ARGENTINA - news e commenti 25

poprad ha scritto:
ognuo nel suo piccolo la puo' pensare coem vuole. ed ha valide ragioni per gisutificare il suo comportamento. ragioni poi rispettabilissime.
io non regalo una vita di risparmi all'argentina. poi magari faccio male.
da una parte si dice che la PBA ha fatto una offerta ridicola. e dall'altra si spera che si riapra lo swap alle condizioni precedenti ( molto peggiori di quelle della PBA)
se pensi allo Swap. ti consiglio di vendere e di prenderti uno ZC con 3 AAA
avrai gli stessi soldi(meno gli interessi ) che offriva l'argentina ma almeno i tuoi titoli varranno qualcosa.

Io penso piu' prosaicamente che il creditore si debba augurare che il suo debitore stia bene in salute e che gli affari gli vadano a gonfie vele .
Pensare di ricevere un pesos con l'ARGENTINA in ginocchio significa darsi la zappa sui piedi.
Se adesso non veniamo pagati per un'impuntatura di Shitner dopo non saremo pagati perche' mancano gli schei .
Non mi piace l'idea di un altro default ,di manifestazioni di piqueteros di disordini sociali , scioperi e quant'altro come il balletto delle dimissioni dei primi Ministri.
Noi dobbiamo augurarci invece che l'Economia argentina vada bene e progredisca al ritmo attuale.
perche' ,se cosi' non fosse allora il debito non sarebbe pagato per questioni di forza maggiore e sarebbe difficilissimo vincere ogni causa .
 
.....
"La raggione d'essere dell'associazione é di tutelare i diritti e gli interessi...."

Quando leggo una frase del genere di solito parto subito con i preconcetti...però un'occhiatina gliela si può dare :)
 
castore ha scritto:
Io penso piu' prosaicamente che il creditore si debba augurare che il suo debitore stia bene in salute e che gli affari gli vadano a gonfie vele .
Pensare di ricevere un pesos con l'ARGENTINA in ginocchio significa darsi la zappa sui piedi.
Se adesso non veniamo pagati per un'impuntatura di Shitner dopo non saremo pagati perche' mancano gli schei .
Non mi piace l'idea di un altro default ,di manifestazioni di piqueteros di disordini sociali , scioperi e quant'altro come il balletto delle dimissioni dei primi Ministri.
Noi dobbiamo augurarci invece che l'Economia argentina vada bene e progredisca al ritmo attuale.
perche' ,se cosi' non fosse allora il debito non sarebbe pagato per questioni di forza maggiore e sarebbe difficilissimo vincere ogni causa .

Vedi Castore, i motivi che hanno scatenato il default erano di forza maggiore, d'accordo, ma la persistente arroganza argentina è dovuta invece a motivi politici. Quindi bisogna che cambi la politica argentina per avere un riscontro positivo per noi. L'unico modo che esiste per cambiare la mentalità del governo shitner è privarsi di loro. Lavagna che la pensava diversamente è stato cacciato. Se tutto questo si verificherà attraverso un'altra catastrofe, beh allora quanto prima tanto meglio. Non è la forza maggiore che impedisce all'argentina di pagare, è che pagherà solo per motivi di forza maggiore.
 
Non mi sono mai illuso di ottenere qualcosa dall'Argentina. Purtroppo questo problema non viene vissuto dal consesso degli Stati come un problema di interesse generale. Solo la coalizione di tutti gli Stati del mondo potrebbe obbligare l'Argentina a fare qualcosa di concreto. Un tempo si facevano le guerrre per questo genere di cose! :yes: :p Utopia. :eek:

Altra cosa è invece l'operato delle banche Italiane. Da tutte le recenti sentenze e normative varie, emerge chiaramente la possibilità di rientrare in possesso dei capitali persi, facendo causa alla banca che te li ha venduti in maniera irregolare o illegale.
Venerdì ho il secondo incontro con l'avvocato e vi dirò che abbiamo deciso.

Quella è l'unica possibilità che ci rimane.
Oltre a quella di boicottare quel Paese di ladrones!
Io non vendo + cotone Argentino da allora! KO! bannato

Ciao
:):):):):)
 
Fabrizio67 ha scritto:
Vedi Castore, i motivi che hanno scatenato il default erano di forza maggiore, d'accordo, ma la persistente arroganza argentina è dovuta invece a motivi politici. Quindi bisogna che cambi la politica argentina per avere un riscontro positivo per noi. L'unico modo che esiste per cambiare la mentalità del governo shitner è privarsi di loro. Lavagna che la pensava diversamente è stato cacciato. Se tutto questo si verificherà attraverso un'altra catastrofe, beh allora quanto prima tanto meglio. Non è la forza maggiore che impedisce all'argentina di pagare, è che pagherà solo per motivi di forza maggiore.

E se l'Argentina approfittasse di un altro crollo economico per riacquistarsi a poche lire il debito ancora in giro.
E se un altro crollo pregiudicasse definivamente il rating dell'ARGY ?
Ricevere Bonds di un paese screditato non è il massimo della vita .
Io spero ancora in una ragionevolezza del Governo argentino intanto che l'economia tira e mi stupisco vieppiu' che il FMI non abbia l'autorevolezza ,corroborata da un esatto ragionamento economico,per convincere Shitner che la strada che sta intraprendendo non porta a nulla.
 
tamerlano ha scritto:
Purtroppo questo problema non viene vissuto dal consesso degli Stati come un problema di interesse generale. Solo la coalizione di tutti gli Stati del mondo potrebbe obbligare l'Argentina a fare qualcosa di concreto. Un tempo si facevano le guerrre per questo genere di cose!

Sperando di non annoiare, mi ripeto: sarebbe sufficiente imporre dei dazi sull'import delle merci argentine; al di là di altre considerazioni i dazi compenserebbero la concorrenza sleale praticata da chi non restituisce i crediti nei confronti di chi, invece, i propri debiti li deve onorare fino in fondo.
 
ma a me pare che poi la situazione non sia tanto diversa.. il non concedere prestiti equivale a punire uno stato. ( al di la' degli investitori che non investono. i risparmiatori che non comprano. etcetc )
Il problema e' politico e riguarda la stabilita' del sud america. gli usa si sono trovati a dover affrontare i problemi in 3 stati. Venezuela Brasile Argentina
In Brasile si e' risolto. in venezuela quasi. in argetnina Kirchner non sa che cosa fare.
pero' ora che il pericolo e' scamapto. gli usa si sono defilati.
 
L'argentina ha praticato un taglio del 65/70% dei debiti contratti con i risparmiatori di tutto il mondo (ma non con i "poteri forti" i cui debiti sono sempre stati onorati dai vigliacchi - deboli con i forti e forti con i deboli -) e questo equivale a circa 5 o 6 anni di prestiti da parte dell'FMI.

E' chiaro che così si è conquistata una certa "tranquillità" nella necessità di dover ricorrere ai prestiti internazionali e ora sta facendo tesoro di questa tranquillità magari per ricomprare poco a poco il debito residuo per poi "saldare" gli irriducibili.

Il tutto con l'avvallo di chi "gestisce" la finanza mondiale e con l'acquiescenza dei governanti delle nazioni i cui risparmiatori sono stati truffati in una maniera così ignobile.

Se non si mettono in essere azioni quali appunto l'applicazione di dazi quale altra speranza abbiamo che l'argentina ad un certo punto "rinsavisca" e, magari chiedendo scusa, ripaghi tutti di tutto ??
 
Giannival ha scritto:
...magari per ricomprare poco a poco il debito residuo...??
:no: :no: :no:

Giannival ha scritto:
...tutto con l'avvallo di chi "gestisce" la finanza mondiale e con l'acquiescenza dei governanti delle nazioni i cui risparmiatori sono stati truffati in una maniera così ignobile...

:yes: :yes: :yes:
 
Il mio stomaco si augura che i Ladroni finiscano peggio del Burkina Faso.. perché se lo meritano, e perché sarebbe una soddifazione morale verificare che il furto non paga.
Il mio cervello si augura che diventino come la svizzera, perché cosí Kirchner diventa disoccupato, e mi rimborsano alla pari piú interessi..
:)
 
Carib ha scritto:
Il mio cervello si augura che diventino come la svizzera, perché cosí Kirchner diventa disoccupato, e mi rimborsano alla pari piú interessi..
:)

.......dimentichi sempre i danni che vanno capitalizzati anch'essi :D
 
Non dobbiamo guidicare il Dr.Stock male,io sono molto grato a lui per la ristruttarazione dell banco hipotecario.e se ladronia e la banca non vanno in malora riavro i mei soldi,e forse con un piccolo guadagno nell 2010.
io credo che qualcosa sta movendo,probabilmente BIG THIEF,ha comminciato a capire che ladronia da soli non possono fare da soli con chavez,allora ha dovuto cambiare la facciata dell suo negozio,con una figura poco significante.il vero ministro di economia e lui,con il nuovo segretario della finanza,che sembra dall suo curriculum capace.un mio modesto pensiero che
Stock riuscira afare un accordo appena accetabile senza andare al ICSID.Il
segretario della finanza si chiama Mac Laughlin,probabilmente di origine scozzeze,quelli che sono immigrati il secolo scorso per costruire la ferrovia.grazie
 
Ultima modifica:
intanto il rischio paese argentina e' salito a 495.. mentre quello brasile e' sceso a 340
Insomma. il vecchio Kirchner se lo sogna adessa di emettere bonds a meno del 10%
praticamnete dovra' pagare piu' dei bonds ante default.
a questo punto. dovra' chiedersi se e' conveniente trovare un accordo con il FMI
dal rischio paese dipende il calo dei bonds argentini ( e viceversa) vecchi e nuovi
ma la stampa argentina non ne aprla. chissa' perche'
 
claudio123 ha scritto:
.......dimentichi sempre i danni che vanno capitalizzati anch'essi :D

Giusto, ma sono difficili da quantificare.
A me pari piú interesse composto va benone..
:)
 
Carib ha scritto:
Giusto, ma sono difficili da quantificare.
A me pari piú interesse composto va benone..
:)

Da quello che credo di aver capito...tu la strada giusta l'hai presa, per una parte, non devi far altro che aspettare.....e' come se li avessi in tasca....tutto puo' succedere in argentina, tranne che un successo giudiziario US, prima o poi non venga ....fatto onorare. :)
 
Ragazzi giuro che l' e' seria... la MIceli ha nominato nel suo gruppo di consulenti un tal LOSPENNATO .....ma vuoi vedere che per par condicio anche un H.O la affianca???!
 
Otra de las patas en las que se asentará la política económica será el apoyo financiero para fortalecer el aparato productivo, donde Miceli trabajará codo a codo con Ricardo Lospinnato, nuevo titular del Banco Nación y tal vez el hombre más cercano al pensamiento de la nueva ministra.

E PERCHE' MAI MERAVIGLIARSI VISTO CHE SI PARLA DELLA BANCA CHE PRIMA GOVERNAVA LA MICELI...PRIMA QUANDO I SOLDI DI KK VENIVANO SPEDITI IN SVIZZERA INSIEME A QUELLI DELLA PROVINCIA DEL PINGUINO NELL'INTERESSE DELLA NACION DE LADRONES.......
 
"El canje de la deuda es un fracaso para el país"
http://www.urgente24.com/columnas/index.php?IDTEMA=162&IDDOCUMENTO=48050&IDPUBLICACION=108658&SEC=

Angélica Bergonzi, presidenta de ADAPD, responde a la nota publicada ayer por el Financial Time y reproducida por U24 titulada Para FT, Lavagna era “un puente entre un gobierno parroquial y el resto del mundo”. Bergonzi señala: "realmente estamos muy cansados de escuchar que el canje ha sido un éxito, por eso respondemos con un artí**** escrito en marzo de 2005 pero hoy más vigente que nunca. Robar a los propios compatriotas que confiaron en el país, discriminándolos frente a otros acreedores, generando deuda nueva en proporciones inusitadas, sólo puede verse como un éxito por sectores directamente beneficiados o por aquellos que ignoran la realidad argentina, voluntaria o involuntariamente. Está muy claro el rédito político personal que el Sr. Lavagna pretende sacar de esta situación en el futuro próximo".



EL CANJE DE DEUDA ES UN FRACASO PARA EL PAÍS (*)

La maniobra del canje deja claramente el operativo político y económico en descubierto. El canje de la deuda pública en default ha sido un gran intento político de un sector del partido gobernante para tratar de ganar poder frente a otros sectores internos del mismo partido. No importan los medios utilizados ni el precio que deberá pagar la Nación argentina toda y con ello, la mayoría del pueblo, quien más tarde o más temprano sufrirá la crisis desatada sin escrúpulos por la dirigencia argentina ávida de poder. Se quiere mostrar como un gran logro la reducción del valor nominal de la deuda. Esto nos suena conocido: seguro recuerdan el éxito del llamado “MEGACANJE”, y otros anteriores, y cómo terminaron.

El gobierno contará como siempre con todos los medios a su disposición para intentar falsear la verdad: que este canje es ruinoso para la Nación Argentina, y que los mayores perjudicados son argentinos (los que confiaron ayudando a su financiamiento adquiriendo bonos de su propio país; los futuros jubilados; aquellos a quienes les pagaron con bonos: jubilados, proveedores y empleados del Estado; y todos los segmentos de ahorristas estafados). Estos argentinos “ahorristas”, son doblemente perjudicados, porque se intenta saquear su legítimo patrimonio y transferirlo a los grandes deudores, y porque forman parte de la República Argentina, que se verá envuelta en una de sus mayores crisis en un tiempo no demasiado lejano.

¿No hubiera sido más honesto, responsable y serio, negociar de verdad con los legítimos acreedores una salida consensuada y razonable para ambas partes, y no insistir caprichosa y unilateralmente en una monstruosa quita a los perjudicados directos (los particulares), sin destruir la seguridad jurídica y por ende la confianza en la República Argentina?.

Ahora bien, qué ha fallado en Argentina con estos veintidós años de democracia, para que los procedimientos que constituyen su marco fundamental, hayan sido prostituidos auspiciando el ingreso al poder de regímenes totalitarios, en los cuales el Poder Político de turno con la excusa de una supuesta “emergencia”, (emergencia que sufren algunos sectores solamente y que beneficia a otros) asuma la suma del poder público?. Dónde está la “oposición” que salvo algunos intentos aislados de denuncia, permanece “observando” silenciosamente cómo se intenta robar a los propios compatriotas?.

Nosotros no nos sentiríamos orgullosos de este canje, logrado con alianzas espúreas, de espaldas y en contra del pueblo.

Los directamente estafados, los damnificados por la pesificación y el default, seguiremos luchando sin pausa, para recuperar nuestro patrimonio. Sabemos que el derecho nos asiste, y queremos justicia. No aceptaremos que nuestras acreencias sean frívolamente “donadas” a otros sectores ni aceptaremos ser los “sacrificados” de esta historia.

A todos los argentinos les decimos: la solidaridad es un valor escaso en la cultura argentina. Quizás debamos de una vez por todas dejar el individualismo que nos ha llevado al fracaso, y sumarnos a organizaciones civiles que luchen por la recuperación de una democracia plena para la Argentina, para que la gran mayoría tenga oportunidades reales, genuinas, para que los derechos sean respetados, para que con honestidad y sacrificio (de todos) la Argentina pueda ser un país creíble y confiable, con esperanzas para nuestros hijos.

Vivimos años de decadencia de valores, de crisis cada vez más profundas. Argentina se ha transformado en un país poco confiable, sin seguridad jurídica, sin respeto por los derechos del prójimo: el hijo directo de esta situación es este canje.

Las inversiones genuinas que generan infraestructura competitiva y fuentes de trabajo dignas, no se concretarán en países como el nuestro, donde nuestros gobernantes rompen las reglas permanentemente, y se ufanan por hacerlo. Usted, argentino, ¿volvería a “invertir” sus ahorros, no importa el monto, en Argentina?. ¿Compraría nuevamente bonos?. ¿ Los aceptaría como pago?. Tomaría un seguro de retiro?. ¿Formaría parte de un fondo común de inversión, o de cualquier emprendimiento en Argentina?.

Si Argentina puede comportarse de esta forma, los demás países emergentes por qué no harán lo mismo?. ¿Usted invertiría en esos países?.

Un país que destruye la confianza y el ahorro interno de sus propios compatriotas, qué destino puede tener?. Éste es el LOGRO de este CANJE: la destrucción de la confianza en Argentina, de su seguridad jurídica con la consecuencia de la pauperización permanente de sus habitantes. ESTO SE LLAMA FRACASO.

No esperemos cambios de la dirigencia argentina, ya ha demostrado qué es lo que pueden hacer y quieren hacer. Sus objetivos han quedado claros. Si queremos un destino mejor, debemos empezar a forjarlo nosotros mismos, en paz, pero con la determinación, la constancia, la paciencia y la solidaridad que esta Argentina necesita, que nosotros necesitamos.

Finalmente debemos ver los personajes de esta representación del CANJE: “socios beneficiados”, “supuestos culpables”, y un segmento de “perjudicados directos”. Se ha recurrido a todos los medios para lograr aceptaciones “forzadas” del canje, con métodos que perjudican a los chivos expiatorios que fueran elegidos y a la Nación entera:

LOS SOCIOS DEL PODER EJECUTIVO:

> Algunos grupos del mundo de las finanzas, locales e internacionales, acostumbrados a generar burbujas especulativas de las cuales siempre salen oportunamente y con pingües ganancias, dejando el tendal de incautos y una crisis en ciernes; también compran bonos en default a precio vil a los desafortunados necesitados que venden, así que cualquier “quita” los favorece.

> Las instituciones bancarias, de cuyas deudas con ahorristas se hace cargo el Estado, generando más deuda pública nueva. Bancos privados, estatales y provinciales que aconsejaron a sus clientes comprar bonos del estado argentino y que comparten los beneficios con el sector anterior.

> Las Administradoras de Fondos de Jubilaciones y Pensiones: AFJP: que entran al canje con dinero ajeno, el de los futuros jubilados.

> Los Fondos comunes de inversión, FCI: que al igual que las AFJP, entran al canje con los bonos de sus cuotapartistas “ayudados” por la Resolución Nº 475/04 de la Comisión Nacional de Valores.

> Cajas mutuales, que entran al canje con la promesa del Gobierno de ser “compensadas” de otra manera. Ver denuncia formulada en el artí**** “La deuda de la Deuda”, que publica Edición i, 8 de febrero de 2005.

> La dirigencia, observemos y anotemos quiénes cantan loas al canje porque son tan responsables del intento de saqueo a la población argentina como los ejecutores directos, y son también beneficiados. Observemos también quiénes son los que callan, porque también son cómplices.

> El poder Legislativo: los legisladores que auspician y consienten los excesos del Poder Ejecutivo, y no dudan en votar de la noche a la mañana una LEY que altera atribuciones de los poderes del estado, para “presionar a la población” ilegítimamente.

> El poder Judicial: a través de aquellos miembros de la Corte Suprema de Justicia y algunos jueces, que emiten fallos teñidos de color político pero carentes de los principios jurídicos básicos de la administración de justicia. Afortunadamente, todavía quedan jueces honestos y probos en Argentina

> Algunas provincias, de cuya deuda también se hace cargo el Estado nacional. Provincias que gastan más de lo que recaudan, pero cuyos partidos gobernantes siguen sumándose al poder de turno para no perder sus privilegios grupales.

> Algunos medios de prensa: que en forma permanente propalan la voz parcial del gobierno y callan la otra parte.

La lista de “socios” es sin duda más larga, pero ésta es suficientemente explícita. Nos preguntamos: cuál es el precio que paga la república por estos socios?, ¿cuánto tiempo durará su “lealtad”?. El definido por el Gobierno y sus socios como “exitoso” porcentaje de aceptación, está constituido en su mayor parte por los socios antedichos, ¿ cuál es entonces el mérito?.

SUPUESTOS CULPABLES SEÑALADOS POR EL EJECUTIVO Y SUS CÓMPLICES:

Los Gobiernos anteriores: los funcionarios actuales que pretenden salir ilesos desempeñando el rol auto asignado de “héroes”, ignoran un principio básico de la democracia: la continuidad jurídica del Estado. Y para sorpresa de muchos, los “otros” son el mismo partido político o parte de sus “eternos aliados”, y en muchos casos los mismos personajes que hoy acusan han ocupado cargos en administraciones anteriores.

Los “cucos externos”: a éstos no vamos a defenderlos, pero digamos que los responsables de los sucesos de una nación soberana son sus gobernantes. Aquí no vale buscar culpas ajenas. Pero a esos “cucos externos” se les paga religiosamente.

LOS PERJUDICADOS DIRECTOS (LOS CHIVOS EXPIATORIOS)

El pueblo argentino, que verá cómo paulatinamente pero sin pausa, su país se convierte en un territorio sin oportunidades ni esperanzas para la gran mayoría cada vez más numerosa que ingresa diariamente bajo el límite de la pobreza. Y como parte de este pueblo, los directos perjudicados, aquellos que quieren que sufran la verdadera y monstruosa quita: los ahorristas-bonistas en su sentido más amplio.

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(*) ADAPD Asociación de Damnificados por la Pesificación y el Default
Nota publicada en
 
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