Certo , che se i Media ci mettono sul solito piano di Pop Vicenza, è dura per i correntisti non abbandonare Carige.
Carige ha dei problemi, ma come molte altre Banche, questo marchio di Banca fallita però, oramai se lo è stampato addosso.
Banca Popolare di Vicenza e Carige: lo spettro del bail in
L’altra banca che è monitorata attentamente dalla Bce è Carige, il cui titolo in Borsa è già stato colpito duramente nel corso dello tsunami che ha travolto gli istituti italiani a inizio anno. La storia per Carige però ora si fa più complessa. Per Francoforte gli sforzi fatti dal management non bastano: entro la fine di maggio dovrà mettere in campo un nuovo piano industriale che tenga conto del deterioramento dello scenario attuale rispetto alle previsioni fatte in precedenza. Altro impegno a cui l’istituto dovrà far fronte, e con tempi ancora più stringenti, cioè entro la fine di marzo, è un nuovo piano di finanziamento. Il quadro dipinto dalla Banca centrale europea è chiaro: per adeguarsi ai requisiti di vigilanza occorre fare due passi in più imprescindibili. L’ammonimento dell’Europa ha già portato la banca a una decisione forzata: correggere, al ribasso, il risultato del 2015. Le perdite, che prima ammontavano a 44,6 milioni, sono salite a 101,7 milioni di euro. In Borsa, oggi, il titolo ha perso il 9,6%, chiudendo a 0,57 euro. Per le due osservate speciali, Carige e Banca Popolare di Vicenza, si prospettano giorni tutt’altro che sereni.