Io non capisco e non mi sento assolutamente servo di nessuno.
Ho lavorato alacremente tutta la vita senza dover dire di sì a nessuno, con la massima libertà, senza essere servo nè dello Stato nè dell'azienda dove ho passato i migliori anni della mia vita, con gioia affrontando grandi problemi e raggiungendo ottimi risultati. Ho viaggiato, ho sempre pagato le tasse che dovevo senza problemi con fisco e stato, ho avuto amori, amici e nemici. Ho sperato, ho sofferto, sono stato felice e infelice, sono stato malato e ho potuto curarmi, sempre in massima libertà e autonomia.
Tutto questo usando negli ultimi 15 anni soltanto il bancomat e la carta di credito. Se avessi usato il contante non credo mi sarebbe cambiata la vita e nemmeno penso avrei raggiunto un livello di libertà maggiore eccetto quello di sentire il fruscio delle banconote estratte dal portafoglio.
Da bancario rimango convinto che l'abolizione del contante e un tetto a 50 euro (non di più) giusto per le spese di poco conto sarebbe una svolta fattibilissima, sostenibilissima, ma soprattutto positiva ed epocale per il paese. A fronte di questa misura lo stato non farebbe fatica a semplificare e abbassare pesantemente le aliquote fiscali. L'economia avrebbe un beneficio gigantesco e immediato. Paradossalmente diventeremmo un traino per gli altri stati europei.
Come rentier e come cittadino italiano me lo auguro e cercherò di convincere gli scettici.