Ludovico Massa
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Ad ogni modo, prendiamo anche per buona l'ipotesi degli stranieri virtuosi i quali, una volta giunti in Italia, diventano dei barbari dando sfogo agli istinti che nei loro paesi di origine vengono repressi. Non è un comportamento giustificabile ma è insito nella natura umana assumere atteggiamenti e comportamenti in sintonia con l'ambiente in cui ci si trova. Voglio dire....se io sono in giro per Milano e mi scappa da pisciare, cerco un bagno pubblico o un bar. Ma se mi trovo in una città dove vedo la gente pisciare liberamente per strada ad ogni angolo, allora ad un certo punto penso "boh..evidentemente qui è normale fare così" e quindi mi adeguo.
Ecco allora che personalmente non provo più di tanto rabbia ed indignazione verso i presunti stranieri barbari.
Piuttosto mi pongo il problema per cui sia il mio paese a favorire certe predisposizioni.
Mah, lasciamo da parte gli svizzeri e i tedeschi in autostrada che mi sembrano un po' problemi minori.
Pero' non e' che possiamo dire che gli italiani a senso civico siano sempre peggio di ogni abitante dell'orbe terracqueo: c'erano anche posti dove prima "non si pisciava per strada" o quantomeno erano fenomeni limitati. Al limite potremmo dire che non puniamo abbastanza quei 100 che adesso pisciano per strada, ma chi deve applicare le regole si trova spesso molto in difficolta' per i motivi che tutti conosciamo.
Chiunque abbia dimestichezza con i mezzi pubblici o, soprattutto, con i treni regionali che portano la gente al lavoro sa benissimo che la situazione e' ormai fuori controllo a livello di sicurezza: situazioni che prima semplicemente non c'erano o erano statisticamente irrilevanti. In questi casi dire che e' l'aria italiana a fare diventare incivili dei perfetti gentlemen mi pare molto fantasioso. E mi sto limitando a infrazioni che vengono considerate come minori, anche se i controllori di Trenord non saranno molto d'accordo.