Io, al massimo, sono giocopatico. Ieri per venti minuti ho finalmente visto il Milan che avrei voluto vedere SEMPRE. Un gioco così ti porta dei gol per forza. Ed è un percorso positivo, a livello di gioco, in crescita. Anche il primo tempo di Firenze mi è piaciuto abbastanza.
Io voglio gasarmi quando vedo il Milan, voglio divertirmi, voglio vedere il gioco. E, di conseguenza, vincere.
Il dibattito tra giochisti e risultatisti non esiste, se non nelle preferenze estetiche e personali.
Nel calcio vince chi fa piu' gol, non ne subisce e alla fine del campionato fa piu' punti, questo deve essere l'unico obiettivo della squadra. Il calcio italiano e' diventato grande col contropiede, poi si e' evoluto ed e' riuscito a vincere imponendo il gioco: ma le vittorie per me pari sono.
La partita di ieri e' stata forse la piu' "tranquilla" del campionato ma arriva a seguito di un filotto di vittorie che toglie tutta la pressione del risultato. Nei primi 25 minuti il Lecce ha avuto un occasione importante nei primi minuti (palla fuori di niente a Maignan battuto) e una traversa piena solo davanti alla porta. Il Milan 3 occasioni e due gol: la partita tecnicamente dopo mezz'ora non ha avuto piu' niente da dire, aldila' di verificare un buon stato di forma della squadra.
Questo per dire che anche nelle partite piu' a senso unico la cosa piu' importante e' sempre la stessa: sfruttare al massimo le occasioni che ti capitano. Perche' e' vero che giocare "bene" aiuta a vincere, ma quello che si vede spesso (sempre?) e' che sono i risultati a dare fiducia e a migliorare esponenzialmente il gioco. E viceversa, ovviamente.
Io, lo ripeto, contro Pioli non ho niente, e se farà giocare bene la squadra e ne saprà sfruttare le potenzialità, me lo tengo. Ma non mentiamo a noi stessi. Questa storia che i giocatori che ignorava non erano pronti, e che poi, all'improvviso, dopo che li ha messi in campo per disperazione, erano pronti per merito suo, è assurda.
Premetto che sono umanamente solidale con Pioli: se il 22 Aprile sono costretto a mettere in campo Adli e uno a caso tra Thiaw, Gabbia e nonno Kjaer mi viene voglia di scappare da Milanello e chiedere asilo politico alla Svizzera.
Ma aldila' di questo, e' ovvio che Pioli non abbia messo in campo alcuni giocatori perche' non li riteneva pronti. Anche perche' l'alternativa sarebbe quella di un allenatore che boicotta la squadra. Poi puo' avere sbagliato giudizio (per me no, per esempio), ma secondo me non c'e' proprio nessun mistero o retropensiero. Scelte tecniche, punto.