Deve, non paga
Per Malú Kikuchi
Notiar.com.ar - Actualidad con opinión
Facciamo scuola. Triste e disonorevole scuola. Il Club di Parigi Lei creó in 1956, quando si realizzò la 1° riunione (Parigi) tra i membri creditori dell'Argentina, paese debitore, con problemi per saldare i suoi conti.
In tempi di turbolenze economiche, il mondo imprenditoriale trema pensando che l'Argentina può entrare in un'altra cessazione di pagamenti a causa della sentenza del giudice Griesa.
Sono in attesa di noi. Triste e disonorevole.
Il tema sembra complicato, non lo è. Ma per accettare la serie di fatti che ci hanno portato fino a qua, bisogna spogliarsi tanto di moda del nazionalismo popolare.
Bisogna capire dovere e non pagare, non è di patrioti, è di sfacciati. Che dovere e pagare, non è di cipayos, è di gente di bene.
Argentina, da 1810 ha sommato debiti. La guerra per l'indipendenza obbligò alle milizie a requisire bestiame per alimentare la truppa, cavalli ed armi per equipaggiarli. Annotavano in papelitos dove raffigurava la cosa dovuta e lo firmava il generale, colonello o militare di turno che stava al comando.
Quelli debiti non si vantarono mai. Assumendo come governatore della provincia di Buenos Manuel Dorrego (1827) imbiancò che non si vanterebbero, come il prestito pubblico della Baring Brothers, contratto in 1824, essendo Martin Rodríguez governatore, ministro di governo Rivadavia e ministro di finanze Manuel García.
Primo "default" argentino. Rimase nella dimenticanza.
In 1842, Rose tentò negoziare il debito della Baring Brothers (1762/1995) offrendoloro le isole Malvinas pago come, a quello che gli risposero che le isole stavano già in potere della Gran Bretagna e che essi, erano un'entità privata e non statale. Si dimenticò un'altra volta.
In 1876, il presidente Avellaneda, bisognoso di denaro, decise di onorare il debito della Baring e così potere ottenere altri prestiti. Disse, "Le forchette dei buoni argentini devono riposare tranquilli. La Repubblica può stare divisa profondamente in partiti interni, ma non ha altro che un onore ed un credito, come solo ha un nome ed una bandiera davanti ai paesi stranieri". si incominciò a pagare e ci guardarono con rispetto.
La storia dei debiti argentini è lunga. Solo in 1952, con Perón, non fummo indebitati. La cosa importante è che i debiti si contrarsi per decisione sovrana dei successivi governi argentini. Nessun paese, nessuna banca, nessuna impresa straniera c'obbligò a punta di pistola a contrarre i debiti.
Si suppone che quelli che li contrassero il fecero pensando al bene del paese. Nessun governante vuole passare alla storia come un ******* coimero, tutti vogliono raffigurare come i salvatori della patria. Se riuscì loro male, ed ultimamente riuscì loro molto male, non andò a proposito, furono le circostanze e magari, alcuni complicità.
Nei 90 e venendo da un'iperinflazione, c'indebitiamo molto più di quello che stavamo già. Il 1 a 1 non aiutò. In 2002, durante l'effimera presidenza di Adolfo Rodríguez Saá, l'Argentina dichiarò la cessazione di pagamenti davanti ad un'assemblea di governatori, senatori e deputati che applaudirono in piedi, salvo 9, che la Nazione decidesse non onorare la sua parola ed i suoi debiti. Spettacolo che fu teletrasmesso e visto per il mondo.
Vergognoso. Umiliante. Deplorevole. Chiediamo l'argento, appoggiamo il prestito con la sovranità dell'Argentina. Spendiamo l'argento. Non l'abbiamo. Non la paghiamo. E ci congratuliamo della barzelletta macabra che facemmo a quelli che crederono nel paese e depositarono i suoi risparmi in buoni argentini.
Il debito rimase nell'aria. Argentina anche. Ma in 2004, Néstor Kirchner presidente, decise di ristrutturare il debito per continuare a fare parte del mondo civilizzato. Per allora, nessuno credeva nei supposti buoni sovrani. L'unica possibile soluzione che trovarono Kirchner ed il suo ministro Lavagna, fu rassegnare la sovranità del paese.
Decreto del PEN N° 319/2004. Articolo 8° - AUTORÍZASE La Proroga Di Giurisdizione A beneficio di I Tribunali ESTADUALES E Federali Ubicati In La Città Di Nuova York, Stati Uniti Dell'America, E La Rinuncia Ad Opporre La Difesa Di Immunità Sovrana…
Kirchner non fu un cipayo, fu l'unica uscita affinché gli obbligazionisti accettassero che l'Argentina poteva essere un paese credibile. In 2005 si ristrutturò il debito, con un condono unico e feroce. La più grande truffa perpetrata alla maggiore quantità di persone nella storia dell'umanità.
Il 93 percento degli obbligazionisti accettarono. Un 7 percento esigè il pagamento completo dei suoi buoni. Lo stato pagò US$30 per ogni buono di US$100; i cattivi chiamati "fondi avvoltoi" pagarono US $38. Chi è più avvoltoio? Quelli che non accettarono, i "holdouts", rimasero in mani del giudice di NY, T. Griesa.
Griesa ha avuto un'enorme pazienza con l'Argentina, sperando che la bambina maleducata smettesse di fare e dire pavadas. Si stancò. Magari il nostro geniale presidente esagerò con le sue classi di economia generosamente impartite dall'ONU, o le università di Georgetown e Harvard.
Magari pensò che se il paese che descrive Cristina è reale, ed essendo ella una tanto di successo patrocinata come per accumulare la fortuna che ha impastato mentre era funzionerebbe; e se è un presidente tanto di successo come dichiara essere, il paese che governa ha l'obbligo di compiere i debiti contratti, perché lo stato è uno, governi chi governi.
E se i buoni che entrarono in cessazione di pagamenti non furono emessi per il suo governo, quelli della 1° e la 2° ristrutturazione del debito, li emise "Egli" quando era presidente, dopo ella in 2010 e "Egli" fu chi decise che il tribunale stesse a New York, USA, posto sinistro, sedi del malvagio capitalismo, un tradimento per "Lettera Aperta", "678" e "Pagina" 12.
Ma Kirchner lo fece. Ed ora che Griesa si stancò delle balandronadas volgari dei nostri funzionari, col presidente alla testa, giurando che prima morti che pagare, poiché si tratta della nostra "sovranità culturale", Abal Medina, bisognerà sperare. Ricordare che ella dice essere "ostinata ed ignorante". "A confessione di parti staffetta di prove."
"La sovranità culturale" passa per non onorare debiti, non compiere la parola ostinata e giocarsi il prestigio della Patria, mascherati di compadritos di quartiere in un tango di quarto? Se è così, povero paese!
Malú Kikuchi
maluki@fibertel.com.ar
Gentilezza di
La Caja de Pandora Online per NOTIAR
26.11.2012
... un pezzo che sembra uscito dal FOL!!! ...
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p.s. sembra che alcuni non abbiano neanche bisogno del consigli di Stockotto!!! ...
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