A Milano servono 5k di reddito per comprare casa

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A Milano i redditi sono scollegati dai valori immobiliari, ma meno rispetto a Londra e Parigi, e molto meno per quanto riguarda l'hinterland non degradato. Ci sono ancora alcune possibilità con rapporto qualità/prezzo ragionevole, che altrove semplicemente non esistono.

Posto il link ad un lungo commento in inglese, secondo me molto rilevante per questo thread. Descrive in dettaglio la situazione tragica di Londra per i giovani che ci lavorano e vogliono comprare casa, accendendo un mutuo e facendo i pendolari. Il commento riisale a 7 anni fa, quindi prima degli aumenti degli ultimi anni, ma sembrerebbe che già allora la situazione fosse ben peggiore di quella di Milano adesso.

https://np.reddit.com/r/AskMen/comm...ford_to_live_independently/cw2s3fl/?context=3
 
Insomma Milan l'era un gran Milan, ora l'è na gran sóla...
 
Ormai in Italia c'è uno scollamento totale tra redditi medi e prezzi. È un paese che sta diventando sempre più come il Brasile: super ricchi che vivono nei quartieri bene, e le masse nelle favelas. Un paese sempre più invivibile.

https://www.ilgiornale.it/news/cronaca-locale/casa-sogno-ricchi-5mila-euro-mese-averla-2089897.html

Allora che qualcuno pensasse di mettere un tetto anche al prezzo delle case. E non lasciare solo al mercato di determinare i prezzi, creando le città a strato.
Una volta a Milano, in molte zone anche centrali trovavi il benestante, l'artigiano, l'operaio.., qualcuno abitava anche nelle case popolari prima che si decidesse di fare cassa a go go
oggi è quasi impossibile. A meno che tu non sia decisamente ricco o erediti la casa.
Però nessuno ti dirà che questa speculazione è cattiva. Solo quella sul gas..
 
Mah mi sembra abbastanza incapibile sta cosa di biella.

Non ci sono passato molte volte (capito li quando c'è il rally della lana) ma non mi è
sembrata una zona cosi brutta.

io ci vado ogni tanto ( a mangiare la polenta concia e a comprare i canestrelli che sono spaziali) e a me non dispiace. Soprattutto la parte Alta. E anche i dintorni non sono male ( per anni abbiamo avuto una casa vicino a BIelmonte). Città che si sta reinventando dopo l'abbandono del tessile tra il 90 e il 2010.
Se andate, a parte Oropa, anche l'Oasi Zegna merita.
 
Allora che qualcuno pensasse di mettere un tetto anche al prezzo delle case. E non lasciare solo al mercato di determinare i prezzi, creando le città a strato.
Una volta a Milano, in molte zone anche centrali trovavi il benestante, l'artigiano, l'operaio.., qualcuno abitava anche nelle case popolari prima che si decidesse di fare cassa a go go
oggi è quasi impossibile. A meno che tu non sia decisamente ricco o erediti la casa.
Però nessuno ti dirà che questa speculazione è cattiva. Solo quella sul gas..

Il tetto ai prezzi sarebbe una roba da soviet, ottima per deprimere l'economia.

Al massimo si può pretendere una maggior edilizia popolare per mettere sul mercato immobili e calmierare i prezzi.

Vedevo che esistevano progetti di edilizia convenzionata, ma sono ovviamente in aree molto periferiche. Un conoscente ha acquistato in Ripamonti bassa, credo intorno ai 2,500 al m2 in edilizia convenzionata.
 
Il tetto ai prezzi sarebbe una roba da soviet, ottima per deprimere l'economia.

Al massimo si può pretendere una maggior edilizia popolare per mettere sul mercato immobili e calmierare i prezzi.

Vedevo che esistevano progetti di edilizia convenzionata, ma sono ovviamente in aree molto periferiche. Un conoscente ha acquistato in Ripamonti bassa, credo intorno ai 2,500 al m2 in edilizia convenzionata.

certamente. Ma non puoi lasciare solo al mercato decidere le politiche abitative di una città. L'Isola era un esempio di quartiere multisociale, C'era di tutto, anche lo zanza. Con i nuovi prezzi non solo attrai solamente una parte di clientela ma spingi fuori anche chi non era proprietario che a causa della alta rivalutazione della zona si è visto alzare gli affitti a dismisura. Dovendo emigrare in altre zone.
Io rispetto il mercato ma non può decidere tutto. Perchè una abitazione non è una bella macchina a cui puoi anche rinunciare. E se ti sei creato per anni relazioni sociali in un quartiere e ad un certo punto sei quasi costretto ad andartene, per molti può essere un dramma ( anziani in primis)
 
Il tetto ai prezzi sarebbe una roba da soviet, ottima per deprimere l'economia.

Al massimo si può pretendere una maggior edilizia popolare per mettere sul mercato immobili e calmierare i prezzi.

Vedevo che esistevano progetti di edilizia convenzionata, ma sono ovviamente in aree molto periferiche. Un conoscente ha acquistato in Ripamonti bassa, credo intorno ai 2,500 al m2 in edilizia convenzionata.

Secondo me basterebbe triplicare la frequenza delle linee del passante, creando di fatto una supermetro di tutta l'area urbana milanese.

Almeno nelle ore di punta, treni ogni 10 minuti o anche meno, anzichè ogni mezz'ora. Se necessario si potenziano le infrastrutture, si aggiungono binari eccetera. Meglio spendere soldi per queste cose che per banchi a rotelle e bonus monopattini.

La maggior facilità di spostamento e il minor effetto "carro bestiame" porterebbe in molti a spostarsi volentieri dalla città all'hinterland, con effetto positivo sui prezzi e senza bisogno di tetti ai prezzi, che tanto non fanno altro che causare il subaffitto in nero.
 
certamente. Ma non puoi lasciare solo al mercato decidere le politiche abitative di una città. L'Isola era un esempio di quartiere multisociale, C'era di tutto, anche lo zanza. Con i nuovi prezzi non solo attrai solamente una parte di clientela ma spingi fuori anche chi non era proprietario che a causa della alta rivalutazione della zona si è visto alzare gli affitti a dismisura. Dovendo emigrare in altre zone.
Io rispetto il mercato ma non può decidere tutto. Perchè una abitazione non è una bella macchina a cui puoi anche rinunciare. E se ti sei creato per anni relazioni sociali in un quartiere e ad un certo punto sei quasi costretto ad andartene, per molti può essere un dramma ( anziani in primis)

La gentrification è roba nota, ma ti faccio una domanda: tu investiresti soldi con la prospettiva che qualcuno metta un "cap" per tutelare la multisocialità del quartiere?

Perché dietro la tutela di chi non si può permettere crescenti affitti, c'è l'esproprio de facto del proprietario.

Questo fenomeno però mi pare sia ovunque presente (quasi) allo stesso modo, anzi in alcuni casi è quasi tipico vendere l'immobile cittadino per passare a qualcosa di più tranquillo in età avanzata.
E' un trend che non si può tendenzialmente arrestare (salvo appunto politiche sovietiche) perché legato alla natura umana: il ricco/benestante non ci vuole vivere coi poveri che portano degrado, i prezzi immobiliari diventano una barriera all'ingresso e l'ennesima affermazione dello status.

Se guardi il topic milanese in Immobiliare vedi come le richieste medie provengono da giovani laureati, ormai lavoratori stabili, che avendo un buon salario cercano appartamenti in semicentro e/o in periferia cool.
Con la crescente gentrificazione, accelerata dalla nuova dimensione turistica, la città si allarga: periferie diventano via via più attraenti alcuni paesi dell'hinterland ne prendono il posto.
 
La gentrification è roba nota, ma ti faccio una domanda: tu investiresti soldi con la prospettiva che qualcuno metta un "cap" per tutelare la multisocialità del quartiere?

Perché dietro la tutela di chi non si può permettere crescenti affitti, c'è l'esproprio de facto del proprietario.

Questo fenomeno però mi pare sia ovunque presente (quasi) allo stesso modo, anzi in alcuni casi è quasi tipico vendere l'immobile cittadino per passare a qualcosa di più tranquillo in età avanzata.
E' un trend che non si può tendenzialmente arrestare (salvo appunto politiche sovietiche) perché legato alla natura umana: il ricco/benestante non ci vuole vivere coi poveri che portano degrado, i prezzi immobiliari diventano una barriera all'ingresso e l'ennesima affermazione dello status.

Se guardi il topic milanese in Immobiliare vedi come le richieste medie provengono da giovani laureati, ormai lavoratori stabili, che avendo un buon salario cercano appartamenti in semicentro e/o in periferia cool.
Con la crescente gentrificazione, accelerata dalla nuova dimensione turistica, la città si allarga: periferie diventano via via più attraenti alcuni paesi dell'hinterland ne prendono il posto.

il cap era chiaramente una provocazione. Resto convinto che sulle politiche abitative non possa decidere solo il mercato. A meno di accettare realtà sociali come quelle statunitensi dove vivi in una zona in base al reddito che produci. Se guadagni di più cambi cambi quartiere, se guadagni di meno anche. Che poi sta già succedendo.
 
Secondo me basterebbe triplicare la frequenza delle linee del passante, creando di fatto una supermetro di tutta l'area urbana milanese.

Almeno nelle ore di punta, treni ogni 10 minuti o anche meno, anzichè ogni mezz'ora. Se necessario si potenziano le infrastrutture, si aggiungono binari eccetera. Meglio spendere soldi per queste cose che per banchi a rotelle e bonus monopattini.

La maggior facilità di spostamento e il minor effetto "carro bestiame" porterebbe in molti a spostarsi volentieri dalla città all'hinterland, con effetto positivo sui prezzi e senza bisogno di tetti ai prezzi, che tanto non fanno altro che causare il subaffitto in nero.

Sicuramente un miglioramento del TPL è un vantaggio per tutti: toglie traffico, aumenta accessibilità a lavori e servizi.

Personalmente credo un miglioramento sia necessario, soprattutto per garantire una maggior sicurezza (i passanti di sera son ben peggio dell'ATM) e per offrire ai passeggeri un'esperienza dignitosa.

Sono però molto scettico sul fatto che un TPL efficiente possa mitigare i prezzi. Vedendo altre città con trasporto migliore di Milano, non mi pare abbia l'effetto desiderato.

A mio avviso l'hinterland ha i seguenti problemi:
- logistico si, ma più che altro perché diversi paesi non hanno un grande servizio di trasporto pubblico. Più che il passante a maggior frequenza si necessità di creare degli hub di trasporto efficaci. Se uno deve fare auto+treno+atm ci mette una vita. Allontanandosi dalla città la cosa diventa più onerosa tolte le stazioni con treni diretti;
- tessuto sociale: l'hinterland è la nuova periferia e si è formata di conseguenza. Moltissimi paesi rimangono popolari, con i problemi analoghi a quelli delle periferie Insomma, se uno non vuole abitare alla Barona, difficilmente troverà chissà quanto gradevole Rozzano, per cui finirà in uno dei vari compound dove i prezzi tengono fuori i poveri;
- dormitorio: diversi comuni non hanno anima. Nessun centro vero, comunità locale inesistente, tessuto sociale senza radici ne particolari interessi al luogo dove vive. Per alcuni è uno scoglio piuttosto importante. Non aiuta in questo senso una certa spersonalizzazione: la maggior parte di questi comuni sono tendenzialmente uguali tra loro e sembrano un grande paesone non ben definito dove sussistono centri commerciali.

In generale sussiste una dinamica specifica che vede arrivare giovani studenti o lavoratori in città. Stanno in città perché fuori, senza legami, si sparerebbero.
Dopo qualche anno si formano una rete sociale, magari mettono su famiglia e escono dalla città. O meglio, si spostano dove si possono permettere casa: qualcuno a Bonola/S.Leonardo, qualcuno a Cologno e così via.
Questi ragionevolmente continueranno a preferire Rozzano a Lodi, con buona pace dei treni diretti, semplicemente perché una volta che hai 35 anni e hai fatto 10 volte il centro di Lodi sei stufo e non conosci nessuno.
 
Secondo me basterebbe triplicare la frequenza delle linee del passante, creando di fatto una supermetro di tutta l'area urbana milanese.

Almeno nelle ore di punta, treni ogni 10 minuti o anche meno, anzichè ogni mezz'ora. Se necessario si potenziano le infrastrutture, si aggiungono binari eccetera. Meglio spendere soldi per queste cose che per banchi a rotelle e bonus monopattini.

La maggior facilità di spostamento e il minor effetto "carro bestiame" porterebbe in molti a spostarsi volentieri dalla città all'hinterland, con effetto positivo sui prezzi e senza bisogno di tetti ai prezzi, che tanto non fanno altro che causare il subaffitto in nero.

tutto bellissimo, ma chi paga? Perchè il TPL viaggia già in perdita, triplicare le corse non triplica i costi d'esercizio ma quasi... Si fa presto a dire poteziare il trasporto pubblico ma quando si arriva all'inevitabile aumento dei biglietti ecco che crolla tutto l'entusiasmo. Si vuole il servizio a livelli svizzeri ma a prezzi indiani...
 
In generale sussiste una dinamica specifica che vede arrivare giovani studenti o lavoratori in città. Stanno in città perché fuori, senza legami, si sparerebbero.
Dopo qualche anno si formano una rete sociale, magari mettono su famiglia e escono dalla città. O meglio, si spostano dove si possono permettere casa: qualcuno a Bonola/S.Leonardo, qualcuno a Cologno e così via.
Questi ragionevolmente continueranno a preferire Rozzano a Lodi, con buona pace dei treni diretti, semplicemente perché una volta che hai 35 anni e hai fatto 10 volte il centro di Lodi sei stufo e non conosci nessuno.

Pare che la vita sociale sia una delle ragioni principali che spinge a stare in contatto con la città (e quindi pagare 800-1000€ di affitto, mutuo-tombalizzarsi o chiedere l'all-in ai genitori).
E' davvero così speciale? Cosa puoi fare che ti cambia la vita?
E i soldi per farla dove li trovi?
 
tutto bellissimo, ma chi paga? Perchè il TPL viaggia già in perdita, triplicare le corse non triplica i costi d'esercizio ma quasi... Si fa presto a dire poteziare il trasporto pubblico ma quando si arriva all'inevitabile aumento dei biglietti ecco che crolla tutto l'entusiasmo. Si vuole il servizio a livelli svizzeri ma a prezzi indiani...

Bisogna vedere. Per un privato sarebbe sicuramente in perdita, come dici tu, ma lo stato potrebbe anche rientrare nell'investimento e guadagnarci in maniera indiretta. A grandi linee, e precisando che è tutto da verificare se vale la pena oppure no, qualcosa tipo:

case meno costose → maggior reddito disponibile → maggiori consumi → maggior gettito fiscale e creazione di nuovi posti di lavoro → nuovamente "maggior reddito disponibile"→ nuovamente "maggiori consumi" → eccetera
 
io ci vado ogni tanto ( a mangiare la polenta concia e a comprare i canestrelli che sono spaziali) e a me non dispiace. Soprattutto la parte Alta. E anche i dintorni non sono male ( per anni abbiamo avuto una casa vicino a BIelmonte). Città che si sta reinventando dopo l'abbandono del tessile tra il 90 e il 2010.
Se andate, a parte Oropa, anche l'Oasi Zegna merita.

foto fatta da me col mio drone da casa con i colori autunno. in alto a destra panoramica zegna, case a 1000 euro. E la gente poi va in brianza un capannone industriale dietro l.'altro
 

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foto fatta da me col mio drone da casa con i colori autunno. in alto a destra panoramica zegna, case a 1000 euro.

Per fortuna sei in pensione.

Avrai un sacco di foglie da raccogliere...:D
 
foto fatta da me col mio drone da casa con i colori autunno. in alto a destra panoramica zegna, case a 1000 euro. E la gente poi va in brianza un capannone industriale dietro l.'altro

Andato per la prima volta il mese scorso, neanche due ore da casa. Fantastico. Anche Biella città carina
 
Sono esagerazioni all'interno di esagerazioni (i prezzi pompati).
Con 5.000 euro al mese puoi prenderti tranquillamente 500k di appartamento e fare vita comunque agiata.
Che il mercato sia in bolla è evidente basta fare un grafichino che rapporti i prezzi al reddito medio negli ultimi 50 anni e lo si capisce.
Ma da 3.500 euro di reddito riesci comunque a farcela altrimenti il mercato dei mutui sarebbe fermo
 
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