Banca Carige bond decennale in euro Lower Tier 2 TF 7,321% 50k isin XS0570270370

Stato
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OK!
Veramente mi chiedo chi venda a questi valori a meno di 3 mesi dalla scadenza. Anche immaginando tutti i problemi del mondo non ci sono i tempi tecnici, inoltre la lunga del thread rende meno delle Sub MPS, il che conferma i rischi minori su questo emittente che talaltro sta facendo grossi cambiamenti ed è ben impostata.

Io ho switchato buona parte della MPS 16 su questa, purtroppo ho pmc un po' più alto di quanto avrei sperato (poco meno di 94) ma con MD domani c'è il rischio concreto di non vedere più questi prezzi.
 
@Cpandrea ti hanno fatto notare più di una volta che non è il thread dedicato alla 2016 le eventuali domande le devi porre esclusivamente in quel topic.
 
Io ho switchato buona parte della MPS 16 su questa, purtroppo ho pmc un po' più alto di quanto avrei sperato (poco meno di 94) ma con MD domani c'è il rischio concreto di non vedere più questi prezzi.

anch'io oggi ho preso un'altro lotto della lt2 Carige 93,05 che scade a inizio giugno 2016.

mi sembra ancora a sconto confrontata con i suoi peers.
 
ci rinuncio ciao a tutti
 
anche in considerazione di quanto comunicato da Carige il 4 marzo sui conti 2015.:

"Carige mantiene una solida posizione di liquidità con disponibilità liquide e attività libere stanziabili superiori ai 2 miliardi di euro. ..."
 
anch'io oggi ho preso un'altro lotto della lt2 Carige 93,05 che scade a inizio giugno 2016.

mi sembra ancora a sconto confrontata con i suoi peers.

è così difficile leggere il titolo del thread e postare in quello giusto?
 
è così difficile leggere il titolo del thread e postare in quello giusto?

Considerando il trend genaral generico che si è instaurato nel 3d,, volevo dirvi ...
... oggi ci si può divertire sull'equity ISP, magari con cautala, aspettando draghi fare un giro su MPS? Quasi dramma su astaldi, Generali tiene,

Tornando in tema, sembra che le svendite siano finite, anche se la vagonata offerta a 85 non credo sia esaurita, ma ogni tanto un sorriso ci vuole.
Comunque in un momento di rendimenti unovirgola, prima o poi qualcuno si assumerà il rischio
 
Ultima modifica:
Ultra travolto dal monsterspike di isp. La CAROGNA rimane ancora inchiodata, ma resto ottimista
 
Salve a tutti,
vorrei acquistare una sub. 50k in "saldo".
Quale sarebbe meglio tra questa 7,321 (avuta anche in passato), una MPS o una BPM? :confused:
Grazie mille.
 
La nostra prediletta è già tornata in zona 100.
Con un paio di interventi sulla banca stessa tornerà a vedere quantomeno i 105.
Il resto lo farà la colesterolizzante cedola.
 
al momento più che il colesterolo questa mi sta provocando bruciori di stomaco e ragadi...
 
E questa, promessa sposa di Apollo o cè speranza?
 
Carige
Perdita primo semestre 206 mln
 
A settembre vorrei organizzare un riassetto del portafoglio titoli dedicando almeno 2/3 di questo ad obbligazioni bancarie subordinate. Una delle tante che ho preso in analisi è la carige 7,321% 2020 LT2. Ma dove posso trovare notizie per valutazione titolo? Potete dare anche un parere sulla mia idea di cassettare il titolo.
 
A settembre vorrei organizzare un riassetto del portafoglio titoli dedicando almeno 2/3 di questo ad obbligazioni bancarie subordinate. Una delle tante che ho preso in analisi è la carige 7,321% 2020 LT2. Ma dove posso trovare notizie per valutazione titolo? Potete dare anche un parere sulla mia idea di cassettare il titolo.

A mio parere il titolo si può cassettare a patto che il suo peso non rappresenti più del 10% del portafoglio (il che significa, visto il lotto minimo, che il titolo è adatto secondo me ad un portafoglio di almeno 500k euro), potrebbe anche essere inserito all'interno di un portafoglio con altre obbligazioni bancarie subordinate (magari emesse da banche meno "chiacchierate" di Carige) tenendo presente che, essendo le banche al momento nell'occhio del ciclone, si deve essere pronti a sopportare una certa volatilità dei prezzi. Come altri istituti di credito anche Carige ha avviato un piano di risanamento volto a cedere i crediti deteriorati (NPL) e ad incrementare la redditività (anche attraverso la riduzione dei costi), la quotazione del bond (che rende il 10% lordo circa su base annua) prezza il fatto che la dismissione degli NPL possa generare minusvalenze, non assorbite dai risultati della banca, che potrebbero rendere necessario un futuro aumento di capitale con possibile coinvolgimento delle obbligazioni subordinate (conversione in azioni, taglio o, nell'ipotesi peggiore, azzeramento) qualora l'aumento di capitale necessario per la copertura delle perdite non venga interamente sottoscritto.
Questa è la mia opinione, ti allego articolo relativo al piano strategico che la banca ha affermato di voler implementare da qui al 2020.
Ciao

http://www.etribuna.com/aas/it/2015-07-20-13-01-43/banche-e-credito-m/62146-approvato-il-nuovo-piano-strategico-2106-%E2%80%93-2020-del-gruppo-banca-carige.html
 
Altro articolo su Carige (sole 24 ore di qualche giorno fa)

Carige alla prova del riassetto e degli Npl

–Luca Davi Martedí 23 Agosto 2016

Circa 1,8 miliardi di crediti “malati” da cedere, magari con il supporto di Atlante. Una rete da snellire, con oltre 100 sportelli da tagliare entro il 2017. E una banca da rimettere in moto, così da tornare sul sentiero della redditività e dei costi sostenibili. Il “cantiere” di Carige è aperto. E le sfide che attendono la banca nei prossimi mesi non mancano.

L’istituto che vede la famiglia Malacalza azionista di riferimento (17,59%) è alle prese con la messa a terra del nuovo piano industriale al 2020.È un business plan di ampio respiro, quello presentato lo scorso giugno. Una piano che punta a rifocalizzare la banca sui territori tradizionalmente serviti, ovvero Liguria e la Toscana settentrionale e a uscire dalle regioni considerate non core. Nel contempo, l’idea è di indirizzare il radar sulla clientela retail e delle piccole e medie imprese (a scapito del large corporate). Non si tratta di un compito facile, vista anche la crisi di fiducia con cui deve fare i conti la banca. Basti pensare che la raccolta diretta è scesa da 26,8 miliardi di fine 2014 ai 21,4 di marzo 2016. I segnali di recupero non mancano, come conferma il rialzo a 21,8 a fine giugno. Ma il lavoro da fare, cui è chiamato l’a.d. Guido Bastianini in un autentico turnaround, è tanto.

La cessione delle sofferenze

Il primo nodo da sciogliere riguarda la gestione dei non performing loans. La banca ha annunciato la dismissione di 1,8 miliardi di Npl. Come se già la cosa non fosse abbastanza difficile, a questo si è aggiunta la pressione della Bce,che ha chiesto di fare presto. Da qui la liquidazione del portafoglio in due tranche, una entro l’anno, l’altra nella seconda parte del 2017. Non è un segreto che la banca ritenga l’approccio di Francoforte troppo rigido, nelle richieste come nei tempi di esecuzione. Ma così è. Una riprova di quanto il rapporto con la Vigilanza Bce sia “dialettico” si è avuto all’ultimo giro di stress test, i cui risultati non sono stati resi pubblici, ma che - come rivelato dal Sole 24Ore - sono stati contestati dalla banca, critica verso le metodologie applicate. E non è un caso che la banca, anche in ottica dei nuovi requisiti Srep 2016, abbia chiesto a Francoforte di tenere «in seria considerazione la discontinuità che si è prodotta» dopo l’avvento del nuovo management, come indicato dallo stesso presidente Giuseppe Tesauro al Secolo XIX.

Sul dossier dei crediti deteriorati c’è intanto Banca Imi, che sta lavorando alla costruzione del primo portafoglio da 900 milioni. Sono attesi due o tre sotto-portafogli, per cui si aprirà l’asta tra settembre e ottobre così arrivare al closing entro l’anno. I3n questo quadro, Carige vede di buon occhio l’ipotesi di collaborare con Atlante. Ma anche in assenza di una cessione al veicolo “acquista-sofferenze” la road map non cambierebbe. L’intenzione è di ridurre al minimo l’impatto sul capitale, con una stima indicativa di rettifiche del 10%. Nel contempo il nuovo approccio alla gestione degli Npl ha richiesto il rafforzamento di una unità ad hoc (con 60 nuove persone) che avrà il compito di gestire le grandi sofferenze in portafoglio ed esternalizzare il recupero dei crediti più piccoli. Il lavoro si vedrà con il tempo. Nei piani, tuttavia, si intende ridurre il rapporto tra crediti deteriorati e totale crediti dall’attuale 27,8% al 19,9% nel giro di quattro anni. In parallelo, il management prosegue il lavoro anche sul fronte delle coperture: a valle di un’ispezione della Bce su circa 6 miliardi di crediti, la copertura sui deteriorati è salita dal 42,4% di fine dicembre al 45,6% di giugno. Così si spiega anche la perdita di 206 milioni accusata nel primo semestre.

Più efficienza

Accanto al dossier dei crediti malati c’è poi il tema dell’efficientamento operativo. Meno costi, è la parola d’ordine a Genova. Anzitutto, quindi, si guarda a tagliare 106 filiali entro il 2017: 45 da chiudere entro dicembre, le restanti nei mesi successivi. Realistico che, complice questa mossa, la banca si disimpegni da regioni come Puglia, Marche Umbria. Ma a finire nel mirino di Bastianini sarà in generale tutta la macchina operativa. Scenderanno le risorse, che passeranno dalle attuali 5mila a circa 4.500. Sarà rivisto il modello distributivo, con un potenziamento dei ruoli commerciali. E verrà parzialmente esternalizzata la struttura di Ict (Information e communication technology). Il lavoro non manca anche sul fronte dei ricavi: più digitalizzazione, più wealth management, più offerta di credito al consumo. Se tutto filerà liscio, a fine piano il rapporto tra costi e ricavi dovrebbe passare dal livello attuale (insostenibile) pari al 90,6% al 61,4%.
 
Provo a rispolverare un pò questo thread se qualcun'altro è interessato : raccogliendo sommariamente qualche dato quale il valore dell'azione calata ad oggi del 95 % dal valore di 5 anni fa, i primi passi fatti dalla Banca per la cessione degli Npl, e ovviamente la possibile richiesta della Bce di ricapitalizzazione, qualcuno ritiene che dovranno avvenire operazioni con soggetti "esterni" quali "Atlante o fondi esteri per risollevare la Banca o l'Istituto uscirà da solo dalla melma magari con la strada delle ormai ineluttabili aggregazioni?
Operativamente vorrei valutare eventuale ingresso sul bond .
 
Stato
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