Sono andato a rileggere il comunicato stampa di MPS del 26 dicembre 2016.
Il tono e le parole sono molto diverse: io in quella di Veneto Banca e Pop Vicenza vi leggo una intenzione (futura?) (Veneto Banca, nell’ambito delle modalità di reperimento dei capitali necessari
ad implementare la citata ricapitalizzazione, ha comunicato al MEF, Banca d’Italia e BCE
l’intenzione di accedere al sostegno finanziario straordinario e temporaneo da parte dello Stato
italiano).
Mi sembra tutto tranne che chiaro.
Siena, 26 dicembre 2016 – Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. (la “Banca”) informa che – dopo
aver preso atto dell’impossibilità di completare l’operazione di rafforzamento di capitale per
complessivi Euro 5 miliardi, comunicata al mercato lo scorso 25 ottobre (l’ “Operazione”) e
autorizzata lo scorso 23 novembre dalla Banca Centrale Europea (“BCE”) e da Banca d’Italia per
quanto di competenza, – in data 23 dicembre ha inviato alla BCE un’istanza di sostegno finanziario
straordinario e temporaneo per l’accesso alla misura della “ricapitalizzazione precauzionale”. In pari
data la Banca ha inviato alla Banca d’Italia e al Ministero dell’Economia e delle Finanze un’istanza
per ammissione alla garanzia dello Stato di cui all’art. 7 del Decreto Legge n. 237, approvato dal
Consiglio dei Ministri il 23 dicembre 2016, e quindi per ottenere la possibilità di emettere ulteriori
passività garantite dallo Stato.
Successivamente la Banca ha ricevuto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze due lettere
redatte dalla BCE, indirizzate allo stesso Ministero che, oltre a confermare la sussistenza dei
requisiti necessari per accedere alla misura della “ricapitalizzazione precauzionale”, in conformità
alla normativa vigente, evidenziano quanto segue:
(i) per quanto riguarda i dati a livello consolidato, la Banca è tuttora solvente, rispettando i
requisiti minimi di capitale stabiliti dall’Articolo 92 Regolamento (EU) No 575/2013. Sono
altresì rispettati i requisiti di Pillar 2 per quanto concerne il capitale;
(ii) i risultati dello stress test del 2016 hanno registrato uno shortfall, solo nello scenario avverso,
nel parametro del CET 1 fully loaded a fine 2018 pari a -2,44%, da mettersi in relazione con
una soglia dell’8%; tale shortfall si traduce, secondo ECB, in un fabbisogno di capitale di Euro
8,8 miliardi, comprensivo di tutte le componenti dei fondi propri così come previsti dalla
normativa vigente;
(iii) la posizione di liquidità della Banca ha subito un rapido deterioramento tra il 30 novembre
2016 e il 21 dicembre 2016, come evidenziato dal calo significativo della counterbalancing
capacity (da EUR 14,6 miliardi a EUR 8,1 miliardi) e della liquidità netta a 1 mese (da EUR
12,1 miliardi, pari al 7,6% del totale delle attività, a EUR 7,7 miliardi, pari al 4,78% del totale
delle attività)