mistic investor
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Tu hai segnalato di essere veramente sotto stress a causa del troppo lavoro. Se lo sei vai in malattia, non c'entra nulla il periodo di prova. Se non sei sotto stress eccessivo non venire più a lamentarti che rischi di scoppiare
Significa che se ti metti in malattia o infortunio quei giorni non vengono conteggiati, le ferie invece valgono come giorni lavorati.
Poniti come obiettivo il superamento del periodo di prova, immaginalo come l'addestramento base dei Navy SEAL (forze speciali americane), dura 25 settimane e sottopone le reclute a prove durissime, notoriamente con un tasso di abbandono del 70-80%.
Se sei in buona salute puoi reggere altri 4 mesi di addestramento militare siffatto, devi trovare le risorse per automotivarti, è un obiettivo fattibile ma devi crederci tu stesso per primo.
Raggiunto l'obiettivo la prospettiva ti cambierà radicalmente e ti ripeto quanto già detto: rimodula il tuo impegno facendolo rientrare in un perimetro di sostenibilità psicofisica (stop agli straordinari e ai ritmi esasperati).
Oggi dopo l'ennesima riunione il vertice ha praticamente deciso di distaccare nei mesi a venire (non si sa quanti) la collega alle altre mansioni cui è adibita, poichè deve rimediare personale ad ogni costo, decidendo praticamente che io rimarrò dove sono attualmente da solo a crepare 11 ore consecutive al giorno. Alle mie rimostranze (testualmente "non riesco a mandare avanti da solo tutto l'ufficio, la collega deve tornare") la risposta è stata che non c'è personale e che la collega non si sa quanti mesi rimarrà "via". La settimana scorsa era balenata l'ipotesi che a breve, col ritorno "prossimo" della collega, sarei potuto essere trasferito. Oggi c'è la certezza che rimarrò parcheggiato in prima linea, da solo e in piena pandemia non si sa per quanto tempo.
Se prima c'era ancora un pò di speranza, oggi è subentrata la disperazione.
1) mi sono fatto il mazzo per arrivare ad un impiego con orario/stile di vita accettabile. Mi hanno caricato addosso tutto un'ufficio.
2) 50 ore a settimana per uno "stipendio certo", ne faccio 10 in più rimanendo a lavorare coi miei e guadagno di più
3)situazione in costante peggioramento, a livello di stress sento già di non reggere non avendo la data di un'eventuale trasferimento
4) demansionato alla grande, vanificando quanto stabilito da Costituzione, leggi amministrative e CCNL
5) sto seriamente pensando di abbandonare: non dormo più per l'ansia e sto vivendo un profondissimo malessere anche a livello fisico
6) mi sento preso enormemente per il ****
7) vivo con e senza quello stipendio, il quale neache cumulato in 30 anni cambia la mia situazione economica di partenza.
A questo punto farò una bella chiacchierata col sindacato e se c'è spazio per qualche azione si farà ciò che si deve. Aff.anculo il periodo di prova: si andrà di avvocato.
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