Banche Venete: Azione Legale obbligaz. subordinate -Andiamo a vincere la partita- n.4

Stato
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ma che c'entrano le quote latte?

ma, soprattutto, la fonte che non può sbagliare che dirà? :D
 
Banche: Di Maio a Ue, faremo rimborsi a truffati
ROMA (MF-DJ)--"Abbiamo ricevuto una lettera dall'Unione europea" che pare dia un parere negativo alla possibilita' di rimborsare i truffati delle banche cosi' come pensata dal governo italiano ma "noi lo facciamo e basta". Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio in una conferenza stampa aggiungendo che "non esiste che l'Ue ci dica come risarcire i truffati". pev/alu eva.*******@mfdowjones.it

Sarebbe forse il caso che DIMMA renda pubblica la lettera!

E poi decideremo come votare!
 
Cmq anche dopo le dichiarazioni di Luigino di poco fa.
Oramai non possono più tornare indietro sarebbe un tradimento enorme.
300 mila voti in meno che poi con famiglie dietro diventano 1 milione di voti alle imminenti europee:D:clap:
 
Cmq anche dopo le dichiarazioni di Luigino di poco fa.
Oramai non possono più tornare indietro sarebbe un tradimento enorme.
300 mila voti in meno che poi con famiglie dietro diventano 1 milione di voti alle imminenti europee:D:clap:

a parte questo la ue non ha grosse armi di dissuasione in merito, sempre che voglia usarle davvero quelle poche che ha, cosa di cui dubito anche se coi naziburocrati non si può mai dire.
 
Ripeto sono soldi privati mica statali.
Lo stato non mette nulla.

Tecnicamente sono soldi dello Stato, perchè la legge Tremonti di fatto istituisce un esproprio, facendo confluire tali risorse finanziarie, nel bilancio pubblico, non è mica una transazione tra privati...allora anche le tasse, come diceva la Thatcher "non sono soldi pubblici"!!
Per assurdo altri cittadini (per es. i terremotati) potrebbero legittimamente pretendere che i conti dormienti siano destinati a loro e non a noi, per questo ritengo che l'idea che non siano soldi pubblici, per me non è corretta...diverso è rivendicare l'autorità di uno stato sovrano di utilizzare i propri fondi interni (mica sono fondi europei) per finanziare determinate categorie di cittadini, oltretutto, fatto salvo forse microimprese e onlus, non credo si possa neanche configurare l'aiuto di stato, perchè si stanno finanziando privati cittadini e non imprese in concorrenza con altre...l'idea UE di vietare questi risarcimenti è dettata sopratutto dalla paura degli altri stati di creare un precedente (pensate gli spagnoli di banco popular o i portoghesi di novo banco, se visto noi andassero a batter cassa coi loro governi, o peggio se saltasse a DB).
 
Ultima modifica:
apriranno l'ennesima procedura di infrazione.........che si aggiunge alle oltre cento tuttora aperte.
 
in Italia attualmente ce ne sono 70 aperte di procedure d'infrazione.
ma io dubito che arriveranno anche a quello.
la commissione ue attuale è morta.
 
Cmq anche dopo le dichiarazioni di Luigino di poco fa.
Oramai non possono più tornare indietro sarebbe un tradimento enorme.
300 mila voti in meno che poi con famiglie dietro diventano 1 milione di voti alle imminenti europee:D:clap:

ah beh a questo punto se non facessero i decreti, per prendere tempo e magari rifare la legge, il 9 febbraio è meglio che non vadano a Vicenza e a maggio ci sarebbero sorprese...come penso dal Salvabanche del 2015 sono "solo" volontà e decisioni politiche e non tecniche.
 
Ultima modifica:
Possibile che non hanno ancora imparato?
Invece di fare i soliti proclami a mezzo stampa e poi calare le braghe come gia accaduto, dovrebbero mandare qualcuno a spiegare che è un caso di misseling come per mps e che comunque nessuno sarà risarcito integralmente, soprattutto i grossi investitori ed avere così il via libera
 
comunque Dimaio alla fine è uno con le palle, non si fa mettere i piedi in testa dai naziburocrati, se sarà di parola
avrà il mio voto
e quello di mia moglie
e quello dei miei 3 figli
 
Ue boccia il fondo? Di Maio, Lega e Ue giocano sulla pelle dei risparmiatori

Dopo le voci ricorrenti fin da stamattina e rimbalzateci dall’avv. Sergio Calvetti e da Patrizio Miatello, su una bocciatura, parziale o totale, nota Ansa di Luigi Di Maio recita: «Oggi è arrivata una lettera dall’Ue sulla misura che abbiamo introdotto per i truffati banche, che sembra dirci ‘non lo potete fare’: noi lo facciamo e basta, non esiste che adesso l’Ue ci debba dire anche come risarcire i truffati dopo che evidentemente Bce e Bankitalia non hanno controllato».

In attesa di chiarimenti, che solo la divulgazione del testo della lettera potrà dare (l’onorevole vicentino Pierantonio Zanettin ci ha appena anticipato che sta per essere presentata un’interrogazione al riguardo dal capogruppo di Forza Italia Renato Brunetta), ci auguriamo solo che il problema sia stato gonfiato o che possa essere risolto, altrimenti sarebbe tutto fin troppo chiaro.

La Lega inizialmente fa sua insieme al M5S la battaglia (elettorale) per i soci e gli obbligazionisti delle banche poste in Lca dal 2015 al 2017, tra cui Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca e le quattro banche del centro Italia;
Bitonci e Villarosa procedono prima in coppia per dare il più possibile alle “vittime” delle banche; Villarosa rimane solo, anche di fronte a Le Iene, da un certo momento in poi quando Matteo Salvini (ufficialmente lo fa il 27 novembre 2019 davanti alla cabina di regia convocata al Mef dal sottosegretario pentastellato) invita i presenti a chiedere quello che vogliono tanto ci penserà lui ad andare “petto in fuori” contro la Ue se si dovesse mettere di traverso;
la Lega presenta un emendamento, all’epoca noto come articolo 38, ma anche qui lascia, poi, il campo ai 5 Stelle che, recepiscono anche le indicazioni più “permissive” della parte più “politicizzata” delle associazioni (pro Lega, ad esempio, Luigi Ugone, pro M5S Andrea Arman) e arrivano in parlamento a far approvare il Fir, Fondo Indennizzo Risparmiatori, col voto della lega;
parte subito il fuoco dell’artiglieria amica e nemica con gli strepiti che, se pure non se ne fosse accorta, richiamano l’attenzione della Commissione Europea;
oggi la nota Ansa e tanti, meno oltre 300.000 risparmiatori con le loro famiglie, a sfregarsi le mani.
da oggi, se non si avvereranno le parole di Alessio Villarosa, che mira ad andare avanti con i decreti attuativi ma anche a comporre i dissidi, la Lega potrà dire: la formulazione della legge da noi proposta, il famoso articolo 38, è stata cambiata dal M5S che l’ha toppata e bocciata dalla Ue

Ergo in campagna per le europee i due nemici elettorali, i 5 Stelle e la UE, saranno le frecce magnifiche nell’arco del mago dei voti, il Capitano.

Fanta politica?

Ce lo dimostrino i “contrattualizzati” nel governo ma nemici in ogni dove rendendo subito pubblica la lettera con le presunte osservazioni della Ue, ne valutino l’accettabilità parziale o totale con modifiche immediate da concordare con i rappresentanti, non tutti disinteressati, degli azzerati dalle banche e la smettano di mostrare con l’esterno i muscoli che non hanno: un politico bravo i problemi li evita a monte, uno pragmatico li risolve a valle.

Ma non sulla pelle dei cittadini per averne i voti… in punto di morte.
 
I truffati dalle banche saranno tutti indennizzati. Perché ciò fa arrabbiare Confindustria?

per i risparmiatori vittime di Veneto Banca e Popolare di Vicenza, per Banca Etruria, Marche, Cariferrara e Carichieti, saltate nel 2015, nonché per qualche altra banchetta: Crediveneto, Banca Alta Padovana, Bcc Brutia ecc. Non che conseguiranno inaspettati guadagni. Saranno solo indennizzati di perdite subite. Però la parabola evangelica insegna che è motivo di gioia anche il ritrovamento di una dracma smarrita.

La legge di bilancio 2019 ha infatti esteso gli indennizzi alle obbligazioni subordinate ed eliminato in generale l’obbligo di dimostrare nel singolo caso l’inganno da parte dell’emittente. Essa fa invece riferimento al “dovere di disciplinare, coordinare e controllare l’esercizio del credito” e a “violazioni massive degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza, buona fede oggettiva e trasparenza”. Insomma, un’ammissione implicita che la responsabilità dei danni subiti dai risparmiatori va cercata pure nell’inefficienza o peggio di vari organi di vigilanza e controllo: Banca d’Italia, Consob ecc. Anche per tutto questo, nonché per modifiche retroattive della normativa sui titoli subordinati, gli obbligazionisti si erano trovati con un pugno di mosche. Non perché privi della fantomatica educazione finanziaria. Per approfondimenti sulle vicende delle banche “fallite” nel 2015 e nel 2017 il sito Il risparmio tradito riporta vari articoli e post.





Vengono considerati vittime d’inganno pure i risparmiatori acquirenti di obbligazioni già in circolazione, alcune fra l’altro a tagli inferiori ai mille euro. Anch’essi possono accedere agli indennizzi, finalmente chiamati col loro nome e non più col ridicolo termine di ristori. Manca ancora il decreto ministeriale, ma l’impianto del costituendo Fondo indennizzo risparmiatori (Fir) è già delineato.

Peccato che tutto ciò faccia rabbia alla Confindustria, a giudicare dalle posizioni prese dalle sue testate. Non piace la difesa del risparmio da parte dell’attuale governo e in particolare del M5s; o forse semplicemente non piace il M5s. Già l’11 agosto 2018, il Sole 24 Ore con una sedicente analisi di Marco Ferrando aveva messo in guardia il governo “dal rimborsare per la prima volta a carico dello Stato chi ha acquistato titoli per definizioni rischiosi, cioè le azioni” evocando il rischio di “un precedente assai pericoloso”. Tutto sbagliato: nessuna prima volta e nessun precedente pericoloso, perché un rimborso di azioni a carico proprio del Tesoro c’era già stato per le Alitalia nel 2009 con Giulio Tremonti a capo del Mef.


Incurante delle diffide confindustriali, il M5s e in particolare il sottosegretario Alessio Villarosa hanno propugnato una soluzione non molto dissimile a difesa dei risparmiatori coinvolti. Si è arrivati così alla formulazione fissata nella legge di bilancio. Al che, apriti cielo! Subito sono partiti il Sole 24 Ore e Radio24, sostenendo che essa è incompatibile con le norme comunitarie e addirittura che i risparmiatori si illudono di avere l’indennizzo. Che ci sia violazione di tali norme è negato da altri e in ogni caso la regola dell’attuale governo non è certo obbedire supinamente a ogni richiesta proveniente da Bruxelles.

Comunque l’Unione europea non ha il potere di abrogare direttamente leggi nazionali, dettaglio che viene però accuratamente taciuto. Conclusione: i risparmiatori italiani possono solo rallegrarsi che il governo non obbedisca più agli ordini di Confindustria.
 
Comunque l’Unione europea non ha il potere di abrogare direttamente leggi nazionali, dettaglio che viene però accuratamente taciuto. Conclusione: i risparmiatori italiani possono solo rallegrarsi che il governo non obbedisca più agli ordini di Confindustria.
 
Comunque l’Unione europea non ha il potere di abrogare direttamente leggi nazionali, dettaglio che viene però accuratamente taciuto. Conclusione: i risparmiatori italiani possono solo rallegrarsi che il governo non obbedisca più agli ordini di Confindustria.

si sapeva già. l'unico pericolo può essere una procedura d'infrazione ma, insomma, fa abbastanza ridere. non ce lo vedo il governo capitolare davanti un'eventuale minaccia di forse farci un inizio di procedura d'infrazione mentre fra 4 mesi l'attuale commissione sarà un ricordo.
 
Cmq anche dopo le dichiarazioni di Luigino di poco fa.
Oramai non possono più tornare indietro sarebbe un tradimento enorme.
300 mila voti in meno che poi con famiglie dietro diventano 1 milione di voti alle imminenti europee:D:clap:


Sarai rimborsato grazie al M5S e a....Luigino.
Se era per Renzo & Pilvio i tuoi soldini erano belli e ciulati ;)
 
Mentre Renzi si metteva a 90 gradi di fronte alla Merkel, facendosi applicare il bail-in anticipato, la Merkel salvava in altro modo (senza bail-in) le proprie casse di risparmio locali.

Questa volta il movimento 5 stelle, ha la possibilità storica di tirare avanti comunque, e procedere ai rimborsi. Tenere quindi un comportamento OPPOSTO a quello tenuto da Renzi, che lo ha portato alla sua rovina politica.
 
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