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Webuild - Nuovi ordini per 5,3 mld nel 1Q22, confermata la guidance 2022
Oggi 09:53 - MKI
Nel corso dei primi mesi del 2022, Webuild ha acquisito nuovi ordini e in corso di finalizzazione per circa 5,3 miliardi, inclusi 3,1 miliardi di progetti per i quali Webuild e' risultata migliore offerente.
La pipeline complessiva delle attivita' commerciali del Gruppo ammonta a circa 27,4 miliardi ed include gare presentate ed in attesa di aggiudicazione per circa 6,9 miliardi, di cui la maggior parte attesa in assegnazione nel corso del 2022.
Il gruppo ha confermato la guidance per il 2022 con un rapporto “book to bill” superiore a 1x in media nel periodo 2022-24, ricavi tra 7 e 7,5 miliardi, coperti interamente dall’attuale backlog, l’ebitda margin del 7-7,5% e il mantenimento di una posizione finanziaria netta positiva a fine anno.
Webuild ha continuato a monitorare i mercati core, tra cui alcuni paesi dell' Europa Occidentale e del Nord, Australia e Nord America, che hanno lanciato importanti piani di sviluppo infrastrutturale. Tali paesi costituiscono oltre l' 85% della pipeline commerciale complessiva del Gruppo.
Nel mercato domestico sono attesi circa 24 miliardi di investimenti in grandi opere, di cui 14 miliardi relativi a progetti inclusi nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per i quali si prevede un' accelerazione delle gare nel secondo semestre dell' anno.
Infine, rimane costante il commitment del Gruppo in tema di sostenibilita' con un focus su infrastrutture per la mobilita' sostenibile e transizione climatica. Il collocamento, concluso con successo nel primo trimestre, di un nuovo bond ' Sustainability-Linked' per 400 milioni, rafforza l' impegno di Webuild volto ad integrare pienamente la sostenibilita' nella propria strategia di business e finanziaria.
La nuova emissione e' legata al raggiungimento dell' obiettivo di riduzione del 50%, entro il 2025, della carbon intensity emissions (Scope 1 & 2), contribuendo cosi' all' avanzamento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (' SDG' ) fissati dalle Nazioni Unite.
Durante il collocamento sono stati raccolti ordini per circa 900 milioni, in esubero per oltre 2,2 volte, con una domanda rilevante da parte di investitori nazionali e internazionali, provenienti soprattutto da Gran Bretagna, Germania e Francia.
Nei primi mesi dell' anno, inoltre si e' conclusa l' iniziativa industriale Progetto Italia, come conseguenza dell' avvenuto raggiungimento di tutti gli obiettivi previsti. Webuild ha finanziato l’operazione attraverso un aumento di capitale, interamente sottoscritto e versato a novembre 2019, dalle principali istituzioni finanziarie del Paese, tra le quali CDP Equity.
il bond migliore ,secondo me, resta quello con scadenza 2025 e cedola 5,875%...prezzo area 98,5 e yield 6,4&...scadenza tutto sommato contenuta...
solo per professional anche questa?
Praticamente si.
https://www.ilgazzettino.it/nordest...nto_ammonta_dipendenti_a_rischio-6974435.html
Leggete bene così capite cosa può succedere da un giorno ad un altro con certe società
concordo con PietroP, il commento non ha senso Investo....porcherie e/o errori nell'uso dei derivati poi possono essere fatti in tante altre aziende (pensa a quello che è successo in Mps anni addietro, in Ubs e Cs tante volte , in blasonate banche Usa)
Non vedo perchè additare webuild....
ti riporto quello che ho scritto il 25 ottobre sul thread di Webuild 2025 5,875%...
resto dell'idea che prima o dopo vada ricapitalizzata (cfr miei post precedenti) con ruolo crescente di CDP e ridimensionamento Salini Pietro; strategicamente questo vorrebbe dire short equity e long bond ma il timing sarà importante. Comunque il fatto che un bond con scadenza 2025 renda il 13% è indicativo....
una società con questi contratti e con determinate esigenze operative e finanziarie non può avere la attuale compagine societaria altrimenti rischia....Salini deve ridurre la sua quota a favore di altri soci ( non posso che pensare a CDP ora al 16% ) e la società dovrà essere ricapitalizzata....altrimenti basta qualche problema su qualche contratto (extra costi per materie prime etc) e ci si trova in difficoltà...