Apro io di nuovo...
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pensacibene
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non era meglio chiederglielo prima di comprare?maxpop ha scritto:Servito! 8,70...A-KE mi puoi dire se ho fatto bene ad entrare su fanfulla o no? Grazie
la prendina?
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io sarei rimasto fuori...maxpop ha scritto:Servito! 8,70...A-KE mi puoi dire se ho fatto bene ad entrare su fanfulla o no? Grazie
pensacibene
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in certi casi "prima o poi" è qualcosa di più di un dettagliomaxpop ha scritto:sto sul filosofico...tutto quello che scende prima o poi sale...dipende quando azz
la prendina?
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il cda di bpi.. allora?? nun me piase..
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maxpop ha scritto:sto sul filosofico...tutto quello che scende prima o poi sale...dipende quando azz
Tutto quello che sale prima o poi scende.....
Postulato della legge di gravità applicato ai mercati.
Volgarmente è conosciuto come la 3° regola dell'erezione applicata al libero mercato.
la prendina?
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Bpi: Tribunale Parma dichiara nullo contratto vendita bond Carrier1
Radiocor - Milano, 23 mar - Il Tribunale di Parma ha dichiarato la nullita' del contratto di vendita delle obbligazioni Carrier1, stipulato 'fuori sede' da un risparmiatore con Area Banca (in seguito incorporata in Bpi), perche' la banca non ha indicato espressamente la facolta' di recesso. Lo comunica la Confconsumatori, sottolineando che per la prima volta la sentenza ha stabilito che la norma si applica anche ai contratti 'fuori sede' che hanno per oggetto la vendita di valori mobiliari. Il tribunale ha, quindi, condannato la banca alla restituzione di quanto pagato dal risparmiatore.
Radiocor - Milano, 23 mar - Il Tribunale di Parma ha dichiarato la nullita' del contratto di vendita delle obbligazioni Carrier1, stipulato 'fuori sede' da un risparmiatore con Area Banca (in seguito incorporata in Bpi), perche' la banca non ha indicato espressamente la facolta' di recesso. Lo comunica la Confconsumatori, sottolineando che per la prima volta la sentenza ha stabilito che la norma si applica anche ai contratti 'fuori sede' che hanno per oggetto la vendita di valori mobiliari. Il tribunale ha, quindi, condannato la banca alla restituzione di quanto pagato dal risparmiatore.
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CONTI (ENEL): NO COMMENT SU DOSSIER SUEZ MA SIAMO PRONTI…
della serie..
vado fuori ma sto dentro
della serie..
vado fuori ma sto dentro
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maxpop ha scritto:Servito! 8,70...A-KE mi puoi dire se ho fatto bene ad entrare su fanfulla o no? Grazie
Se fanno l'ADC per delistare le RETI i diritti saranno slot machines con tris di ciliegine a go-go
smack
chezmaxime
lavitaèunaltracosa
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Giovedì 23 Marzo 2006, 21:44
Rcs: Bpi Rompe Indugi Ed Escute Pegno Quota Ricucci/Ansa
(ANSA) - MILANO, 23 MAR - Bpi ha deciso di escutere il pegno sui titoli Rcs, pari al 14,1% del capitale di via Rizzoli, delle società Magiste e Garlsson dell'immobiliarista Stefano Ricucci.
La decisione, giunta al termine di un cda svolto in mattinata e dopo aver ascoltato il parere di diversi esperti legali, è arrivata con un comunicato in serata, in cui si dà mandato all'ad Divo Gronchi di procedere alla vendita delle azioni.
La mossa, definita da alcune fonti "la migliore soluzione, a questo punto, della vicenda", sarebbe stata presa con il tacito consenso dei componenti del patto di via Rizzoli e arriva dopo una lunga trattativa con gli advisor dell'immobiliarista, con i quali comunque non c'é stata una rottura. Il cda della Bpi ha quindi deliberato di poter acquistare, una volta effettivamente escusso il pegno, le azioni Rcs "ove necessario per assicurare che le condizioni di realizzo delle stesse e i loro criteri di valutazione risultino ragionevoli sotto il profilo commerciale".
La Popolare quindi, una volta escusso il pegno concesso a fronte di finanziamenti di 790 milioni di euro (poi ridotti a 700), potrebbe aprire le trattative per la cessione dei titoli, in maniera parziale o totale a soggetti esterni al patto di sindacato Rcs ma a questo non ostili. Una cessione agevolata anche dal recupero in Borsa dei titoli Rcs, quotati ora intorno ai 4,6 euro, che portano il valore della quota a circa 476 milioni. Le modalità della cessione sarebbero state individuate, mentre restano ancora da definire i soggetti da coinvolgere.
La strada più probabile è quella di una soluzione mista che comprenda un collocamento sul mercato di parte della quota, che amplierebbe un flottante ridotto ora all'osso, l'affidamento di titoli a una banca d'affari per un collocamento privato o, ancora, l'utilizzo di uno strumento convertibile. Di certo non mancano possibili acquirenti, disposti anche a pagare prezzi superiori a quelli di mercato. E' recente l'interesse, poi risolto con un nulla di fatto, dei Benetton ad acquisire un pacchetto del 5%.
In ogni caso l'escussione del pegno non pregiudica un eventuale accordo ulteriore con la Magiste, che potrebbe arrivare in extremis.
La Popolare ha comunque stabilito di affrontare gli eventuali rischi di un fallimento del gruppo di Ricucci che porterebbe con sé conseguenze negative anche per la banca. "Un fallimento è sempre dannoso per tutti", spiegano alcune fonti, ma "in questo caso la banca ha agito come qualsiasi creditore il cui credito è superiore al pegno". Il punto chiave per la Magiste resta lo sblocco della quota Antonveneta da parte della Procura di Milano, operazione che, nel caso, dovrebbe svolgersi in tempi brevi anche perché la settimana prossima (il 31 marzo) scade l'opa Abn sul capitale della banca padovana.
Pur rinunciando alle plusvalenze (che finiranno come per gli altri concertisti su un conto dedicato alla Procura) il gruppo Magiste otterrebbe infatti dal ricavato della cessione una somma in grado di riequilibrare le casse, ed evitare che l'escussione del pegno da parte di Bpi provochi il fallimento della società.
La Bpi aveva già svalutato la quota Rcs di circa 150 milioni di euro, poiché nel finanziamento concesso a suo tempo da Fiorani a Ricucci i titoli erano stati valutati a ben 5,235 euro (oggi hanno chiuso a 4,6 euro) e non intende quindi fare altre rinunce. La settimana prossima il cda dovrà approvare i conti 2005, già gravati da pesanti pulizie di bilancio a seguito della gestione Fiorani, e la banca vuole presentarsi a quell' appuntamento con una soluzione già avviata. (ANSA).
Rcs: Bpi Rompe Indugi Ed Escute Pegno Quota Ricucci/Ansa
(ANSA) - MILANO, 23 MAR - Bpi ha deciso di escutere il pegno sui titoli Rcs, pari al 14,1% del capitale di via Rizzoli, delle società Magiste e Garlsson dell'immobiliarista Stefano Ricucci.
La decisione, giunta al termine di un cda svolto in mattinata e dopo aver ascoltato il parere di diversi esperti legali, è arrivata con un comunicato in serata, in cui si dà mandato all'ad Divo Gronchi di procedere alla vendita delle azioni.
La mossa, definita da alcune fonti "la migliore soluzione, a questo punto, della vicenda", sarebbe stata presa con il tacito consenso dei componenti del patto di via Rizzoli e arriva dopo una lunga trattativa con gli advisor dell'immobiliarista, con i quali comunque non c'é stata una rottura. Il cda della Bpi ha quindi deliberato di poter acquistare, una volta effettivamente escusso il pegno, le azioni Rcs "ove necessario per assicurare che le condizioni di realizzo delle stesse e i loro criteri di valutazione risultino ragionevoli sotto il profilo commerciale".
La Popolare quindi, una volta escusso il pegno concesso a fronte di finanziamenti di 790 milioni di euro (poi ridotti a 700), potrebbe aprire le trattative per la cessione dei titoli, in maniera parziale o totale a soggetti esterni al patto di sindacato Rcs ma a questo non ostili. Una cessione agevolata anche dal recupero in Borsa dei titoli Rcs, quotati ora intorno ai 4,6 euro, che portano il valore della quota a circa 476 milioni. Le modalità della cessione sarebbero state individuate, mentre restano ancora da definire i soggetti da coinvolgere.
La strada più probabile è quella di una soluzione mista che comprenda un collocamento sul mercato di parte della quota, che amplierebbe un flottante ridotto ora all'osso, l'affidamento di titoli a una banca d'affari per un collocamento privato o, ancora, l'utilizzo di uno strumento convertibile. Di certo non mancano possibili acquirenti, disposti anche a pagare prezzi superiori a quelli di mercato. E' recente l'interesse, poi risolto con un nulla di fatto, dei Benetton ad acquisire un pacchetto del 5%.
In ogni caso l'escussione del pegno non pregiudica un eventuale accordo ulteriore con la Magiste, che potrebbe arrivare in extremis.
La Popolare ha comunque stabilito di affrontare gli eventuali rischi di un fallimento del gruppo di Ricucci che porterebbe con sé conseguenze negative anche per la banca. "Un fallimento è sempre dannoso per tutti", spiegano alcune fonti, ma "in questo caso la banca ha agito come qualsiasi creditore il cui credito è superiore al pegno". Il punto chiave per la Magiste resta lo sblocco della quota Antonveneta da parte della Procura di Milano, operazione che, nel caso, dovrebbe svolgersi in tempi brevi anche perché la settimana prossima (il 31 marzo) scade l'opa Abn sul capitale della banca padovana.
Pur rinunciando alle plusvalenze (che finiranno come per gli altri concertisti su un conto dedicato alla Procura) il gruppo Magiste otterrebbe infatti dal ricavato della cessione una somma in grado di riequilibrare le casse, ed evitare che l'escussione del pegno da parte di Bpi provochi il fallimento della società.
La Bpi aveva già svalutato la quota Rcs di circa 150 milioni di euro, poiché nel finanziamento concesso a suo tempo da Fiorani a Ricucci i titoli erano stati valutati a ben 5,235 euro (oggi hanno chiuso a 4,6 euro) e non intende quindi fare altre rinunce. La settimana prossima il cda dovrà approvare i conti 2005, già gravati da pesanti pulizie di bilancio a seguito della gestione Fiorani, e la banca vuole presentarsi a quell' appuntamento con una soluzione già avviata. (ANSA).
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sono un paio di gg che bpi scambia bene in area 8.70/85, ma non sembra aver voglia di riprendersi..
marcellino contrastato.. bufale sulle concessioni..
banca del lago in mano a peppino
eddai...
marcellino contrastato.. bufale sulle concessioni..
banca del lago in mano a peppino
eddai...
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