Basquiat

Queste sono due opere di " Kill the Sofa".. Che, per inciso, non viene venduto solo su Catawiki..
 

Allegati

  • kill-the-sofa-detail.jpg
    kill-the-sofa-detail.jpg
    132,7 KB · Visite: 29
  • cedar-rapids-3-revised.jpg
    cedar-rapids-3-revised.jpg
    120 KB · Visite: 27
Kiappo ho visto le sue opere e per me la mano ce l’ha.

Ricorda veramente molto basquiat (ho visto quelle su catawicki).

Forse è’ questo il problema.

Guardando le opere come tali, senza ragionare, non mi vergogno di dire che mi hanno colpito.

Ho anche visto il video sul suo sito e forse questo e’ la cosa più intrigante.

Ps: in fondo se ci pensi bene Basquiat e Schifano tra di loro avevano qualcosa in comune: una vera dannazione

Pps: e comunque il mondo dell’arte e’ molto complesso
 
Ultima modifica:
Kiappo ho visto le sue opere e per me la mano ce l’ha.

Ricorda veramente molto basquiat (ho visto quelle su catawicki).

Forse è’ questo il problema.

Guardando le opere come tali, senza ragionare, non mi vergogno di dire che mi hanno colpito.

Ho anche visto il video sul suo sito e forse questo e’ la cosa più intrigante.

Ps: in fondo se ci pensi bene Basquiat e Schifano tra di loro avevano qualcosa in comune: una vera dannazione

Pps: e comunque il mondo dell’arte e’ molto complesso

Beh.. come si dice.. Genio e sregolatezza, anch'io avevo pensato ad un parallelo tra Basquiat e Schifano, ma Lory mi ha bruciato sul tempo.. :rolleyes: Comunque, personalmente, preferisco questo Kill the Sofa a Basquiat.. poi, come al solito, di investimenti non ci capisco niente.. Ciao
 
Buondì.
Basquiat e Schifano non avevano proprio nulla in comune, almeno artisticamente. Basquiat dipingeva in modo apparentemente semplice ma la sua vera natura artistica fu sempre quella di cercare di evidenziare le contraddizioni del mondo e della società in cui viveva mentre Schifano le enfatizzava in stile propriamente pop ossia prendeva di mira artisticamente gli oggetti della società consumistica senza porre alcuna critica a livello sociale e se qualcosa poteva trapelare ciò era marginale a differenza delle opere di Basquiat che le evidenziava enormemente. Due modi di fare arte molto diversi. In comune avevano che si facevano da brut. Uso smodato di droga. E' difficile quando si diventa personaggi importanti rimanere pacatamente tranquilli senza farsi prendere da emotività, vita frenetica e tanto altro. Se si pensa fantasticando che una persona di successo e che guadagna all'improvviso tantissimo poi compri belle macchine, droga, vestiti e si circondi di belle donne (o uomini belli, dipende dai gusti), si pensa bene, e' proprio così e pochi rimangono calmi e tranquilli e tenendo lontani droga o l'acohol. Due grandi artisti che si sono fatti divorare dal loro successo. Questo li accomuna.
 
Buondì.
Basquiat e Schifano non avevano proprio nulla in comune, almeno artisticamente. Basquiat dipingeva in modo apparentemente semplice ma la sua vera natura artistica fu sempre quella di cercare di evidenziare le contraddizioni del mondo e della società in cui viveva mentre Schifano le enfatizzava in stile propriamente pop ossia prendeva di mira artisticamente gli oggetti della società consumistica senza porre alcuna critica a livello sociale e se qualcosa poteva trapelare ciò era marginale a differenza delle opere di Basquiat che le evidenziava enormemente. Due modi di fare arte molto diversi. In comune avevano che si facevano da brut. Uso smodato di droga. E' difficile quando si diventa personaggi importanti rimanere pacatamente tranquilli senza farsi prendere da emotività, vita frenetica e tanto altro. Se si pensa fantasticando che una persona di successo e che guadagna all'improvviso tantissimo poi compri belle macchine, droga, vestiti e si circondi di belle donne (o uomini belli, dipende dai gusti), si pensa bene, e' proprio così e pochi rimangono calmi e tranquilli e tenendo lontani droga o l'acohol. Due grandi artisti che si sono fatti divorare dal loro successo. Questo li accomuna.

Non pensavo al senso della pittura, ma sul gesto.

Li vedi così differenti?

Ne aggiungo un altro: Richard Hambleton negli anni 80, prima che fosse completamente sprofondato e perdesse il gesto (a prima vista le ultime opere potrebbero ricordare quelle precedenti, ma il tratto che le compongono e’ piu’ “faticoso” e non di getto, deciso e senza esitazioni come prima).
 
Non pensavo al senso della pittura, ma sul gesto.

Li vedi così differenti?

Ne aggiungo un altro: Richard Hambleton negli anni 80, prima che fosse completamente sprofondato e perdesse il gesto (a prima vista le ultime opere potrebbero ricordare quelle precedenti, ma il tratto che le compongono e’ piu’ “faticoso” e non di getto, deciso e senza esitazioni come prima).

Il gesto in pittura.
Argomento affascinante ma come solito meriterebbe molto più tempo di quello che adesso ho , anche se starei qui ore. Spesso penso che si confonda la parola gesto in pittura. Il gesto in pittura dovrebbe essere rappresentato sin dall'antichità dalla postura del soggetto rappresentato ma oggi sembra quasi sia uno svolazzamanto di mano dell'artista che poi si scatena sulla tela. Quel suo scatenarsi sarebbe il gesto. Questo, a mio avviso, è invece la sua produzione grafica, molto diversa dal significato proprio del gesto e su cui ci sarebbe troppo da parlare, iniziando dalla preistoria sino ad arrivare agli informali puri senza toccare le altre arti (performance, recitazione, declamazione ecc). Dunque qualunque gesto, dal più classico al più concettuale si estrinseca inevitabilmente nella sua forma grafica e la forma grafica postula sempre, senza esclusione di nessuno, una produzione di simboli anche i più nascosti nelle pieghe dell'inconscio. Questi simboli hanno un significato e paragonare un significato ad un altro solamente partendo dal gesto, dal movimento, è riduttivo e fuorviante. Mi spiego con un esempio banale. Io posso con un gesto fare un tondo. Quello è il mio gesto che si estrinseca con un segno: il tondo. Però quel tondo per me che lo dipingo, è il mondo. Un altro artista fa lo stesso tipo di gesto , più o meno, e va a creare anch'egli un tondo, ma in quel tondo vuole rappresentare uno spazio entro cui c'è il vuoto assoluto. Dunque apparentemente il gesto e il segno conseguente sono uguali, ma la loro natura propriamente artistica li rende nettamente differenti. Così come le opere di Basquiat e quelle di Schifano o di chiunque altro. Poi ci sono quelli che copiano...ma è un altro discorso ancora.
 
Rispetto la tua opinione e pensiero, ma anche io, come Lory, vedo un punto di incontro tra Schifano e Basquiat.

Magari riderebbero entrambi di questa discussione :)
 
Ridurre un confronto al fatto che "si facevano di brutto" la trovo un'assoluta banalizzazione a prescindere dall'essere o meno d'accordo sul giudizio.

Direi che è per me l'elemento meno rilevante se non per una dimensione psichedelico-visionaria e per l'immediatezza e istintività della pittura, la forza espressiva e il mescolare in modo inedito linguaggi diversi. Il punto reale che volevo sottolineare è soprattutto che nell'utilizzare entrambi grandi superfici pur con una pittura rapida e frammentaria riescono a ottenere un'unità compositiva ed un equilibrio tra pieni e vuoti e cromatico, mantengono sempre una visione d'insieme, una specie di sesto senso innato, inspiegabile e sorprendente.
 
Ridurre un confronto al fatto che "si facevano di brutto" la trovo un'assoluta banalizzazione a prescindere dall'essere o meno d'accordo sul giudizio.

Direi che è per me l'elemento meno rilevante se non per una dimensione psichedelico-visionaria e per l'immediatezza e istintività della pittura, la forza espressiva e il mescolare in modo inedito linguaggi diversi. Il punto reale che volevo sottolineare è soprattutto che nell'utilizzare entrambi grandi superfici pur con una pittura rapida e frammentaria riescono a ottenere un'unità compositiva ed un equilibrio tra pieni e vuoti e cromatico, mantengono sempre una visione d'insieme, una specie di sesto senso innato, inspiegabile e sorprendente.

Infatti non ho ridotto il confronto alla loro tossicità, dico solo che non vedo paragoni. Un artista poi che perde la visione d'insieme mentre crea la sua opera non si sarebbe chiamato Basquiat, ma nemmeno Faccincani:D se poi perdono le basi o la visione d'insieme di ciò che creano sarebbero solo artistucoli della domenica e forse anche peggio.
 
Rispetto la tua opinione e pensiero, ma anche io, come Lory, vedo un punto di incontro tra Schifano e Basquiat.

Magari riderebbero entrambi di questa discussione :)

Chiaramente l'arte non è una scienza esatta e ognuno la vede un pò come gli pare come quel tal venditore televisivo che in un rosso fatto con polvere colorata su pietra ci vede Piero della Francesca o in un opera paesaggistica punta un angolo di qualche centimetro e ci vede un opera astratta. Però l'intenzione dell'artista, al di la delle balle che dichiara, andrebbe ascoltata, almeno se la confessa sinceramente.
 
" Il punto reale che volevo sottolineare è soprattutto che nell'utilizzare entrambi grandi superfici pur con una pittura rapida e frammentaria riescono a ottenere un'unità compositiva ed un equilibrio tra pieni e vuoti e cromatico, mantengono sempre una visione d'insieme, una specie di sesto senso innato, inspiegabile e sorprendente.

Ci mancherebbe che si debba banalizzare questo, ma trascurare questi aspetti sarebbe, ma forse mi sbaglio, una visione parziale.

Basquiat, Schifano e molto altri erano anche quello.

La domanda che mi pongo é: avrebbero comunque dipinto così, senza tutto il resto?

Non lo so e lo dico onestamente, senza nulla togliere a questi artisti.

Ogni vissuto ed esperienza umana modifica la percezione della realtà e tanto più un'esperienza è forte, molto più questa lascerà il segno.

Modigliani, da quanto ho letto, beveva assenzio, considerandolo un mezzo.

Bacon é un altro che eccedeva.

Un altro pittore recente che é stato "segnato" é Daniel Richter (é lui stesso ad affermarlo).

Nessun altro crede che vi possa essere la possibilità di influenze importanti nel lavoro di un artista riconducibile a simili esperienze?


PS: a scanso di equivoci, ritengo assolutamente stupido assumere qualsivoglia sostanza per modificare la percezione della realtà, perché sono solo "scorciatoie" che si pagano a caro prezzo
 
Ultima modifica:
" Il punto reale che volevo sottolineare è soprattutto che nell'utilizzare entrambi grandi superfici pur con una pittura rapida e frammentaria riescono a ottenere un'unità compositiva ed un equilibrio tra pieni e vuoti e cromatico, mantengono sempre una visione d'insieme, una specie di sesto senso innato, inspiegabile e sorprendente.

Ci mancherebbe che si debba banalizzare questo, ma trascurare questi aspetti sarebbe, ma forse mi sbaglio, una visione parziale.

Basquiat, Schifano e molto altri erano anche quello.

La domanda che mi pongo é: avrebbero comunque dipinto così, senza tutto il resto?

Non lo so e lo dico onestamente, senza nulla togliere a questi artisti.

Ogni vissuto ed esperienza umana modifica la percezione della realtà e tanto più un'esperienza è forte, molto più questa lascerà il segno.

Modigliani, da quanto ho letto, beveva assenzio, considerandolo un mezzo.

Bacon é un altro che eccedeva.

Un altro pittore recente che é stato "segnato" é Daniel Richter (é lui stesso ad affermarlo).


PS: a scanso di equivoci, ritengo assolutamente stupido assumere qualsivoglia sostanza per modificare la percezione della realtà, perché sono solo "scorciatoie" che si pagano a caro prezzo


Altro argomento sul quale non vorrei soffermarmi ma che è da tenere conto: le droghe e l'alcol.
Non presumo di avere la chiave di lettura del mondo, dico semplicemente la mia.
Molte persone, tra cui gli artisti, usano sostanze stupefacenti o alcoliche non per modificare la percezione della realtà con il fine di creare qualcosa di "meraviglioso" ma semplicemente perchè gli piace essere fuori di testa. Altre invece solo per "addormentare" un certo stato mentale che ritengono limitativo delle proprie capacità. Ci sono persone molto sensibili e certe sostanze gli annienterebbero alcuni pensieri che potrebbero recare fastidiosi stati d'animo. Un pò come quando hai freddo e ti metti una coperta per riscaldarti. Non sto scusando chi fa uso di certe sostanze ma posso capire le loro scelte anche se non le approvo. Detto questo credo che se alcuni artisti non avessero fatto uso di droga o alcolici avrebbero fatto cose migliori e sarebbero vissuti più a lungo.Forse.Penso ad alcuni artisti musicisti fatti duri che sul palco non ne beccavano una giusta ma a loro piaceva essere strafatti. Altri invece creavano opere migliori durante il loro stato di alcolizzati o tossici. Dipende da caso a caso. Ho toccato quel tasto per accomunare Basquiat e Schifano solamente come provocazione, nel senso che non vedo alcuna comunanza tra loro a livello artistico tranne che droga e sostanze alcoliche, del resto anche Paulon dlà bassa fa uso di sostanze allucinogene e alcolici a tutto spiano, ma l'unica cosa artistica che fa bene è cadere di bicicletta mentre torna a casa. Non volevo assolutamente tirar in ballo questo argomento per accomunarli o enfatizzare capacità sotto l'influsso alcolico o di LSD o THC. Lo stato di piena coscienza è e sarà sempre lo stato migliore per fare qualunque cosa. Il vizio è un'altra cosa , chiedo scusa se l'ho accennato, ma non vorrei essere stato frainteso. Il vizio non è arte.
 
Batte, secondo me è un aspetto non trascurabile per comprendere alcuni artisti.

Ho cominciato a fare delle ricerche ed ho visto che Munch anche lui abusava, Giacometti pure.

Sembrerebbe, leggendo in internet, che anche Kirchner, Immendorf e Clemente non siano del tutto estranei a questa problematica.

Sono certo che ci sarà qualche eccezione, ma vedo di frequente un tratto comune.

George Baselitz che, secondo me ha quel segno/gesto/rappresentazione grafica, pare invece che sia una persona senza questo problema.

D'altronde mi chiederei come avrebbe potuto dipingere al contrario, se non fosse stato così. :)
 
Ultima modifica:
"Detto questo credo che se alcuni artisti non avessero fatto uso di droga o alcolici avrebbero fatto cose migliori e sarebbero vissuti più a lungo.Forse.Penso ad alcuni artisti musicisti fatti duri che sul palco non ne beccavano una giusta ma a loro piaceva essere strafatti. Altri invece creavano opere migliori durante il loro stato di alcolizzati o tossici. "

Soprattutto per certe sostanze, credo che ci possa essere una sorta di parabola: bruciano come una grande fiamma e poi rimane la cenere.

PS: comunque sono considerazioni personali che mi piaceva condividere. Questo genere di "fenomeno" od "accostamento" lo si può vedere in determinate forme d'arte. Magari, mi sbaglio, ma ad esempio, un artista optical difficilmente credo che possa avere questo problema, perché lo limiterebbe molto nel suo fare arte.
 
Ultima modifica:
"Detto questo credo che se alcuni artisti non avessero fatto uso di droga o alcolici avrebbero fatto cose migliori e sarebbero vissuti più a lungo.Forse.Penso ad alcuni artisti musicisti fatti duri che sul palco non ne beccavano una giusta ma a loro piaceva essere strafatti. Altri invece creavano opere migliori durante il loro stato di alcolizzati o tossici. "

Soprattutto per certe sostanze, credo che ci possa essere una sorta di parabola: bruciano come una grande fiamma e poi rimane la cenere.

PS: comunque sono considerazioni personali che mi piaceva condividere. Questo genere di "fenomeno" od "accostamento" lo si può vedere in determinate forme d'arte. Magari, mi sbaglio, ma ad esempio, un artista optical difficilmente credo che possa avere questo problema, perché lo limiterebbe molto nel suo fare arte.

Per chiudere il discorso droga, alcol e arte pensa solo a una cosa.Hai mai provato a bere un po' più del solito, a farti una canna o a provare lsd?In quelle condizioni le cose che fai normalmente come invece riesci a farle ? Prova, poi ti dai una risposta da solo.😃👍👋👋👋
 
Per chiudere il discorso droga, alcol e arte pensa solo a una cosa.Hai mai provato a bere un po' più del solito, a farti una canna o a provare lsd?In quelle condizioni le cose che fai normalmente come invece riesci a farle ? Prova, poi ti dai una risposta da solo.😃👍👋👋👋

Nessuna idea, per fortuna :D
 
Nessuna idea, per fortuna :D

L artista Bryan Saunders ha provato praticamente tutte le droghe possibili immaginabili e sotto il loro influsso ha fatto circa 8000 autoritratti, uno per ogni tipo di droga .In rete ci sono i suoi lavori.
 
Mah!!.. Essendo quasi anziano, io vado ancora a Barbera... :D Comunque, scherzi a parte, talvolta essere un po' su di giri.. in effetti " libera il gesto"
 
Beh.. come si dice.. Genio e sregolatezza, anch'io avevo pensato ad un parallelo tra Basquiat e Schifano, ma Lory mi ha bruciato sul tempo.. :rolleyes: Comunque, personalmente, preferisco questo Kill the Sofa a Basquiat.. poi, come al solito, di investimenti non ci capisco niente.. Ciao

È bravino ma svendere le sue opere a 200 euro ti fa capire che non va da nessuna parte.
Il nome che si è scelto poi 🙄🙄🙄
 
È bravino ma svendere le sue opere a 200 euro ti fa capire che non va da nessuna parte.
Il nome che si è scelto poi 🙄🙄🙄

Sul nome siamo perfettamente d'accordo.. però ho visto, forse su Artsper.. o Artmajeur, suoi lavori a qualche migliaio di Euro.. per Catawiki, bisogna vedere a quanto chiude.. ma non è che, poi, mi interessi veramente.. volevo solo tracciare un parallelo tra lui, Basquiat e l'altro. Tutto sommato, alla fine, credo che incida molto il caso, la fortuna nel percorso di un Artista di quel tipo..
 
Indietro