Abbassata per l'ultima volta serranda

  • Ecco la 66° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link

È una scelta che ho fatto l'anno scorso, ho regalato l'azienda ai dipendenti e ho cominciato a vendere gli immobili che ho in Milano, nel frattempo mi sono trasferito a Trieste a godermi la vita. Non tornerei mai indietro.

Cioè non costa azzurra...hai scritto trieste proprio trieste
 
vai in pensione?

in ogni modo:
basta affitto, spese condominiali, bollette, commercialista, cartelle agenzia entrate per i prossimi 10 anni sarai nel mirino e vabbuo', clienti che non pagano, clienti scassa***** con garanzie biennali, fornitori imprecisi, roba bancarie, costo co not corrente, contributi tuoi e dipendenti, corsi rspp & C, manutenzioni, arredamento,,,
basta sabato al lavoro e domenica fare i conti...
se hai lavorato 36 anni ora avrai 60 anni circa... sei già da parecchio nella fase "ascendente" perdonami, ma la vita dura pochissimo... a mio avviso dovevi smettere 20 anni fa...

Smettere a 40 anni? Per fare cosa, poi? E con che soldi?
 
Saranno 240 euro circa di INPS e commercialista, poi l'affitto (600,00 euro?), utenze (200 euro?). Saranno 1000 euro circa di spese, gli rimangono 4000 euro al mese per pagare le tasse, non mi sembra poco per un lavoro manuale.

Tu campi di stipendio , non hai la minima idea dei costi di un autonomo.
240 euro inps e commercialista al mese, a stare bassi.
800 euro affitto a stare bassi, utenze 500 euro mese a stare bassi, 300 euro mese tasse a stare bassi,facciamo 100 euro mese materiale consumo, manutenzioni e assicurazione a stare bassi.
Tot 2000 euro mese per 12 =24000 euro ma a stare molto bassi come preventivo, sperando che non si guasti niente e che non abbia problemi di salute.perché mi diceva che a 30 anni ha avuto per mesi una sciatica molto dolorosa che gli ha fatto provare di tutto per curarla e tutto con cure private.
Dimenticavo la spesa per benzina perché mi sembra che abiti in un altro comune
Dimenticavo anche le spese condominio e le spese per pulizie e vetrina.

Rimangono 30/31000 euro, e il mio é un barbiere che lavora tanto, gli appuntamenti li dà una settimana per l altra.
 
Ultima modifica:
questo è il punto, ogni tanto mi viene la tentazione ma poi temo di pentirmene: dice, fai il giro del mondo, a parte che dopo 20 gg lontano da Milano sto male, ma poi che azzo fai?:D

mi sa anche a me, buon per luiOK!

Per me dire basta è stata una scelta, quasi da un giorno all'altro, e una liberazione, sono arrivato a fine carriera veramente logoro, tra lavoro e assistenza ai miei genitori anziani
Negli ultimi 10 anni ho dovuto insegnare 3 discipline tecniche di indirizzo diverse, tutte con pesanti investimenti su applicazioni interattive e su autoaggiornamento informatico (quello che per interesse personale ho continuato dall'inizio della pensione, quando vari problemi condominiali e legati alla casa me l'hanno consentito)
E con i miei genitori, in parallelo, non è stata una passeggiata
Non ho rimpianto per un secondo la scuola, malgrado insegnare sia stato il miglior mestiere che mi poteva capitare, scoperto per caso, e malgrado in classe con i ragazzi mi sia divertito fino all'ultimo giorno di attività
Ma oltre a non credere più in quello che è diventata la scuola, ero anche stufo di dover investire sempre per gli altri (spesso solo per coprirmi le spalle dai ricorsi) e mai per me stesso.
Per questo chiedevo a Iakko se sia stata una scelta o meno la sua. Comunque sia è una parte della tua vita che si chiude, non è un momento che possa lasciare indifferenti

Quanto al "poi che azzo fai ?" ...... se il lavoro ti piace è un conto, ma se torni a casa con un fegato così di gran lunga meglio la pensione, almeno le tue energie le investi su di te. Certo, se hai passioni, interessi, progetti è un conto (e io li ho), se non ne hai c'è il rischio di lasciarsi andare nel fisico e soprattutto nella testa.
 
dopo 36 anni di attività.
Strana sensazione:rolleyes:

Coraggio iakko. Mai dimenticherò le risate che hai fatto fare a tutto il fol con un thread, poi opportunamente cancellato, in cui riportavi in diretta la conversazione di una cliente che si lamentava che era finita la pacchia dei regali. Chi c'era e ricorda, ha capito, e metta come me un verde a iakko per la gratitudine. Ricordo ancora che avevo le lacrime agli occhi dal ridere... penso fossimo attorno all'anno 2010.
 
Io ho smesso 14 anni fa a 52 anni ed ho atteso la pensione di vecchiaia che è arrivata oggi.

1460 eurozzi più i 200 una tantum di Draghi.
Devo ammettere che pensavo meno,sui 1000 1100 euri:eek:

Stasera sono a Riccione a magna'.

PS non mi sono mai pentito della scelta fatta,perché a lavorare mi avevano come dice il ragazzo di campagna ,proprio rotto i cogl...OK!
Avremmo dovuto essere in tre in ufficio ma negli ultimi 5 mesi ero quasi sempre da solo.
Però quanto straordinario che ho fatto e quante ferie mi hanno poi pagato,visto che non riuscivo mai a fare

azzo hai 66 anniiii? ecco perchè eri fissato con le restrizioni covid, e pure sei fissato pro-ucraina, non pensavo avevi tutti quelli anni...
 
Tu campi di stipendio , non hai la minima idea dei costi di un autonomo.
240 euro inps e commercialista al mese, a stare bassi.
800 euro affitto a stare bassi, utenze 500 euro mese a stare bassi, 300 euro mese tasse a stare bassi,facciamo 100 euro mese materiale consumo, manutenzioni e assicurazione a stare bassi.
Tot 2000 euro mese per 12 =24000 euro ma a stare molto bassi come preventivo, sperando che non si guasti niente e che non abbia problemi di salute.perché mi diceva che a 30 anni ha avuto per mesi una sciatica molto dolorosa che gli ha fatto provare di tutto per curarla e tutto con cure private.
Dimenticavo la spesa per benzina perché mi sembra che abiti in un altro comune
Dimenticavo anche le spese condominio e le spese per pulizie e vetrina.

Rimangono 30/31000 euro, e il mio é un barbiere che lavora tanto, gli appuntamenti li dà una settimana per l altra.

E ti sei tenuto basso..
Innanzitutto per aprire devi fare il locale quindi tra impianti imbianchino mobilio e attrezzature partono almeno 40/50 mila euro.

Poi all’incassato prima di tutto devi togliere il 22% di iva, l’INPS non sono solo i fissi (che comunque sono 330 euro al mese) ma a fine anno è il 24% del reddito poi ovviamente irpef irap inail tari affitto commercialista

50k di incassato non dico fai la fame ma tiri fori uno stipendio da operaio.
 
Il mio parrucchiere, che mi conosce fin da ragazzo, mi fa lo scontrino una volta su cinque, e solo ultimamente.
 
Sto cercando anch'io di chiudere, dopo 60 anni, viene il magone ma non se ne può più, lo stato burocratico socialista ha vinto mi arrendo, si prenderà la metà circa ma saranno gli ultimi, poi non verserò più sangue, mi tolgo dalle stanghe, il carretto lo tirerà qualcun altro se vorrà, se non vorrà andremo a fondo e non mi importerà un cazz.

chi ha un'impresa aperta ora è nella kakkka, la maggior parte è messo male...

Per alcuni 2021 utili spaventosi
Nel 2022 pare pure meglio

Ovviamente dipende dal settore,non si può generalizzare sul fatto che certe attività vadan bene o male.
La cosa però universalmente vera è che per far utili e guadagnare bisogna sbattersi x10 x100 volte quello che avveniva decenni fa,la società tutta e il mercato di beni e servizi è diventato iperefficiente,ipercompetitivo,forse sarà il livello medio di istruzione che si è alzato,sarà la tecnologia,ma ovviamente se una volta basatava poco per far qualcosa che funzionasse ora bisogna faticare tantissimo e sarà sempre peggio negli anni a venire.

Si arriverà ad un punto,credo,che molti saran tagliati fuori da tutto,penso quindi che nei decenni e/o secoli a venire un sussidio di base universale sarà necessario.
 
Ultima modifica:
Il mio parrucchiere, che mi conosce fin da ragazzo, mi fa lo scontrino una volta su cinque, e solo ultimamente.

Beh ma tanto ha gli Indici di Affidabilità Fiscale,un minimo paga a prescindere,pure l'inps ha un minimale anche se dovesse fatturare zero.L'evasione grossa è più che altro di chi ha fatturati medi e medio-alti.
 
Ovviamente dipende dal settore,non si può generalizzare sul fatto che certe attività vadan bene o male.
La cosa però universalmente vera è che per far utili e guadagnare bisogna sbattersi x10 x100 volte quello che avveniva decenni fa,la società tutta e il mercato di beni e servizi è diventato iperefficiente,ipercompetitivo,forse sarà il livello medio di istruzione che si è alzato,sarà la tecnologia,ma ovviamente se una volta basatava poco per far qualcosa che funzionasse ora bisogna faticare tantissimo e sarà sempre peggio negli anni a venire.

Si arriverà ad un punto,credo,che molti saran tagliati fuori da tutto,penso quindi che nei decenni e/o secoli a venire un sussidio di base universale sarà necessario.

Il "problema" vero è quando estranei al settore entrano
9 volte su 10 non sanno nulla, spesso perdono soldi, ma a volte vedono il lavoro sotto un'altra ottica e hanno 2 marce in più di chi bazzica da anni nel settore

Vedi Amazon: "chi ha detto che serve un negozio fisico"?
Probabilmente agli albori lo hanno perculato alla grande
"Se non mostri non vendi, ah ah ah!"

Conosco il caso si una azienda che fa lampade, e ha deciso di produrre lampade per esterni, precisamente per giardini
Successivamente ha espanso la produzione per elementi da giardino
Sta mettendo ko un po' alla volta parecchi riduttori storici
Già altri hanno "sempre fatto così perché si fa così"
Solo che loro non lo sapevano "che si da così" e hanno cominciato a differenziarsi proponendo idee che altri per default scartavano
 
Ovviamente dipende dal settore,non si può generalizzare sul fatto che certe attività vadan bene o male.
La cosa però universalmente vera è che per far utili e guadagnare bisogna sbattersi x10 x100 volte quello che avveniva decenni fa,la società tutta e il mercato di beni e servizi è diventato iperefficiente,ipercompetitivo,forse sarà il livello medio di istruzione che si è alzato,sarà la tecnologia,ma ovviamente se una volta basatava poco per far qualcosa che funzionasse ora bisogna faticare tantissimo e sarà sempre peggio negli anni a venire.

Si arriverà ad un punto,credo,che molti saran tagliati fuori da tutto,penso quindi che nei decenni e/o secoli a venire un sussidio di base universale sarà necessario.

Il "problema" vero è quando estranei al settore entrano
9 volte su 10 non sanno nulla, spesso perdono soldi, ma a volte vedono il lavoro sotto un'altra ottica e hanno 2 marce in più di chi bazzica da anni nel settore

Vedi Amazon: "chi ha detto che serve un negozio fisico"?
Probabilmente agli albori lo hanno perculato alla grande
"Se non mostri non vendi, ah ah ah!"

Conosco il caso si una azienda che fa lampade, e ha deciso di produrre lampade per esterni, precisamente per giardini
Successivamente ha espanso la produzione per elementi da giardino
Sta mettendo ko un po' alla volta parecchi riduttori storici
Già altri hanno "sempre fatto così perché si fa così"
Solo che loro non lo sapevano "che si da così" e hanno cominciato a differenziarsi proponendo idee che altri per default scartavano

Pienamente d'accordo con entrambi. La tecnologia vuol dire tanto. Era impensabile l'ecommerce prima dell'adsl e della fibra, quando per scaricare una singola immagine di 100-150k ci volevano anche minuti
Ed era impensabile un ecommerce concorrenziale senza lo sviluppo della rete negli ultimi 20 anni.

Più che il livello culturale la tecnologia ha consentito di confrontare, comodamente seduti da casa, approcci e proposte commerciali innovativi e diversi (vedi intervento di mib30). Tecnologia e possibilità di confrontare i costi, varietà di scelta dei prodotti e la convenienza a mio avviso sono state, sono e saranno sempre più importanti rispetto al livello culturale.
L'ecommerce è usato da tutti, a prescindere dal livello culturale.

Per l'ecommerce di massa la tecnologia ha privilegiato giganti come amazon, consentendo però a chi ha saputo farlo di inserirsi in settori di nicchia molto specializzati
E, per grandi e piccole società ha pagato molto l'affidabilità e l'assistenza al cliente.

Per contro, si è perso e di molto quel rapporto personale e di fiducia che il negozio tradizionale forniva ai suoi clienti. Mi chiedo se nello stato d'animo di Iakko e di tutti quelli nelle sue condizioni abbia pesato in qualche modo anche il trovarsi sempre più in un mondo nuovo, per quanto, nel campo in cui lavorava Iakko, il rapporto con il cliente e il poter toccare con mano il prodotto ha ancora la sua importanza rispetto ad altri settori

In altri settori si è creato qualcosa di simile. Nell'education, per esempio, la possibilità di tenere lezioni da casa, in videoconferenza, ha consentito ad addetti ai lavori, singoli o in gruppo, di superare lo schema dello spostamento fisico, del docente a casa del cliente e viceversa.
 
Il "problema" vero è quando estranei al settore entrano
9 volte su 10 non sanno nulla, spesso perdono soldi, ma a volte vedono il lavoro sotto un'altra ottica e hanno 2 marce in più di chi bazzica da anni nel settore

Vedi Amazon: "chi ha detto che serve un negozio fisico"?
Probabilmente agli albori lo hanno perculato alla grande
"Se non mostri non vendi, ah ah ah!"

Conosco il caso si una azienda che fa lampade, e ha deciso di produrre lampade per esterni, precisamente per giardini
Successivamente ha espanso la produzione per elementi da giardino
Sta mettendo ko un po' alla volta parecchi riduttori storici
Già altri hanno "sempre fatto così perché si fa così"
Solo che loro non lo sapevano "che si da così" e hanno cominciato a differenziarsi proponendo idee che altri per default scartavano

Vabè li è il libero mercato che decide,se un'azienda si afferma e fa morire gli altri ,vuol dire che è più efficiente,ha una mentalità aperta al cambiamento e alle nuove oppertunità e spinge molto su ricerca e sviluppo.Purtroppo è tipico di molti italiani continuare a fare quello che si è sempre fatto nello stesso moto; cambiare,oltre alla fatica corporta investire,investire comporta rischi e molte aziende ma anche persone ripudiano l'ignoto,voglion guadagnare,aver la certezza del risultato senza rischiare nulla.E'per questo che la nostra nazione subisce molto la globalizzazione invece di cavalcarla,poi ovviamente ci son fattori intrinseci del nostro sistema paese che non dipendon dagli imprenditori su questo non discuto.

Anche sul discorso Amazon,ci sono equivalenti store online italiani che son partiti anni fa molto prima che il fenomeno Amazon esplodesse ma non si sono mai imposti,alcuni ottimi tra l'altro e con ottimi prezzi,ma malgrado questo alcuni sono quasi falliti come Eprice o del tutto falliti come CHL.
 
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io da tre anni ho chiuso la p.iva e sono contentissimo di averlo fatto ,anche se il mondo del lavoro sotto padrone fa molto piu' schifo rispetto a 20 anni fa.Se non altro da dipendente se stai a casa hai 1000 possibilita' in piu' di sopravvivere tra ammortizzatori vari e ,soprattutto,non hai alcuna spesa fissa che con un lavoro autonomo hai.
 
io da tre anni ho chiuso la p.iva e sono contentissimo di averlo fatto ,anche se il mondo del lavoro sotto padrone fa molto piu' schifo rispetto a 20 anni fa.Se non altro da dipendente se stai a casa hai 1000 possibilita' in piu' di sopravvivere tra ammortizzatori vari e ,soprattutto,non hai alcuna spesa fissa che con un lavoro autonomo hai.

Si ma siam sempre li,se poi l'azienda dove lavori fallisce o ti lascia a casa sei fregato comunque.Poi comunque questa differenza tra autonomi e dipendenti nuoce secondo me all'economia,non tutti hanno la mentalità da dipendente,così come non tutti han la mentalità da imprenditore.Secondo me la repubblica dovrebbe dare a tutte le categorie uguali tutele,sugli autonomi però mi pare da quest'anno abbiano iniziato ad attivare un'ammortizzatore sociale in caso di forte calo del fatturato,è passato un po' in sordina,anzi,non l'han detto affatto si chiama ISCRO,l'Inps ha infatti aumentato le aliquote contributive da quest'anno per finanziarlo.
 
Pienamente d'accordo con entrambi. La tecnologia vuol dire tanto. Era impensabile l'ecommerce prima dell'adsl e della fibra, quando per scaricare una singola immagine di 100-150k ci volevano anche minuti
Ed era impensabile un ecommerce concorrenziale senza lo sviluppo della rete negli ultimi 20 anni.

Più che il livello culturale la tecnologia ha consentito di confrontare, comodamente seduti da casa, approcci e proposte commerciali innovativi e diversi (vedi intervento di mib30). Tecnologia e possibilità di confrontare i costi, varietà di scelta dei prodotti e la convenienza a mio avviso sono state, sono e saranno sempre più importanti rispetto al livello culturale.
L'ecommerce è usato da tutti, a prescindere dal livello culturale.

Per l'ecommerce di massa la tecnologia ha privilegiato giganti come amazon, consentendo però a chi ha saputo farlo di inserirsi in settori di nicchia molto specializzati
E, per grandi e piccole società ha pagato molto l'affidabilità e l'assistenza al cliente.

Per contro, si è perso e di molto quel rapporto personale e di fiducia che il negozio tradizionale forniva ai suoi clienti. Mi chiedo se nello stato d'animo di Iakko e di tutti quelli nelle sue condizioni abbia pesato in qualche modo anche il trovarsi sempre più in un mondo nuovo, per quanto, nel campo in cui lavorava Iakko, il rapporto con il cliente e il poter toccare con mano il prodotto ha ancora la sua importanza rispetto ad altri settori

In altri settori si è creato qualcosa di simile. Nell'education, per esempio, la possibilità di tenere lezioni da casa, in videoconferenza, ha consentito ad addetti ai lavori, singoli o in gruppo, di superare lo schema dello spostamento fisico, del docente a casa del cliente e viceversa.

Anche amazon è partita piccola: vendeva solo libri,dvd,cd e multimediale inizialmente (e lo preferivo a che quel bazar che è ora) e se è diventata una multinazionale trilionaria mentre molti ecommerce italiani come dicevo prima son falliti e han chiuso i battenti il merito non è tanto della rete ma come è stata gestita l'azienda.

Poi siam d'accordo che i vantaggi di internet erano e sono potenzialmente illimitati e lo erano anche 20 anni fa con la connessione lenta,tra l'altro pure allora esistevano gli ecommerce solo che allora venivano visti con sospetto e in pochi l'avevano perchè in pochi compravano online (e io ero tra quei pochi,ovviamente:D)

Poi siam d'accordo,l'internet di 20/25 anni fa,era diversa da oggi,ma era l'eldorado a me piaceva di più un tempo; bastava avere un'idea e giuste competenze e potevi fare quello che volevi ad un costo di attività praticamente irrisorio,ora è più difficile perchè essendo diventato un fenomeno di massa usato da tutti è più difficile imporsi su mercati dove ci sono decine/centinaia di competitors.Però anche oggi se hai una buona idea e giuste competenze informatiche la rete rimane come allora molto meritocratica,non ci sono tutte barriere (e costi) che si hanno nel reale.

Comunque l'operatività online non preclude quella fisica,molti store fisici hanno il loro ecommerce e vice-versa,dipende molto dal settore dove operi.
 
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Saranno 240 euro circa di INPS e commercialista, poi l'affitto (600,00 euro?), utenze (200 euro?). Saranno 1000 euro circa di spese, gli rimangono 4000 euro al mese per pagare le tasse, non mi sembra poco per un lavoro manuale.



Altro che 240 euro di INPS, si paga il 25% e con un minimo obbligatorio attorno ai 3.800 euro l'anno indipendentemente dal fatturato; su 55.000 lordi tolti un 9/10.000 di spese e 9/10.000 di INPS restano 35.000 lordi, netti a spanne penso un 2.000 al mese, spero faccia un po' di nero e arrotondi.

Però dovrebbe stare nella flat tax salviniana forse tira fuori qualcosa di più.
 
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Il mio parrucchiere ne fa euro 240 euro al giorno,15 euro ogni mezz ora a cliente (con il covid é da solo),ma domenica e lunedi é chiuso, allora fa ca 5000 euro lordi al mese, per 11 mesi fanno 55000 euro, togli affitto, utenze, materiale consumo, tasse ,contributi ,commercialista,assicurazioni,ecc ecc gli rimane molto meno di quello che hai detto.

devi aggiungere anche i prodotti che vendono. A Milano, se vai da un parrucchiere zona centrale e semicentrale ( ma non solo) hanno molti prodotti (di un paio di grosse aziende, di cui una italiana) per il trattamento dei capelli e del corpo in generale, venduti a prezzi molto alti. Con buon ricarico anche per il parrucchiere.
 
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