Vivere di rendita, posso (Vol. XIII)?

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
10 differenze di pensiero tra i ricchi e i poveri

Le persone ricche giocano per vincere.
Le persone povere giocano per non perdere.

I ricchi si impegnano per raggiungere la ricchezza.
I poveri vogliono soltanto diventare ricchi.

Le persone ricche pensano in grande.
Le persone povere pensano in piccolo.

I ricchi si concentrano sulle opportunità.
I poveri si concentrano sugli ostacoli o i problemi.

Le persone ricche cercano le soluzioni.
Le persone povere fuggono dai loro problemi.

Le persone ricche agiscono a dispetto della paura.
Le persone povere si fanno fermare dalla paura.

Le persone ricche imparano e crescono costantemente.
Le persone povere pensano di sapere già tutto.

Le persone ricche sanno cosa vogliono e ricevono il meglio.
Le persone povere sanno cosa non vogliono e ricevono proprio quello.

I ricchi gestiscono bene i lori soldi.
I poveri amministrano male i loro soldi.

Le persone ricche hanno i soldi che lavorano duramente per loro.
Le persone povere lavorano duramente per i soldi.


Se una persona povera prova risentimento verso una persona ricca, rimarrà povera. Perché se diventasse ricca proverebbe per se stessa lo stesso risentimento. E’ uno dei punti che non permettono ad un povero di superare la soglia e diventare ricco. Medita su questo punto se è il tuo caso. L’invidia ad esempio richiede più energia di quanto ne richieda il focalizzarsi sul raggiungere la propria ricchezza. Ma la differenza è molto chiara. L’invidia assorbe energia e porta solamente rabbia e frustrazione. Il concentrarsi sugli obiettivi richiede meno energia e porta ricchezza.

A me pare la classica retorica inutile tipica dei coach aziendali. Come se non esistessero colli di bottiglia. Come ben illustra Woody Allen in Matchpoint: abbiamo una tremenda paura di ammettere quanto il caso abbia un peso enorme nella vita degli individui.
La realtà è che ci sono sicuramente più persone in gamba che "slot da ricchi" per cui occorre anche accettare un minimo come vanno le cose. Sembra in azienda quando tutti vogliono diventare dirigenti.
 
i ricchi nel mondo sono un 2% della popolazione mondiale, cio vuol dire che sono degli alieni, che speculano sulla vita altrui per arricchirsi, senza principi sociali ed etica
gente da galera nel 90% dei casi, vedesi trump, berlusconi e truffatori vari, saranno ricchi ma rimaranno sempre delle m....e detestate dalla collettività

basta un netto di 21000 euri per appartenere al 2% ed essere nella schiera di quelli che si arricchiscono sulla pelle degli altri....
Global Rich List
(scrollando in basso si hanno interessanti confronti)

C
 
quanta parte della tua vita e' andata non dipende da te.
fare un piano per godersi al meglio quanto ne resta si


per capirci.... se mi metessero a scegliere tra restare giovane ,lavorare 10 ore al giorno malpagato, oppure pensionato con 3000 euro al mese...preferirei la prima
 
Comunque .....

È molto meglio essere giovani, belli, ricchi e in buona salute, piuttosto che essere vecchi, brutti, poveri e malati. (Massimo Catalano)
 
beh un 360 Modena con 60/65K lo prendi e dopo 3 o 4 anni si sarà svalutato solo di pochi k; se poi la usi solo per andare al bar nei weekend e fai un'assicurazione che puoi attivare solo per quei pochi giorni l'anno in cui la usi, la cifra per mantenerla non diventa neanche proibitiva...l'unico costo inderogabile è il superbollo :wall:

1100 euro
 
i ricchi nel mondo sono un 2% della popolazione mondiale, cio vuol dire che sono degli alieni

I ricchi sono quelli che hanno almeno 5Mln investiti; chi è ricco già vive di rendita.

Ma il "vivere di rendita, posso?" non c'azzecca niente con l'essere ricchi. Vivere con una rendita finanziaria non vuol dire essere ricchi. E, soprattutto, non vuol dire vivere con una rendita da ricchi. Questo è solo un ridicolo cortocircuito che da anni viene fatto in questi thread.

Il "vivere di rendita, posso?" non vuol nemmeno dire essere benestanti. La soglia di "benessere" per l'Italia è stata confermata in questi giorni dal valutare come pensioni d'oro quelle superiori a 4500€ netti, che corrispondono a 100k lordi annui e con moltiplicatore 25 equivalgono ad una rendita di almeno 2,5Mln di patrimonio investito. Chi è benestante sa di poter vivere di rendite.

Il FIRE (cioè il "vivere di rendita, posso?") viene eventualmente preso in considerazione da quelli che potrebbero essere considerati come "quasi benestanti", avendo a disposizione somme da investire fra 500k e 1,5k. Magari un po' in meno, magari un po' in più. Ma bisogna essere in grado di farsi per bene i conti in tasca, senza pregiudizi. E senza pensare ai "ricchi".
 
I ricchi sono quelli che hanno almeno 5Mln investiti; chi è ricco già vive di rendita.

Ma il "vivere di rendita, posso?" non c'azzecca niente con l'essere ricchi. Vivere con una rendita finanziaria non vuol dire essere ricchi. E, soprattutto, non vuol dire vivere con una rendita da ricchi. Questo è solo un ridicolo cortocircuito che da anni viene fatto in questi thread.

Il "vivere di rendita, posso?" non vuol nemmeno dire essere benestanti. La soglia di "benessere" per l'Italia è stata confermata in questi giorni dal valutare come pensioni d'oro quelle superiori a 4500€ netti, che corrispondono a 100k lordi annui e con moltiplicatore 25 equivalgono ad una rendita di almeno 2,5Mln di patrimonio investito. Chi è benestante sa di poter vivere di rendite.

Il FIRE (cioè il "vivere di rendita, posso?") viene eventualmente preso in considerazione da quelli che potrebbero essere considerati come "quasi benestanti", avendo a disposizione somme da investire fra 500k e 1,5k. Magari un po' in meno, magari un po' in più. Ma bisogna essere in grado di farsi per bene i conti in tasca, senza pregiudizi. E senza pensare ai "ricchi".
@blacksmith Concordo in pieno. OK!
 
I ricchi sono quelli che hanno almeno 5Mln investiti; chi è ricco già vive di rendita.

Ma il "vivere di rendita, posso?" non c'azzecca niente con l'essere ricchi. Vivere con una rendita finanziaria non vuol dire essere ricchi. E, soprattutto, non vuol dire vivere con una rendita da ricchi. Questo è solo un ridicolo cortocircuito che da anni viene fatto in questi thread.

Il "vivere di rendita, posso?" non vuol nemmeno dire essere benestanti. La soglia di "benessere" per l'Italia è stata confermata in questi giorni dal valutare come pensioni d'oro quelle superiori a 4500€ netti, che corrispondono a 100k lordi annui e con moltiplicatore 25 equivalgono ad una rendita di almeno 2,5Mln di patrimonio investito. Chi è benestante sa di poter vivere di rendite.

Il FIRE (cioè il "vivere di rendita, posso?") viene eventualmente preso in considerazione da quelli che potrebbero essere considerati come "quasi benestanti", avendo a disposizione somme da investire fra 500k e 1,5k. Magari un po' in meno, magari un po' in più. Ma bisogna essere in grado di farsi per bene i conti in tasca, senza pregiudizi. E senza pensare ai "ricchi".

Trovo tutto molto giusto e sensato, anzi approfitto per riproporre un quesito già posto in passato ma che non ha avuto molte risposte. Trovandosi in questa fascia di patrimonio, OGGI, una persona con normali capacità e conoscenze, come investirebbe i propri denari? Partendo dal presupposta che il ritorno di investimento serva per vivere, o perlomeno, sia una grossa componente di quanto necessario... ne consegue che non si potrebbero seguire le strategie di chi investe in titoli con valuta estera e si può permettere di "aspettare" cambi favorevoli; così come chi investe grandi percentuali del patrimonio sull'azionario...
 
Ma il "vivere di rendita, posso?" non c'azzecca niente con l'essere ricchi. Vivere con una rendita finanziaria non vuol dire essere ricchi. E, soprattutto, non vuol dire vivere con una rendita da ricchi. Questo è solo un ridicolo cortocircuito che da anni viene fatto in questi thread.


Il FIRE (cioè il "vivere di rendita, posso?") viene eventualmente preso in considerazione da quelli che potrebbero essere considerati come "quasi benestanti", avendo a disposizione somme da investire fra 500k e 1,5k. Magari un po' in meno, magari un po' in più. Ma bisogna essere in grado di farsi per bene i conti in tasca, senza pregiudizi. E senza pensare ai "ricchi".

Concordo in pieno, è quello che l'origine del 3D si prefissava e che io e altri provavano ad analizzare, contro altri che partivano dall'assunto che o vivi da ricco (tipo Vacchi) o meglio lavorare.
Col tempo infatti ci si è infatti allineati che per la risposta alla domanda "vivere di rendita, posso?" sia sì, avendo 1M€ circa (l'importo è inversamente proporzionale all'età) e un livello di spese annue da famiglia media italiana, 15/20K anno cadauno.
 
Ultima modifica:
Trovo tutto molto giusto e sensato, anzi approfitto per riproporre un quesito già posto in passato ma che non ha avuto molte risposte. Trovandosi in questa fascia di patrimonio, OGGI, una persona con normali capacità e conoscenze, come investirebbe i propri denari? Partendo dal presupposta che il ritorno di investimento serva per vivere, o perlomeno, sia una grossa componente di quanto necessario... ne consegue che non si potrebbero seguire le strategie di chi investe in titoli con valuta estera e si può permettere di "aspettare" cambi favorevoli; così come chi investe grandi percentuali del patrimonio sull'azionario...

Ritengo che un rentier debba avere un portafoglio prettamente obbligazionario, o comunque investimenti che producano flussi di cassa costanti e prevedibili, principalmente nella valuta che spende (salvo di non risiedere in paesi esteri con monete deboli), e la quota di azionario e valute estere pregiate devono rientrare nella parte di investimenti speculativi. Oltretutto in quell'ottica se la diversificazione porta anche ad avere molti piccoli accrediti con frequenza ravvicinata, piuttosto che tutto in solo momento, aiuta nella gestione delle uscite ;)
 
auto meravigliosa e per intenditori...ma la phiga vieni attirata molto di più con un cavallino rampante sul cofano :D

La mia modesta opinione è che la faida venga attratta dal cavallino rampante per quanto riguarda le spese correnti e future ma venga attratta anche e più dal cavallone rampante dentro i boxer.

Più crudamente, chi ha il cavallino rampante sotto al cofano paga, ma Rocco poi ne gode i benefici aggratis pure se gira in bicicletta.:cool:
 
Ritengo che un rentier debba avere un portafoglio prettamente obbligazionario, o comunque investimenti che producano flussi di cassa costanti e prevedibili, principalmente nella valuta che spende (salvo di non risiedere in paesi esteri con monete deboli), e la quota di azionario e valute estere pregiate devono rientrare nella parte di investimenti speculativi. Oltretutto in quell'ottica se la diversificazione porta anche ad avere molti piccoli accrediti con frequenza ravvicinata, piuttosto che tutto in solo momento, aiuta nella gestione delle uscite ;)

Sono d'accordissimo, il problema è che attualmente solo pochi titoli di stato offrono rendimenti decenti, così come le obbligazioni, e questo fa venir meno uno dei principi cardine dell'investitore, ossia: diversificare. Personalmente parlando, ho fatto in modo di non "cadere in tentazione" mettendo circa il 50% del portafoglio in CD che inizieranno a scadere a gennaio, in modo da vedere dalla finestra la fine del QE e come si assesteranno gli scenari politici (non vorrei però posticipare a maggio)... devo però dire che per stare alla finestra giocoforza occorre stringere la cinghia, sperando di aver fatto la cosa giusta...
 
Sono d'accordissimo, il problema è che attualmente solo pochi titoli di stato offrono rendimenti decenti, così come le obbligazioni, e questo fa venir meno uno dei principi cardine dell'investitore, ossia: diversificare. Personalmente parlando, ho fatto in modo di non "cadere in tentazione" mettendo circa il 50% del portafoglio in CD che inizieranno a scadere a gennaio, in modo da vedere dalla finestra la fine del QE e come si assesteranno gli scenari politici (non vorrei però posticipare a maggio)... devo però dire che per stare alla finestra giocoforza occorre stringere la cinghia, sperando di aver fatto la cosa giusta...

Alla fin fine non si può scappare dal fatto che il rendimento dipende dal rischio.

Che poi i vari QE abbiano distorto il rapporto rischi/rendimenti, questa è comunque la situazione.
 
Per chi sostiene che sia impossibile vivere di rendita partendo da zero, rispondo che non sono d'accordo. Molto difficile sì, ma impossibile no. Da quando ho iniziato a lavorare, ho sempre risparmiato almeno il 40% delle mie entrate, assestandomi, negli ultimi 10 anni, al 65%. Logico che è necessario avere una vita "spartana" senza sentire la mancanza di nulla.

Mi pare che dai per scontato che si parta con l'avere un lavoro il che vuol dire che non stai partendo da zero.
Ma non basta perchè se guadagni poco puoi risparmiare quanto vuoi ma sempre povero rimani e vivere di rendita resterà per sempre un sogno.
 
i ricchi nel mondo sono un 2% della popolazione mondiale
secondo questa definizione direi che un buon 50% della popolazione italiana è ricca

I ricchi sono quelli che hanno almeno 5Mln investiti; chi è ricco già vive di rendita.
secondo questa invece direi che sono molti meno.


Secondo me è ricco chi ha più del necessario per vivere, chi lavora perchè vuole e non perchè deve.
E' ricco chi possiede la punto e non desidera nulla di più, è povero chi ha l'ultimo modello di bmw e desidera la ferrari senza potersela permettere.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Indietro