ARGENTINA 45 Holdouts ICSID TFA ATFA Griesa Singer Default Cristina Kirchner

OT

Santa Sede a Expo 2015. I contenuti del padiglione - Gambero Rosso


946c9c4cf194e1a62538843b7b2c9ec2_XL.jpg
 
nessuna notizia dell tribuno di Roma in visita a Milano?

Marino all'Expo resta senza posto a sedere

Marino all'Expo resta senza posto a sedere



Marino all'Expo

20150501_marinozaino.jpg


Attimi di imbarazzo per il sindaco Marino a Milano per partecipare all'inaugurazione dell'Expo. Arrivato all'evento il primo cittadino di Roma si è ritrovato senza un posto a sedere assegnato. Zaino in spalla e volto visibilmente irritato, è rimasto in piedi tra agenti di scorta e autisti finché l'organizzazione non ha risolto l'impiccio facendogli spazio accanto al siìndaco di Torino Piero Fassino. (è bastato che Fassino si stringesse un poco ... per far sedere anche lui ... :D:D:D) Un'arrabbiatura imprevista per Marino, arrivato nel capoluogo lombardo di ottimo umore: «A Roma avremmo fatto meglio», ha infatti scherzato aggiungendo di aver avuto «una impressione positiva» e ha espresso soddisfazione per «il poter essere arrivato qui con il treno ad Alta Velocità».


... credevo che ti riferissi a Marino ... :D:D:D
 
Marino all'Expo resta senza posto a sedere

Marino all'Expo resta senza posto a sedere



Marino all'Expo

20150501_marinozaino.jpg


Attimi di imbarazzo per il sindaco Marino a Milano per partecipare all'inaugurazione dell'Expo. Arrivato all'evento il primo cittadino di Roma si è ritrovato senza un posto a sedere assegnato. Zaino in spalla e volto visibilmente irritato, è rimasto in piedi tra agenti di scorta e autisti finché l'organizzazione non ha risolto l'impiccio facendogli spazio accanto al siìndaco di Torino Piero Fassino. (è bastato che Fassino si stringesse un poco ... per far sedere anche lui ... :D:D:D) Un'arrabbiatura imprevista per Marino, arrivato nel capoluogo lombardo di ottimo umore: «A Roma avremmo fatto meglio», ha infatti scherzato aggiungendo di aver avuto «una impressione positiva» e ha espresso soddisfazione per «il poter essere arrivato qui con il treno ad Alta Velocità».


... credevo che ti riferissi a Marino ... :D:D:D

perché non facciamo a cambio? i torinesi si prendono marino, e noi a roma ci prendiamo fassino? o pisapia? o chiunque altro?
a proposito di torino, oggi abbiamo vinto il 33° scudetto, 4° di fila, sono sempre più fiera d'essere juventina!!!
forza juve
così, tanto per dire
 
Ultima modifica:



Papa Francesco ha recentemente ribadito che è uno scandalo che ci sia ancora fame e malnutrizione nel mondo. E allora perché investire 3 milioni di euro per il Padiglione della Santa Sede a Expo? Effettivamente questa domanda se l'è posta anche Sua Santità. Tant'è che quei soldi li avrebbe voluti investire in altro, non certo nella realizzazione di soli “trecentosessanta metri quadrati di superficie calpestabile”, come ha sottolineato L’Osservatore Romano. Ma vediamo quali sono i motivi della partecipazione della Santa Sede a Expo Milano 2015, cercando di entrare nel dettaglio.

... mettendo in luce come il nutrire sia al cuore dell’esperienza cristiana e della riflessione culturale e spirituale che ha generato dentro la storia: “È uno scandalo che ci sia ancora fame e malnutrizione nel mondo! Non si tratta solo di rispondere a emergenze immediate, ma di affrontare insieme, a tutti i livelli, un problema che interpella la nostra coscienza personale e sociale, per giungere ad una soluzione giusta e duratura”. Così dichiara Papa Francesco.


“La sfida della fame e della malnutrizione non ha solo una dimensione economica o scientifica, che riguarda gli aspetti quantitativi e qualitativi della filiera alimentare, ma ha anche e soprattutto una dimensione etica ed antropologica.


Educarci alla solidarietà significa allora educarci all’umanità: edificare una società che sia veramente umana vuol dire mettere al centro, sempre, la persona e la sua dignità, e mai svenderla alla logica del profitto”. Da una parte, dunque, si vuole contrastare la tentazione di ridurre l’uomo ai soli bisogni fisici e materiali. Dall'altra si vuole rilanciare l’idea che l’azione del nutrire, intesa in modo integrale, è lo spazio che Dio ha istituito per educare gli uomini e per incontrarli.



... Questo è il momento dell'Ascolto della creazione. Da questo momento si pone l'attenzione sul cibo con i temi: La globalizzazione dell'indifferenza (cibo e relazioni) e Nutrirsi di Cristo (cibo e corpo). Una volta dispiegati tutti i significati concettuali, si passa nel campo dell'esperienza: l'invito è di passare dalla conoscenza all'esperienza personale attraverso i temi Educarsi all'umanità e La carità come principio.



... buonanotte ... :wall::wall::wall:



p.s. fra un po' torniamo all'Inquisizione ... contro gli untori che per il Profitto distruggono l'umanità intera!!! ... :wall::wall::wall:
 
Papa Francesco ha recentemente ribadito che è uno scandalo che ci sia ancora fame e malnutrizione nel mondo. E allora perché investire 3 milioni di euro per il Padiglione della Santa Sede a Expo? Effettivamente questa domanda se l'è posta anche Sua Santità. Tant'è che quei soldi li avrebbe voluti investire in altro, non certo nella realizzazione di soli “trecentosessanta metri quadrati di superficie calpestabile”, come ha sottolineato L’Osservatore Romano. Ma vediamo quali sono i motivi della partecipazione della Santa Sede a Expo Milano 2015, cercando di entrare nel dettaglio.

... mettendo in luce come il nutrire sia al cuore dell’esperienza cristiana e della riflessione culturale e spirituale che ha generato dentro la storia: “È uno scandalo che ci sia ancora fame e malnutrizione nel mondo! Non si tratta solo di rispondere a emergenze immediate, ma di affrontare insieme, a tutti i livelli, un problema che interpella la nostra coscienza personale e sociale, per giungere ad una soluzione giusta e duratura”. Così dichiara Papa Francesco.


“La sfida della fame e della malnutrizione non ha solo una dimensione economica o scientifica, che riguarda gli aspetti quantitativi e qualitativi della filiera alimentare, ma ha anche e soprattutto una dimensione etica ed antropologica.


Educarci alla solidarietà significa allora educarci all’umanità: edificare una società che sia veramente umana vuol dire mettere al centro, sempre, la persona e la sua dignità, e mai svenderla alla logica del profitto”. Da una parte, dunque, si vuole contrastare la tentazione di ridurre l’uomo ai soli bisogni fisici e materiali. Dall'altra si vuole rilanciare l’idea che l’azione del nutrire, intesa in modo integrale, è lo spazio che Dio ha istituito per educare gli uomini e per incontrarli.



... Questo è il momento dell'Ascolto della creazione. Da questo momento si pone l'attenzione sul cibo con i temi: La globalizzazione dell'indifferenza (cibo e relazioni) e Nutrirsi di Cristo (cibo e corpo). Una volta dispiegati tutti i significati concettuali, si passa nel campo dell'esperienza: l'invito è di passare dalla conoscenza all'esperienza personale attraverso i temi Educarsi all'umanità e La carità come principio.



... buonanotte ... :wall::wall::wall:



p.s. fra un po' torniamo all'Inquisizione ... contro gli untori che per il Profitto distruggono l'umanità intera!!! ... :wall::wall::wall:

Carissimo (ultimo nick usato) Götze, ti contraddici, te ne accorgi? :D
 
Domenica, 3 maggio di 2015 Edizione stampata

I protocolli dei saggi di Cristina

Via l'accordo politico con l'Iran, il Governo argentino aprì le porte dell'inferno e non può chiuderli. Per quel motivo ha inventato una gran cospirazione mondiale in suo contro.



Carlos Salvatore La Rosa - clarosa@losandes.com.ar





"Dato che nessuno pensa che le sue sventure possano essere attribuite alla sua pochezza, dovrà trovare un colpevole."

"Per rinchiudere una spia o un cospiratore, non è necessario trovare prove; è più facile e più economico costruirli, e, se è possibile, costruire lo spia stesso."

"È necessario un nemico per dare al paese una speranza."

"È necessario che le rivelazioni siano straordinarie, perturbatrici, romanzesche. Solo così diventano credibili e suscitano indignazione."

"Un mercato antijudío si apriva non solo per il lato di tutti i possibili nipoti del chierico Barruel che non erano pochi, ma anche dalla parte dei rivoluzionario, dei repubblicano, dei socialisti."

"Mentre si lavora per il padrone di oggi, bisogna prepararsi a servire il padrone di domani."



"Il cimitero di Praga". Umberto Eco (Lumen) 2010.​



Durante tutta la sua lungo attività ensayística, Umberto Eco è stato affascinato per intendersi la carta della cospirazione della storia umana, senza non smettere mai di sorprendersi per l'ampia credulità che dimostrano perfino molte persone intelligenti per tentare di trovare una spiegazione segreta ed univoca a quello che appare disperso o inspiegabile nella superficie delle cose.

Il libro citato di Eco, "Il cimitero di Praga" è la storia metà romanzata, di come metà reale, si costruì il libello chiamato tristemente celebre "I Protocolli dei saggi di Sion" che parlava di una delirante cospirazione ebrea per dominare il mondo e che molto bene collega, con l'Argentina presente, lo storiografo Luis Alberto Romero in una nota scritta per questa edizione di Le Ande nella pagina 24 di questa sezione.

Sopra le frasi del libro che riproduciamo sono quelle che parlano di un clima che si genera in determinate epoche nelle quali il sospetto, la corruzione e l'opportunismo si impadroniscono della vita pubblica. Un'altra similitudine tra il tempo e lo spazio di gestazione dei Protocolli coi nostri presenti.

La cospirazione come modo di capire la realtà politica potrebbe considerarsi come una tappa superiore, nel suo delirio, della chiamata "racconto" K.
Il racconto c'avvisa di come si stanno apparendo i nemici, uno dietro un altro, per finire col progetto nazionale e popolare.


Così, il primo gran racconto dell'era cristinista, nell'era nestorista ebbero altri, come la lotta contro la Chiesa di Bergoglio che si rivedrebbe dopo, fu quella che si fece contro il campo. Quindi verrebbe quello dalla guerra contro la stampa e finalmente si stabilirebbe il combattimento contro la Giustizia. Tra mezzo, molti altri nemici minori, in questione traditori interni ed ogni tipo di confabulazioni per il popolare.​

La cospirazione è qualcosa di più profonda o più confusa: ci parla di come ognuno di quelli nemici, non potendo vincere da solo al governo nazionale e popolare, prende contatto con gli altro in alcuno catacomba segreta e complottano per unirsi e così in complesso sconfiggere al governo benefattore del paese che colpisce i suoi interessi correlati.



Fu precisamente uno degli atti più segreti e nascosti della politico kirchnerista di tutta la decade quello che le fece passare a Cristina del racconto convenzionale al racconto conspirativo: l'incontro ultra separé in una città siriana che il cancelliere Timerman sostenne con le sue paia iraniane per ricostruire tra tutti e due le relazioni paesi, seriamente affettate per i sospetti circa la partecipazione dell'Iran nell'attentato all'AMIA negli anni 90.


Trovo che il giornalista Pepe Eliaschev scoprì appena realizzato e che per quel motivo fu il primo diffamato della trama conspiracionista che dominerebbe lo spirito di Cristina da quello giorno e del suo nucleo duro.

Come era di prevedere, salvo per il governo enceguecido per il suo nuovo racconto, quello dell'Iran non marcirebbe altro che andare di afa in afa, di scandalo in scandalo.

Siano quali fossero le ragioni per le quali Cristina volle riconciliarsi coi teócratas persiani, non potrebbe ingannare mai nessuno con quello mostriciattolo di vendere, come ricerca di giustizia verso le vittime dell'AMIA, quello che era un indulto politico verso la Repubblica dell'Iran nei fatti.


Da allora quello, come una specie di Protocolli dei saggi di Sion invertiti, si cominciarono ad armare i Protocolli di Cristina scritti per lei stessa e per i suoi "saggi" condotti per Timerman, un uomo disposto a negare al suo proprio paese a nome di un'ideologia o di una ragione di Stato, o perfino qualcosa peggio.




L'argomento è semplice, come tutte le trame conspirativas: per necessità politiche di non confrontarsi con gli Stati Uniti fino a risolvere il problema del debito esterno, Néstor Kirchner accettò la tesi dei servizi segreti judeo-yankee della colpevolezza dell'Iran nell'attentato all'AMIA che stette rappresentato per il tandem nell'Argentina Nisman-Stiuso.

Ma col tempo Cristina fu convinta da Hugo Chávez che per fare la rivoluzione si aveva bisogno sul serio dell'appoggio dell'Iran, una teocrazia rivoluzionaria perché era il principale nemico dell'USA ed Israele.

Allora, sotto l'argomento che non voleva giocare il gioco delle grandi potenze, Cristina iniziò l'avvicinamento ad Iran che finirebbe col vergognoso memorandum che ci mise in ridicolo nel mondo e del quale fino alle proprie iraniane si burlarono quando non poterono ottenere l'impunità internazionale che cercavano, perché l'accusa argentina in sé non importò loro mai, di accordo alla nostra inesistenza nella tavola internazionale.




Tutto si moltiplicò per mille con la morte di Nisman, dove già il delirio conspirativo si trasformò nella principale politica di Stato nell'Argentina, dato che si disporsi tutto l'apparato governativo per cambiare caglio le alleanze internazionali del paese nella convinzione che una gran cospirazione vuole finire con Cristina. Una cospirazione di dimensione mundialista.

La costruzione del racconto conspirativo non si occupò solo di trasformare contemporaneamente a Nisman in un demonio vivente, omosessuale e donnaiolo, alcolico e corrotto anche, scovolo di denaro sicuramente.

Quello che si cercò fu più qualcosa: collegare a Nisman con una cospirazione internazionale contro l'Argentina dove Stati Uniti ed Israele, la DAIA e l'AMIA, i fondi avvoltoi ed il giudice Griesa, fanno parte di una stessa trama macabra del quale gli oppositori politici argentini ed i mezzi di comunicazione concentrati operano come la zampa politico interno destituyente. Alcuni perfetti Protocolli.

Quello che non si sa mai troppo bene coi conspiracionistas è se realmente si credono le sue affabulazioni o se si tratta solamente di un inganno cosciente che essi realizzano per riuscire i suoi obiettivi gettando la colpa agli altri delle sue proprie colpe. Tutto porta a pensare, di accordo a come ha agito sempre il kirchnerismo che si tratta di questa seconda opzione che è una frode che i suoi perpetranti non ignorano.

Tuttavia, quando uno ricorda che in un'assemblea internazionale dove si trovava Obama la presidentessa argentina disse nel suo discorso che le esecuzioni di Stato Islamico (Isis) gli sembravano un montaggio armato sappia perché interessa, le cose smettono di essere tanto chiare.

Chi è capace di dire tale audacia tanto carente di ogni sostentamento, sembra qualcosa di peggiore che un imbroglione che vuole ingannare; piuttosto sembra un imbroglione ingannato. Un conspiracionista che è caduto preda dalla sua propria cospirazione.




... :censored::censored::censored:
 
Sabato 2 di Maggio di 2015


Relazione del raggruppamento economico

Per la Gran Makro, senza restrizioni al dollaro avrebbero avuto bisogno di u$s 53 mille M di nuovo debito

not_788972_02_125448.jpg


Di non essersi incrementato a partire dal 2011 le restrizioni all'acquisto di valute al settore di maggiore potere d'acquisto del paese, avrebbero avuto bisogno di 53.000 milioni di dollari (US $) di nuovo indebitamento, inviò una relazione della Gran Makro.

"Questo avrebbe riversato il processo di desendeudamiento in marcia da 2003, poiché il relazione Debito Externa/PBI di rappresentare attualmente il 26,9 percento, avrebbe passato al 34,8 percento, un livello simile a quello di 2007", (probabilmente parla delsolo debito estero!!!) sostennero l'economistico Alejandro Robba, Emiliano Colombo e Nicolás Bertholet.

Ugualmente, emersero che "di essersi preso quell'indebitamento per finanziare la fuga, il pagamento di interessi sarebbe ammontato a circa 23.600 milioni di pesi, quello che equivale per esempio al 100 percento dell'investimento in 2013 dell'Assegnazione Universale per Figlio."




"L'acquisizione di valute per fino a 2.000 dollari mensili da parte del settore al dettaglio risponde al 85 percento della sua capacità reale di acquisto, per quello che non potè acquisire solo il 15 percento della cosa pianificata", dissero.

Mentre, segnalarono che "l'intenzione dietro le proposte facilistas di M&M, Macri&Massa, di liberare la restrizione cambiaria nascosta la vera intenzione: che il 1 percento più ricco del paese possa accedere alla fuga di valute, mediante il quale il paese girerebbe al ciclo di su indebitamento esterno."




Contro i presagi di "esperti" e politici oppositori, "in tanto solo una settimana il paese riuscì ad ottenere 2.900 milioni di dollari per fortificare le riserve internazionali", manifestarono.

La notizia rimarca che "il successo della collocazione del BONAR 24 e l'ampliazione di emissione di debito di YPF per 1.500 milioni di dollari lasciarono indubbiamente negli investitori scommettono alla solidità dell'economia argentina."

Per i membri della Gran Makro, "il dibattito sull'apertura o non del famoso ceppo cambiario nasconde dietro interessi reali di una minoranza economica che risponde agli interessi di gruppi economici concentrati che sono quelli che propugnano per una liberalizzazione di un giorno per l'altro delle restrizioni all'acquisto di dollari, frase incuneata per Mauricio che è Macri."

"Nel contesto dell'accelerazione dell'uscita di capitali nel periodo 2006-2011, le restrizioni all'acquisto di valute furono implementate alla fine di quell'anno davanti all'imminenza di un forte accomodamento nel valore di dollaro che avrebbe provocato una mega-svalutazione ed il posteriore crollo dei salari reali", giustificarono.

Inoltre spiegarono che "le riserve internazionali continuano accumulando dollari. In Marzo fecero la media dei 31.428 milioni, un recupero di 4.000 milioni allo stesso mese di un anno" fa.

... accumulano un ... :censored::censored::censored: SONO DEBITI ... ARTIFICI CONTABILI ... PURA E SEMPLICE TRUFFA NUMERICA ... mica sono il FRUTTO DI UNA GESTIONE ECONOMICA "SANA" DEL PAESE!!! ... :angry::angry::angry: MENZOGNE ... MENZOGNE ... :angry::angry::angry:

... e comunque non hai fatto altro che AGGRAVARE I TUOI PROBLEMI ... NON HAI RISOLTO NULLA!!! ... :p:p:p




 
Dal racconto ufficiale all'accomodamento reale


Sabato, 02 Maggio Di 2015 11:55

Ismael BERMÚDEZ


Il discorso ufficiale dice che le paritetiche sono libere. Che i salari non sono né possono essere la variabile di accomodamento.

Che di fronte alla recessione bisogna implementare misure anticiclice, come incrementare il potere di acquisto dei lavoratori per appoggiare il consumo. E che la strategia economica mira a migliorare la distribuzione dell'entrata.

La realtà segna che i salari persero l'anno scorso fino a 8 punti contro l'inflazione. Che aumentò tanto la disoccupazione come il lavoro informale. Che, di accordo a cifre ufficiali, la metà della gente occupata guadagna meno di $5.500 per mese.

Che peggiorò la ripartizione dell'entrata, accentuato per i guadagni straordinari dei grandi gruppi economici, specialmente quelli vincolati alla "intermediazione finanziaria."

Che i salari non furono i colpevole dell'alta inflazione bensì, tra gli altri fattori, la svalutazione, l'emissione monetaria e l'indebitamento crescente a tassi alti. E che è certo che l'inflazione si decelerò nei tre ultimi mesi, ma in livelli di tra il 27 e 30 percento, senza che niente garantisca una nuova accelerazione di qui a marzo o aprile di 2016, lasso di durata dei principali accordi.

In questo contesto, come accentuò il carico dell'imposta ai Guadagni sui salari mezzi ed alti, il Governo utilizza il potere dello Stato per limitare le paritetiche e forzare alle corporazioni alla negoziazione "al ribasso", su scale salariali che, nella sua maggioranza, non coprono il valore di un cesto basilare parente.

Ora pretende che gli aumenti "accompagnino l'inflazione" che stimano tra 22 o 25 percento per questo anno, stima basata nelle misurazioni trote dell'INDEC.



I salari non solo così non recupererebbero la cosa persa l'anno scorso ma perderebbero vari punti più, in quello che è una variante degli accomodamenti che si reclamano da fuori e frontiere dentro.



... :p:p:p
 
EFFETTO ‘CHAU CRISTINA '

Stimano che col cambiamento di Governo il tasso per prendere credito arriverebbe al 7,5 percento

Per P. Q. | 03/05/2015 | 00:39

03052015_0988_economia_17323881361_353ec64383_o.jpg_1853027552.jpg


Nell'ONU. Kicillof, in una conferenza a New York su debito. | Foto: PRESSA MINISTERO DI ECONOMIA


Il costo che assunse il Governo per l'emissione di debito del Bonar 24 segue sotto la lente d'ingrandimento di analisti locali ed internazionali. Il tasso del 8,95 percento fissato nella recente operazione, elevata in paragone con la che pagano i paesi della regione che emettono inoltre ad un maggiore termine, potrebbe diminuirsi al 7,5 percento col solo cambiamento di gestione in dicembre prossimo", sparò un assessore dell'esterno con dialogo fluido con fondi comuni.


Il punto percentuale di differenza "risponderebbe solamente a cambiamenti di aspettative, cioè, senza che medi una misura economica", chiarì l'analista. Contromano della posizione ufficiale che sottolinea l'accompagnamento di attori dell'esterno in funzione di una lettura ottimista sui fondamenti dell'economia argentina, una prima lettura dei nomi che sottoscrissero debito è letta per gli operatori locali come "una domanda spiegata per l'opportunità e di carattere speculativa, poiché gran parte del suscripto fu rivenduta in pochi minuti per ottenere un guadagno."



Di fronte alle prossime emissioni che si aspetta che il Governo metta in moto per coprire le forti scadenze di debito che si avvicinano in ottobre-il Bonar 2015 paga capitale ed interessi per vicino ad US $6.700 milioni circa 20 giorni prima delle elezioni presidenciables-, il tasso che si ottenga "sarà vicino al 8,95 percento di aprile, a meno che esista una misura di fondo che miri a certi squilibri macroeconomici", stimò una società di Borsa.

Tuttavia, il rischio paese, utilizzato come riferimento al momento di valutare il tasso di collocazione, discese in aprile di 620 punti a 596, coi quali finì la settimana.



... basta che el CHIQUITIN sparisca dalla circolazione... e risparmiano subito l'1,5% ... :D:D:D
 
VISI NASCOSTI DEL CREDO ELETTORALE

Pepa e Szpigiel, gli operatori dietro il ‘estate financero '

I giovani argentini che lavorano in Wall Street fecero un gran commercio col Bonar 24. I suoi lacci con Diego Marynberg.


Per Paola Quain | 03/05/2015 | 00:36





Col passo dei giorni, continuano a rimanere alla luce più dati sulla retrobottega dell'ultima collocazione di debito che permise al Governo fortificare le riserve della Banca Centrale. Con la recente emissione del Bonar 24 la squadra economica non riuscì solo a captare l'attenzione di fondi comuni di investimento dell'esterno per sommare US $1.415 milioni che spera di ampliare in future operazioni, ma potè consolidare anche non i vincoli con personaggi molto conosciuti del mondo finanziario, chiavi per l'attuale "estate" della City abitante di Buenos Aires.

... infatti il CHIQUITIN ... ultimamente ha detto che NON E' VERO CHE VUOLE LASCIARE IL PROBLEMA HOLDOUTS AL PROSSIMO GOVERNO!!! ... :o:o:o sa benissimo che GRIESA presto potrebbe intervenire a bloccare i pagamenti delle cedole ... e in tal caso per LUI si chiderebbero tutte le porte!!! ... :p:p:p




Si tratta di Jorge Pepa e Gabriel Szpigiel, due uomini chiave nell'operatoria che occuparono un posto protagónico nel momento di sottoscrivere debito. In primo luogo il, è un giovane argentino di poco più di 30 anni che vive a New York e lavora per la firma Latam Securities di Diego Marynberg, mentre Szpigiel, ex funzionario del Deutsche Bank per sei anni, è ora socio del fondo Marathon Asset Management, uno del quale migliori sottoscrissero nell'ultima emissione.




Operatori del mercato contarono di prima mano cóm fu l'intervento di questo fondo. "Marathon fu uno dei primi ai quali chiamarono per offrirloro i titoli argentini". Il dialogo si prodursi il 21 di aprile e così comprarono quasi il 50 percento di quello promosso.


I nomi di ambedue risorgono dopo che in ottobre passato una denuncia mirasse il ministro Axel Kicillof per una transazione di US $200 milioni in buoni che la Banca Centrale avrebbe venduto alla banca UBS-dove per allora lavorava Jorge Pepa-che dopo sarebbero stati ricomprati per Latam Securities.

Per operatori del mercato che vincolano il giovane finanziere col viceministro di Economia Emmanuel Alvarez Agis, "quello che è completamente chiaro è che Pepa, Szpigiel e Marynberg sono intimi amici ed operano in complesso." ... :cool::cool::cool:




Come segnalarono operatori a Profilo, l'obiettivo di Pepa è trasformarsi nel nesso tra il Governo ed altri fondi nelle emissioni che, dal portafoglio del Fisco pianificano per i próximoes mesi. Per il momento, nel mercato sperano che Marathon, motivato in 1998 con sede a New York e presenzia a Londra e Singapore e che maneggia vicino ad US $12,5 mille milioni di capitali durante tutto il mondo, continuerà a chiedere buoni argentini.



Più fondi. Ma comunicarono anche altri fondi. Brevan Howard, uno di essi, si trova tra i più importanti dell'Europa e metta i suoi investimenti, buona parte è destinata ad investimenti rischiosi. Un'altra porzione di Bonar 24 fu con l'intervento di Stone Harbour, un fondo che amministra alcuni US $52,3 mille milioni, con presenza nei principali mercati, è una firma orientata specificamente ad acquisire debito di alto rendimento di quelli denominato mercati emergenti.



La lista continua con Gramercy, il fondo motivato in 1998 anche affezionato a mercati emergenti con $5,4 mille milioni ha sede a Greenwich, e seppe stare vicino al Governo nella lite col fondi avvoltoio. Tra i che condivisero la collocazione si sommò anche all'Anses, per importi che furono stimati in alcuni US $300 milioni.



Prezzi. Finanzieri vincolati all'operatoria del martedì 21 di aprile, segnalarono che l'ingrossata somma che riuscì a riscuotere il Governo rispose più gli alti rendimenti del debito argentino che superano ampiamente il tasso che pagano buoni simili di altri paesi. Inoltre, ricordarono che il Deutsche Bank riscosse US $1 ai clienti, perché comprarono ad US $103 e venderono dopo ad US $104.



Di accordo con gli analisti esistè una commissione implicita del 1 percento per i rischi che assunse l'entità davanti ai limiti imposti per il giudice Thomas Griesa. Come aveva anticipato Profilo, il Deutsche Bank ebbe un ruolo fondamentale prendendo vicino alla metà dell'importo emesso.

L'entità il cui comitiva stava liderada per il messicano Alberto Ardura, aveva firmato in febbraio insieme a JP Morgan col governo argentino, un accordo redatto per lo studio Sherman & Sterling's di New York, per portare avanti una serie di sondaggi nel mercato per testear l'interesse di investitori attraverso sussidiario di Londra.




... quanta "BELLA" gente ... :censored::censored::censored:
 
DIARIO ARGENTINA/ La schiavitù dietro la favola kirchnerista

domenica 3 maggio 2015

Arturo Illia

kirchner_argentina_discorsoR439_thumb400x275.jpg

Cristina Kirchner (Infophoto)



San Antonio de Areco è un bellissimo paese nei dintorni di Buenos Aires, pieno di storia "gauchesca", immortalata nei quadri del pittore Florencio Molina Campos a cui è dedicato un museo che raccoglie le sue opere.

Luogo vivamente consigliato a chi voglia provare la vita dei campi e le tradizioni di una cultura autoctona come quella dei "gauchos", anello di congiunzione tra la etnie indie che popolarono l'Argentina e le popolazioni provenienti dall'Europa, Spagna in particolare, la cui fusione ha dato luogo alla razza "criolla", cioè mista, che fino alle bibliche immigrazioni dell'Ottocento e Novecento dominava queste zone.


Angelina Zapico è consigliera comunale del Partito Fpv (Frente para la Victoria), ultrakirchnerista e fino a ieri conosciuta per ricoprire il ruolo di organizzatrice della Festa dell'8 maggio (Festa della donna) al Senato nazionale argentino, un ruolo che l'ha posta tra le prominenti figure dell'attuale potere dominante nel Paese. Ma ancora una volta l'ideologia kirchnerista, alla prova dei fatti, si è rivelata l'esatto contrario di quanto abbondantemente pompato nelle intenzioni.



C'è da dire una cosa su quanto stiamo per raccontare: lo sapevano tutti che quel caffè denominato "Orleans", nel pieno centro di Buenos Aires, era più collegato alla tradizione della città americana del "Dixieland" che all'eroina francese Giovanna d'Arco d'Orleans, dato che su molti siti di turismo internazionale i clienti avevano abbondantemente segnalato come la specialità della casa non fossero propriamente i cappuccini. Ma tant'è, lo stesso grande è stata la sorpresa di Luca Schaerer, candidato a legislatore per il Movimento "Bien Comun" non solo nello scoprire quello che tutti già sapevano, e cioè che il caffè era un bordello a cielo aperto, ma che la società che lo gestisce, la Ril Srl, è di proprietà proprio della "consigliera". E non solo…


«Siamo entrati nel caffè "Orleans" a colpo sicuro con una telecamera nascosta - ci racconta Schaerer - e l'abbiamo trovato pieno di prostitute al lavoro. Quello che ci ha colpito è che dopo aver parlato con una di loro, uno dei camerieri ci ha avvicinato e offerto la prestazione della ragazza in un hotel delle vicinanze con un sovrapprezzo applicato alla consumazione che stavamo bevendo.


Successivamente, controllando i dati apparsi sullo scontrino, abbiamo scoperto che la consigliera Zapico, che è stata in passato membro del Senato nazionale e Direttrice dell'entità governativa che si occupa della gestione del territorio nella Provincia di Buenos Aires, non solo era proprietaria dell'Orleans, ma il suo nome appare pure in altre società in cogestione, la "Jocel SA", "Reconquista 872", "Van Kilden SA" e "Loch Ness Srl", che gestiscono bordelli VIP. E sono partite le denunce, come da anni stiamo facendo, chiudendo l'attività di molti»



«Il problema è che il mondo della prostituzione esercitata in questi luoghi è connesso allo sfruttamento in stato di schiavitù di molte ragazze, in maggioranza straniere, e anche al narcotraffico che, quando non partecipa direttamente alla gestione, utilizza questi luoghi come punti vendita di droga», aggiunge Luca.


In pratica tutta la zona prospiciente la stazione di Retiro, molto elegante fino agli anni Novanta e piena di ristoranti e ritrovi "storici", a partire dal 2004 si è trasformata di notte in un quartiere a luci rosse nemmeno tanto camuffato, così come un altro quartiere di altissimo livello come quello della Recoleta.


Incastrata tra queste due località c'è la famosa "Villa 31", una bidonville che, sorta negli anni Settanta, si è potuta sviluppare tanto da contare più di 40.000 abitanti che vivono in costruzioni fatiscenti a più piani e che costituisce uno dei centri nevralgici del narcotraffico porteno.

Camminare poi di notte per le eleganti "avenidas" della zona provoca una stretta al cuore per la presenza, in ogni androne, di un esercito non solo formato da clochard, ma di famiglie intere che non sanno dove dormire, con i materassi sistemati anche sui marciapiedi e le immancabili borse piene di masserizie.



Insomma, si è testimoni di quanto la favola kirchnerista del "Paese meraviglioso" sia reale nella sua fantasia: fa rabbia pensare che si vada più in là e che si sia complici di quei traffici di cui quotidianamente il Governo smentisce l'esistenza.


E sono anni che "tutti sanno" a livello politico, tanto che nel 2011 si scoprì di come pure l'ex ministro della Giustizia Zaffaroni (ex membro della Corte Suprema!!!) fosse proprietario di appartamenti dove si esercitava la prostituzione, ma nessuno dice nulla per il semplice motivo che, quando non complici, molti politici (e giudici) sono tra i più assidui frequentatori di questi posti.

estaban.jpg

... Zaffaroni ... :censored::censored::censored: non è riuscito nemmeno a farsi un foto col Papa ... :p:p:p pur essendo stato ricevuto in Vaticano come membro della Comissioni per i diritti dei carcerati!!! ... :censored::censored::censored:


Gli archivi dei servizi di informazione sono pieni di documentazione al riguardo, cosa utile al ricatto, in modo da poter dominare la scena politica e poter operare la corruzione senza rischi giudiziari.
È un'Argentina che tantissimi sperano, dall'ottobre di quest'anno, mese delle elezioni Presidenziali, di veder sparire.




... NO COMMENT!!! ... :angry::angry::angry:
 
A non conoscerli viene voglia di credergli. La realtà è un'altra e molto ben diversa dalle loro menzogne. Non si vede il Cherniak, un po' strano.
"L'argentina alimenta la conoscenza, il dibattito" dicono, ma la verità la sappiamo in pochi. o forse è meno pubblicizzata ma un po' conosciuta nel mondo. Infatti nessuno gli presta. Sarebbe interessante sapere l'atto di prestito con i maneggi della Deutsche Bank.

"DIBATTITO SUL SISTEMA ECONOMICO
IN SOVRANITA' ALIMENTARE E SVILUPPO EGUALITARIO"


Ognidove infilano la SOVRANITA' e la EGUAGLIANZA, tutto riferito con in testa Griesa, le Falkland e quant'altro che riguarda
le loro operazioni di vergogmosi comportamenti e ladrocinii.



 

Allegati

  • ARG CONOSCENZA E DIBATTITO.jpg
    ARG CONOSCENZA E DIBATTITO.jpg
    97,8 KB · Visite: 8
  • AARG AMB BIANCO.jpg
    AARG AMB BIANCO.jpg
    49,9 KB · Visite: 8
  • AARG CONOSC.jpg
    AARG CONOSC.jpg
    30,7 KB · Visite: 8
  • AARG ALIM DIBATTITO.jpg
    AARG ALIM DIBATTITO.jpg
    37,6 KB · Visite: 8
  • AARG MAGNA.jpg
    AARG MAGNA.jpg
    65,9 KB · Visite: 8
Mi sono accorto dell'eliminazione della precedente vignetta perché era stata votata da Goetze


... certa gente inizia con una gomma e poi arriva a spararti addosso!!! ... :mad::mad::mad: e fai la fine di "charles hebdo" ... :censored::censored::censored:
 
Ultima modifica:
DIARIO ARGENTINA/ La schiavitù dietro la favola kirchnerista

domenica 3 maggio 2015

Arturo Illia

kirchner_argentina_discorsoR439_thumb400x275.jpg

Cristina Kirchner (Infophoto)



San Antonio de Areco è un bellissimo paese nei dintorni di Buenos Aires, pieno di storia "gauchesca", immortalata nei quadri del pittore Florencio Molina Campos a cui è dedicato un museo che raccoglie le sue opere.

Luogo vivamente consigliato a chi voglia provare la vita dei campi e le tradizioni di una cultura autoctona come quella dei "gauchos", anello di congiunzione tra la etnie indie che popolarono l'Argentina e le popolazioni provenienti dall'Europa, Spagna in particolare, la cui fusione ha dato luogo alla razza "criolla", cioè mista, che fino alle bibliche immigrazioni dell'Ottocento e Novecento dominava queste zone.


Angelina Zapico è consigliera comunale del Partito Fpv (Frente para la Victoria), ultrakirchnerista e fino a ieri conosciuta per ricoprire il ruolo di organizzatrice della Festa dell'8 maggio (Festa della donna) al Senato nazionale argentino, un ruolo che l'ha posta tra le prominenti figure dell'attuale potere dominante nel Paese. Ma ancora una volta l'ideologia kirchnerista, alla prova dei fatti, si è rivelata l'esatto contrario di quanto abbondantemente pompato nelle intenzioni.



C'è da dire una cosa su quanto stiamo per raccontare: lo sapevano tutti che quel caffè denominato "Orleans", nel pieno centro di Buenos Aires, era più collegato alla tradizione della città americana del "Dixieland" che all'eroina francese Giovanna d'Arco d'Orleans, dato che su molti siti di turismo internazionale i clienti avevano abbondantemente segnalato come la specialità della casa non fossero propriamente i cappuccini. Ma tant'è, lo stesso grande è stata la sorpresa di Luca Schaerer, candidato a legislatore per il Movimento "Bien Comun" non solo nello scoprire quello che tutti già sapevano, e cioè che il caffè era un bordello a cielo aperto, ma che la società che lo gestisce, la Ril Srl, è di proprietà proprio della "consigliera". E non solo…


«Siamo entrati nel caffè "Orleans" a colpo sicuro con una telecamera nascosta - ci racconta Schaerer - e l'abbiamo trovato pieno di prostitute al lavoro. Quello che ci ha colpito è che dopo aver parlato con una di loro, uno dei camerieri ci ha avvicinato e offerto la prestazione della ragazza in un hotel delle vicinanze con un sovrapprezzo applicato alla consumazione che stavamo bevendo.


Successivamente, controllando i dati apparsi sullo scontrino, abbiamo scoperto che la consigliera Zapico, che è stata in passato membro del Senato nazionale e Direttrice dell'entità governativa che si occupa della gestione del territorio nella Provincia di Buenos Aires, non solo era proprietaria dell'Orleans, ma il suo nome appare pure in altre società in cogestione, la "Jocel SA", "Reconquista 872", "Van Kilden SA" e "Loch Ness Srl", che gestiscono bordelli VIP. E sono partite le denunce, come da anni stiamo facendo, chiudendo l'attività di molti»



«Il problema è che il mondo della prostituzione esercitata in questi luoghi è connesso allo sfruttamento in stato di schiavitù di molte ragazze, in maggioranza straniere, e anche al narcotraffico che, quando non partecipa direttamente alla gestione, utilizza questi luoghi come punti vendita di droga», aggiunge Luca.


In pratica tutta la zona prospiciente la stazione di Retiro, molto elegante fino agli anni Novanta e piena di ristoranti e ritrovi "storici", a partire dal 2004 si è trasformata di notte in un quartiere a luci rosse nemmeno tanto camuffato, così come un altro quartiere di altissimo livello come quello della Recoleta.


Incastrata tra queste due località c'è la famosa "Villa 31", una bidonville che, sorta negli anni Settanta, si è potuta sviluppare tanto da contare più di 40.000 abitanti che vivono in costruzioni fatiscenti a più piani e che costituisce uno dei centri nevralgici del narcotraffico porteno.

Camminare poi di notte per le eleganti "avenidas" della zona provoca una stretta al cuore per la presenza, in ogni androne, di un esercito non solo formato da clochard, ma di famiglie intere che non sanno dove dormire, con i materassi sistemati anche sui marciapiedi e le immancabili borse piene di masserizie.



Insomma, si è testimoni di quanto la favola kirchnerista del "Paese meraviglioso" sia reale nella sua fantasia: fa rabbia pensare che si vada più in là e che si sia complici di quei traffici di cui quotidianamente il Governo smentisce l'esistenza.


E sono anni che "tutti sanno" a livello politico, tanto che nel 2011 si scoprì di come pure l'ex ministro della Giustizia Zaffaroni (ex membro della Corte Suprema!!!) fosse proprietario di appartamenti dove si esercitava la prostituzione, ma nessuno dice nulla per il semplice motivo che, quando non complici, molti politici (e giudici) sono tra i più assidui frequentatori di questi posti.

Vedi l'allegato 2085016

... Zaffaroni ... :censored::censored::censored: non è riuscito nemmeno a farsi un foto col Papa ... :p:p:p pur essendo stato ricevuto in Vaticano come membro della Comissioni per i diritti dei carcerati!!! ... :censored::censored::censored:


Gli archivi dei servizi di informazione sono pieni di documentazione al riguardo, cosa utile al ricatto, in modo da poter dominare la scena politica e poter operare la corruzione senza rischi giudiziari.
È un'Argentina che tantissimi sperano, dall'ottobre di quest'anno, mese delle elezioni Presidenziali, di veder sparire.




... NO COMMENT!!! ... :angry::angry::angry:

il sussidiario è un sito/giornale online dell'area di comunione e liberazione
qua sparate sul Papa (a prescindere, perché argentino), sul Vaticano (per il padiglione all'expo), e poi andate a prendere robe dai siti di area comunione e liberazione
:wall::wall::wall:
 
Ultima modifica:
Mi sono accorto dell'eliminazione della precedente vignetta perché era stata votata da Goetze
Purtroppo o meno male non mi preoccupo dei miei precedenti post. Mi affido anche al fatto che quanto postiamo è una parte della verità totale che si dovrebbe dire di quella gente.
Franco, vedo che anche tu non sai o non ci vuoi andare a fare le vocali con "umleit" (? - i due puntini sopra). Anche 'sto problema ci voleva......
 
ce iè.jpg


... è proprio issu? ... ca gli è successo ... :eek::eek::eek:
 
Indietro