Ciao
cara Odett, buon lavoro
A proposito di regimi che mi scrivevi qualche giorno fa
, recentemente ho scoperto una poetessa vissuta nel secondo dopoguerra in iraq, dove certamente non vi era un ambiente sociale molto liberale
nei confronti delle donne . Bè, lei si è ribellata
, a modo suo, perchè la poesia nasce nell'anima e non dev'essere imprigionata in una metrica rigida imposta solo in quanto tradizionale. Disse:
“Ancora i fondamentalisti sostenitori dei due emistichi fanno rotolare dei massi sulla strada della poesia libera. Massi che loro credono grandi abbastanza da poter uccidere questa poesia e cancellarne le tracce. Ma questi massi non fanno altro che rotolare dal fianco della montagna fino a valle correndo via senza intralciale minimamente il corso del fiume della poesia libera, che, libero, disseta le ampie pianure e nutre fiori e frutti, palme e giardini. Mentre questi fondamentalisti seguitano a ripetere che la poesia libera è una figlia illegittima senza nessun legame con la poesia araba. Io proverò in questo libro e con gli strumenti della metrica che quanto affermano è falso [....]”
Se ti può interessare, approfondendo
Nazik al Mala'ika
la poetessa che ha voluto scrivere la storia della letteratura araba - AbsoluteVille - Qui si parla di poesia, in tutte le sue forme
Nazik al-Malaika, poetessa – La Bottega del Barbieri
e qualche suo lavoro
POESIA ARABA | Nazik al-Mala’ika
-
La Farfalla di Fuoco
Nazik al Mala’ika – vivodipoesia
Questo è il Femminismo che piace a me, la libertà della Donna di essere se stessa, non quella roba ridicola e triste (IMHO) che incontriamo non raramente nell'attuale realtà sociale.
.
Trascorri una bella
giornata