730/2020 per redditi 2019

Compili il rigo per il 2019 nel 3 foglio e nella colonna 10 inserisci 1.
Nel primo foglio al rigo E51 inserisci 1 in colonna 1 e metti la X in colonna 2
Ciao.

Grazie! Ti volevo ringraziare in privato ma ho la funzione di invio messaggi inibita 😱

Buon fine settimana!!!
 
Vi chiedo lumi per la compagna...

Disoccupata per tutto il 2019, idem quest'anno.
Casa di proprietà al 50% con la sorella, ma ci vivono i suoi, nessun affitto ovviamente. (e ci paga IMU)
Casa e pertinenze si aggirano intorno ai 600 € di valore catastale.

Vorrebbe detrarre spese mediche e interessi mutuo e altre assicurazioni. Non siamo sposati, ma viviamo insieme altrove.
Io sto apposto col mio 730, ma per lei non riesco a capire cosa sarebbe meglio fare: se il 730 precompilato oppure redditi PF.
A spanne, compilando il suo 730 precompilato le risulta un buon credito, ma...

1- che modello fare?
2- come riscuotere?
3- Nessuna dichiarazione fatta negli anni precedenti.

Non so come muovermi, qualcuno sa?
Grazie!OK!

Mi rispondo da solo... :D
E' incapiente e quindi i crediti se li fuma allegramente. Evvabbuò... toccherà sposarla così faccio il congiunto e mi becco i crediti...
:D
 
Mi rispondo da solo... :D
E' incapiente e quindi i crediti se li fuma allegramente. Evvabbuò... toccherà sposarla così faccio il congiunto e mi becco i crediti...
:D

Se la tua compagna è a carico dei genitori, possono usufruire loro di tutte le detrazioni per la tua compagna
 
Ho ancora un dubbio prima di inviare il 730 a mio padre.
L'anno scorso, qualche mese dopo aver inviato il 730, mi sono messo a fare un po' di pulizia cestinando quelli vecchi di quasi 10 anni.
Sono una persona parecchio scrupolosa, quindi prima di buttare ho controllato bene che era tutto a posto, che potessi tranquillamente buttarle e che non c'erano spese vecchie da detrarre in più anni.
E invece mi sono accorto che nel 730/2012 c'era una spesa per una ristrutturazione edilizia condominiale dell'anno 2011 non dichiarata (in realtà all'epoca mio padre consegnava il 730 al datore di lavoro per l'invio e nella brutta copia lui la spesa l'aveva inserita, mentre il datore di lavoro nella copia inviata all'Agenzia delle Entrate non l'ha fatto).

Ora, cercando qua e là in rete, ho più o meno capito come devo procedere per detrarre il 36% di quelle spese sostenute, ma volevo avere una conferma che la procedura sia corretta.

  • Innanzitutto le prime tre rate (non dichiarate nei 730/2012, 730/2013 e 730/2014), essendo trascorsi più di 5 anni, non si possono più recuperare.
  • Per quanto riguarda il 730/2015 sarebbe possibile ancora presentare una dichiarazione integrativa fino al 31 dicembre, ma sul sito del 730 precompilato ci sono soltanto gli anni di dichiarazione dal 2016 in poi. Quindi come posso procedere in modo semplice e gratuito, considerando che ogni rata da recuperare è di appena 16€ e non mi conviene rivolgermi a qualche CAF o professionista abilitato?
  • Per i 730/2016, 730/2017, 730/2018 e 730/2019 posso presentare una dichiarazione integrativa (una per ogni anno) e poi inserire il maggior credito / minor debito derivante nel Quadro F (nella sezione III-a rigo F2 del 730/2020 per quella del 2019 e nella sezione III-b rigo F3 del 730/2021 per quelle dal 2016 al 2018, avendo presentato la dichiarazione integrativa oltre i termini di presentazione di quella dell'anno d'imposta successivo).
  • Nel 730/2020 inserirò poi normalmente la rata n. 9 e infine nel 730/2021 la rata n. 10.

È tutto corretto?
 
Ciao a Tutti,
nel 2019 mio figlio ha acquistato, tramite agenzia immobiliare, un appartamento come prima casa con i soldi di noi genitori (assegni circolari).
Nell'atto notarile abbiamo evidenziato che i genitori hanno provveduto ad aiutare il figlio al pagamento.
L'agenzia immobiliare ha emesso la relativa fattura per 'spese intermediazione immobiliare' al sottoscritto, che ha provveduto a pagare tramite assegno bancario.
Detta spesa la potro' portare in detrazione io, padre del proprietario ?
 
Detta spesa la potro' portare in detrazione io, padre del proprietario ?

Avresti fatto bene ad informarti prima di chiedere la fattura intestata a tuo nome.
Non puoi detrarre nulla.
Circolare ADE 20/E/2011 punto 5.8 pagina 17
3) Nell'ipotesi, infine, che la fattura risulti intestata esclusivamente ad un soggetto che non sia proprietario dell'immobile, le spese per l'intermediazione non potranno essere detratte neanche dal proprietario dell'immobile.
https://www.espertorisponde.ilsole2...042012/20120402/PRASSI/CIRC_AGEN_20E_2011.pdf
 
Salve ho realizzato lo scorso anno un soppalco in garage in legno .... posso portare in detrazione ?
 
Se è abitazione principale (e relative pertinenze) non soggetta ad IMU la colonna 12 resta vuota.
Va valorizzata solo per quei casi particolari indicati nelle istruzioni.

Nota però che non sempre un'abitazione principale è esente da IMU, quindi devi sapere tu se nel tuo caso sei esente o meno.

Se ti riferisci a questo passaggio "[...]Si tratta, ad esempio, delle abitazioni principali classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 (“abitazioni di lusso”)[...], la mia abitazione appartiene al novero di quelle economiche (A/3).
 
Se ti riferisci a questo passaggio "[...]Si tratta, ad esempio, delle abitazioni principali classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 (“abitazioni di lusso”)[...], la mia abitazione appartiene al novero di quelle economiche (A/3).
Sì però il tuo dubbio mi pare fosse su una pertinenza, non sull'abitazione.
Comunque, se sei sicuro di essere esente da IMU, la colonna 12 va lasciata vuota.
 
Sì però il tuo dubbio mi pare fosse su una pertinenza, non sull'abitazione.

Su tutte 2, abitazione e pertinenza; sono andato a ritroso nei 730 e ho trovato il codice 2 sempre selezionato (dalla precompilata, dal 2015 in poi, da quando ho iniziato ad occuparmene personalmente, non sono mai intervenuto in merito; davo per scontato che il commercialista sapesse il fatto suo). Non è una svista di poco conto, pensavo piuttosto che sfuggisse a me qualcosa nell'interpretazione del codice.
 
Avresti fatto bene ad informarti prima di chiedere la fattura intestata a tuo nome.
Non puoi detrarre nulla.
Circolare ADE 20/E/2011 punto 5.8 pagina 17
3) Nell'ipotesi, infine, che la fattura risulti intestata esclusivamente ad un soggetto che non sia proprietario dell'immobile, le spese per l'intermediazione non potranno essere detratte neanche dal proprietario dell'immobile.
https://www.espertorisponde.ilsole2...042012/20120402/PRASSI/CIRC_AGEN_20E_2011.pdf

Ti ringrazio Claudia, sempre precisa e puntuale nel rispondere ai nostri dubbi/perplessita'.
 
Uppp avrei urgenza per chiudere la dichiarazione ... ho pagato tramite bonifico

Per costante giurisprudenza (cfr. T.A.R. Napoli, sez. IV, 27 marzo 2017 n. 1668), la realizzazione di un soppalco non rientra nell’ambito degli interventi di restauro o risanamento conservativo, ma nel novero degli interventi di ristrutturazione edilizia, qualora determini una modifica della superficie utile dell’appartamento, con conseguente aggravio del carico urbanistico (cfr. anche TAR Campania, Napoli, sez. II, 26 settembre 2016, n. 4433; TAR Sardegna, sez. II, 23 settembre 2011 n. 952; TAR Lombardia, Milano, sez. II, 11 luglio 2011 n. 1863; TAR Campania, Napoli, sez. II, 21 marzo 2011 n. 1586).

In linea generale, la realizzazione di un soppalco può ritenersi rientrare, per le sue limitate caratteristiche di estensione, nel concetto di restauro o risanamento conservativo solo quando sia di modeste dimensioni, anche avuto riguardo alla sua altezza, in modo tale da escludere la possibilità di creare un ambiente abitativo e quindi ad incrementare le superfici residenziali o il carico urbanistico (T.A.R. Napoli, sez. IV, 2 marzo 2017 n. 1220; Cfr. anche TAR Lazio, Roma, 17 maggio 1996 n. 962; TAR Lazio, Roma, 15 luglio 1997 n. 1161).

Di conseguenza, deve ritenersi che un soppalco costituito da una struttura in legno della superficie di 12 mq circa, impostato ad un’altezza di 2,80 metri dal piano di calpestio costituisca un vero e proprio ambiente, per le sue dimensioni rilevanti, tale da configurare un nuovo vano e determinare un conseguente incremento della superficie abitativa.

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PS: hai pagato con "BONIFICO PARLANTE" per RISTRUTURAZIONE EDILIZIA?
Non compare nel tuo precompilato?
 
Per costante giurisprudenza (cfr. T.A.R. Napoli, sez. IV, 27 marzo 2017 n. 1668), la realizzazione di un soppalco non rientra nell’ambito degli interventi di restauro o risanamento conservativo, ma nel novero degli interventi di ristrutturazione edilizia, qualora determini una modifica della superficie utile dell’appartamento, con conseguente aggravio del carico urbanistico (cfr. anche TAR Campania, Napoli, sez. II, 26 settembre 2016, n. 4433; TAR Sardegna, sez. II, 23 settembre 2011 n. 952; TAR Lombardia, Milano, sez. II, 11 luglio 2011 n. 1863; TAR Campania, Napoli, sez. II, 21 marzo 2011 n. 1586).

In linea generale, la realizzazione di un soppalco può ritenersi rientrare, per le sue limitate caratteristiche di estensione, nel concetto di restauro o risanamento conservativo solo quando sia di modeste dimensioni, anche avuto riguardo alla sua altezza, in modo tale da escludere la possibilità di creare un ambiente abitativo e quindi ad incrementare le superfici residenziali o il carico urbanistico (T.A.R. Napoli, sez. IV, 2 marzo 2017 n. 1220; Cfr. anche TAR Lazio, Roma, 17 maggio 1996 n. 962; TAR Lazio, Roma, 15 luglio 1997 n. 1161).

Di conseguenza, deve ritenersi che un soppalco costituito da una struttura in legno della superficie di 12 mq circa, impostato ad un’altezza di 2,80 metri dal piano di calpestio costituisca un vero e proprio ambiente, per le sue dimensioni rilevanti, tale da configurare un nuovo vano e determinare un conseguente incremento della superficie abitativa.

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PS: hai pagato con "BONIFICO PARLANTE" per RISTRUTURAZIONE EDILIZIA?
Non compare nel tuo precompilato?
No semplice bonifico...
Ma vista la cosa lascio perdere...
 
No semplice bonifico...
Ma vista la cosa lascio perdere...

Pagamento delle spese tramite bonifico bancario o postale

Per fruire della detrazione è necessario che le spese siano pagate mediante l’apposito bonifico dedicato dal quale risulti:
- la causale del versamento dalla quale si evinca che il pagamento è effettuato per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio che danno diritto alla detrazione. Nel caso in cui, per mero errore materiale, siano stati riportati i riferimenti normativi della detrazione per la riqualificazione energetica, la detrazione può comunque essere riconosciuta senza necessità di ulteriori adempimenti (Circolare 21.05.2014 n. 11, risposta 4.5);
- il codice fiscale del beneficiario della detrazione (che può essere anche diverso dall’ordinante il bonifico);
- il numero di partita IVA o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato.
245
Il bonifico postale è assimilato a quello bancario ed è quindi da considerarsi valido (Circolare 10.06.2004 n. 24, risposta 1.11), così come è ugualmente valido il bonifico effettuato “on line” (Risoluzione 7.08.2008 n. 353).
 
spese funebri

Buonasera,
lo scorso anno è mancato mio padre, la fattura della relativa spesa è stata divisa in due distinte fatture:
1.650 € a me, 1.650 € a mia sorella.
Per motivi che non sto ad elencare, mia sorella non ha detratto la spesa a suo carico, posso detrarre tutto io, (ovviamente nel limite max di 1550 €), devo farmi rilasciare qualcosa da mia sorella che attesti che lei non ha detratto nulla?

PS
Il bonifico del pagamento (3.300 €) è partito dal mio conto corrente.

Grazie!
 
Ultima modifica:
Se per 365 giorni sei stato in pensione, come puoi indicare dei giorni in cui hai lavorato (il totale massimo dei giorni è 365). Questo ti fa capire tutto l'errore creato in partenza, quindi risulta palese che Tu sei nel Giusto e di conseguenza l'errore si frappone nell'incongruenza della CU emessa (corretto lo zero giorni lavorati ma una retribuzione mal collocata in un impossibile giorno del 2019).-
Ho letto che dal Cassetto Fiscale sul sito dell'Agenzia delle Entrate è possibile scaricare le CU, se non si è in possesso, e così ho scaricato quella che ha presentato Trenitalia. In effetti risultano le date corrette del rapporto di lavoro (dal 1976 al 2012), non è indicato il numero di giorni per i quali spettano le detrazioni e il reddito è indicato normalmente al punto 1 come se fosse uno stipendio riferito al 2019.
Da quello che mi hai detto sarebbe dovuto essere inserito al punto 463 (redditi esenti), giusto?


Ho ancora un dubbio prima di inviare il 730 a mio padre.
L'anno scorso, qualche mese dopo aver inviato il 730, mi sono messo a fare un po' di pulizia cestinando quelli vecchi di quasi 10 anni.
Sono una persona parecchio scrupolosa, quindi prima di buttare ho controllato bene che era tutto a posto, che potessi tranquillamente buttarle e che non c'erano spese vecchie da detrarre in più anni.
E invece mi sono accorto che nel 730/2012 c'era una spesa per una ristrutturazione edilizia condominiale dell'anno 2011 non dichiarata (in realtà all'epoca mio padre consegnava il 730 al datore di lavoro per l'invio e nella brutta copia lui la spesa l'aveva inserita, mentre il datore di lavoro nella copia inviata all'Agenzia delle Entrate non l'ha fatto).

Ora, cercando qua e là in rete, ho più o meno capito come devo procedere per detrarre il 36% di quelle spese sostenute, ma volevo avere una conferma che la procedura sia corretta.

  • Innanzitutto le prime tre rate (non dichiarate nei 730/2012, 730/2013 e 730/2014), essendo trascorsi più di 5 anni, non si possono più recuperare.
  • Per quanto riguarda il 730/2015 sarebbe possibile ancora presentare una dichiarazione integrativa fino al 31 dicembre, ma sul sito del 730 precompilato ci sono soltanto gli anni di dichiarazione dal 2016 in poi. Quindi come posso procedere in modo semplice e gratuito, considerando che ogni rata da recuperare è di appena 16€ e non mi conviene rivolgermi a qualche CAF o professionista abilitato?
  • Per i 730/2016, 730/2017, 730/2018 e 730/2019 posso presentare una dichiarazione integrativa (una per ogni anno) e poi inserire il maggior credito / minor debito derivante nel Quadro F (nella sezione III-a rigo F2 del 730/2020 per quella del 2019 e nella sezione III-b rigo F3 del 730/2021 per quelle dal 2016 al 2018, avendo presentato la dichiarazione integrativa oltre i termini di presentazione di quella dell'anno d'imposta successivo).
  • Nel 730/2020 inserirò poi normalmente la rata n. 9 e infine nel 730/2021 la rata n. 10.

È tutto corretto?
Nessuno sa aiutarmi?
Sono quasi sicuro al 99% di tutto quello che ho scritto, mi serve solo sapere se e come è possibile presentare una dichiarazione integrativa per il 730/2015 in modo semplice e gratuito, dato che nel sito del 730 precompilato compaiono solo gli anni di dichiarazione dal 2016 ad oggi.
Perché altrimenti, se devo rivolgermi ad un CAF o un professionista abilitato, per soli 16€ guadagnati non ne vale la pena e lascio perdere.

Grazie!
 
Ho letto che dal Cassetto Fiscale sul sito dell'Agenzia delle Entrate è possibile scaricare le CU, se non si è in possesso, e così ho scaricato quella che ha presentato Trenitalia. In effetti risultano le date corrette del rapporto di lavoro (dal 1976 al 2012), non è indicato il numero di giorni per i quali spettano le detrazioni e il reddito è indicato normalmente al punto 1 come se fosse uno stipendio riferito al 2019.
Da quello che mi hai detto sarebbe dovuto essere inserito al punto 463 (redditi esenti), giusto?

No, il compenso arretrato dovevano inserirlo nel punto 511 e la relativa IRPEF per Anni Precedenti (Aliquota media propria) al punto 513.

La tassazione separata non è soggetta a ritenute per scaglioni (Tabella Aliquote), ma a ritenuta propria (Aliquota Media "se ricordo bene" in base ai redditi degli ultimi 5 anni). Ripeto essendo un reddito arretrato, fuori dall'anno in questione con ritenute proprie, non deve essere indicato nella Dichiarazione dei Redditi.-
 
Ho ancora un dubbio prima di inviare il 730 a mio padre.
L'anno scorso, qualche mese dopo aver inviato il 730, mi sono messo a fare un po' di pulizia cestinando quelli vecchi di quasi 10 anni.
Sono una persona parecchio scrupolosa, quindi prima di buttare ho controllato bene che era tutto a posto, che potessi tranquillamente buttarle e che non c'erano spese vecchie da detrarre in più anni.
E invece mi sono accorto che nel 730/2012 c'era una spesa per una ristrutturazione edilizia condominiale dell'anno 2011 non dichiarata (in realtà all'epoca mio padre consegnava il 730 al datore di lavoro per l'invio e nella brutta copia lui la spesa l'aveva inserita, mentre il datore di lavoro nella copia inviata all'Agenzia delle Entrate non l'ha fatto).

Ora, cercando qua e là in rete, ho più o meno capito come devo procedere per detrarre il 36% di quelle spese sostenute, ma volevo avere una conferma che la procedura sia corretta.

  • Innanzitutto le prime tre rate (non dichiarate nei 730/2012, 730/2013 e 730/2014), essendo trascorsi più di 5 anni, non si possono più recuperare.
  • Per quanto riguarda il 730/2015 sarebbe possibile ancora presentare una dichiarazione integrativa fino al 31 dicembre, ma sul sito del 730 precompilato ci sono soltanto gli anni di dichiarazione dal 2016 in poi. Quindi come posso procedere in modo semplice e gratuito, considerando che ogni rata da recuperare è di appena 16€ e non mi conviene rivolgermi a qualche CAF o professionista abilitato?
  • Per i 730/2016, 730/2017, 730/2018 e 730/2019 posso presentare una dichiarazione integrativa (una per ogni anno) e poi inserire il maggior credito / minor debito derivante nel Quadro F (nella sezione III-a rigo F2 del 730/2020 per quella del 2019 e nella sezione III-b rigo F3 del 730/2021 per quelle dal 2016 al 2018, avendo presentato la dichiarazione integrativa oltre i termini di presentazione di quella dell'anno d'imposta successivo).
  • Nel 730/2020 inserirò poi normalmente la rata n. 9 e infine nel 730/2021 la rata n. 10.

È tutto corretto?

1) Per le rate 9 e 10, sono d'accordo;

2) Per i 730/2016, 2017, 2018 e 2019 (non mi azzardo a dare consiglio "non avendo mai fatto uso dell'integrativa, dovrei documentarmi almeno un poco", meglio che risponda chi ha più esperienza);

3) Per il 730/2015, penso che l'unica strada sia il CAF o il Professionista (quindi non conveniente, per la cifra in questione) però, non essendo certo, meglio attendere ulteriori opinioni.- :bye:
 
Ho ancora un dubbio prima di inviare il 730 di mio padre.
...........................
  • Innanzitutto le prime tre rate (non dichiarate nei 730/2012, 730/2013 e 730/2014), essendo trascorsi più di 5 anni, non si possono più recuperare.
  • Per quanto riguarda il 730/2015 sarebbe possibile ancora presentare una dichiarazione integrativa fino al 31 dicembre, ma sul sito del 730 precompilato ci sono soltanto gli anni di dichiarazione dal 2016 in poi. Quindi come posso procedere in modo semplice e gratuito, considerando che ogni rata da recuperare è di appena 16€ e non mi conviene rivolgermi a qualche CAF o professionista abilitato?
  • Per i 730/2016, 730/2017, 730/2018 e 730/2019 posso presentare una dichiarazione integrativa (una per ogni anno) e poi inserire il maggior credito / minor debito derivante nel Quadro F (nella sezione III-a rigo F2 del 730/2020 per quella del 2019 e nella sezione III-b rigo F3 del 730/2021 per quelle dal 2016 al 2018, avendo presentato la dichiarazione integrativa oltre i termini di presentazione di quella dell'anno d'imposta successivo).
  • Nel 730/2020 inserirò poi normalmente la rata n. 9 e infine nel 730/2021 la rata n. 10.

È tutto corretto?

Per gli anni 2016, 2017, 2018 e 2019 (redditi 2015 e successivi) puoi inviare una dichiarazione REDDITI PF ad integrazione dei 730 già inviati

Metterai il credito in compensazione e lo porterai in detrazione nel 730/2020

Per un lavoraccio del genere, ne vale la pena?

Io NON lo farei, mi passa la voglia solo a pensarci.
 
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