In questo thread, nessuno vivrà mai di rendita, m'è parso evidente fin dalle prime iterazioni. Nessuno parla di dove investire i soldi in maniera concreta, e qui si capisce subito che si ha a che fare con dei sognatori.
Risparmiare aiuta, ma quel che si risparmia, va investito. O l'inflazione te lo mangia, i tassi a 0 e l'inflazione bassa possono durare magari un altro decennio, ma basarsi su una condizione economica che è l'antitesi dello sviluppo economico (deflazione da debito) per pianificare il proprio futuro non mi pare una mossa vincente.
Tra l'altro in una deflazione da debiti è molto probabile l'aumento della tassazione da parte dello stato, e il taglio del welfare, dato che la depressione dei consumi interni fa ristagnare il PIL, facendo lievitare il debito, quindi lo stato esplorerà vie "alternative" per reperire quanto serve.
Nell'attuale condizione economica io investo quasi la totalità del mio portafoglio in dollari, la FED è l'unica banca centrale occidentale che sta aumentando i tassi, mentre le altre restano al palo, ne consegue che è più probabile un rafforzamento del dollaro. Questo però potrà destabilizzare il resto del mondo, fortemente indebitato in dollari (emergenti e società specialmente), arrivando al punto assurdo nel quale acquistare bond governativi USA in dollari, nonostante l'aumento dei tassi, possa rivelarsi una mossa vincente nei prossimi anni in caso di una nuova crisi, dato il loro rating AA+.
Starei alla larga dall'azionario europeo, specialmente dalle società indebitate, ancora più alla larga da quelle indebitate in dollari. Sono da escludere anche asset in bolla cosmica come i bond europei in Euro. In caso di crash severo dei mercati (20% di declino o più) inizierò ad accumulare sul MSCI world, intanto solo bond sovrani in dollari e Tbond USA sotto i 10 anni. Per l'azionario USA bisogna stare attenti, ci sono alcuni titoli che a causa dei tassi sono scesi molto (le utilities), che potrebbero essere interessanti, ma occhio alla quantità di debito a tasso variabile, al momento faccio davvero fatica a trovare società americane che mi piaccia avere in portafoglio. Sulle materie prime non mi esprimo, non le conosco abbastanza.
Questa è la mia strategia al momento in breve: bond governativi USA, accumulo dollari ad ogni rimbalzo, bond in dollari sovrani investment grade entro 10 anni da portare a scadenza, possibilmente con cedola buona (non robe tipo 1,5%), accumulo su MSCI world in caso di crash, qualche buona azione anche in Euro ci può stare, ma solo se con poco debito e non esposta a business che vengono colpiti duramente da una recessione, assolutamente NIENTE banche di nessun genere.
Poi una piccola speculazione ci può stare, nei limiti del portafoglio, io per esempio ho un po' di Argentina 2022 e Turchia 2020 in dollari, rischiose, ma la % è contenuta.
Chi investe nel lungo periodo porta a scadenza, non fa trading, altro particolare fondamentale, il suo unico nemico è il default dell'emittente, o un'inflazione tale da mangiarsi il rendimento annuo.