Ciao a tutti, ho bisogno dei vostri pareri circa questo mio dubbio esistenziale, perché nell'ultimo periodo mi sto riempiendo di pensieri contrastanti.
Sono sempre stato quel tipo di persona che credeva fermamente che la casa dovesse essere PER FORZA acquistata, questo perché "qualsiasi cosa accada almeno hai un tetto sopra la testa". Mi sto però rendendo conto sempre di più che questa credenza fa parte della nostra cultura e ci viene inculcata fin da piccoli, dai nostri genitori, amici ecc.. Ma è realmente così? Davvero è più conveniente acquistare casa piuttosto che vivere in affitto a vita?
Vi riporto il mio ragionamento basato su dati reali:
• Ho 33 anni e vivo da solo
• Guadagno 2k al mese per 14 mensilità
• Ho da parte 200k euro al momento parcheggiati che non fruttano alcun interesse (in quanto ereditati solo ora)
• Attualmente sono in affitto e pago 650 euro mensili (con le bollette di gas, luce e internet, arrivo sui 730 circa)
Supponiamo di voler comprare casa a 250k. Il ragionamento più logico sarebbe:
• Dare 150k cash
• Fare un mutuo di 100k per 20 anni (calcoliamo circa 550 euro mensili, per un totale di 132k in 20 anni)
• Tenere 50k per le emergenze/notaio/provvigione agenzia/mobilio
Analizzando la situazione, ciò che ho fatto è stato:
1) Investire 150k cash su un bene che non mi porta alcun profitto ma genera spese (manutenzione, bollette, tasse)
2) Indebitarmi con la banca per 100k (per poi restituirgliene 30k in più)
3) Rimanere praticamente senza liquidità (rispetto alla situazione iniziale)
Analizziamo invece l'ipotesi di rimanere in affitto:
• Ho la possibilità di investire 200k diversificando l'investimento (conto deposito, titoli di stato ecc.)
• Riuscirei probabilmente a coprire (se non del tutto, credo almeno in gran parte) il costo dell'affitto mensile grazie agli interessi maturati dai 200k investiti (ovviamente devono essere investimenti a basso rischio e quindi quanto più possibile sicuri).
• Potrei, volendo, qualora cambiassero le esigenze, aumentare anche il budget destinato all'affitto, trovando quindi una soluzione più grande, spaziosa, e bella in virtù del fatto che farei fruttare quei 200k stanziando parte degli interessi nel canone di affitto (650 euro attuali + interessi maturati degli investimenti)
Ribadisco che sono sempre stato il primo a credere che l'acquisto di una casa fosse tappa obbligatoria del percorso di vita di ognuno di noi, ma è davvero così? Sto iniziando a credere fermamente che si tratta di un retaggio culturale radicato fortemente soprattutto nella società italiana. Se non erro avevo letto che nella penisola scandinava la percentuale di chi vive nelle case di proprietà è bassissima.
I dubbi che ho sempre avuto, e a cui credo di aver trovato risposta, erano 4:
• "I soldi spesi in affitto sono soldi buttati perché alla fine non ti rimane niente in mano"➔ Quelli "buttati" nell'acquisto di un bene che non produce alcun profitto invece? E quelli "buttati" in un mutuo che estinguerai, se ti va bene, quando avrai 60 anni?
• "Un domani ai tuoi figli cosa lascerai?"➔ Lascerò un portafoglio di investimenti. Lascerò un patrimonio in soldi di cui potranno disporre come meglio credono.
• "Avere una casa di proprietà è sempre una sicurezza, perché se qualcosa andasse male almeno hai un tetto sopra la testa"➔ Se le cose andassero male però non avresti nemmeno i soldi per pagare il mutuo a cui sei vincolato per 20/30/40 anni. E alla banca che gli racconti? Poi se stai in affitto un tetto sopra la testa non ce l'hai ugualmente? Visto che, anche nella peggiore delle ipotesi, non possono sbatterti fuori senza alcun preavviso.
• "Calcola quanti soldi butterai in affitto nell'arco della tua vita. Non ti sarebbe convenuto comprare casa?"➔ Ok facciamo finta che ho iniziato a pagare l'affitto a 30 anni e pensiamo di campare fino ai 90. Supponendo un affitto di 650 euro, moltiplicandolo per 720 mesi (pari a 60 anni) abbiamo 468k vs un acquisto di casa, secondo il ragionamento fatto sopra, di 150k in cash + 100k di mutuo + 32k di interessi sul mutuo = 382k (senza calcolare arredamento/notaio/% di agenzia/eventuali spese che una casa di proprietà prevede). È più basso, vero, ma è anche vero che è stato fatto un investimento iniziale notevole che ti ha portato ad avere liquidità quasi pari a zero. Potrebbe aver senso questo ragionamento se facessi un mutuo al 100% (?)
Dopo tutto questo pippone, mi appello a voi. Il mio è un ragionamento che regge?
Attendo le vostre considerazioni, ne ho davvero bisogno
Vi ringrazio in anticipo
Sono sempre stato quel tipo di persona che credeva fermamente che la casa dovesse essere PER FORZA acquistata, questo perché "qualsiasi cosa accada almeno hai un tetto sopra la testa". Mi sto però rendendo conto sempre di più che questa credenza fa parte della nostra cultura e ci viene inculcata fin da piccoli, dai nostri genitori, amici ecc.. Ma è realmente così? Davvero è più conveniente acquistare casa piuttosto che vivere in affitto a vita?
Vi riporto il mio ragionamento basato su dati reali:
• Ho 33 anni e vivo da solo
• Guadagno 2k al mese per 14 mensilità
• Ho da parte 200k euro al momento parcheggiati che non fruttano alcun interesse (in quanto ereditati solo ora)
• Attualmente sono in affitto e pago 650 euro mensili (con le bollette di gas, luce e internet, arrivo sui 730 circa)
Supponiamo di voler comprare casa a 250k. Il ragionamento più logico sarebbe:
• Dare 150k cash
• Fare un mutuo di 100k per 20 anni (calcoliamo circa 550 euro mensili, per un totale di 132k in 20 anni)
• Tenere 50k per le emergenze/notaio/provvigione agenzia/mobilio
Analizzando la situazione, ciò che ho fatto è stato:
1) Investire 150k cash su un bene che non mi porta alcun profitto ma genera spese (manutenzione, bollette, tasse)
2) Indebitarmi con la banca per 100k (per poi restituirgliene 30k in più)
3) Rimanere praticamente senza liquidità (rispetto alla situazione iniziale)
Analizziamo invece l'ipotesi di rimanere in affitto:
• Ho la possibilità di investire 200k diversificando l'investimento (conto deposito, titoli di stato ecc.)
• Riuscirei probabilmente a coprire (se non del tutto, credo almeno in gran parte) il costo dell'affitto mensile grazie agli interessi maturati dai 200k investiti (ovviamente devono essere investimenti a basso rischio e quindi quanto più possibile sicuri).
• Potrei, volendo, qualora cambiassero le esigenze, aumentare anche il budget destinato all'affitto, trovando quindi una soluzione più grande, spaziosa, e bella in virtù del fatto che farei fruttare quei 200k stanziando parte degli interessi nel canone di affitto (650 euro attuali + interessi maturati degli investimenti)
Ribadisco che sono sempre stato il primo a credere che l'acquisto di una casa fosse tappa obbligatoria del percorso di vita di ognuno di noi, ma è davvero così? Sto iniziando a credere fermamente che si tratta di un retaggio culturale radicato fortemente soprattutto nella società italiana. Se non erro avevo letto che nella penisola scandinava la percentuale di chi vive nelle case di proprietà è bassissima.
I dubbi che ho sempre avuto, e a cui credo di aver trovato risposta, erano 4:
• "I soldi spesi in affitto sono soldi buttati perché alla fine non ti rimane niente in mano"➔ Quelli "buttati" nell'acquisto di un bene che non produce alcun profitto invece? E quelli "buttati" in un mutuo che estinguerai, se ti va bene, quando avrai 60 anni?
• "Un domani ai tuoi figli cosa lascerai?"➔ Lascerò un portafoglio di investimenti. Lascerò un patrimonio in soldi di cui potranno disporre come meglio credono.
• "Avere una casa di proprietà è sempre una sicurezza, perché se qualcosa andasse male almeno hai un tetto sopra la testa"➔ Se le cose andassero male però non avresti nemmeno i soldi per pagare il mutuo a cui sei vincolato per 20/30/40 anni. E alla banca che gli racconti? Poi se stai in affitto un tetto sopra la testa non ce l'hai ugualmente? Visto che, anche nella peggiore delle ipotesi, non possono sbatterti fuori senza alcun preavviso.
• "Calcola quanti soldi butterai in affitto nell'arco della tua vita. Non ti sarebbe convenuto comprare casa?"➔ Ok facciamo finta che ho iniziato a pagare l'affitto a 30 anni e pensiamo di campare fino ai 90. Supponendo un affitto di 650 euro, moltiplicandolo per 720 mesi (pari a 60 anni) abbiamo 468k vs un acquisto di casa, secondo il ragionamento fatto sopra, di 150k in cash + 100k di mutuo + 32k di interessi sul mutuo = 382k (senza calcolare arredamento/notaio/% di agenzia/eventuali spese che una casa di proprietà prevede). È più basso, vero, ma è anche vero che è stato fatto un investimento iniziale notevole che ti ha portato ad avere liquidità quasi pari a zero. Potrebbe aver senso questo ragionamento se facessi un mutuo al 100% (?)
Dopo tutto questo pippone, mi appello a voi. Il mio è un ragionamento che regge?
Attendo le vostre considerazioni, ne ho davvero bisogno
Vi ringrazio in anticipo
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