Webuild 2025 senior euro 5,875% XS2271356201

Ponte Stretto: Salini, disegna Italia totalmente unificata
17/03/2023 15:45 - MF-DJ
ROMA (MF-DJ)--Il ponte sullo Stretto di Messina "in qualche modo colma un divario e disegna un''Italia totalmente unificata". Lo ha detto Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild, intervenendo all''evento Feuromed, aggiungendo che "stiamo andando verso un Paese che si dota finalmente di infrastrutture che abbiano un senso. Disegnare un''alta velocita'' che arriva a Reggio Calabria e poi bisogna ripartire dall''altra parte e'' un disegno incompiuto".
rov
 
TOP STORIES ITALIA: Webuild, fioccano upgrade e aumenti di target
17/03/2023 18:05 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--Webuild corre anche oggi a Piazza Affari e chiude con un balzo del 7,4%. Prosegue ''l''onda lunga dei conti e delle linee guida (migliori delle attese) pubblicati ieri, con gli analisti che stanno rivedendo al rialzo i loro giudizi. A detta di Equita Sim, ad esempio, i target 2023-2025 della societa'' sono "significativamente superiori alle attese". In particolare, il nuovo Business Plan 2023-25 anticipa una "solida crescita della top-line", il "mantenimento di una cassa netta positiva" e un book-to-bill medio superiore a 1,1. "Sia i target al 2023 che al 2025 sono significativamente superiori alle nostre attese". L''azienda ha anche riportato i risultati 2022 che sono stati superiori alle stime a livello operativo e coerenti con la guidance, concludono gli esperti. Banca Akros dal canto suo ha alzato il rating di Webuild ad accumulate da neutral, con prezzo obiettivo rivisto a 2,4 euro da 2,2 euro, dopo risultati buoni e oltre le attese. Inoltre, i target 2023-2025 dell''azienda implicano ulteriori miglioramenti. Webuild +7,97% a 1,911 euro. Exane invece ha rivisto il suo target da 2,1 euro da 1,9 euro, confermando ad outperform il rating. Gli esperti, in particolare, hanno tolto lo sconto del 20% precedentemente applicato visto che credono che l''azienda stia costruendo un solido track-record e i risultati del processo di de-risking sono chiaramente visibili. Kepler Cheuvreux ha alzato il target price a 2,7 euro da 2 euro, confermando a buy il rating, in seguito ad un incremento delle stime di Eps 2023-2024 del 35-54%. Gli esperti notano che i target 2023-2025 sono ben superiori al consensus e alle precedenti stime e si aspettano ora un rialzo del consensus a doppia cifra. Neutral invariato infine da Mediobanca Securities (con tp di 2,1 euro) che giudica "rassicurante" la conference call di ieri con il management, che si e'' detto fiducioso di aprire un nuovo capitolo di crescita profittevole e di generazione di cassa.
fus
marco.fusi@mfdowjones.it
 
Ponte Stretto: Salini, mettiamo a disposizione nostra esperienza
23/03/2023 14:25 - MF-DJ
ROMA (MF-DJ)--"La sfida di collegare Calabria e Sicilia con il ponte sullo Stretto di Messina e'' un cambio storico che da'' ai giovani una prospettiva diversa. Siamo azienda di sistema del Paese, con la partecipazione statale tramite Cdp nel nostro capitale. Abbiamo gia'' realizzato i piu'' grandi ponti al mondo e mettiamo a disposizione la nostra esperienza per realizzare questo sogno di collegamento di un''importantissima regione". Lo ha affermato l''amministratore delegato di Webuild, Pietro Salini, intervenendo oggi all''avvio dei lavori sulla tratta Fiumefreddo-Taormina parte del progetto di potenziamento della linea ferroviaria ad alta capacita'' Palermo-Catania-Messina.
rov
 
a 96,16 sto bond rende a scadenza il 5,91 NETTO... non sarà un po' troppo... l'azione da giorni è verde :flower:
 
non appena rialza un po' la testa viene ributtata giù.
oggi però notavo che è successo nella seconda parte del pomeriggio a diverse obbligazioni non proprio di prima qualità
 
Webuild: al lavoro per ricostruzione Ucraina, MoU con Ukrhydroenergo
26/04/2023 17:01 - MF-DJ
ROMA (MF-DJ)--Webuild ha sottoscritto un "Memorandum of collaboration in the construction of hydropower facilities in Ukraine" con Ukrhydroenergo, principale gestore delle centrali idroelettriche in Ucraina. Il Memorandum, informa un comunicato, definisce l''interesse delle parti a collaborare nei prossimi tre anni per la realizzazione di nuove infrastrutture idroelettriche nel Paese. Piu'' in dettaglio, il Memorandum e'' finalizzato a valutare la fattibilita'' di un eventuale sviluppo sul territorio ucraino di centrali idroelettriche o loro conversione in stazioni di pompaggio, progetti la cui realizzazione andra'' poi definita nell''ambito di piu'' specifici accordi. Webuild e'' ad oggi l''unica azienda italiana ad avere sottoscritto un accordo per lo sviluppo di future possibili collaborazioni con la Ukrhydroenergo. La firma del Memorandum e'' stata annunciata in occasione della conferenza bilaterale sulla ricostruzione dell''Ucraina, organizzata oggi a Roma dal Ministero degli Esteri e dedicata alla discussione di interventi e progetti per contribuire alla ricostruzione dell''Ucraina. Al servizio dell''accordo, Webuild mette un track record rilevante nel settore clean hydro energy, che include la realizzazione su scala globale di 313 dighe e impianti idroelettrici per una capacita'' installata complessiva di 52.900 MW.
com/rov
 
WEBUILD (WBD.MI)
Annual general meeting (1300 GMT) and board meeting on Q1 results.
 
Webuild, contratto da 1,2 miliardi con Fs per la linea ferroviaria Palermo-Catania

Webuild si aggiudica in consorzio un nuovo contratto in Sicilia da 1,2 miliardi di valore complessivo per il potenziamento dell’alta capacità ferroviaria sulla linea Palermo-Catania. Oggetto dell’aggiudicazione è il Lotto 4A Caltanissetta Xirbi-Nuova Enna, commissionato da Rfi (Gruppo Fs Italiane) e inserito nel Pnrr, che prevede la progettazione esecutiva e la realizzazione di 27 km di nuova linea ferroviaria. Webuild guiderà, con una quota totale del 75%, il consorzio con Ghella (in quota al 25%).

I lavori sulla Palermo-Catania-Messina​

Con questo nuovo contratto, diventano cinque i lotti che Webuild sta realizzando nel più ampio programma di rafforzamento della direttrice Palermo-Catania-Messina, per un valore complessivo dei contratti pari a circa 3,6 miliardi di euro. Al Lotto 4A si aggiungono infatti le tratte Bicocca-Catenanuova e Nuova Enna-Dittaino sulla linea Palermo-Catania, e i lotti Taormina-Giampilieri e Fiumefreddo-Taormina/Letojanni sulla linea Messina-Catania. Per la costruzione di questi cinque lotti si stima saranno creati fino a 4.300 posti di lavoro, tra personale diretto e di terzi, con il coinvolgimento da inizio lavori ad oggi di più di 580 fornitori diretti, 50% provenienti da Sud Italia e isole.




I tempi ridotti sulla direttrice​

La direttrice Palermo-Catania-Messina è un progetto strategico per la Sicilia e l’Italia e di valenza europea, in quanto parte del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo della rete di trasporto TEN-T, e contribuirà a ridurre i tempi di viaggio tra Catania e Palermo a 2 ore (60’ in meno rispetto ad oggi). Il Lotto 4A, il cui tracciato si svilupperà per lo più in variante rispetto alla linea storica, include la realizzazione di 20km di tunnel, di cui circa 90% scavati con impiego di frese meccaniche giganti, le Tunnel Boring Machine, a cui si aggiungono 3 km di viadotti. I lavori saranno eseguiti da Webuild (capofila) con SELI Overseas (Gruppo Webuild), Ghella e TunnelPro (Gruppo Ghella). Con il nuovo contratto, diventano 17 i progetti che Webuild sta realizzando nel Sud Italia, isole comprese, con il coinvolgimento di una filiera di oltre 3.800 fornitori da inizio lavori. Progetti, tra cui i quattro lotti dell’alta velocità/alta capacità Napoli-Bari, che rendono l’impegno di Webuild nel Sud Italia sempre più strategico per lo sviluppo di una mobilità sostenibile in linea con il più ampio processo di transizione energetica del Paese.
 
Nuova diga di Genova, il Tar annulla l'aggiudicazione a Webuild dell'appalto da un miliardo

Nuova diga di Genova, il Tar annulla l'aggiudicazione a Webuild dell'appalto da un miliardo​

Previsto l'intervento anche della Corte dei Conti​

Mercoledì 10 Maggio 2023, 15:14 - Ultimo aggiornamento: 17:20

Il Tar della Liguria ha annullato l’aggiudicazione dell’appalto per la nuova diga foranea di Genova. È il verdetto clamoroso del Tribunale amministrativo regionale, che ha accolto il ricorso presentato dal Consorzio stabile Eteria e di Rcm Costruzioni che contestavano la legittimità del decreto di aggiudicazione dell’appalto al consorzio costituito da Webuild Fincantieri e altri da parte dell’Autorità di sistema portuale.
Nella sentenza si puntualizza, però, che trattandosi di un’opera finanziata in parte con fondi del Pnrr, si applica una norma in base alla quale «l’annullamento dell’affidamento non comporta la caducazione del contratto già stipulato» e, quindi, per ora i lavori possono procedere. Nondimeno, la sentenza apre la porta a scenari imprevedibili. Se infatti dovesse essere confermata negli altri gradi del giudizio amministrativo, l’Autorità portuale dovrebbe pagare risarcimento molto pesante. Se poi venisse riconosciuta l’illegittimità della gara, anche la Corte dei conti potrebbe intervenire contro l’Autorità portuale, ipotizzando l’accusa di danno erariale.
In breve, al Consorzio Webuild i giudici amministrativi contestano il materiale prodotto ai fini dell’aggiudicazione dell’opera, in particolare i riferimenti – espressamente richiesti dall’Autorità portuale – a «tre lavori analoghi (alla diga, ndr) svolti nel quinquennio antecedente».
In particolare, nell’operazione Tuas Terminal Phase1–Singapore di importo totale dei lavori di oltre 1,5 miliardi che sarebbe stato svolto dalla società Sidra attraverso Dredging International (DEME Group), scrivono i giudici: «Considerato l’importo dei lavori oggetto dell’appalto per la diga foranea del Porto di Genova (928.646.927 euro), è evidente come, a parità di affinità delle lavorazioni», il lavoro Tuas Terminal Phase è quello «più significativo della capacità di realizzare la prestazione sotto il profilo tecnico».

I PARTICOLARI
Senonché, si apprende che la partecipazione all’opera del soggetto che ha effettivamente svolto la prestazione, vale a dire la società Sidra attraverso Dredging International (DEME Group), «risulta oscura e per nulla perspicua, che è chiara soltanto nel rivelare che il lavoro non è direttamente riferibile, neppure pro quota, alla mandante del R.T.I. Webuild Sidra, e che dunque non può essere ritenuto significativo della sua capacità a realizzare la prestazione sotto il profilo tecnico». Dunque, «il fondamentale lavoro indicato ai fini della gara - conclude il Tar - non è stato svolto dalla società Sidra, sicché esso non poteva essere positivamente valutato come obiettivamente significativo delle sue capacità realizzative».

«E’ accaduto invece – spiegano i giudici del Tar – che il collegio degli esperti, nel valutare l’offerta Webuild quanto al criterio dei lavori analoghi, abbia così effettuato le proprie valutazioni: “I tre lavori presentati presentano in tutti casi un alto livello di complessità e un alto grado di affinità con le lavorazioni previste nella precedente procedura. Gli importi dei lavori sono nel primo e nel terzo caso significativamente inferiori, ma nel secondo caso (Tuas Terminal Phase1–Singapore) sono maggiori rispetto all’importo previsto dalla presente procedura». Pare dunque al collegio del tutto evidente come il Tuas Terminal di Singapore, nonostante non fosse direttamente riferibile a Sidra, «non soltanto sia stato positivamente valutato - sostiene il Tar - ma abbia addirittura assunto, nelle valutazioni del collegio degli esperti – un’importanza determinante e decisiva, stante la rilevata inferiorità nell’importo degli altri due lavori».

In altre parole, il Tar contesta a Webuild il materiale prodotto ai fini dell’aggiudicazione dell’opera, perché il lavoro più importante ed affine alla diga del Porto di Genova indicato da Webuild (il Tuas Terminal) semplicemente non è stato fatto dalla società indicata da Webuild nei documenti di gara, «visto che non è direttamente riferibile, neppure pro quota alla mandante del R.T.I. Webild Sidra». Di qui la bocciatura dell’assegnazione al gruppo Webuild.
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Treno «supersonico» in Veneto, si fa sul serio: sette mesi per lo studio di fattibilità

Treno «supersonico» in Veneto, si fa sul serio: sette mesi per lo studio di fattibilità​

di Martina Zambon
Valutazione assegnata a Leonardo e Webuild. Se tutto andrà bene, progetto entro il 2024, prototipo nel 2026. Costo stimato: 4,5 miliardi di euro. Zaia: «Progetto avvincente e futuristico»

Capsule «sparate» a una velocità superiore a quella del suono, oltre, cioè, i 1.200 km all’ora grazie alla tecnologia dell’Hyper Loop. Sembra fantascienza. Per trasportare, in un lampo, le merci prima e, con un po’ di fortuna, le persone poi. Sì, è ancora fantascienza ma nell’arco di sette mesi si capirà se il progetto della Regione Veneto, affidato tecnicamente a Cav, cambierà davvero le regole dei trasporti.

Accordo pubblico-privato​

La risposta arriverà da un consorzio di «giganti»: Leonardo (in questi giorni affidato all’ex ministro del governo Draghi, Roberto Cingolani) e Webuild (che già sta realizzando l’Alta velocità fra Verona e Vicenza). Questi i nomi che si sono aggiudicati la procedura di «valutazione di fattibilità» nell’ambito di un «partenariato dell’innovazione». Definizioni che indicano, in sostanza, uno «studio di fattibilità» nel senso più letterale del termine e con un’equa spartizione fra pubblico e privato. Strumenti normativi piuttosto rari perché questo richiede un campo del tutto inesplorato come quello del trasporto supersonico.

Zaia crede nel progetto​

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ci crede fino in fondo e insegue un nuovo primato (in Italia se n’è parlato a Milano ma di concreto non c’è ancora nulla). «È un progetto avvincente e futuristico. Con l’aggiudicazione del bando di partenariato per l’innovazione è stato compiuto un altro fondamentale passo verso quella che potrà essere la mobilità del futuro, - dice Zaia - proiettando il Veneto nella cerchia delle regioni più innovative a livello internazionale. Quella che andremo a studiare e progettare è una vera e propria rivoluzione in grado di trasformare nel tempo i trasporti, il territorio, il sistema economico. La sfida dell’Hyper Transfer è quella di movimentare le merci con grande velocità riducendo molto le emissioni inquinanti ed il traffico nelle nostre strade. Può sembrare una tecnologia futuristica, ma la ricerca in questo campo sta facendo passi da gigante e nei prossimi anni potremo assistere a cambiamenti molto importanti. E il Veneto deve essere fra le regioni leader in Europa per innovazione».

Le fasi per realizzare l'infrastruttura​

Nel normale iter per un’infrastruttura, che sia una strada o una ferrovia, la norma già c’è, i parametri da rispettare anche. Per il «super tubo» che dovrebbe contenere le capsule in grado di viaggiare a velocità inimmaginabile, però, ancora tutto questo non c’è. Non a caso il percorso parte da un protocollo d’intesa fra Regione, Cav e il ministero dei Trasporti per monitorare l’avanzamento delle tre fasi: valutazione di fattibilità, progettazione e realizzazione di un prototipo che dovrebbe collegare l’area logistica di Padova Est e il Porto di Venezia sfruttando le aree di proprietà di Cav lungo l’A57 e l’A4.

Quattro milioni per la valutazione​

Tecnicamente si parla di «sistema di trasporto ultraveloce a guida vincolata, in ambiente ad attrito limitato e resistenza aerodinamica controllata, completamente sostenibile e a basso consumo di energia». Insomma, un sistema di posta pneumatica su scala gigante che esce dal bianco e nero dei film anni ‘50 e si colora di tecnologia. Il consorzio delle due aziende è stato individuato al termine della procedura di gara di Cav come soggetto aggiudicatario. Una fase preliminare iniziata col protocollo di cui sopra firmato a marzo 2022 cui è seguito il bando per le manifestazioni di interesse. La fase di prequalifica è stata superata da cinque operatori economici invitati a presentare le proposte il 23 settembre scorso. La commissione ministeriale ha poi optato per Leonardo e Webuild. Cav, che funge da stazione appaltante ha formalizzato la scelta per il progetto di valutazione che costerà alla concessionaria autostradale 4 milioni di euro.

Cosa succede ora​

Che succede ora? Cav dovrà procedere con le verifiche di legge sui requisiti del consorzio aggiudicatario e ci vorranno circa un paio di mesi. A quel punto si procederà con la firma del contratto. Il consorzio avrà poi cinque mesi di tempo per completare la sua valutazione di fattibilità. Se tutto andrà bene, la progettazione si concluderà entro il 2024 per arrivare a varare il prototipo entro il 2026. Costo stimato complessivo: 4,5 miliardi di euro, quasi tutti da reperire. Certo, è una scommessa, perché l’esito della valutazione potrebbe essere negativo oppure positivo ma non supportato dall’analisi costi-benefici. Zaia, però, ci crede e gioca d’anticipo: «Il Veneto è la prima regione in Italia e fra le prime nel Continente a progettare la fattibilità di un sistema di trasporto di merci, e in futuro anche di persone, di questo tipo».

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11 maggio 2023 ( modifica il 11 maggio 2023 | 10:50)
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Webuild: controllate spingono crescita in mercati a basso rischio
Oggi 12:15 - MF-DJ
ROMA (MF-NW)--Evoluzione del business, efficientamento operativo, generazione di cassa e investimenti per un business sempre piu'' sostenibile: e'' il piano di sviluppo che Webuild sta perseguendo grazie anche alle sue controllate, focalizzandosi su mercati geografici a basso rischio e con un elevato potenziale commerciale legato ai programmi di investimenti in infrastrutture e grandi opere. Opportunita'' che si sommano a quelle che si sono aperte per il gruppo in nuovi segmenti di mercato nella transizione energetica e nell''agricoltura sostenibile, come la produzione di fertilizzanti (urea), linee di trasmissione e fonti di energia rinnovabile, facendo leva sulle competenze tecniche recentemente acquisite con la controllata australiana Clough. Anche grazie ai risultati delle sue controllate, si legge in una nota, Webuild raggiunge un portafoglio lavori che si attesta a 13,7 miliardi di euro di nuovi ordini acquisiti e in corso di finalizzazione da inizio anno, inclusi 3,5 miliardi di progetti per cui risulta ad oggi migliore offerente. Una delle leve della crescita del Gruppo restano gli Stati Uniti, con la controllata Lane che registra ad oggi un portafoglio lavori di oltre 3 miliardi. Ultima aggiudicazione, il contratto da 87 milioni (96 milioni di dollari) per il progetto I-20 Bridge Replacements over Wateree River per la sostituzione e l''ammodernamento del Wateree Bridge e del Pond Bridge sul fiume Wateree lungo la Interstate 20 (I-20) nella contea di Kershaw, nello stato americano della Carolina del Sud. Mercato chiave e'' anche l''Australia, dove la controllata Clough, in joint venture, nelle scorse settimane ha raggiunto il financial closure e le altre condizioni contrattuali necessarie per l''avvio del contratto da 2,56 miliardi (2,8 miliardi di dollari) di valore complessivo, per la realizzazione dell''Impianto Urea Ceres per conto della Perdaman Chemicals and Fertilisers, in Western Australia. Tra i maggiori al mondo nel suo genere, l''impianto sara'' il piu'' grande in Australia e garantira'' i piu'' elevati standard di sostenibilita'' dei processi produttivi. Sempre piu'' forte il ruolo di Webuild nel rafforzamento della mobilita'' sostenibile anche in Europa. Come gia'' annunciato, negli ultimi giorni, insieme alla controllata Cossi, il gruppo si e'' aggiudicato i lavori per 284 milioni circa, 100% gruppo Webuild, per la realizzazione della Pedemontana Piemontese (Lotto 1, Stralcio 1 e Stralcio 2). Tra i progetti strategici, rientra anche la Circonvallazione di Trento, contratto da 934 milioni di valore totale, che Webuild, con la controllata Seli Overseas, si e'' aggiudicato a febbraio per la progettazione e la realizzazione di 13km circa di nuova linea ferroviaria nell''ambito del quadruplicamento dell''alta velocita'' Fortezza-Verona, in prosecuzione della galleria di base del Brennero, megaprogetto che vede il Gruppo attivo su numerosi lotti. Sempre sotto le Alpi, a contribuire alla mobilita'' sostenibile sara'' invece anche la nuova galleria autostradale del San Gottardo, per cui la controllata svizzera del gruppo, Csc Costruzioni, ha recentemente ultimato lo scavo dei quasi 4km del tunnel di accesso all''estremita'' nord. Settore strategico ad alto potenziale di crescita in cui il gruppo intende rafforzare ulteriormente il proprio posizionamento nei prossimi tre anni e'' anche quello dell''acqua. La controllata Fisia Italimpianti vanta una radicata presenza nel Middle East, dove ha realizzato dissalatori e impianti per il trattamento acque che si caratterizzano per le soluzioni innovative adottate a livello tecnologico e che gia'' oggi servono un bacino di oltre 20 milioni di utenti. Ultima aggiudicazione, come gia'' annunciato, due contratti del valore complessivo di 408 milioni (439 milioni di dollari), rispettivamente per la costruzione e la gestione dell''impianto di trattamento acque del complesso petrolifero onshore Zuluf in Arabia Saudita, acquisizione che segna l''ingresso di Fisia Italimpianti nel settore Oil & Gas e il suo ritorno nel comparto dell''Operation & Maintenance.
com/rov
 
AGGIORNAMENTO 1-L'Australia's Beach Energy crolla a causa del ritardo del progetto del gas di Waitsia
Oggi 04:18 - RSF
(Aggiornamenti con il commento di Mitsui E&P Australia al paragrafo 8)
18 maggio (Reuters) - Giovedì, le azioni di Beach Energy Ltd sono scese di quasi l'8% dopo che l'esploratore australiano di petrolio e gas ha dichiarato che non era più prudente mantenere la spesa in conto capitale e le stime dei tempi per il suo Progetto gas Waitsia Stage 2 da 768 milioni di dollari australiani (520,93 milioni di dollari).

Il progetto del gas, una joint venture con un'unità della società giapponese Mitsui & Co, avrebbe dovuto iniziare a produrre gas per l'esportazione attraverso l'impianto di gas naturale liquefatto (LNG) della piattaforma nord-occidentale alla fine del 2023.

"Il mercato del lavoro ristretto nell'Australia occidentale, in particolare, ha avuto un impatto sui progressi della costruzione dell'impianto di gas di Waitsia, creando una serie di incertezze nei risultati", ha affermato Beach Energy in una nota.

A febbraio, la società ha raggiunto un accordo con l'italiana Webuild SpA per completare la consegna del progetto dopo che l'ex appaltatore Clough Ltd è stato posto in amministrazione volontaria.

Beach Energy aveva anche aumentato la stima della spesa totale in conto capitale per Waitsia a 400 milioni di dollari australiani – 450 milioni di dollari australiani da 350 milioni di dollari australiani a 400 milioni di dollari australiani.

La società ha affermato giovedì che il progetto è rimasto fortemente accrescitivo di valore e un elemento chiave per la sua crescita futura, aggiungendo che l'operatore di joint venture Mitsui E&P Australia e Webuild stanno rivedendo i costi e il programma per trovare modi per mitigare gli impatti sul progetto.

Le azioni di Beach sono scese fino al 7,8% a 1.300 dollari australiani, registrando il più grande calo percentuale intraday dal 7 dicembre 2022. Il titolo è stato anche il primo perdente nell'indice di riferimento ASX 200

"Mitsui E&P Australia e Beach Energy stanno lavorando in collaborazione per consegnare il Waitsia Gas Project Stage 2 insieme al nostro partner di costruzione WeBuild", ha dichiarato l'operatore della joint venture in una dichiarazione separata.

Woodside Energy, l'operatore dell'impianto GNL di North West Shelf, non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento di Reuters.

($ 1 = 1,4743 dollari australiani)

(Segnalazione di Himanshi Akhand e Upasana Singh a Bangalore; Montaggio di Subhranshu Sahu e Sherry Jacob-Phillips)
((Himanshi.Akhand@thomsonceiving.com;))
 
UPDATE: Webuild, completato nuovo centro direzionale Eni a San Donato Milanese
18/05/2023 19:15 - MF-DJ
(aggiunge dettagli) ROMA (MF-NW)--Il presidente e l''amministratore delegato di Eni, Giuseppe Zafarana e Claudio Descalzi, accompagnati dall''amministratore delegato di Webuild, Pietro Salini, hanno effettuato oggi, alla presenza del Sindaco e del vice sindaco di San Donato Milanese, Francesco Squeri e Carlo Barone, la visita in anteprima del nuovo centro direzionale Eni, realizzato da Webuild. Alla visita, informa un comunicato, hanno preso parte l''amministratore delegato di DeA Capital Real Estate, Emanuele Caniggia, gestore del fondo proprietario dell''immobile, e dal managing partner and group chairman di Gwm, Roberto Tamburrini, investitore del fondo. Unicredit ha agito in qualita'' di arranger del finanziamento dell''operazione. Con una superficie di 65.000 mq, il nuovo centro direzionale e'' in grado di ospitare fino a 4.600 persone. Il centro sorge a San Donato Milanese, area sud-est di Milano sui terreni di Metanopoli, storico presidio di Eni. Il complesso e'' in linea con i requisiti Leef Gold, la certificazione piu'' importante al mondo per la valutazione delle caratteristiche "green" degli edifici: rivestimenti interni e pitture a bassissima emissione inquinante garantiscono la qualita'' dell''aria indoor; le facciate sono state realizzate con un vetro speciale a ridotta emissione termica interna; un sistema fotovoltaico esteso a tutte le coperture. Sviluppato su tre torri collegate tra loro, il complesso progettato dallo studio internazionale di architettura Morphosis presenta un ampio basamento di marmo bianco, sul quale si estendono i circa 12.000 mq della grande piazza interna e le aree a verde. Delle tre torri, l''Icon Tower e'' la piu'' alta, 11 piani, ospita anche il ristorante aziendale al piano terra; la Landmark Tower e'' la torre piu'' grande, con una superficie di 23.700 mq distribuiti su 9 piani; la Skygarden Tower e'' l''edificio centrale e ospita alla sua base un salone conferenze. Le tre torri sono collegate da ponti che rappresentano elementi estetici distintivi, oltre che funzionali: le torri Landmark e Icon sono collegate tra loro da un ponte con luce di 85 metri, che diventano 68 metri per il collegamento tra la Icon e la Skygarden.
rov
 
Webuild – Variazione del capitale sociale
Oggi 10:14 - MKI
Webuild comunica la nuova composizione del capitale sociale a seguito dell’emissione di complessive 2.726.136 azioni ordinarie, di cui 509 azioni in esecuzione dell’esercizio dei Warrant Webuild 2021-2030 (Warrant Antidiluitivi) e 2.725.627 azioni in esecuzione dell’esercizio dei Warrant Webuild 2021-2030 (Warrant Finanziatori).
In seguito di tale emissione il capitale sociale resta invariato e pari a 600 milioni suddiviso in 1.005.153.1073 azioni senza valore nominale espresso, delle quali 1.003.537.582 azioni ordinarie e 1.615.491 azioni di risparmio.
 
Il Sole 24 Ore
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Webuild: «Lavori a pieno ritmo per la nuova diga di Genova»​

Storia di di Raoul de Forcade • Ieri 12:58


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IN QUESTO ARTICOLO

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Webuild: «Lavori a pieno ritmo per la nuova diga di Genova»
Webuild: «Lavori a pieno ritmo per la nuova diga di Genova»© Fornito da Il Sole 24 Ore
Lavori «a pieno ritmo» nel cantiere di costruzione della nuova diga foranea del porto di Genova. A comunicarlo è Webuild, società che guida il consorzio PerGenova Breakwater, di cui fanno parte anche Fincantieri Infrastructure Opere Marittime, Fincosit e Sidra, al quale l’opera è stata commissionata dall’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure occidentale.
Come previsto nel piano, si legge in una nota, «sono state già posate sul fondale marino circa 100mila tonnellate di ghiaia, che contribuiranno alle operazioni di consolidamento. Le attività di posa procedono a pieno ritmo e impiegano due navi che trasportano complessivamente 3mila tonnellate di ghiaia al giorno, con una nave più grande che compie un ciclo di andata e ritorno da Piombino ogni 36 ore e una più piccola che compie un ciclo di andata e ritorno da Genova ogni 6 ore. A oggi e due navi hanno già effettuato 70 viaggi».
Per la realizzazione della diga, che fruirà anche di finanziamenti Pnrr, prosegue la nota, «si stima l’impiego di mille persone, tra occupati diretti e manodopera di terzi, con il coinvolgimento di una filiera che, a oggi, è di circa 70 società. Le attività di posa della ghiaia sul fondale marino, avviate nel giorno della posa della prima pietra, lo scorso 4 maggio, continueranno, poi, fino a settembre 2024».

Fra un paio di settimane, intanto, «partiranno le attività di consolidamento: nel fondale saranno realizzate 70mila colonne di ghiaia lunghe tra i 7 e i 12 metri per garantire stabilità al basamento su cui poggerà la barriera, operazione che avverrà grazie all’impiego di 4 piattaforme galleggianti di 600 metri quadrati, i pontoni, ognuna delle quali attrezzata con due gru».
Questa fase di lavorazione è prevista durare per i prossimi 17 mesi. Seguirà, poi, «la costruzione del basamento, che poggerà sul fondale fino a una profondità di 50 metri, per la cui realizzazione saranno impiegati 7 milioni di tonnellate di materiale roccioso, in parte ricavati dallo smantellamento della diga esistente, in un’ottica di economia circolare».
Sul basamento saranno posizionati circa cento cassoni prefabbricati, larghi 35 metri, lunghi 67 metri e alti fino a 33 metri (come un palazzo di 10 piani). La fabbricazione dei cassoni partirà il prossimo settembre. La diga foranea, spiega ancora la nota, «è una barriera il cui compito principale sarà proteggere il porto di Genova dal moto ondoso» ed è «il più grande intervento mai eseguito per il potenziamento della portualità italiana».
Si tratta di «un’opera unica nel suo genere, in termini ingegneristici; nella sua configurazione finale sarà lunga 6.200 metri e andrà a sostituire la diga esistente, posizionandosi, però, a una distanza dalla banchina utile a consentire l’accesso al porto anche alle moderne navi ultra large, che oggi subiscono limitazioni per il ridotto spazio di manovra».
 
Webuild: Avanzamento nella costruzione della nuova diga foranea di Genova
01/08/2023 16:22 - RSF
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Rimozione di ordigni inesplosi

MILANO, Italia, 01 agosto 2023 (GLOBE NEWSWIRE) -- Nel cantiere della nuova diga frangiflutti di Genova sono iniziate le operazioni sottomarine di bonifica degli ordigni inesplosi a profondità fino a 50 metri . Webuild, prima azienda in Italia a farlo, utilizza una particolare modalità operativa che prevede l'impiego di subacquei in saturazione. Le operazioni proseguiranno per 60 giorni consecutivi, durante i quali i subacquei si alterneranno per essere portati in saturazione per poi scendere e risalire dal fondale.

La nuova diga foranea di Genova è stata realizzata dal consorzio PERGENOVA BREAKWATER, guidato da Webuild in collaborazione con Fincantieri Infrastructure Opere Marittime, Fincosit e Sidra. A Rina sono affidate le attività di consulenza di project management. Il progetto è stato commissionato dall'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale. Per la costruzione della diga, che beneficerà anche dei fondi NRRP (National Recovery and Resilience Plan), si stima che saranno impiegate 1.000 persone, tra personale diretto e di terzi.

Le operazioni di bonifica, effettuate in collaborazione con Drafinsub, coinvolgono 8 subacquei in saturazione che vengono portati in profondità a gruppi di 2 mediante uno scafandro. I subacquei, a turno, trascorrono 4 ore ciascuno sott'acqua prima di essere sostituiti da un'altra coppia. Le operazioni sono coordinate da un pontile in superficie, dove è stato allestito un sistema di saturazione, un sistema operativo di supporto, una centrale elettrica da 1.200 KW e alloggi per i 32 tecnici che vivranno e lavoreranno a bordo della nave per tutto il fase di costruzione, garantendo che le operazioni si svolgano in completa sicurezza. Una sala di controllo consente il monitoraggio di tutti i parametri della campana subacquea e delle camere iperbariche. Le operazioni continueranno, 7 giorni su 7 e 24 ore su 24.

Oltre alla bonifica degli ordigni inesplosi, prosegue anche il cantiere della nuova diga foranea con le operazioni di consolidamento del fondale iniziate lo scorso 7 luglio. Ciò ha già portato al completamento di circa 220 dei 70.000 pilastri di ghiaia che verranno dare stabilità alle fondamenta su cui poggerà la futura struttura difensiva. Proseguono inoltre le attività di posa della ghiaia sul fondale marino, con circa 200.000 tonnellate di materiale già depositato, utilizzando una nave della capacità di 3.600 tonnellate e due pontoni minori della capacità complessiva di circa 700 tonnellate.

In media, queste navi trasportano 3.000 tonnellate di ghiaia al giorno e hanno effettuato finora oltre 90 viaggi di andata e ritorno, con partenza da Piombino e Genova.

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Milano, 18 settembre 2023 – Webuild S.p.A. (“Webuild” o la “Società”) sta organizzando un roadshow con investitori qualificati, italiani e internazionali, con l’obiettivo di valutare le condizioni di mercato in relazione alla potenziale emissione di obbligazioni senior non garantite a tasso fisso (le “Nuove Obbligazioni”), con il supporto di BNP Paribas, BofA Securities Europe SA, Goldman Sachs International, HSBC Continental Europe, Intesa Sanpaolo S.p.A. (Divisione IMI CIB), Natixis e UniCredit, in qualità di Joint Lead Managers.

I proventi delle Nuove Obbligazioni saranno destinati, in tutto o in parte: (i) al rimborso dell’indebitamento esistente della Società, anche attraverso il riacquisto, da parte della Società di parte delle seguenti obbligazioni denominate: (a) “€500,000,000 1.750 per cent. Notes due 26 October 2024” (ISIN: XS1707063589), aventi un valore nominale complessivo attualmente in essere pari a Euro 500,000,000 (le “Obbligazioni 2024”) e (b) “€750,000,000 5.875 per cent. Notes due 15 December 2025” (ISIN: XS2271356201), aventi un valore nominale complessivo attualmente in essere pari a Euro 750,000,000 (le “Obbligazioni 2025”), ai sensi di un’offerta di acquisto lanciata dalla Società in data odierna e (ii) per scopi generali del gruppo Webuild. La complessiva operazione consentirebbe l’estensione delle scadenze di una parte del debito del gruppo Webuild, allungandone la vita media, cogliendo le opportunità di mercato.

Ricorrendone le condizioni di mercato, l’operazione complessiva sarà eseguita nel corso del corrente mese di settembre 2023.
Si prevede che le Nuove Obbligazioni saranno riservate esclusivamente a investitori qualificati, con esclusione di collocamento negli Stati Uniti d’America ed altri paesi selezionati, e saranno destinate ad essere quotate presso il Global Exchange Market della Borsa di Dublino (Euronext Dublino). Le caratteristiche delle Nuove Obbligazioni, incluso il relativo tasso di interesse, come per prassi, saranno determinate alla data di pricing tenendo in considerazione, tra l’altro, le adesioni ricevute ai sensi
 
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