto dagli Usa, nei confronti dei ribelli delle Farc, coinvolti anche nel traffico di droga.

La popolarità di Chavez è calata quest'anno tra aumento dell'inflazione, blackout elettrici e razionamenti idrici. Secondo i critici, il leader sta attizzando le tensioni con la Colombia per distogliere l'attenzione dai problemi interni del Venezuela.

-- Sul sito Breaking International News & Views | Reuters le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia





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Ogni tanto all’uomo capita di inciampare nella verità, ma nella maggior parte dei casi egli riacquista l’equilibrio e prosegue.



Trichet (Bce): troppo presto per dire che crisi è finita, exit strategy sarà graduale

Finanzaonline.com - 20.11.09/14:03

La Bce torna a parlare di exit strategy. Jean Claude Trichet, presidente della Banca centrale europea, ha rimarcato che la Bce intende assorbire progressivamente la liquidità immessa nel sistema per far fronte alla crisi. Nella conferenza stampa tenuta oggi a Francoforte, Trichet ha rimarcato che "è troppo presto per dire che la crisi sia alle spalle" poichè in questi mesi i mercati e l'economia sono stati condizionati positivamente dalle eccezionali misure di stimolo all'economia.




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(ANSA) - PARIGI, 21 NOV -La Societe' Generale ha inviato un rapporto ai suoi clienti consigliandoli in vista di un nuovo crollo dell'economia mondiale. La banca francese suggerisce nel caso, quali bene rifugio, l'oro e derrate alimentari. :eek:
Per un articolo apparso sul sito on line di Le Figaro, la banca invita i clienti a pensare a una 'strategia di investimenti' di difesa per preparasi all'eventuale esplosione di nuove bolle finanziarie.


buon week

http://www.youtube.com/watch?v=UdYRzH10L2M&feature=fvw

ne vogliono incastrar eun po sull'oro sti Pdm

http://209.85.129.132/search?q=cach...old&cd=2&hl=it&ct=clnk&gl=it&client=firefox-a

:bye::bye:
 

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REBUS - MISTERO GENESI 1A PUNTATA - 5/5 - YouTube

La libertà dello spirito consiste nell'indipendenza del pensiero dalle restrizioni dei pregiudizi autoritari e sociali così come dalle convenzioni più prosaiche e dall'abitudine in generale. Questa libertà interiore è un raro dono di natura e un elemento prezioso per l'individuo.


Si teme per default Ucraina, occhio a Unicredit
20/11/2009 MF Online

Il Costo di protezione contro il rischio di default (Cds) sul debito sovrano dell'Ucraina per l'orizzonte di cinque anni è salito a 32% da 29% la scorsa settimana e da 21% lo scorso mese, secondo i dati di Phoenix partner group. Sui mercati oggi è salita la tensione riguardo a un possibile default del Paese, anche se i dealer dicono che non ci sono fatti nuovi di rilievo.

La settimana scorsa la società statale ucraina che gestisce le ferrovie ha detto di essere impegnata nella ristrutturazione di un prestito sindacato da 550 milioni di dollari organizzato da Barclays, dopo aver mancato il rimborso di una parte del finanziamento.

Da allora investitori e analisti stanno esaminando le implicazioni della ristrutturazione del debito delle ferrovie sulla posizione di bilancio dello Stato. L'agenzia di rating Fitch ha appena dichiarato di non avere alcuna notizia riguardo a un possibile default dello Stato.

L'Ucraina pesa per poco più dell'1% dei ricavi di Unicredit, che conta due controllate: Unicredit BankUcraine e Jsc Ukrsotsbank. Ora l'azione è ferma sulla parità in Borsa a 2,365 euro, mentre le altre banche viaggiano in rosso. Unicredit è attiva anche in Ungheria e oggi l'istituto, insieme ad altre cinque banche tra cui Intesa Sanpaolo, ha confermato, in una riunione con Fmi e Commissione Ue, il suo impegno a sostegno delle sue filiali presenti nel Paese.

"Le case madri si sono comportate come proprietari responsabili, aumentando le loro esposizioni durante l'anno e mantenendo sufficiente capitale nelle filiali; il rapporto del capitale del sistema bancario era del 13% lo scorso settembre", recita la nota del Fmi.

Entro le prossime settimane le sei banche presenteranno specifiche lettere bilaterali circa questo loro impegno. Tale garanzia comprende il mantenimento di un rapporto di adeguatezza del capitale e dell'esposizione almeno del 95% del livello del settembre 2008 per la durata del programma di finanziamento dell'Ungheria sponsorizzato da Fmi e Ue.




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REBUS - MISTERO GENESI 2A PUNTATA - 1/5 - YouTube

Non siamo esseri umani che compiono un viaggio spirituale.
Siamo esseri spirituali che compiono un viaggio umano.


Eni verso intesa da 1,5 mld dlr con Heritage per pozzi in Uganda

LONDRA, 22 novembre (Reuters) - Eni è in trattative con Heritage Oil per acquistare dalla società britannica una quota in due campi petroliferi ugandesi ad un prezzo compreso tra 1,3 e 1,5 miliardi di dollari.
Lo ha rivelato una fonte vicina al dossier, che ha spiegato che le trattative sono tuttora in corso e che l'accordo potrebbe essere annunciato già domani.
Heritage, ha aggiunto la fonte, sta valutando se distribuire un dividendo straordinario agli azionisti.
Secondo il Sunday Times, che non cita fonti, il dividendo si aggirerebbe tra i 90 e i 100 pence per azione.
Heritage, in trattative con la turca Genel Energy che vorrebbe acquisirla per 6 miliardi di dollari, è il gestore dei campi e detiene il 50% di due concessioni in Uganda. I campi, secondo le stime, contengono più di 700 milioni di barili di greggio.
Eni ha preferito non rilasciare commenti, mentre non è stato finora possibile contattare Heritage.
A detenere l'altro 50% delle due concessioni nel bacino del lago Albert, al confine con la Repubblica Democratica del Congo, è Tullow Oil , che sta cercando di vendere fino al 50% della sua quota.
((Redazione General News Milano +3902 66129 720, fax +3902 867846, italy.online@news.reuters.com))

22/11




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Chi danzava fu giudicato folle da chi non riusciva a sentire la musica.


TRADING ITALIA

Gli indici europei provano a rimbalzare in settimana trainati dall’ipervenduto accumulato nelle ultime sedute: Cac40 e Dax +1,5%. A Milano l’FTSE/Mib (+1%, 22.740) ha “riconosciuto” i supporti posti verso 22.500 e punta alle prime resistenze a 23mila punti. Ricordiamo che oggi pesa sul nostro indice anche lo stacco dividendi quantificabile in uno 0,38%. Il dollaro torna a indebolirsi sull’euro (Eu/Usd 1,4975) e il brent tratta a 78,45 dollari/barile.

ATLANTIA (17,75 eu, Long da 17,1 eu). Si concede una pausa dopo il recente rally, ma il quadro rimane positivo. Venderemo verso area 19 eu. Allerta sotto 16,3 eu.
ENI (17,12 eu). Rimbalza dai supporti in mattinata (+1,5%). Non abbiamo posizioni aperte di medio periodo perché preferiamo attendere segnali più convincenti. Resistenze a 18,5 eu. Inviato un WEBSIM ALERT SMS prima dell’apertura.
IMPREGILO (2,38 eu, long da 2,40 eu). Il quadro di breve rimane molto volatile.
Il titolo si muove sui nostri livelli di ingresso. Acquistare/Mantenere per target verso area 2,90 eu. Stop loss a 2,30 eu.
LOTTOMATICA (13,66 eu). Fatica a reagire dopo la violenta flessione di venerdì
(-5%). Strategia chiusa per stop loss al cedimento di area 14 eu. Rinviamo alla scheda per i nuovi livelli di ingresso.
SAIPEM (22,17 eu). Non abbiamo strategie. Il titolo rimane in ipercomprato nel breve. Attendiamo una flessione verso area 20,5/20 eu per intervenire.
TELECOM ITALIA (1,11 eu). Non abbiamo posizione. Attesa una flessione verso i supporti a 1,05 eu.
NOTA: calcoliamo un’area di tolleranza del +/- 1,5% sui nostri livelli tecnici (entry level, target e stop loss). Altri titoli “su livelli operativi interessanti” si trovano nella sezione di analisi tecnica di Websim.it “TRADING”, curata con aggiornamenti intraday. TRADING INTRADAY: spunti operativi quotidiani, con aggiornamenti real time, nella rubrica curata su Websim

12:02-23/11




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L’affiorare della coscienza si fonde al rivelarsi delle cose.



MARKET TALK: bene Ftse Mib, dato macro Usa poco rilievo (esperta)

MILANO (MF-DJ)-Il Ftse Mib ha chiuso a 22956 punti salendo dell''1,98%.
"Le borse europee hanno fatto registrare un ottima performance, favorite dall''aumento delle quotazioni del greggio e dell''oro. La positivita'' degli operatori di borsa non si e'' consolidata a seguito della diffusione del dato macro Usa". Cosi spiega un''economista intervistata da MF-Dow Jones.
"L''incremento delle vendite di case di vecchia costruzione, infatti, e'' stato influenzato da fattori esogeni, quali gli sgravi fiscali approvati dal governo statunitense. Inoltre, trattandosi di lotti gia'' esistenti, la vendita non ha contribuito a creare valore all''economia statunitense".

18:12-23/11




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ciao BBiondo OK!
 

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REBUS - MISTERO GENESI 2A PUNTATA - 4/5 - YouTube

Per la maggior parte degli uomini il rifiuto a credere in qualcosa nasce dalla fede cieca in qualcos’altro.


martedì 24 novembre

BERLINO
- Indice Ifo novembre (10,00)

BRUXELLES
- Zona euro, ordini industria settembre (11,00)

WASHINGTON
- Pil preliminare, deflatore vendite e 'pce' core 3° trimestre (14,30)
- Indice Chase/Shiller prezzi case settembre (15,00)
- Fiducia consumatori novembre, prezzi case settembre (16,00)




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Dice il saggio:
Più fai uso di doping e più poi sarà dolorosa la disintossicazione. Stateve accorti guagliò :cool::bye:
 
Buon giorno Dottore

hai visto quanti che si interessano alla nostra salute?



Il dj ha superato il Piave la trend Arancione partiva dai max del 2007 stava a 14 k buon segno OK!

sempre soldi a zero danno sempre liquidita abnorme riversata sui mercati sempre quello il mio tg 11 k a Novembre oramai sono stufo di ripeterlo da 5 mesi.... :)

manca all'appello in NDSQ, oggi datonzoli interessanti...

buona giornata :bow:

http://www.youtube.com/watch?v=-TU7ruN3XUU
 

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