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Kiappo ho visto le sue opere e per me la mano ce l’ha.
Ricorda veramente molto basquiat (ho visto quelle su catawicki).
Forse è’ questo il problema.
Guardando le opere come tali, senza ragionare, non mi vergogno di dire che mi hanno colpito.
Ho anche visto il video sul suo sito e forse questo e’ la cosa più intrigante.
Ps: in fondo se ci pensi bene Basquiat e Schifano tra di loro avevano qualcosa in comune: una vera dannazione
Pps: e comunque il mondo dell’arte e’ molto complesso
Buondì.
Basquiat e Schifano non avevano proprio nulla in comune, almeno artisticamente. Basquiat dipingeva in modo apparentemente semplice ma la sua vera natura artistica fu sempre quella di cercare di evidenziare le contraddizioni del mondo e della società in cui viveva mentre Schifano le enfatizzava in stile propriamente pop ossia prendeva di mira artisticamente gli oggetti della società consumistica senza porre alcuna critica a livello sociale e se qualcosa poteva trapelare ciò era marginale a differenza delle opere di Basquiat che le evidenziava enormemente. Due modi di fare arte molto diversi. In comune avevano che si facevano da brut. Uso smodato di droga. E' difficile quando si diventa personaggi importanti rimanere pacatamente tranquilli senza farsi prendere da emotività, vita frenetica e tanto altro. Se si pensa fantasticando che una persona di successo e che guadagna all'improvviso tantissimo poi compri belle macchine, droga, vestiti e si circondi di belle donne (o uomini belli, dipende dai gusti), si pensa bene, e' proprio così e pochi rimangono calmi e tranquilli e tenendo lontani droga o l'acohol. Due grandi artisti che si sono fatti divorare dal loro successo. Questo li accomuna.
Non pensavo al senso della pittura, ma sul gesto.
Li vedi così differenti?
Ne aggiungo un altro: Richard Hambleton negli anni 80, prima che fosse completamente sprofondato e perdesse il gesto (a prima vista le ultime opere potrebbero ricordare quelle precedenti, ma il tratto che le compongono e’ piu’ “faticoso” e non di getto, deciso e senza esitazioni come prima).
Ridurre un confronto al fatto che "si facevano di brutto" la trovo un'assoluta banalizzazione a prescindere dall'essere o meno d'accordo sul giudizio.
Direi che è per me l'elemento meno rilevante se non per una dimensione psichedelico-visionaria e per l'immediatezza e istintività della pittura, la forza espressiva e il mescolare in modo inedito linguaggi diversi. Il punto reale che volevo sottolineare è soprattutto che nell'utilizzare entrambi grandi superfici pur con una pittura rapida e frammentaria riescono a ottenere un'unità compositiva ed un equilibrio tra pieni e vuoti e cromatico, mantengono sempre una visione d'insieme, una specie di sesto senso innato, inspiegabile e sorprendente.
Rispetto la tua opinione e pensiero, ma anche io, come Lory, vedo un punto di incontro tra Schifano e Basquiat.
Magari riderebbero entrambi di questa discussione
" Il punto reale che volevo sottolineare è soprattutto che nell'utilizzare entrambi grandi superfici pur con una pittura rapida e frammentaria riescono a ottenere un'unità compositiva ed un equilibrio tra pieni e vuoti e cromatico, mantengono sempre una visione d'insieme, una specie di sesto senso innato, inspiegabile e sorprendente.
Ci mancherebbe che si debba banalizzare questo, ma trascurare questi aspetti sarebbe, ma forse mi sbaglio, una visione parziale.
Basquiat, Schifano e molto altri erano anche quello.
La domanda che mi pongo é: avrebbero comunque dipinto così, senza tutto il resto?
Non lo so e lo dico onestamente, senza nulla togliere a questi artisti.
Ogni vissuto ed esperienza umana modifica la percezione della realtà e tanto più un'esperienza è forte, molto più questa lascerà il segno.
Modigliani, da quanto ho letto, beveva assenzio, considerandolo un mezzo.
Bacon é un altro che eccedeva.
Un altro pittore recente che é stato "segnato" é Daniel Richter (é lui stesso ad affermarlo).
PS: a scanso di equivoci, ritengo assolutamente stupido assumere qualsivoglia sostanza per modificare la percezione della realtà, perché sono solo "scorciatoie" che si pagano a caro prezzo
"Detto questo credo che se alcuni artisti non avessero fatto uso di droga o alcolici avrebbero fatto cose migliori e sarebbero vissuti più a lungo.Forse.Penso ad alcuni artisti musicisti fatti duri che sul palco non ne beccavano una giusta ma a loro piaceva essere strafatti. Altri invece creavano opere migliori durante il loro stato di alcolizzati o tossici. "
Soprattutto per certe sostanze, credo che ci possa essere una sorta di parabola: bruciano come una grande fiamma e poi rimane la cenere.
PS: comunque sono considerazioni personali che mi piaceva condividere. Questo genere di "fenomeno" od "accostamento" lo si può vedere in determinate forme d'arte. Magari, mi sbaglio, ma ad esempio, un artista optical difficilmente credo che possa avere questo problema, perché lo limiterebbe molto nel suo fare arte.
Per chiudere il discorso droga, alcol e arte pensa solo a una cosa.Hai mai provato a bere un po' più del solito, a farti una canna o a provare lsd?In quelle condizioni le cose che fai normalmente come invece riesci a farle ? Prova, poi ti dai una risposta da solo.
Nessuna idea, per fortuna
L artista Bryan Saunders ha provato praticamente tutte le droghe possibili immaginabili e sotto il loro influsso ha fatto circa 8000 autoritratti, uno per ogni tipo di droga .In rete ci sono i suoi lavori.
Beh.. come si dice.. Genio e sregolatezza, anch'io avevo pensato ad un parallelo tra Basquiat e Schifano, ma Lory mi ha bruciato sul tempo.. Comunque, personalmente, preferisco questo Kill the Sofa a Basquiat.. poi, come al solito, di investimenti non ci capisco niente.. Ciao
È bravino ma svendere le sue opere a 200 euro ti fa capire che non va da nessuna parte.
Il nome che si è scelto poi