Artprice vittima o carnefice?

Credo anzitutto che @gabriban intendesse evidenziare due aspetti critici delle case d'asta: le vendite non finalizzate (ossia non andate a buon fine, principalmente per "dietrofront" :) dell'acquirente), e le vendite che @mmt chiama "fittizie": semplicemente aggiudicazioni che risultano nelle banche dati, e nel sito della casa d'aste, ma che in realtà non corrispondono a nessuna vendita (questo può succedere soprattutto quando chi compra coincide con chi vende, o è un fiduciario, per così dire, di chi vende :) ).
A queste criticità possiamo senz'altro aggiungere un altro meccanismo distorsivo dei risultati d'asta, che è quello per cui gli invenduti diventano "fantasmi" :), e quindi ne sparisce ogni traccia.

Nel primo caso perché è considerata una criticità il "dietrofront" dell'acquirente? Ci saranno valide ragioni forse?

Ma queste "distorsioni" si verificano anche con le grandi case d'asta quali Christie's e Sotheby's? A prescindere da ciò sto cercando di capire, nel valutare un'artista, quanto incidono questi meccanismi. Cioè, una vendita fittizia forse può "danneggiare" la scelta dei collezionisti nel breve termine. Ma nel lungo il trend penso sia comunque chiaro a prescindere da una vendita fittizia o meno? Se i dati disponibili sono solo verificabili tramite le case d'asta (quindi con artprice et similia) allora non resta che guardare nel lungo termine e vedere l'andamento di quell'artista. Penso che la valutazione del mercato sia sempre valida nel lungo sebbene ci siano delle distorsioni. Magari non rifletterà mai il reale andamento ma si avvicina. Illuminatemi pls.

Per quanto riguarda gli invenduti che diventano "fantasmi", si ha questo fenomeno perché quel quadro danneggerebbe l'artista suppongo?
 
Dipende sempre dal peso che si dà ad eventuali invenduti che sono percepiti come "macchia" nel curriculum.

Credo che l'antidoto sia sempre puntare sulla qualità, studiare l'artista e "inseguire" piuttosto che essere a caccia di occasioni (quello può valere per i mercatini ma è altro!).
Strumenti tipo Artprice sono collaterali informativi non la verità rivelata.
 
Io, questa storia degli invenduti.. o vendite farlocche, non la capisco. È del tutto normale per un Artista NON vendere qualche opera, come si dice.. non tutte le ciambelle.. Quello che trovo molto negativo è il comportamento delle Aste che cercano di nasconderli, per poi fare ricomparire gli stessi quadri mesi dopo, in altre Aste o Televendite. Chi segue con attenzione.. se ne accorge subito, e la toppa è peggio del buco.
 
@techne... sintetica e assolutamente condivisibile (almeno dal mio punto di vista) :)
 
Domanda al centro: "Chi è il tipico utente Artprice e che peso da' allo strumento?".

Io mi sono fatta l'idea che sia un pigro/poco esperto che necessita di un "conforto" o chi considera quello dell'arte come un mercato finanziario.
Credo che il vero collezionista lo utilizzi come un ausilio informativo che ti semplifica alcune valutazioni o poco più, quindi a parte giudizi di correttezza (che per carità ci stanno e non nego!) finisce per danneggiare soprattutto chi vuol fare affari approfondendo poco. Attendo smentite. ;)
 
Personalmente credo che le aggiudicazioni, per un collezionista che vuole acquistare spendendo il giusto per l'opera che desidera,siano solo uno dei parametri da prendere in considerazione. A parità di qualità e misure va sempre verificata anche la richiesta di gallerie e, perché no, televendite. La media di questi dati,a mio avviso,fornisce il corretto valore di mercato. Diverso è invece il discorso di chi acquista solo ed esclusivamente al ribasso per rimettere le opere sul mercato.
 
La penso in modo opposto il target è importante ovviamente con relative motivazioni proprio per capire utilità/uso e affidabilità/peso dati allo strumento.

Tra neofiti e collezionisti "consumati" credo esistano differenze ad es. si guardano i trend, le singole aggiudicazioni, altri dati, più gli artisti seguiti o quelli poco studiati.

Mi pare che il dato su opere presenti in asta in un dato periodo fosse offerto non so se in modo completo anche da altre piattaforme gratis.
 
Il ragionamento di techne non fa una piega.
Il fatto è che, un dato inattendibile, frutto di manipolazioni (nostra ipotesi, ovvio), nel momento in cui viene cristallizzato in una banca dati, diventa, agli occhi di tutti, certo e sicuro e da quel momento viene usato come parametro di riferimento dalla comunità che lo utilizza.
In altre parole, il dato artprice, dal momento in cui viene accettato nel circuito del mercato dell'arte, tende a diventare vero, credibile e parametro certo con cui confrontarsi.
 
" In altre parole, il dato artprice, dal momento in cui viene accettato nel circuito del mercato dell'arte, tende a diventare vero, credibile e parametro certo con cui confrontarsi."

Eh, e la responsabilità, per lo meno etica, di divulgare dati veri e di agire correttamente.. dove la mettiamo?? ( Discorso in generale, eh.. io non ho mai avuto a che fare con Artprice )
 
Ma che è sta roba??
 
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Dal cellulare per qualche motivo non vedo più le funzioni per rimuovere questo spam, e tra l’altro sotto il nick vedo anche scritto “sospeso”, eppure ha postato.
Segnalo alla redazione !
 
Non comprendo la domanda: vuoi una lettura storico statistica del fatto che oggi il titolo Artprice stia perdendo circa il 3,5%?
 
cosa ha portato il titolo da 5 Euro a 20 per poi scendere a 15?
 
scusate sta accadendo anche a voi di vedersi bloccato l'account per consultazione intensa a loro dire ?
Veramente inaudito e mai successo prima.
 
scusate sta accadendo anche a voi di vedersi bloccato l'account per consultazione intensa a loro dire ?
Veramente inaudito e mai successo prima.

Si sta accadendo anche a me e comunque sono oramai agli ultimi giorni di utilizzo; dopo anni di abbonamento non penso che lo rinnoverò più.
 
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