Voi nella mia situazione comprereste o stareste in affitto?

un post che richiama in pieno una certa mentalità.
Da quello che scrivi si evince che:
1. avete entrambi due stipendi "non sicuri" non da statale per intenderci
2. non avete molto denaro risparmiato
3. volete lo stesso tenore di Roma???? a tal proposito ti ricordo che è appena uscita una serissima ricerca sulla qualità della vita dei capoluoghi italiani e Roma si trova al n. 85!!! E aggiungo pure che Roma è 85ma grazie al suo Centro perchè se si dovevano considerare solo le periferie sarebbe stata oltre il 100° posto.
Ora voi non avete neanche una minima parte per poter acquistare una casa in un luogo di pregio e dovreste comprare per 200k un immobile in una periferia piena di tatuati, pitbull, monnezza, e degrado totale.
Ma perchè?
Scegliete un bel posto in bassa Sabina o in Umbria meridionale, ben collegato con i treni. Un appartamento lo acquistate con 50K ( in asta si comprano appartamenti incredibili con questa cifra), qualità della vita indubbiamente maggiore delle sterminate periferie romane e con i soldi che risparmiate vi fate un bel part time al lavoro oppure li investite e cominciate a farvi delle entrate che potrebbero un giorno anche liberarvi dal lavoro.
 
Se voleste comprare a parte la zona avete una idea di cosa? villetta, condominio trilocale quadrilocale etc? Avete fatto, anche per giocare una ricerca su internet sugli annunci interessanti?
 
Comunque anche questi test sulla qualità della vita nelle città mi lasciano molto perplesso; dovrei studiarmi su quali parametri si basano. Nella mia città ci sono zone tranquille, in collina, con ville isolate...palazzi in centro storico...palazzoni anni 60 in periferie abbastanza bruttine...
Ci sono zone molto servite con negozi, bus puntualissimi, ottimi ospedali...e zone isolate e poco servite....(poi tutta la città è un po' sudicia ma questo è un altro discorso...)
 
Voi cosa fareste?

Io a Roma non riuscirei a vivere da non-autoctono, ho un amico che ha comprato casa (situazione molto diversa, due stipendi a t.indet. di cui uno in Banca D'Italia) ma anche lui mi ha confessato che non è facile viverci. Piuttosto avrei comprato a Milano (dove ho lavorato) anche perchè il mercato del lavoro è molto più dinamico.
Il valore di mercato se non ti ammazzi con un mutuo assurdo e se non compri in bolla (ora non lo siamo) è relativo per la prima casa, puoi sempre vendere e ricomprare ad es. perchè le condizioni al contorno cambiano, io ho avuto due bimbi in 3 anni :)
Io resterei in affitto finchè non la senti tua come città e magari hai un po' più di certezze lavorative.
 
Comunque anche questi test sulla qualità della vita nelle città mi lasciano molto perplesso; dovrei studiarmi su quali parametri si basano. Nella mia città ci sono zone tranquille, in collina, con ville isolate...palazzi in centro storico...palazzoni anni 60 in periferie abbastanza bruttine...
Ci sono zone molto servite con negozi, bus puntualissimi, ottimi ospedali...e zone isolate e poco servite....(poi tutta la città è un po' sudicia ma questo è un altro discorso...)

concordo anche perchè Milano come prima città mi sembra un po' esagerato...
 
A parte la sua prima frase, Brocken stava parlando della sua Bologna non di Milano :)
 
un post che richiama in pieno una certa mentalità.
Da quello che scrivi si evince che:
1. avete entrambi due stipendi "non sicuri" non da statale per intenderci
2. non avete molto denaro risparmiato
3. volete lo stesso tenore di Roma???? a tal proposito ti ricordo che è appena uscita una serissima ricerca sulla qualità della vita dei capoluoghi italiani e Roma si trova al n. 85!!! E aggiungo pure che Roma è 85ma grazie al suo Centro perchè se si dovevano considerare solo le periferie sarebbe stata oltre il 100° posto.
Ora voi non avete neanche una minima parte per poter acquistare una casa in un luogo di pregio e dovreste comprare per 200k un immobile in una periferia piena di tatuati, pitbull, monnezza, e degrado totale.
Ma perchè?
Scegliete un bel posto in bassa Sabina o in Umbria meridionale, ben collegato con i treni. Un appartamento lo acquistate con 50K ( in asta si comprano appartamenti incredibili con questa cifra), qualità della vita indubbiamente maggiore delle sterminate periferie romane e con i soldi che risparmiate vi fate un bel part time al lavoro oppure li investite e cominciate a farvi delle entrate che potrebbero un giorno anche liberarvi dal lavoro.

Siamo marchigiani, a quel punto ce ne ritorniamo a casa tanto una casetta con le varie eredità nei prossimi anni l'abbiamo.

Le nostre opzioni sono due:

1)investire su Roma che lavorativamente da più opportunità di lavoro ma con costi di vita ben alti e soprattutto con stipendi non così alti

2)mettere i soldi da parte per una decina d anni trovando un buon affitto (ad oggi paghiamo 700 euro incluse spese di condominio e stiamo a massimo mezz ora da lavoro) e poi usare questi risparmi per investire in provincia.

Se potevo acquistare casa con un mutuo di 15 anni avrei fatto la prima, ad oggi stiamo ponderando la seconda opzione, ma poi il fascino della grande città e le pressioni sociali (genitori che ti fanno sentire un non realizzato, coetanei trentenni che con i tassi a zero si comprano case con mutui a vent anni) ti fanno dire, ma non è che sto facendo una *******?
 
Vi faccio una domanda, secondo voi per mollare tutto e andare a vivere in provincia due persone per vivere dignitosamente in attesa di trovare una posizione lavorativa stabile quanto dovrebbero mettere da parte?
 
Per provincia intendi Tivoli?

Se non lo specifichi credo non si possa dare una risposta precisa.
 
Provincia intendo farsi anche una vita lavorativa al di fuori di Roma.

Anche nelle nostre marche, ma anche Umbria, Abruzzo, Toscana

Come già detto in precedenza tra le mie opzioni non c'è lavorare tutti i giorni a Roma e abitare fuori città facendo il pendolare...non faccio un lavoro che mi da opportunità di carriera differenti a Roma piuttosto che altrove che possano giustificare tale sacrificio
 
forse me lo son perso, ma in che settore lavori?magari cosi sarà piu facile avere un'idea della possibile evoluzione della tua carriera (ed anche della tua compagna, chiaramente) e in quali posti...
 
A riguardo voglio mantenere la riservatezza

In entrambi casi sono lavori dove non c è grande possibilità di carriera, nel mio preciso caso si fa carriera se si lavora da libero professionista "vero" anche se ovviamente devi avere le spalle ben coperte per fare i sacrifici per diversi anni, e negli ultimi anni il mercato causa crisi e aumento concorrenza è diminuito.

Infatti alcuni colleghi la mattina lavorano sotto privato ed il pomeriggio provano a crearsi una propria carriera, ma se non ingrani e non hai aiuti è tostissima a Roma
 
Tra le mie opzioni future avrei pensato anche di iniziare a fare un tipo di carriera dove poter lavorare un paio di giorni a Roma e poi lavorare altri giorni in provincia del centro Italia dove andrei ad abitare.

Nel caso della mia compagna purtroppo il lavoro si sta sempre più convinto concentrando nei capoluoghi e infatti vista la sua giovane età 28 anni la sto spingendo a vedere anche altri percorsi lavorativi (anche sfruttando il fatto che sta a t indeterminato)
 
comunque in tutti i casi ti consiglio di lasciare roma e di orientarsi verso posti dove il rapporto salario/costo della vita sia decisamente piu favorevole (ad occhio gran parte della toscana, veneto e piemonte). Ho vissuto a Roma piu di 15 anni e non è assolutamente una città a misura di 'fuorisede'...probabilmente ora la situazione sarà migliorata rispetto a 8 anni fa, complice la crisi, ma non tornerei a roma per nessuna ragione al mondo. Siete in coppia, è una forza ma può essere anche una limitazione visto che avrete necessità di trovare un nuovo lavoro per entrambi.
In bocca al lupo..


PS tiro ad indovinare....fai il commercialista :)
 
comunque in tutti i casi ti consiglio di lasciare roma e di orientarsi verso posti dove il rapporto salario/costo della vita sia decisamente piu favorevole (ad occhio gran parte della toscana, veneto e piemonte). Ho vissuto a Roma piu di 15 anni e non è assolutamente una città a misura di 'fuorisede'...probabilmente ora la situazione sarà migliorata rispetto a 8 anni fa, complice la crisi, ma non tornerei a roma per nessuna ragione al mondo. Siete in coppia, è una forza ma può essere anche una limitazione visto che avrete necessità di trovare un nuovo lavoro per entrambi.
In bocca al lupo..


PS tiro ad indovinare....fai il commercialista :)

Migliorata forse con i costi delle case che sono scesi, ma gli affitti sono sempre quelli di 10 anni fa ed i salari sempre in linea con i salari del meridione.

Fosse per noi a parità di stipendio ce ne ritorneremmo nelle Marche, la casa ce l abbiamo, l aiuto di genitori e zii per futuri nipoti (e anche quella è una spesa che a Roma è enorme tra asili e baby sitter) ti sposti in bicicletta ovunque e per venire a vedere gli eventi che fanno a Roma un ora e mezza e te li vieni a vedere.

Il problema è che le province del centro stanno gradualmente diventando Roma centriche e quindi per forza di cose si stanno impoverendo di lavoro
 
Trentenne vivo a Roma
Lavoro una trentina di k l anno ma da finta partita Iva, quindi zero sicurezze.
Posso campare 40 anni come perdere lavoro a gennaio.

Convivo con la mia compagna che lavora tempo indeterminato anche se il datore di lavoro ogni tanto le confessa che non saprà se ce la farà a sopravvivere

Siamo in affitto, i miei genitori iniziano a pressare che dobbiamo acquistare casa, purtroppo in due non arriviamo a nemmeno 50k da parte.

Siamo di fuori Roma e ci siamo ritrovati qui per lavoro, se troviamo lavoro in un posto più tranquillo mantenendo lo stesso tenore di vita di Roma ci sposteremmo senza problemi, anzi

Non abbiamo figli ma nei prossimi anni probabile uno lo vorremmo ad oggi riusciamo a mettere da parte 7000 euro l anno in due

Ecco questa è la mia situazione mentre vedo ragazzi che si fanno mutui in scioltezza di più di vent'anni io ho una paura tremenda di comprare.
Di comprare a Roma dove il valore delle case è a picco, di comprare nella nostra situazione lavorativa, di dovere fare un mutuo di 25 anni.

Voi cosa fareste?

affitto ancora x 10anni e vedrai che comprerai al 50% in meno di adesso che se poi compri vicino a uno come il mio :wall::wall: se sei in affitto scappi quando vuoi se hai comprato ai voglia a trovare uno che ti compra la casa di questi tempi.....magari perdendoci un botto si la vendi ma gli lasci altro che i soldi che hai speso in affitto
 
Eeeee! Fatti curare ! Vedi tutto nero

mel lo dicevano anche nel 2011..poi le cose sono andate peggio di come pronosticavo essendo per natura portato si a guardare spietatatamente in faccia la realtà ma sempre con un velo di roseo ottimismo e speranza come è giusto che sia...ben altra cosa dal fare voli pindarici/icarici per pooi schiantarsi ferocemente al suolo come accaduto ai tanti che mi rispondevano 7 anni fa come adesso : " fatti curare "!
vedi tutto nero" :D
tra l' altro leggo diversi utenti che hanno vision ancora meno rosee della mia , credo di collocarmi a metà strada fra ottimisti e pessimisti..."in medio stat virtus" :asd:
 
Piccolo ot
spesso si confonde il pessimista con lo scettico, il primo vede tutto nero ed una fine brutta inesorabile per tutti, lo scettico prevede l opportunità di eventi negativi e cerca di prepararsi per non cadere ma rendersi più resistente possibile all evento negativo.

Solitamente chi ha affrontato problemi nel tempo diventa scettico chi per sua fortuna non li ha mai dovuti affrontare appena vede nero diventa pessimista se non li affronta mai diventa eccessivamente ottimista.

In guerra vince il generale scettico...
 
Piccolo ot
spesso si confonde il pessimista con lo scettico, il primo vede tutto nero ed una fine brutta inesorabile per tutti, lo scettico prevede l opportunità di eventi negativi e cerca di prepararsi per non cadere ma rendersi più resistente possibile all evento negativo.

Ottima spiegazione, vuol dire che @cisiamoquasi è "pessimista" :D
 
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