Alighiero Boetti III

Buongiorno!
Qualche pensiero personale in merito alle recenti aggiudicazioni.

Premetterei - nuovamente - che ad osservare in generale il mercato, questa sia una fase piuttosto di affanno, quindi su qualsiasi artista potrà capitare di vedere tutto e il contrario di tutto a seconda del momento, del luogo e ovviamente delle opere.

Premetterei inoltre, che in ogni caso a mio modo di vedere sia sempre più sicuro collezionare artisti di primo livello piuttosto che nomi di seconda o terza fila, o opere non brillanti, perchè gli artisti di livello e le loro opere top sono sempre quelli che nel tempo poi tornano a salire, mentre gli altri non si sa.

Dopo aver fatto queste semplici riflessioni, una cosa mi pare evidente: la vetrina fa la differenza. E le opere di qualità o particolarmente rare vengono maggiormente valorizzate in alcune aste rispetto ad altre.

Quindi, seppure è vero che ormai con le banche dati ci informano sulla presenza degli artisti che seguiamo in qualsiasi asta nel globo, va tenuto presente che ogni casa d'aste ha in ogni caso un pubblico differente o una visibilità con un diverso peso specifico.
Ci sono tante case d'asta "minori" presso le quali si rivolge un numero più limitato di collezionisti.
E a ben vedere, converrebbe monitorare le loro proposte con estrema attenzione, perchè in mezzo a tante cose può capitare l'opera giusta ad un prezzo più conveniente.

Stando sulle aggiudicazioni della Christie's, senza analizzare ogni singola opera, direi che le aggiudicazioni di Boetti sono state tra le più alte - o proprio le più alte - di questa sessione autunnale.

Il ricamo rosso "Languidi Sguardi Assassini" fa storia a sè, non si possono trovare termini di paragone per un'opera così, unica nel suo genere. Poteva fare 150.000 euro o 300.000 euro (come ha fatto...), ma impossibile prevederlo, soprattutto di questi tempi.
Qui la considerazione che farei è che chi si è conteso quest'opera fa parte di un livello collezionistico boettiano altissimo.Certamente è questione di disponibilità economica ma anche di intenzione di prendere un'opera irripetibile.
Penso che in questo formato sia un record price o aggiudicazione da podio in ogni caso.

"Immaginando Tutto" era un altro arazzo bellissimo con tutte le caratteristiche di opera da alto collezionismo: frase evocativa al massimo, epoca Kabul perfetta, colori splendidi e ottima conservazione. Con gli annessi e connessi si arriva a circa 150.000 euro, anche in questo caso verso i valori più alti per opere con caratteristiche paragonabili.

Qui ci sta un paragone con le altre due aggiudicazioni di ricami Kabul, quello recente dal Ponte e quello di ieri da Finarte (quest'ultimo l'avevo completamente mancato...).
A mio modo di vedere Immaginando Tutto, per l'insieme delle caratteristiche sopra elencate era un'opera di livello decisamente superiore rispetto ad entrambe le altre due, che in ogni caso erano delle opere splendide.
Considerato il diverso risultato, vale la pena di constatare che in contesti diversi si possano presentare delle finestre di opportunità.
Chi li ha presi ha fatto degli acquisti eccezionali, non solo per il prezzo, ma per le opere in sè.


Ogni singola opera e ogni singola asta fanno un percorso unico, quindi se si è interessati a collezionare, conviene tenersi pronti in ogni contesto, soparttutto in momenti come questo.

E qui si aprirebbe tutto un capitolo sul tema della psicologia verso il collezionismo e gli acquisti nel settore dell'arte nei momenti di salita e di flessione, che potrebbe essere un interessantissimo 3D da aprire a parte per chi avesse voglia di stimolare una conversazione.

Un'ultimo spunto sulle "Faccine colorate".
Dal punto di vista del gusto personale non sono mai stato un amante di questo tipo di opere, ma il gusto personale non fa testo; più che altro, l'opera in sè era "vuota". A me sembra che la parte colorata sia quasi esclusivamente quella dell'elaborazione serigrafica, e che quindi l'opera sia priva - o quasi - di elementi aggiuntivi a pennarelli o matite colorate.
A tutti gli effetti è una delle "infinite possibilità di esistere" di un'opera con le faccine, come lo è quella tutta in bianco e nero dell'altra serie, però dal punto di vista collezionistico un esemplare ricco di interventi su ogni faccina è in generale preferibile.
Per quanto mi riguarda, se ambissi ad un'opera di questo gruppo, mi piacerebbe ricca di colore e di interventi, poi ci potranno anche essere singoli collezionisti che prediligano le versioni più minimali.
sempre grandissimo :)
 
certamente, non è necessario investire per piacere un'opera o un artista,

anzi a volte il problema (semmai il paradosso) nasce proprio da qui : quando un'opera costa tanto ecco che "piace" o per lo meno aumenta il desiderio di poterla avere, come se il suo "costo" ne facesse aumentare il valore.

Oggi tutti (o quasi) vorrebbero Salvo perchè Salvo costa.

Ciao ;)
questo comportamento psicologico si verifica in molti campi (vedi auto e orologi)
 

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Hahaha intanto refila annoi fessi montesano e pincopalino😁🥳😁🥳😁
 
Con tutti i soldi che ha guadagnato e guadagna, fossi stata in lei, mi sarei scelto un’altro Burri, un’altro Melotti, magari un bel Fontana , poi giustamente i gusti son gusti…. oppure ( spero ) ha altre opere più interessanti che non vuole che vengano fotografate
 
Ultima modifica:
".... e perchè dici questo?
sono anziana ma sono sempre stata molto vicina a tutte le evoluzioni...."

scherzi a parte, ti assicuro che questa Signora di arte ne sa parecchio, credimi.;)

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Non lo mettto in dubbio, ma ho detto un’altra cosa .
certamente sì, comunque quando un collezionista ha le idee chiare e soprattutto dei gusti ben precisi
un Boetti come il suo a mio parere ci può anche stare:yes:

se poi vivi il collezionismo con un tocco di passione
“Ogni paesaggio è uno stato d'animo.”
(Henri Frédéric Amiel)

buona giornata a te
 
Con tutti i soldi che ha guadagnato e guadagna, fossi stata in lei, mi sarei scelto un’altro Burri, un’altro Melotti, magari un bel Fontana , poi giustamente i gusti son gusti…. oppure ( spero ) ha altre opere più interessanti che non vuole che vengano fotografate
Tutti grandi collezionisti coi soldi degli altri ...
 
certamente sì, comunque quando un collezionista ha le idee chiare e soprattutto dei gusti ben precisi
un Boetti come il suo a mio parere ci può anche stare:yes:

se poi vivi il collezionismo con un tocco di passione
“Ogni paesaggio è uno stato d'animo.”
(Henri Frédéric Amiel)

buona giornata a te

@Alessandro Celli , infatti ho citato tutti gli artisti tranne il Boetti


cmq davvero nn volevo urtare la sensibilità di nessuno .
ciao
 
Da capitolium questo ha chiuso con un 38 mila, del resto in meeting a novembre opera del tutto analoga fece 41 mila, in Christies a giugno altra simile (sempre del 1988) chiuse a 50 mila.

A dicembre del 2022 da Fabiani altra opera simile fece 55 mila.

Temo che la febbre per i ricami ordinari sia calata notevolmente, resta alto l’interesse per quelli più significativi.

bo cap.jpg
 
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