JaiGuru72
Armiamoci e partite
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Questo sarebbe un post in topic?
Una volta appurato l’andazzo, permetterai che uno si adegui
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I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link
Questo sarebbe un post in topic?
Buongiorno Signori.
Vale lo stesso per me.
....
E ora torno sul divano con un buon libro: oggi un buon ristorantino sul mantovano mi aspetta… devo dosare le forze
Ora magari scrivo una scemenza.
Vivere di rendita non è solo l'aspetto finanziario. Se hai bisogno di esporre la tua situazione finanziaria come quadro generale, per un consiglio, ci sta. Se ti servono consigli per migliorare il tuo piano, pure. Ma se hai bisogno di indicazioni da zero, di essere guidato passo passo, se cerchi la formula, la risposta è che non puoi vivere di rendita. Non starò a spiegare perché, in quanto ovvio.
Non è solo l'aspetto finanziario, dicevo. Io ho iniziato a leggere la discussione più che altro per vedere come altre persone pongono la loro vita in relazione con questa decisione.
Chi risparmia, chi non risparmia, chi fa qualche rinuncia, chi la prende moralmente bene, chi magari no.
Perché c'è questo obiettivo che uno si pone. Poi finalmente stacchi. Stai meglio? Sei più felice? Il primo anno? Il secondo? Qualcuno s'è annoiato ed è tornato indietro? Il lavoro mi ha fatto venire la depressione/esaurimento, il non far nulla sicuramente è una pausa necessaria, ma saprò gestire bene il tempo della mia vita che ricompro? Come lo gestiscono gli altri? Oppure l'inoperosità mi renderà ancora più malinconico?
Perché la ruota è il lavoro, certo. Ma se vogliamo estendere il concetto è tutta la vita.
Tutte queste domande hanno risposte soggettive, personali. Nessuno può rispondere se non per sé. Non c'è una tabella. Non si può rispondere come a "Salve sono Caio, ho 500k, due case, niente figli e, in teoria, mi aspetta una discreta eredità, che dite?".
E quindi leggendo qui il mio interesse si rivolge verso i vostri modi di vivere, i pensieri, le esperienze, le situazioni.
Il viaggio di quella signora o ragazza, che torna dall'Iran, è un'esperienza. Orso che concilia la rendita con la famiglia. La situazione di Ortis nel '92. Potrei citare un tratto caratteristico di interesse in quasi tutti.
Quindi gli OT per me sono molti meno di quanto si pensi.
E se la maggior parte di voi si trova qui ad interagire da anni, ha probabilmente esigenze di condivisione simili. Perché se fosse un mero "matematicamente posso?", bon, sì, no, quasi. E ci sarebbe poco da aggiungere.
È una discussione molto umana, questa, per un forum a tema finanziario. Ma potrebbe essere diversamente?
...
Io sono sempre stato per il "chi si accontenta gode"... tanto una situazione perfetta è impossibile da trovare.
E soprattutto mangerei spaghetti alle vongole tutti i giorni per tutto il resto della mia vita!
Nel thread sul BO65 poco fa si discuteva sulla rendita una volta raggiunti i 65 anni...
Il BO65, se si opta per la rendita mensile (per i 15 anni successivi) garantisce un tasso minimo del 2,25% lordo.
Ipotizzando che ai miei 65 anni esisterà un ambiente economico/finanziario tale per cui il tasso netto dei BTP è del 4%, come investireste il capitale ottenuto in modo da garantire una rendita (chiaramente contemplando la totale erosione del capitale) per i 15 anni successivi ?
Comprare un btp a 10 anni, spendere le cedole e contestualmente vendere "quote" del btp per rimpinguare la rendita ?
Esiste un metodo più efficiente/sicuro/furbo per ottenere un funzionamento simile alla rendita di 15 anni come fa il BO65 ?
Nel thread sul BO65 poco fa si discuteva sulla rendita una volta raggiunti i 65 anni...
Il BO65, se si opta per la rendita mensile (per i 15 anni successivi) garantisce un tasso minimo del 2,25% lordo.
Ipotizzando che ai miei 65 anni esisterà un ambiente economico/finanziario tale per cui il tasso netto dei BTP è del 4%, come investireste il capitale ottenuto in modo da garantire una rendita (chiaramente contemplando la totale erosione del capitale) per i 15 anni successivi ?
Comprare un btp a 10 anni, spendere le cedole e contestualmente vendere "quote" del btp per rimpinguare la rendita ?
Esiste un metodo più efficiente/sicuro/furbo per ottenere un funzionamento simile alla rendita di 15 anni come fa il BO65 ?
Che post meraviglioso!
Qualche settimana fa un amico mi esprime la sua posizione sulla "pensione" che si profila all'orizzonte e sulle sue preoccupazioni.
Lui è un funzionario telecom che ha anche ereditato un'azienda dal padre e mi dice che secondo lui tutti noi "apprezziamo" qualcosa quando ci manca e quando dobbiamo soffrire un po' per averla.
Per es: Noi apprezziamo il mese di vacanze all'anno, perchè dobbiamo lavorare gli altri 11 mesi. Se stessimo sempre in vacanza ci annoieremmo e non apprezzeremmo più quel mese all'anno che possiamo non lavorare.
Ugualmente per tutto:
ci piace vedere le serie tv, perchè le vediamo "ogni tanto". Se passassimo tutto il giorno a vedere le serie TV ci romperemmo gli zebedei.
ci piacciono gli spaghetti con le vongole, perchè li mangiamo ogni tanto, se li mangiassimo tutti i giorni ci verrebbe la nausea
e così via... fino al topic: ci piacerebbe vivere di rendita perchè adesso dobbiamo lavorare... se veramente campassimo di rendita, ci annoieremmo al punto che vorremmo lavorare!
Io dissento fortemente da questa posizione che presuppone una "insoddisfazione perenne" insita e ineliminabile nella mente umana, che però è essa stessa motore di progresso e di operosità: nella sua idea, se uno si siede e si ferma e si adagia, non progredisce, non ha più stimoli, non è più attivo, si abbrutisce e invecchia prima.
Se così fosse, per esempio, uno dovrebbe stancarsi del matrimonio e cambiare partner come si cambiano le scarpe... oppure stancarsi delle proprie passioni... cambiare abitudini ogni mese, ecc...
Non credo che mi stancherei se non dovessi più impegnare il mio tempo con il lavoro. E personalmente non capisco neanche chi ragiona come il mio amico che è mentalmente sempre proiettato verso qualcos'altro, quasi fosse un neolaureato rampante che vuole fare carriera a tutti i costi. E se non lo è per sé lo è per i figli, per i quali fa sempre discorsi di "opportunità", "occasioni di miglioramento", viaggi, formazione internazionale, carriere internazionali... o con la moglie che a 55 anni ancora manda curricula e cambia lavoro per "avanzare" di carriera, ambire a qualcos'altro...
Io sono sempre stato per il "chi si accontenta gode"... tanto una situazione perfetta è impossibile da trovare.
E soprattutto mangerei spaghetti alle vongole tutti i giorni per tutto il resto della mia vita!
Che post meraviglioso!
Qualche settimana fa un amico mi esprime la sua posizione sulla "pensione" che si profila all'orizzonte e sulle sue preoccupazioni.
Lui è un funzionario telecom che ha anche ereditato un'azienda dal padre e mi dice che secondo lui tutti noi "apprezziamo" qualcosa quando ci manca e quando dobbiamo soffrire un po' per averla.
Per es: Noi apprezziamo il mese di vacanze all'anno, perchè dobbiamo lavorare gli altri 11 mesi. Se stessimo sempre in vacanza ci annoieremmo e non apprezzeremmo più quel mese all'anno che possiamo non lavorare.
Ugualmente per tutto:
ci piace vedere le serie tv, perchè le vediamo "ogni tanto". Se passassimo tutto il giorno a vedere le serie TV ci romperemmo gli zebedei.
ci piacciono gli spaghetti con le vongole, perchè li mangiamo ogni tanto, se li mangiassimo tutti i giorni ci verrebbe la nausea
e così via... fino al topic: ci piacerebbe vivere di rendita perchè adesso dobbiamo lavorare... se veramente campassimo di rendita, ci annoieremmo al punto che vorremmo lavorare!
Io dissento fortemente da questa posizione che presuppone una "insoddisfazione perenne" insita e ineliminabile nella mente umana, che però è essa stessa motore di progresso e di operosità: nella sua idea, se uno si siede e si ferma e si adagia, non progredisce, non ha più stimoli, non è più attivo, si abbrutisce e invecchia prima.
Se così fosse, per esempio, uno dovrebbe stancarsi del matrimonio e cambiare partner come si cambiano le scarpe... oppure stancarsi delle proprie passioni... cambiare abitudini ogni mese, ecc...
Non credo che mi stancherei se non dovessi più impegnare il mio tempo con il lavoro. E personalmente non capisco neanche chi ragiona come il mio amico che è mentalmente sempre proiettato verso qualcos'altro, quasi fosse un neolaureato rampante che vuole fare carriera a tutti i costi. E se non lo è per sé lo è per i figli, per i quali fa sempre discorsi di "opportunità", "occasioni di miglioramento", viaggi, formazione internazionale, carriere internazionali... o con la moglie che a 55 anni ancora manda curricula e cambia lavoro per "avanzare" di carriera, ambire a qualcos'altro...
Io sono sempre stato per il "chi si accontenta gode"... tanto una situazione perfetta è impossibile da trovare.
E soprattutto mangerei spaghetti alle vongole tutti i giorni per tutto il resto della mia vita!
A chi fa bene il rialzo dei tassi?
1) alle banche
2) bot people
Cosa ne pensare?
https://www.milanofinanza.it/news/b...:~:text=I rialzi dei tassi sono,di circa l'8%
Che post meraviglioso!
Qualche settimana fa un amico mi esprime la sua posizione sulla "pensione" che si profila all'orizzonte e sulle sue preoccupazioni.
Lui è un funzionario telecom che ha anche ereditato un'azienda dal padre e mi dice che secondo lui tutti noi "apprezziamo" qualcosa quando ci manca e quando dobbiamo soffrire un po' per averla.
Per es: Noi apprezziamo il mese di vacanze all'anno, perchè dobbiamo lavorare gli altri 11 mesi. Se stessimo sempre in vacanza ci annoieremmo e non apprezzeremmo più quel mese all'anno che possiamo non lavorare.
Ugualmente per tutto:
ci piace vedere le serie tv, perchè le vediamo "ogni tanto". Se passassimo tutto il giorno a vedere le serie TV ci romperemmo gli zebedei.
ci piacciono gli spaghetti con le vongole, perchè li mangiamo ogni tanto, se li mangiassimo tutti i giorni ci verrebbe la nausea
e così via... fino al topic: ci piacerebbe vivere di rendita perchè adesso dobbiamo lavorare... se veramente campassimo di rendita, ci annoieremmo al punto che vorremmo lavorare!
Io dissento fortemente da questa posizione che presuppone una "insoddisfazione perenne" insita e ineliminabile nella mente umana, che però è essa stessa motore di progresso e di operosità: nella sua idea, se uno si siede e si ferma e si adagia, non progredisce, non ha più stimoli, non è più attivo, si abbrutisce e invecchia prima.
Se così fosse, per esempio, uno dovrebbe stancarsi del matrimonio e cambiare partner come si cambiano le scarpe... oppure stancarsi delle proprie passioni... cambiare abitudini ogni mese, ecc...
Non credo che mi stancherei se non dovessi più impegnare il mio tempo con il lavoro. E personalmente non capisco neanche chi ragiona come il mio amico che è mentalmente sempre proiettato verso qualcos'altro, quasi fosse un neolaureato rampante che vuole fare carriera a tutti i costi. E se non lo è per sé lo è per i figli, per i quali fa sempre discorsi di "opportunità", "occasioni di miglioramento", viaggi, formazione internazionale, carriere internazionali... o con la moglie che a 55 anni ancora manda curricula e cambia lavoro per "avanzare" di carriera, ambire a qualcos'altro...
Io sono sempre stato per il "chi si accontenta gode"... tanto una situazione perfetta è impossibile da trovare.
E soprattutto mangerei spaghetti alle vongole tutti i giorni per tutto il resto della mia vita!
A chi fa bene il rialzo dei tassi?
1) alle banche
2) bot people
Cosa ne pensare?
https://www.milanofinanza.it/news/b...:~:text=I rialzi dei tassi sono,di circa l'8%
Personalmente, mi sono sopreso a fare trading, degli incrementi, che dovevano servire ad alzare il rendimento medio, con la salita dei prezzi degli ultimi giorni sono diventati una plusvalenza. Mi ero ripromesso di no, di non fare trading. Perché sono stato a fare un lavoro, di fatto. Guardare grafici, notizie, i famosi buoni consigli nel topic di kikka,
Non è questione di evitare il trading per paura di cadere nella trappola di mettersi a fare "un lavoro".
Ciascuno impiega il tempo libero come meglio crede e se qualcuno si diverte ad impiegarlo facendo trading , non vedo dove sia il problema.
La vera questione è quanta percentuale del tuo patrimonio complessivo ci metti per fare trading
Sì, infatti interpreto la cosa come un qualcosa che ora mi diverte. Che ho avuto voglia di fare, mi fa riflettere, ma va bene. Ma se l'ho preferito ad altro è probabilmente per il riflesso pavloviano della plusvalenza.
Il patrimonio investibile è incastrato ma cedolante per 6/8+, 1/8 l'ho messo nell'acquisto della settimana scorsa e ora è rientrato, doveva essere cassetto, invece no. Quando riscende penso di fare altri giri. Se resto incastrato, cedolo.
La nota negativa è che con gli 8/8 sto investendo più di quanto previsto. Praticamente tutto, salvo il salvadanaio con la scritta rompere qui in caso di emergenza.
sul totale del tuo patrimonio (100%) quanto stai dedicando in % al trading ?