Vivere di rendita, posso (Vol. LVIII)?

  • Ecco la 70° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Settimana di risk-off per i principali indici per via dei timori legati all’inflazione persistente e alle prospettive di tassi ancora elevati a lungo. Anche se il report di oggi sull’indice core Pce, la misura molto gradita alla Fed per valutare l’inflazione, ha mostrato un parziale raffreddamento, o quantomeno una stabilità. L’indice ha riportato una crescita su base annua del 2,8%, in linea con le previsioni degli analisti e con la rilevazione del mese precedente. Questo dovrebbe lasciare più margine di manovra alla Fed per abbassare i tassi di interesse nel corso del 2024. Passando al Vecchio Continente, il report sull’inflazione dell’Eurozona ha mostrato un indice al 2,6%, oltre il 2,5% atteso e in accelerazione rispetto al 2,4% precedente.
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Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Signori, quello della classe energetica è un problema marginale anche se sbagliando lo stanno ingigantendo. Come qualcuno di voi ha osservato, con i cambiamenti climatici in atto il cappotto alle case è uno spreco di denaro.
Diverso è il problema della tropicalizzazione del clima:
1- Stiamo dei mesi senza pioggia, tutte le falde si sono abbassate e avremo sempre più spesso problemi idrici.
2-Le piogge si concentrano in poche ore e in grandi quantità
3-Siamo sempre più interessati da venti fortissimi che scopèrchiano tetti.
I soldi vanno spesi per:
A- Dissesto idrogeologico (vanno defiscalizzati gli abitanti dei territori collinari affinchè si facciano carica di regolamentare le acque come si faceva fino a 60 anni fa quando eravamo tutti contadini .I Proprietari dei terreni incolti devono rispondere della regimentazione delle acque nei terreni di proprietà.)
B-Creazione di nuovi invasi per raccolta acque piovane.(fra poco l'acqua costerà più dello spumante).
C-Rifare gli impianti idrici delle case sdoppiando le tubazioni per acque potabili, e per acque per servizi igienici.(non ha più senso buttare l'acqua potabile nel cesso).
D-Rivedere il dimensionamento degli scarichi delle acque sia sulle strade che sui tetti delle case (le gronde e i pluviali sono diventate sottodimensionate per affrontare una tropicalizzazione delle piogge).
E-Rivedere il dimensionamento dei tetti(se non lo facciamo a turno dovremo andare per strada a raccogliere tegole, coppi e travature in legno).
Da parte mia la prima spesa che affronterò per la mia villetta unifamiliare sarà quella di rifare il tetto, non certo il cappotto.
 
grazie mille

ho un attestato di qualificazione energetica rilasciato e timbrato dall'architetto responsabile
vedo una miriade di dati per lo più descrittivi sull'immobile e le sue caratteristiche con un risultato che vi trascrivo:

risultati:
fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale 8346 kwh/anno
indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale proprio dell'edificio 81.3445 kwh/mq anno
pertinente valore limite dell'indice di prestazione energetica limite per la climatizzazione invernale 81.3445 kwh/mq anno

ma non vedo una categoria assegnata o dove la dovrei trovare?

:confused:
 
grazie mille

ho un attestato di qualificazione energetica rilasciato e timbrato dall'architetto responsabile
vedo una miriade di dati per lo più descrittivi sull'immobile e le sue caratteristiche con un risultato che vi trascrivo:

risultati:
fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale 8346 kwh/anno
indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale proprio dell'edificio 81.3445 kwh/mq anno
pertinente valore limite dell'indice di prestazione energetica limite per la climatizzazione invernale 81.3445 kwh/mq anno

ma non vedo una categoria assegnata o dove la dovrei trovare?

:confused:
in ape foglio prestazione energetica globale lo trovi scritto
 
in ape foglio prestazione energetica globale lo trovi scritto
boh, mi sa che non ce l'ho, ho trovato solo una dichiarazione dell'architetto intitolata "attestato di qualificazione energetica" richiamata anche nel rogito ma di classe energetica non leggo nulla
 
boh, mi sa che non ce l'ho, ho trovato solo una dichiarazione dell'architetto intitolata "attestato di qualificazione energetica" richiamata anche nel rogito ma di classe energetica non leggo nulla
quanti metri quadrati e' la casa?
 
63,08 dichiarata superficie utile sul quel documento
 
boh, mi sa che non ce l'ho, ho trovato solo una dichiarazione dell'architetto intitolata "attestato di qualificazione energetica" richiamata anche nel rogito ma di classe energetica non leggo nulla

Puoi evitare di perderci tempo sopra, la classe energetica ha subito nel tempo diverse riclassificazioni rendendo i requisiti di trasmittanza progressivamente sempre più stringenti.

Se segui questo post introduttivo ti fai un'idea, l'asticella viene continuamente alzata:

Nuovi edifici nZEB dal 2021

L'aspetto che mal si concilia con una normativa europea che fissi una classe energetica minima universale consiste nel fatto che oggi le classi energetiche di immobili siti in zone climatiche diverse non sono direttamente comparabili.

Questo significa che da qui al 2030 i regolatori dovranno rimettere mano per l'ennesima volta al modello di classificazione energetica degli edifici per poterli rendere confrontabili a livello europeo.
 
63,08 dichiarata superficie utile sul quel documento

Come stimare la classe energetica (senza APE)

se fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale 8346 kwh/anno
e se superficie mq 63,08

calcolo 8346/63,08 = (eph kwh/m2 )-> 132,30 classe E (da verificare sull'ape ,assieme alla zona climatica )
tipica delle case realizzate negli anni ‘90 con qualche forma di isolamento termico del tetto.
Classe Energetica della Casa [la mini-guida]
 
Ultima modifica:
A parità di location....una casa in classe A in un posto di m...a perderà meno valore di una casa in classe G in un posto di m...a
Precisiamo che la "location" di un certo livello se la può permettere solo chi ha i soldi..ovvero quelli che vanno nel negozio di lusso a comprarsi il cappotto di hermes.
Diciamo anche che se in un "posto di m" si avvia un progetto di riqualificazione organico (ristrutturazione dei ruderi privati, pulizia strade e spazi comunali, apertura servizi di prossimità, connessione con trasporto pubblico, etc) il "posto di m" diventa una location piacevole e accogliente.

Purtroppo in Italia si ragiona per interessi privati e personali (dai camorristi "che ci frega se inquiniamo le falde acquifere tanto noi beviamo acqua in bottiglia", a quelli "che ci frega del cambiamento climatico tanto in Liguria c'è il clima mite"), quindi questo processo virtuoso raramente viene agevolato/incentivato (forse unica eccezione alcune periferie milanesi negli ultimi 20 anni)
 
Io ho ristrutturato due anni fa una casa a Roma, completamente nuova, risultato: classe F. Non si tratta di un rudere ma di un comune appartamento cittadino. Per salire di classe serve il cappotto ma dubito che se fosse confermato il 65% a tendere saranno in molti a fruirne. A mio parere senza cessione del credito si depotenziano di molto i vantaggi.
C'è da dire che le categorie su cui si basa la normativa UE sono diverse da quelle usate oggi in Italia.
Quindi la tua classe F potrebbe benissimo diventare classe E.

Detto ciò, soprattutto a Roma, è indegno si continui con enormi terrazze condominiali piene di antenne (due per appartamento, normativa su impianti tv condominiali mai realmente applicata) e nessun pannello solare (che per altro è anche meno impattante visivamente).

L'auto-produzione parziale di energia elettrica, soprattutto ai fini del raffrescamento interno, sarà il vero trend italiano dei prossimi anni (cioè "in estate col sole farà caldo e l'energia per i condizionatori costerà di più").
 
Puoi evitare di perderci tempo sopra, la classe energetica ha subito nel tempo diverse riclassificazioni rendendo i requisiti di trasmittanza progressivamente sempre più stringenti.

Se segui questo post introduttivo ti fai un'idea, l'asticella viene continuamente alzata:

Nuovi edifici nZEB dal 2021

L'aspetto che mal si concilia con una normativa europea che fissi una classe energetica minima universale consiste nel fatto che oggi le classi energetiche di immobili siti in zone climatiche diverse non sono direttamente comparabili.

Questo significa che da qui al 2030 i regolatori dovranno rimettere mano per l'ennesima volta al modello di classificazione energetica degli edifici per poterli rendere confrontabili a livello europeo.

COME MIGLIORARE LA PRESTAZIONE ENERGETICA di 2 CLASSI​

MIGLIORARE LA CLASSE ENERGETICA di 2 livelli - Classifica e costi
 
Purtroppo in Italia si ragiona per interessi privati e personali (dai camorristi "che ci frega se inquiniamo le falde acquifere tanto noi beviamo acqua in bottiglia", a quelli "che ci frega del cambiamento climatico tanto in Liguria c'è il clima mite"), quindi questo processo virtuoso raramente viene agevolato/incentivato (forse unica eccezione alcune periferie milanesi negli ultimi 20 anni)
Scusa, ma questa è una forzatura.. non so se accentuata dall'antipatia verso qualcuno che abita in Liguria, ma rimane una forzatura.
Intanto inquinare una falda è un reato penale e anche molto grave, NON mettere i pannelli fotovoltaici sul proprio tetto perché il rapporto costo/beneficio è basso in quanto una persona può fare già attenzione ai consumi è e rimane una scelta.

Per il resto concordo che per riqualificare intere zone, specie certe periferie, deve essere fatto un lavoro corale pubblico e privato che non può essere certamente limitato al fatto di mettere il cappotto ad un edificio sì e uno no, tantomeno portare l'illuminazione pubblica a leda senza avere un parco giochi che non sia un tappeto di siringhe e la fermate dell'autobus a 3 km di distanza.
 
L'auto-produzione parziale di energia elettrica, soprattutto ai fini del raffrescamento interno, sarà il vero trend italiano dei prossimi anni (cioè "in estate col sole farà caldo e l'energia per i condizionatori costerà di più").
Condivido queste osservazioni: la tendenza è passare dall'essere "consumer" a "prosumer", cioè prodursi, per quanto possibile, quello che si consuma.
A maggior ragione, quindi, l'imposizione di "cappottare" le case andrebbe ben ponderata: in un territorio come quello italiano, penso che per almeno la metà delle abitazioni (dalla Toscana in giù, eccetto - ovviamente - le poche aree montuose) possa essere più conveniente un'autoproduzione di energia elettrica che un cappotto, con le problematiche nelle abitazioni non recenti - cioè la maggior parte - che l'apposizione di un simile isolamento porterebbe in termini di risalita umidità ecc.

Non per essere polemici (la mia posizione è nota), ma a Bruxelles, quando impongono alcune cose, dovrebbero tenere conto del fatto che il clima a Berlino non è lo stesso che a Milano, o a Roma, o a Siviglia...
 
Se ci vivi e non hai intenzione di vendere, dal punto di vista energetico meglio la prima ovviamente.
soprattutto Se ci devi vivere se,pre preferire una zona signorile…
basta un bel vicino esotico…che ti sei rovinato vivere e capitale…
zona zona zona for ever
 
Signori, quello della classe energetica è un problema marginale anche se sbagliando lo stanno ingigantendo. Come qualcuno di voi ha osservato, con i cambiamenti climatici in atto il cappotto alle case è uno spreco di denaro.
Diverso è il problema della tropicalizzazione del clima:
1- Stiamo dei mesi senza pioggia, tutte le falde si sono abbassate e avremo sempre più spesso problemi idrici.
2-Le piogge si concentrano in poche ore e in grandi quantità
3-Siamo sempre più interessati da venti fortissimi che scopèrchiano tetti.
I soldi vanno spesi per:
A- Dissesto idrogeologico (vanno defiscalizzati gli abitanti dei territori collinari affinchè si facciano carica di regolamentare le acque come si faceva fino a 60 anni fa quando eravamo tutti contadini .I Proprietari dei terreni incolti devono rispondere della regimentazione delle acque nei terreni di proprietà.)
B-Creazione di nuovi invasi per raccolta acque piovane.(fra poco l'acqua costerà più dello spumante).
C-Rifare gli impianti idrici delle case sdoppiando le tubazioni per acque potabili, e per acque per servizi igienici.(non ha più senso buttare l'acqua potabile nel cesso).
D-Rivedere il dimensionamento degli scarichi delle acque sia sulle strade che sui tetti delle case (le gronde e i pluviali sono diventate sottodimensionate per affrontare una tropicalizzazione delle piogge).
E-Rivedere il dimensionamento dei tetti(se non lo facciamo a turno dovremo andare per strada a raccogliere tegole, coppi e travature in legno).
Da parte mia la prima spesa che affronterò per la mia villetta unifamiliare sarà quella di rifare il tetto, non certo il cappotto.
Molto probabilmente hai ragione, non sono un esperto, ma il problema è il metodo: se in Italia il rischio è la tropicalizzazione e quindi eventualmente rinforzare il tetto, mentre a Berlino il problema è il freddo e quindi bisogna eventualmente fare il cappotto è un fatto che dovrebbe essere lasciato al giudizio dei cittadini e al libero mercato e non deciso da una banda di politici a Bruxelles, ignoranti quanto basta, mediamente corrotti, che pretendono di varare norme erga omnes inutili e dannose.
Imho.

Siccome poi qui e’ diventata prassi cancellare post off topic ad capzum, vi informo che per vivere di rendita mi sono comprato 200k del nuovo bond Intel scad 2033 5.2% che è andato sotto la pari.
Così siamo pure in topic. :D
 
Molto probabilmente hai ragione, non sono un esperto, ma il problema è il metodo: se in Italia il rischio è la tropicalizzazione e quindi eventualmente rinforzare il tetto, mentre a Berlino il problema è il freddo e quindi bisogna eventualmente fare il cappotto :D

Cappotto termico: pro e contro - Energit

Il cappotto termico offre isolamento dal caldo e dal freddo.
Quindi va bene per la casa italiana a rischio tropicalizzazione e va bene per quella esposta al freddo berlinese.
Bisognerebbe poi approfondire meglio con esperti del settore per capire se esistono tipologie di cappotto maggiormente adatti all'isolamento dal freddo ed altre per il caldo a seconda dei materiali di cui sono fatti
 
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