Vivere di rendita, posso (Vol. XLVI)?

Che discorsi, certo che un patrimonio milionario ne risentira' di piu' dell'inflazione rispetto a chi non riesce a sbarcare il lunario, ma chi dei due se la passera' meglio? Un operaio che non arriva a fine mese oppure uno che ha qualche milione colpito dall'inflazione?


intanto il bund 10Y e' tornato negativo dallo 0.31% di qualche settimana fa'

Molto credo che dipenda dal protrarsi del periodo attuale.. Es. un decennio con rendimenti all'1% ed inflazione del 5% falcidierebbe anche corposi patrimoni.. Paradossalmente la formichina che ha faticato per decenni si ritroverebbe con un bel "cerino in mano" ( pardon avevo scritto cetriolo , quello svolazza sopra le nostre teste :D )
 
Che discorsi, certo che un patrimonio milionario ne risentira' di piu' dell'inflazione rispetto a chi non riesce a sbarcare il lunario, ma chi dei due se la passera' meglio? Un operaio che non arriva a fine mese oppure uno che ha qualche milione colpito dall'inflazione?

Colpito poi è tutto da dimostrare perchè chi ha qualche milione di solito ha anche una cultura finanziaria quanto meno di base che gli permette di vincerla l'inflazione.
Chi deve sbarcare il lunario con lo stipendio da fame invece le becca proprio sui denti non solo perchè non ha cultura finanziaria ma soprattutto perchè non ha finanze da acculturare.
 
Con queste premesse addio sogni da rentier..

Credo si debba valutare l'inflazione media in un arco temporale medio lungo. Se hai tenuto conto del 2, per la tua vita da rentier, a mio parere, puoi agire. Altrimenti, per una cosa o per un'altra, non si compie mail il passo..

Al momento mia spesa alimentare da inizio anno è pari a 478,66 euro, comprese igiene e detersivi. Con le scorte che ho accumulato, dovrei riuscire ad ammortizzare un pochino gli aumenti.
 
Credo si debba valutare l'inflazione media in un arco temporale medio lungo. Se hai tenuto conto del 2, per la tua vita da rentier, a mio parere, puoi agire. Altrimenti, per una cosa o per un'altra, non si compie mail il passo..

Al momento mia spesa alimentare da inizio anno è pari a 478,66 euro, comprese igiene e detersivi.

Fino a poco tempo fa stavamo sotto abbondantemente il 2%.
Guardare inflazione di qualche mese o di un anno ha poco senso.
Non ho qua stime ma penso se allunghiamo l'orizzonte a 5/10 anni é facile che siamo sotto al 2%
 
L'inflazione ( o peggio ancora stagflazione che oramai è assodato che è arrivata ) invece colpisce mediamente proprio maggiormente chi ha di piu'. Chi non ha nulla non perde nulla. Fosse solo la pasta che è aumentata di prezzo, a me ( solo a me ) sembra che invece tutto ( sicuramente i beni che servono nella quotidianità ) sia salito e di parecchio, altro che 5%. Vediamo e speriamo che sia una situazione transitoria, ma ripeto tutte le premesse remano contro.

L'inflazione è la tassa dei poveri, altro che "chi non ha nulla non perde nulla".

Chi ha beni può vedere eroso il proprio patrimonio, ma il mondo va oltre i bond. Immobili, oro e partecipazioni azionarie reggono molto meglio l'inflazione rispetto al timido salario del lavoratore povero. (Chi non ha nulla e vive di sussistenza deve sperare di sfamarsi, ma difficilmente vedrà grandi guadagni vendendo i cavoli o le rape)

Parlando di gente normale occidentale, con basso patrimonio e reddito, un aumento generale dei prezzi si traduce in minor accesso a beni e servizi. Prioritizzando il sostentamento, queste persone pagheranno in salute (rimandando visite a pagamento), in istruzione (i ceti meno abbienti solitamente studiano meno perché han bisogno dello stipendio), in legalità (se non ti bastano i soldi, il crimine tenta di più).

L'inflazione inoltre abbatte il costo del debito, debito che difficilmente sta in capo al nullatenente.
 
L'inflazione è la tassa dei poveri, altro che "chi non ha nulla non perde nulla".

Chi ha beni può vedere eroso il proprio patrimonio, ma il mondo va oltre i bond. Immobili, oro e partecipazioni azionarie reggono molto meglio l'inflazione rispetto al timido salario del lavoratore povero. (Chi non ha nulla e vive di sussistenza deve sperare di sfamarsi, ma difficilmente vedrà grandi guadagni vendendo i cavoli o le rape)

Parlando di gente normale occidentale, con basso patrimonio e reddito, un aumento generale dei prezzi si traduce in minor accesso a beni e servizi. Prioritizzando il sostentamento, queste persone pagheranno in salute (rimandando visite a pagamento), in istruzione (i ceti meno abbienti solitamente studiano meno perché han bisogno dello stipendio), in legalità (se non ti bastano i soldi, il crimine tenta di più).

L'inflazione inoltre abbatte il costo del debito, debito che difficilmente sta in capo al nullatenente.

Una tassa invisibile che aiuta gli stati con alto debito, senza perdere il consenso elettorale.
 
Credo si debba valutare l'inflazione media in un arco temporale medio lungo. Se hai tenuto conto del 2, per la tua vita da rentier, a mio parere, puoi agire. Altrimenti, per una cosa o per un'altra, non si compie mail il passo..

Al momento mia spesa alimentare da inizio anno è pari a 478,66 euro, comprese igiene e detersivi. Con le scorte che ho accumulato, dovrei riuscire ad ammortizzare un pochino gli aumenti.

Complimenti per le spese super contenute :bow:
 
Complimenti per le spese super contenute :bow:

Frutto delle scorte di beni durevoli. Comunque, basta guardare il volantino nuovo di Esselunga (sottocosto dal 03/03) per fare buoni affari e scorte. Poi non compro mai nessun tipo di pasto pronto.
 
Frutto delle scorte di beni durevoli. Comunque, basta guardare il volantino nuovo di Esselunga (sottocosto dal 03/03) per fare buoni affari e scorte. Poi non compro mai nessun tipo di pasto pronto.

A gennaio esselunga mi ha riempito di buoni sconto nei miei molteplici account, anche io ho fatto scorta di qualcosa, in media era 15% di sconto in aggiunta ai prezzi in offerta. Adesso c'e' 20 euro su 80 su carrefour, anche se c'e' inflazione con questi coupon si e' coperti.
 
L'inflazione è la tassa dei poveri, altro che "chi non ha nulla non perde nulla".

Chi ha beni può vedere eroso il proprio patrimonio, ma il mondo va oltre i bond. Immobili, oro e partecipazioni azionarie reggono molto meglio l'inflazione rispetto al timido salario del lavoratore povero. (Chi non ha nulla e vive di sussistenza deve sperare di sfamarsi, ma difficilmente vedrà grandi guadagni vendendo i cavoli o le rape)

Parlando di gente normale occidentale, con basso patrimonio e reddito, un aumento generale dei prezzi si traduce in minor accesso a beni e servizi. Prioritizzando il sostentamento, queste persone pagheranno in salute (rimandando visite a pagamento), in istruzione (i ceti meno abbienti solitamente studiano meno perché han bisogno dello stipendio), in legalità (se non ti bastano i soldi, il crimine tenta di più).

L'inflazione inoltre abbatte il costo del debito, debito che difficilmente sta in capo al nullatenente.

Semmai rende tutti piu' poveri ( se il tasso di crescita della ricchezza e' < o parecchio < dell'inflazione - che era quello che dicevo prima ), non la tassa dei poveri
Per il debito abbatte il peso dello stesso se il tasso di crescita del PIL e' > dell'inflazione, altrimenti il debito stesso rimane un macigno ( proprio il caso dell'Italia ).
Vediamo a fine anno come siamo messi, probabilmente ci ritroveremo con una crescita bassa ( oramai ogni 2/3 settimane viene ridimensionata ) ed inflazione attorno al 5% se non di piu' ( al ritmo attuale ), anche considerando che la BCE ha messo le mani avanti su un rialzo dei tassi.
Le attese di rialzi dei tassi da parte della Bce si riducono. Btp in rally come il Bund, tornato sotto zero - MilanoFinanza.it
 
A gennaio esselunga mi ha riempito di buoni sconto nei miei molteplici account, anche io ho fatto scorta di qualcosa, in media era 15% di sconto in aggiunta ai prezzi in offerta. Adesso c'e' 20 euro su 80 su carrefour, anche se c'e' inflazione con questi coupon si e' coperti.

Io ho fatto scorte da panorama, 15% su 100 euro di spesa e stranamente ( dove aver fatto un po' di paragoni sui volantini ) aveva prezzi migliori della concorrenza ( in genere PAM/Panorama ha i prezzi piu' alti della media sulle stesse marche ), roba di lunga durata, sottovuoto ed in scatola. Un tipo avanti a me si e' praticamente portato via una pedana, non scherzo..
Il "problema" di fondo sono principalmente i prodotti che vanno acquistati e consumati freschi.
 
A gennaio esselunga mi ha riempito di buoni sconto nei miei molteplici account, anche io ho fatto scorta di qualcosa, in media era 15% di sconto in aggiunta ai prezzi in offerta. Adesso c'e' 20 euro su 80 su carrefour, anche se c'e' inflazione con questi coupon si e' coperti.

Esatto

Io ho fatto scorte da panorama, 15% su 100 euro di spesa e stranamente ( dove aver fatto un po' di paragoni sui volantini ) aveva prezzi migliori della concorrenza ( in genere PAM/Panorama ha i prezzi piu' alti della media sulle stesse marche ), roba di lunga durata, sottovuoto ed in scatola. Un tipo avanti a me si e' praticamente portato via una pedana, non scherzo..
Il "problema" di fondo sono principalmente i prodotti che vanno acquistati e consumati freschi.

A parte frutta, verdura e latte, cosa consumi di fresco? Io carne e pesce li surgelo. Formaggi e affettati li tengo sottovuoto e durano molto. Uova e legumi costano poco. Avendo 9 insegne di supermercato, tutte raggiungibili a piedi o in bici, riesco a ottimizzare.
 
Esatto



A parte frutta, verdura e latte, cosa consumi di fresco? Io carne e pesce li surgelo. Formaggi e affettati li tengo sottovuoto e durano molto. Uova e legumi costano poco. Avendo 9 insegne di supermercato, tutte raggiungibili a piedi o in bici, riesco a ottimizzare.

Principalmente proprio pane latte e frutta/verdura.. Formaggi ne consumiamo poco, affettati anche, ma per dire sugli affettati non ho notato rincari, ne' sul latte devo essere onesto ( prendo sempre granarolo latte fresco da 1 o 1,5 litri). Invece su pane, frutta/verdura i prezzi sono saliti abbastanza, oppure bisogna andare su prodotti di minor qualita' ( tipo dai bengalesi ) , ma non e' il mio caso.
 
Semmai rende tutti piu' poveri ( se il tasso di crescita della ricchezza e' < o parecchio < dell'inflazione - che era quello che dicevo prima ), non la tassa dei poveri
Per il debito abbatte il peso dello stesso se il tasso di crescita del PIL e' > dell'inflazione, altrimenti il debito stesso rimane un macigno ( proprio il caso dell'Italia ).
Vediamo a fine anno come siamo messi, probabilmente ci ritroveremo con una crescita bassa ( oramai ogni 2/3 settimane viene ridimensionata ) ed inflazione attorno al 5% se non di piu' ( al ritmo attuale ), anche considerando che la BCE ha messo le mani avanti su un rialzo dei tassi.
Le attese di rialzi dei tassi da parte della Bce si riducono. Btp in rally come il Bund, tornato sotto zero - MilanoFinanza.it

E' chiarissimo il contesto macro.

Intendevo dire che chi è ricco ha armi per difendersi dall'inflazione e non solo subirla. Anzi, il possidente ha l'occasione di cogliere affaroni sulla pelle di chi l'inflazione non può schivarla.

A paga l'affitto. Se aumentano i prezzi, A probabilmente nel tempo pagherà sempre di più.
B possiede 4 immobili. All'aumento dell'inflazione è possibile che parte venga "scaricato" sugli affitti e parte venga incorporato nel valore dell'immobile. Magari non è immune, ma alla fine del giro ha aumentato il proprio vantaggio su A.
 
L'inflazione è la tassa dei poveri, altro che "chi non ha nulla non perde nulla".

Questa frase pero` la si sente sempre dire da chi povero non lo e`, era un leitmotiv dei conduttori di Radio24 e di molti giornalisti/economisti/opinionisti che appartengono come minimo alla classe media.

IMHO si sfrutta la curiosa attitudine italiana di dividere la gente in 2 categorie: i ricchi (i Berlusconi, gli Agnelli, gli attori e sportivi famosi, ecc) e i poveri cioe` tutti gli altri.
Se ragioniamo cosi`, ok, avete ragione.

Ma se invece ragioniamo come fa l'ISTAT e consideriamo povero (a grandi linee) un singolo nullatenente con meno di 750 euro/mese o una coppia con meno di 1000 euro/mese allora le cose cambiano.
Questi veri poveri non hanno quantitativi significativi di denaro o beni finanziari denominati in euro quindi l'inflazione, che per definizione e` la perdita di valore del denaro, dal punto di vista degli stock non li tange.
Dal punto di vista dei flussi ovviamente sarebbero svantaggiati ma la storia recente ci ha mostrato che le pensioni basse, gli assegni sociali e i vari aiuti sono sempre stati rivalutati adeguandoli all'inflazione.
Ricordo che ad esempio Monti ha bloccato la rivalutazione delle pensioni solo sopra 5 volte la minima salvaguardando tutti quelli che stavano sotto oltre ovviamente alle sociali, invalidita`, ecc.
Rimangono purtroppo esclusi quelli con redditi da lavoro bloccato ma il concetto di reddito di cittadinanza in teoria dovrebbe aiutarli.

Passando alla classe media (penso piu` dell'80% della popolazione) ovviamente le cose cambiano drasticamente, gli stock iniziano ad essere significativi e se investiti a tasso fisso o lasciati liquidi :'( pure gli immobili che fanno la parte del leone nella famiglia media italiana li vedo male.
I flussi sia in caso di pensione medio alta che di stipendi (ma anche molti redditi da lavoro autonomo) si adeguano piu` lentamente e non hanno le salvaguardie giustamente istituite per i poveri.

Quindi a me pare che l'infazione danneggi molto piu` la classe media che i poveri veri.


Chi ha beni può vedere eroso il proprio patrimonio, ma il mondo va oltre i bond. Immobili, oro e partecipazioni azionarie reggono molto meglio l'inflazione rispetto al timido salario del lavoratore povero. (Chi non ha nulla e vive di sussistenza deve sperare di sfamarsi, ma difficilmente vedrà grandi guadagni vendendo i cavoli o le rape)

Stai paragonando stock (immobili, oro, bond) con flussi (stipendio) cosa che IMHO porta solo a fare confusione.
Comunque la classe media italiano ha poco in azioni e oro che dovrebbero reggere meglio l'inflazione e molto in BTP e soprattutto immobili che nonostante i bonus generosissimi non mi pare tengano il passo dell'inflazione.



Parlando di gente normale occidentale, con basso patrimonio e reddito, un aumento generale dei prezzi si traduce in minor accesso a beni e servizi. Prioritizzando il sostentamento, queste persone pagheranno in salute (rimandando visite a pagamento), in istruzione (i ceti meno abbienti solitamente studiano meno perché han bisogno dello stipendio), in legalità (se non ti bastano i soldi, il crimine tenta di più).

Il tuo concetto di gente normale occidentale mi pare includa sia i veri poveri che la classe medio-bassa.
Restringendo il discorso ai veri poveri dubito che sia per colpa dell'inflazione che non faranno visite a pagamento o rinunceranno a fare studiare i figli fuori sede, discorso che invece fila per la classe media.


L'inflazione inoltre abbatte il costo del debito, debito che difficilmente sta in capo al nullatenente.

Vero ma il nullatenente non ne viene neppure danneggiato.
 
A paga l'affitto. Se aumentano i prezzi, A probabilmente nel tempo pagherà sempre di più.
B possiede 4 immobili. All'aumento dell'inflazione è possibile che parte venga "scaricato" sugli affitti e parte venga incorporato nel valore dell'immobile. Magari non è immune, ma alla fine del giro ha aumentato il proprio vantaggio su A.

Mah guarda in famiglia abbiamo appena fatto 2 contratti con la cedolare secca che, come saprai, non prevede nessun adeguamento all'inflazione quindi i nostri inquilini se parte l'inflazione si faranno 8 anni a canone bloccato.
Chi ci smena? I "ricchi" proprietari o i "poveri" inquilini?

Penso che la grande maggioranza dei contratti sia oramai con la cedolare secca.
 
Mah guarda in famiglia abbiamo appena fatto 2 contratti con la cedolare secca che, come saprai, non prevede nessun adeguamento all'inflazione quindi i nostri inquilini se parte l'inflazione si faranno 8 anni a canone bloccato.
Chi ci smena? I "ricchi" proprietari o i "poveri" inquilini?

Penso che la grande maggioranza dei contratti sia oramai con la cedolare secca.


Spero per voi che abbiate almeno aumentato il canone d'affitto al pari dell'inflazione media annuale ultimi 8 anni, altrimenti e' matematico che ci perderete con inflazione alta e canone bloccato.
Io a dicembre avro' lo stesso problema con un contratto 4+4 in scadenza ,con inquilino che paga come un orologio svizzero.., ma che se vuole rinnovare e restare si becchera' l'aumento adeguato all'inflazione media dei ultimi 8 anni che e' stato del 6,2% vedremo entro dicembre quanto salira'ancora.
 
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