Azimuth , LA VERITA'!!!!!

Senza dubbio è così: Manzoni e Castellani, in primis (in quanto furono loro a portare avanti per maggior tempo l'idea alla base di Azimut). Subito dopo Bonalumi.
Tuttavia è notorio alle cronache dell'epoca che iniziarono Manzoni e Bonalumi, a cui venne presentato Castellani (con le note mostre a tre nomi). Come disse anche Bonalumi, egli si staccò successivamente da Castellani e Manzoni.

per essere precisissimi nel 1958 Emilio Villa chiese a Bonalumi e Manzoni di collaborare fattivamente alla redazione di "Appia", una rivista orientata esclusivamente verso nuove ricerche. La cosa non ebbe seguito vista la posizione intransigente di Manzoni non intenzionato ad abbandonare la base informale dei suoi lavori. Agli inizi del 1959 il buon Bonalumi non si diede perso e decise di fondare la rivista Pragma dando pieno seguito al pensiero di Villa coinvolgendo nella cosa Castellani ma il tutto non andò in porto visto l'ascendente di Manzoni su Castellani e così Bonalumi che davvero voleva un drastico cambiamento si allontanò. Alla fine dello stesso anno Castellani e Manzoni creano Azimuth rimanendo entrambi con due piedi in una scarpa perchè Manzoni assieme alle nuove ricerche tenne sempre in evidenza i suoi lavori su base informale....Bonalumi comunque si riavvicino' e se non ricordo male nel 1960 espose con Azimut ed in tal senso è da considerare come facente parte.
 
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Agnetti con Azimuth non c'entra un fico secco o quasi. Per il suo apporto iniziale teorico, momentaneo e fugace a mio avviso non lo si può considerare organico ad Azimuth.

:no::no::no:
Agnetti dalla metà degli anni ’50 teorizza, ne diviene il critico e partecipa attivamente all’attività della rivista Azimuth (scrive lui fisicamente i due numeri della rivista) e dell’omonima galleria fondata da Piero Manzoni ed Enrico Castellani.
In quel periodo è anche colui che oltre a seguire il suo percorso artistico scrive le recensioni per Manzoni (a partire dal 1958 testo critico-poetico per le "Tavole di accertamento") e Castellani.
Nel 1962 molla tutti e tutto e si trasferisce in Argentina per circa 5 anni e quando torna pubblica il roimanzo "Obsoleto" che guarda caso ha la copertina fustellata da Castellani.

Questa è storia.
Poi si può dire e scrivere tutto ed il contrario di tutto.
ciao
 
Dal punto di vista artistico non ha fornito alcun contributo, la sua attività si é limitata nel presentare e scrivere qualche testo per altri.
Di opere esposte con Azimuth che io sappia neanche l'ombra.
Se per te questo questo contributo significa essere Artista di Azimuth beh sappi che io non la penso così.
Ciao
 
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:no::no::no:
Agnetti dalla metà degli anni ’50 teorizza, ne diviene il critico e partecipa attivamente all’attività della rivista Azimuth (scrive lui fisicamente i due numeri della rivista) e dell’omonima galleria fondata da Piero Manzoni ed Enrico Castellani.
In quel periodo è anche colui che oltre a seguire il suo percorso artistico scrive le recensioni per Manzoni (a partire dal 1958 testo critico-poetico per le "Tavole di accertamento") e Castellani.
Nel 1962 molla tutti e tutto e si trasferisce in Argentina per circa 5 anni e quando torna pubblica il roimanzo "Obsoleto" che guarda caso ha la copertina fustellata da Castellani.

Questa è storia.
Poi si può dire e scrivere tutto ed il contrario di tutto.
ciao
Bravissimo è proprio così Agnetti è stato un pò un ispiratore ed un teorico di Azimuth, sempre per chi conosce la vera storia.....
 
Agnetti dalla metà degli anni ’50 teorizza, ne diviene il critico e partecipa attivamente all’attività della rivista Azimuth (scrive lui fisicamente i due numeri della rivista) e dell’omonima galleria fondata da Piero Manzoni ed Enrico Castellani.
In quel periodo è anche colui che oltre a seguire il suo percorso artistico scrive le recensioni per Manzoni (a partire dal 1958 testo critico-poetico per le "Tavole di accertamento") e Castellani.


Questa è storia.
Poi si può dire e scrivere tutto ed il contrario di tutto.
ciao[/QUOTE]

:clap:
 
molti intellettuali, poeti, artisti e critici scrissero su azimuth (rivista) e di azimut (galleria ed artisti) ... fra questi anche Agnetti, che non si sentiva certo artista, perchè artista non era .... era un poeta ... mai si è sentito artista nel senso tradizionale del termine, neanche quando ha cominciato a "comunicare" con alcuni lavori (a partire dal '67) .... la sua è stata un'"arte" esclusivamente concettuale, l'arte-linguaggio finalizzata ad esasperare i suoi limiti fino a divenire incomunicabilità ... dovrebbe essere considerato un filosofo, che amava comunicare le sue ansie e le ansie del suo tempo con dei tweets trascritti sul mezzo più semplice del suo tempo (la carta) ...

un gigante che ha lasciato il ns mondo troppo presto .... ma forse era un mondo che non sapeva ascoltare per lui

Agnetti non è parte di Azimuth .... è molto di più .... se posso permettermi ... mi domanderei se Azimuth fu semmai parte di Agnetti ...

Azimut-h è una parte cruciale di un nuovo modo di vedere il mondo, insieme a zero, grav, enne e t ( ed altri) .... in varie forme ed in modi diversi, tutti insieme, negli stessi mesi, negli stessi anni, hanno rivoluzionato le tradizioni allora dominanti ... contaminandosi sistematicamente ... ed esponendo spesso insieme, anche in Azimut.

Agnetti li guardava dall'alto, sostenendoli ed incoraggiandoli. Anzi, abbracciandoli.
 
Dal punto di vista artistico non ha fornito alcun contributo, la sua attività si é limitata nel presentare e scrivere qualche testo per altri.
Di opere esposte con Azimuth che io sappia neanche l'ombra.
Se per te questo questo contributo significa essere Artista di Azimuth beh sappi che io non la penso così.
Ciao

ritengo che tu abbia ragione ma solo in parte.
per Agnetti essere Artista, come ben sai perchè sei tutt'altro che uno sprovveduto e sei molto preparato in materia :bow:, era ben altro che fare quadri o opere varie e in quel periodo particolare lavorava sul linguaggio.
Pertanto se la tesi è che Agnetti non ha esposto opere con Manzoni, Castellani e Bonalumi (l'ordine è voluto) è corretto, se invece è che Agnetti non faceva parte di quel movimento allora :no:
 
beh,

solo questa la dice tutta...
 

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Conosco bene il lavoro di Agnetti , artista concettuale tra i miei preferiti.
Secondo me abbiamo ragione entrambi perchè è innegabile il contributo concettuale di Agnetti ma io nonostante ciò non lo considero Artista di Azimuth anche perchè a parte il solo contributo scritto pian piano si andò a defilare completamente. Io per intenderci per artisti di Azimuth in senso pieno intendo coloro i quali parteciparono nel concreto a quel superamento auspicato con la realizzazione di opere d'arte che furono esposte in quel contesto nella parentesi 1959/1960 e questi artisti furono molti, tant'è che a parte i due fondatori, ne cito alcuni tra i più significativi: Anceschi, Boriani, Bonalumi, Colombo, Devecchi, Mari, Massironi, ma ci furono anche Biasi, Landi, Mack, Mavignier, Dadamaino ed atri.
 
Ultima modifica:
artepassion... proseguendo il tuo ragionamento si entra però nella disputa della "gallina e dell'uovo" :mmmm:
in quegli anni c'era chi teorizzava e chi faceva :yes:
che siano più importanti gli Artigiani del fare o i Filosofi del teorizzare onestamente non sono in grado di dirtelo :mmmm:
secondo me non è il prezzo di un'opera a stabilire l'importanza di un movimento o di un artista :no:
non sempre infatti al valore di un'opera, o di un'idea, è possibile attribuire un corrispondente prezzo di mercato e viceversa :'(
di sicuro servono entrambi
e la storia mette prima o poi tutto a posto.
nel caso di Agnetti ci siamo quasi :clap:

sono almeno 2 anni che inseguo l'opera giusta e i prezzi aumentano costantemente :wall: qualcosa vorrà pur dire
putroppo ho perso troppo tempo nel collezionare i suoi scritti ma son contento lo stesso
Obsoleto pagato 200 euro adesso non lo trovi a meno del doppio e .....son contento :D magari mi accontento di poco ma a me piace così.
ciao caro
 
artepassion... proseguendo il tuo ragionamento si entra però nella disputa della "gallina e dell'uovo" :mmmm:
in quegli anni c'era chi teorizzava e chi faceva :yes:
che siano più importanti gli Artigiani del fare o i Filosofi del teorizzare onestamente non sono in grado di dirtelo :mmmm:
secondo me non è il prezzo di un'opera a stabilire l'importanza di un movimento o di un artista :no:
non sempre infatti al valore di un'opera, o di un'idea, è possibile attribuire un corrispondente prezzo di mercato e viceversa :'(
di sicuro servono entrambi
e la storia mette prima o poi tutto a posto.
nel caso di Agnetti ci siamo quasi :clap:

sono almeno 2 anni che inseguo l'opera giusta e i prezzi aumentano costantemente :wall: qualcosa vorrà pur dire
putroppo ho perso troppo tempo nel collezionare i suoi scritti ma son contento lo stesso
Obsoleto pagato 200 euro adesso non lo trovi a meno del doppio e .....son contento :D magari mi accontento di poco ma a me piace così.
ciao caro

Un Agnetti giusto lo sto cercando pure io....così giusto per notizia
Ciao :)
 
Dai che in barba a storici e documentazione scritta, qui su FOL riusciamo a scoprire la verità che ci tengono nascosta. :clap:
Dai che appena si scoprirà che Faccincani è passato una volta di fronte alla vetrina di Azimut anche le sue quotazioni finalmente avranno giustizia.
Orsù, siamo tutti sufficientemente intelligenti da capire che tutti questi discorsi servono alle gallerie (e alle televendite) per GIUSTIFICARE operazioni di mercato, condite da qualche motivazione pseudo-storica.

ALTRI MISTERI:
Germanà - Transavanguardia?
Aubertin - Gruppo Zero?
Chi ha fatto il primo buco sulla tela? Fontana, Bianco, qualche Gutai o un pittore del 800 *********?
Alviani è al MOMA? E De Lutti?
Chi ha usato per primo le siringhe in arte? Pollock o De Angelis?
Gino Gost o Giorgio Gost? Chi è l'usurpatore?

P.S. Spero che (soprattutto per gli ultimi due quesiti), data la natura ironica, non vi prendiate cura di rispondere :D
 
Dai che in barba a storici e documentazione scritta, qui su FOL riusciamo a scoprire la verità che ci tengono nascosta. :clap:
Dai che appena si scoprirà che Faccincani è passato una volta di fronte alla vetrina di Azimut anche le sue quotazioni finalmente avranno giustizia.
Orsù, siamo tutti sufficientemente intelligenti da capire che tutti questi discorsi servono alle gallerie (e alle televendite) per GIUSTIFICARE operazioni di mercato, condite da qualche motivazione pseudo-storica.

ALTRI MISTERI:
Germanà - Transavanguardia?
Aubertin - Gruppo Zero?
Chi ha fatto il primo buco sulla tela? Fontana, Bianco, qualche Gutai o un pittore del 800 *********?
Alviani è al MOMA? E De Lutti?
Chi ha usato per primo le siringhe in arte? Pollock o De Angelis?
Gino Gost o Giorgio Gost? Chi è l'usurpatore?

P.S. Spero che (soprattutto per gli ultimi due quesiti), data la natura ironica, non vi prendiate cura di rispondere :D

bellissimo il tuo approccio scherzoso però nel calderone delle tue domande ironiche e simpatiche, tre di per certo hanno una risposta senza dubbio alcuno.
1. Aubertin ha fatto parte a pieno titolo del Gruppo ZERO :yes:
2. Alviani ha sei opere al Moma di cui un pezzo unico superficie vibratile e 5 grafiche :yes:
3. Pollock è arrivato un tantino prima di Marcello De Angelis :D
 
bellissimo il tuo approccio scherzoso però nel calderone delle tue domande ironiche e simpatiche, tre di per certo hanno una risposta senza dubbio alcuno.
1. Aubertin ha fatto parte a pieno titolo del Gruppo ZERO :yes:
2. Alviani ha sei opere al Moma di cui un pezzo unico superficie vibratile e 5 grafiche :yes:
3. Pollock è arrivato un tantino prima di Marcello De Angelis :D

tutto giusto, tranne la risposta 2 come ben sapete....:D:D:wall::wall:
 
tutto giusto, tranne la risposta 2 come ben sapete....:D:D:wall::wall:

Non ti dai pace vero ?????? :confused: Come ben sapete che cosa ???? :mmmm: Nonostante tutto quello che si è scritto e nonostante i tuoi precedenti interventi nello specifico siano stati tutti bannati continui a perseverare, boh.... :boh: Ecco questo è quello che ben sappiamo !!! :yes:
 
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bellissimo il tuo approccio scherzoso però nel calderone delle tue domande ironiche e simpatiche, tre di per certo hanno una risposta senza dubbio alcuno.
1. Aubertin ha fatto parte a pieno titolo del Gruppo ZERO :yes:
2. Alviani ha sei opere al Moma di cui un pezzo unico superficie vibratile e 5 grafiche :yes:
3. Pollock è arrivato un tantino prima di Marcello De Angelis :D

Artpassion scusami , a me risulta che il gruppo zero abbia accolto molte adesioni in seguito , a volte anche da artisti molto differenti come Arman , Tinguely , Manzoni , Klein , Pomodoro , Dorazio e altri . I fondatori furono Mack , Piene , Uecker , a Düsseldorf nel 1957 .
 
Artpassion scusami , a me risulta che il gruppo zero abbia accolto molte adesioni in seguito , a volte anche da artisti molto differenti come Arman , Tinguely , Manzoni , Klein , Pomodoro , Dorazio e altri . I fondatori furono Mack , Piene , Uecker , a Düsseldorf nel 1957 .

Perchè ti scusi ? E' proprio come dici tu ed Aubertin è uno di questi.
Ciao :)
 
Occorre però diversificare tra fondatori e chi si è aggiunto dopo, non fare un mappazzone...diamo ai capiscuola il valore storico che meritano...
 
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