Basta chiacchiere ma solo numeri sull'immobiliare PARTE 4^

Charlie ha scritto:
Il liberalismo consiste soprattutto nella libertà individuale, cioè significa che lo Stato meno ti pianifica la vita e meglio è.

Charlie

Completamente d'accordo con te sulla responsabilità che ognuno deve prendersi riguardo ai suoi investimenti. OK!

Sull'affermazione sopra che ricalca le prediche di Mrs Tatcher,Reagan e neo liberisti vari che ci propinano da quasi 30 anni non è tutto così semplice.
Lo Stato come già ribadito in alcuni casi non solo è un danno(La 'lady di ferro? diceva:"Lo Stato è il 'Problema'),ma è addirittura una benedizione.
Senza i massicci investimenti nella ricerca delle istituzioni publiche e stato degli USA non ci sarebbe stata nessuna new economy...
Il mix ideale è un po' Stato,un po' privati(che spesso come gli Stati fanno investimenti azzardati).
Nell'ottocento i cicli economici erano un'alternanza di boom e rovinose crisi.
Con l'intervento dello Stato dagli anni trenta in poi(in parte anche Bush ultimamente ha quasi adotatto una politica Keynesiana) i cicli si sono addolciti.
Curiosamente invece nei paesi emergenti dove sono state adottate le politiche neoliberiste dietro pressioni dell'FMI e degli Usa si sono verificate drammatiche crisi(Messico 1994,mercati asiatici 1997,Russia 1998,Argentina 2001...).
Insomma come molte teorie,appaiono valide sulla carta,mentre all'atto pratico si rivelano disastrose.

'In medio stat virtus' dicevano i saggi latini...
 
Per capire dove andra' l'immobiliare italiano leggetevi questo rapporto.


Per l'immobiliare non ci sara' nessun crollo. Almeno non nelle grandi citta'.



Rapporto Ismu: sono il 7% della popolazione italiana
Gli esperti prevedono un impennata entro il 2016
Sempre più immigrati: 4 milioni
E uno su cinque è irregolare
Raddoppiati i minorenni. Più famiglie proprietarie di case

MILANO - Il volto dell'Italia è sempre più multietnico. Secondo il XII Rapporto sulle Migrazioni elaborato dalla Fondazione Ismu e presentato questa mattina a Milano, il numero degli immigrati continua ad aumentare. Oggi rappresentano il sette per cento dell'intera popolazione del Paese. In numeri, gli stranieri sono quasi quattro milioni. Di questi il 19,4 per cento, quasi uno su cinque, è irregolare.

Secondo i dati Ismu del 2006, sono tre milioni e dodicimila gli immigrati regolari: 1,2 milioni in più rispetto a tre anni fa. Di questi, nove su dieci - cioè due milioni 671 mila - hanno la residenza in Italia. Anche gli irregolari sono in aumento: il primo luglio erano 760 mila, vale a dire il 3,3 per cento in più rispetto ai 541 mila dell'anno precedente. E uno su cinque è minorenne. Quanto al titolo di studio, il 40 per cento degli immigrati che arrivano in Italia ha un diploma e il 14,5% la laurea.

Minorenni e donne. Il fenomeno immigrazione, oltre ad aumentare, sta anche cambiando volto: non sono più solo gli adulti a lasciare il proprio Paese inseguendo la speranza, spesso delusa, di trovare una vita migliore in Italia. Il numero dei minorenni immigrati è raddoppiato negli ultimi cinque anni ed oggi rappresenta ben il 21,9 per cento dell'intera popolazione straniera. Di questi, molti sono nati qui, altri sono emigrati con le famiglie per sfuggire alla povertà o alla guerra. E l'Ismu prevede anche un cambiamento della distribuzione per sesso a favore delle donne: oggi ci sono 112 maschi immigrati ogni 100 donne. Tra dieci anni i maschi potrebbero ridursi a 107-108 ogni 100 donne.

Lavoro. Nel secondo trimestre del 2006, l'Istat conta 1 milione 375mila immigrati impiegati, di cui 834 mila uomini e 541 mila donne. Il tasso di occupazione varia dall'84,2 per cento dei maschi al 51,2 per cento delle femmine. Gli immigrati hanno trovato lavoro per lo più al Nord (65 per cento). Più della metà sono impiegati nel settore dei servizi. Il resto si divide tra l'industria (27 per cento) e l'edilizia (il 28%), mentre l'agricoltura sembra occupare solo una minima parte. La disoccupazione colpisce soprattutto immigrati irregolari (24.9 per cento) e clandestini (19.7%). Le assunzioni a tempo indeterminato sono pari all'85 per cento del totale, mentre 334 mila sono registrati come imprenditori stranieri.

Casa. Aumentano gli immigrati che acquistano immobili. A metà 2005 il 10,9 per cento dichiarava di essere proprietario di una casa mentre il 18 per cento diceva di volerla acquistare nell'immediato futuro. Questo, secondo il Rapporto, è "merito soprattutto della maggior fiducia nei confronti degli immigrati acquisita da parte di banche e agenzie immobiliari, che non di rado, hanno ideato pacchetti 'ad hoc' per le diverse nazionalità".

Scuola. Nell'anno scolastico 2005/2006 nelle scuole italiane, sia statali che non statali, si sono iscritti 424mila 683 studenti, cioè il 4,8 per cento del totale, mentre nel 2000 erano il 2 per cento. Rispetto all'anno scolastico 1995- '96, la crescita degli studenti immigrati è di otto volte e mezzo. I numeri più alti si riscontrano nella scuola d'infanzia, dove raggiungono il 5 per cento e in quella primaria (6 per cento). Ma anche nelle scuole secondarie di primo grado sono aumentati i ragazzi stranieri: nell'anno 2005-'06 hanno raggiunto il 4.8 per cento. L'indagine sottolinea anche un forte ritardo scolastico rispetto all'età, che riguarda il dieci per cento degli allievi.

Criminalità. Il 31 luglio 2006 nelle carceri italiane gli stranieri erano il 33 per cento del totale: 20.088 su una popolazione carceraria di 60.710 persone. In particolare, si tratta di marocchini, albanesi, tunisini, rumeni e algerini. Una percentuale rimasta invariata anche dopo l'indulto, dato che la popolazione immigrata ne ha beneficiato in misura sostanzialmente proporzionale agli italiani. Ad agosto sono state scarcerate 16mila 568 persone ed a metà novembre la cifra è salita a 17mila 455.

Previsioni. La Fondazione Ismu prospetta un'impennata di immigrazione anche nei prossimi dieci anni. Nel 2016, il numero degli stranieri in Italia potrebbe infatti oscillare da un minimo di 5 milioni e mezzo a un massimo di circa sette milioni. Il drastico aumento, secondo il Rapporto, potrebbe essere legato alle nascite destinate a raddoppiare o anche a triplicare. Fenomeno che comporterebbe una modifica sostanziale nella composizione della popolazione immigrata: i minori potrebbero oscillare tra un minimo di 1,395 milioni e un massimo di 1,720 milioni. E la percentuale degli over 45 passerebbe così dall'attuale 14,3 per cento al 23-25 per cento. Sul mercato del lavoro le ripercussioni sarebbero forti perché si ridurrebbe fino a dieci punti percentuali il peso della componente più produttiva: la fascia degli extracomunitari con un'età compresa tra i 25 e i 44 anni.
 
Ciao Malastrana, infatti io non credo sia auspicabile un sistema di liberismo selvaggio diffuso. Lo Stato deve svolgere un ruolo di "garante", attraverso le autorità di controllo, come la SEC, l'Antitrust, ecc... che negli USA hanno poteri reali (la SEC ti sbatte in galera senza troppi complimenti, in Italia invece chi fa insider trading viene considerato un genio, un modello :rolleyes: )
E' chiaro che ci deve essere un'autorità super-partes che regoli il mercato, il liberismo selvaggio è inattuabile, lo Stato non può e non deve abdicare ai suoi compiti fondamentali.
Ma non deve neanche essere troppo invadente e colluso con il sistema economico-finanziario.
Meno politici, più iniziativa privata.
Meno monopoli, più concorrenza.

Charlie
 
Malastrana ha scritto:
Sull'affermazione sopra che ricalca le prediche di Mrs Tatcher,Reagan e neo liberisti vari che ci propinano da quasi 30 anni non è tutto così semplice.
Lo Stato come già ribadito in alcuni casi non solo è un danno(La 'lady di ferro? diceva:"Lo Stato è il 'Problema'),ma è addirittura una benedizione.
Senza i massicci investimenti nella ricerca delle istituzioni publiche e stato degli USA non ci sarebbe stata nessuna new economy...

Questa e' una balla pura.
 
Ciao Klaus, secondo te il rialzo dei tassi di interesse della BCE avrà un impatto limitato sull'immobiliare, o oltre una certa soglia potrebbe creare reali problemi?
La legge della domanda e dell'offerta è sempre valida, in tutti i mercati. Io continuo a vedere un problema, e grosso, sulla domanda, a fronte di un'offerta alta, anzi destinata a salire.
Processo destinato a condizionare le dinamiche del mercato nel medio-lungo periodo.
Gli "analisti" vedono un breve periodo stabile, o in leggero calo, ma nessuno prevede quanto potrà durare il "ribasso".
Dieci anni al ritmo di -5% all'anno non portano a parlare di "crack immobiliare"?

Charlie
 
Charlie ha scritto:
Ciao Klaus, secondo te il rialzo dei tassi di interesse della BCE avrà un impatto limitato sull'immobiliare, o oltre una certa soglia potrebbe creare reali problemi?
La legge della domanda e dell'offerta è sempre valida, in tutti i mercati. Io continuo a vedere un problema, e grosso, sulla domanda, a fronte di un'offerta alta, anzi destinata a salire.
Processo destinato a condizionare le dinamiche del mercato nel medio-lungo periodo.
Gli "analisti" vedono un breve periodo stabile, o in leggero calo, ma nessuno prevede quanto potrà durare il "ribasso".
Dieci anni al ritmo di -5% all'anno non portano a parlare di "crack immobiliare"?

Charlie

Ciao Charlie,

La domanda di immobiliare residenziale e' fortissima. Chi dice il contrario non e' del settore.

Che l'offerta sia superiore alla domanda?
Boh questo e' gia' piu' difficile a dirsi, purtroppo non ho (e forse nemmeno ci sono) statistiche a riguardo. Anche se basterebbe avere i dati delle licenze di costruzione date, oltre ai cambi dei piani regolatori di tutti i comuni d'italia.
La sensazione e' che non e' cosi'.

Che i prezzi sono legati al tasso di sconto?
Sicuramente si'. Qualora si alzassero oltre una "soglia" ci potrebbero essere dei problemi:
meno divorzi ( :D , eh si' perche' chi pensa a divorziare se non c'e' possibilita' di doppio alloggio ci pensa 3 volte)
maggior numero di mammoni: (allungamento del periodo di svezzamento)
maggior numero di persone per singolo vano: (immigrati in 15 in un piccolo appartamento).

Comunque mi sembra c'e' una concordia quasi globale nell'affermare che i tassi piu' di tanto non saliranno (e non solo per non creare problemi ai mutuatari): per non pregiudicare la crescita; per i debiti pubblici europei ... etc ... etc ....
Aumentare i tassi significa anche aumentare i costi per il finanziamento di beni di consumo ... prima di esagerare la BCE ci pensa mille volte.

Poi la palla di vetro non ce l'ha nessuno ... e chi ce l'ha diventa miliardario (in Euro) nel giro di pochi mesi.
 
Come dire, se il tasso di sconto sale al 5-6% non e' una tragedia . ..... e oltre non credo proprio che salga.
 
Un mutuo a tasso fisso da 100.000 Euro, oggi costa:
a 20 anni 644 Euro.
a 30 anni 552 Euro.

No so quanta gente si possa permettere queste cifre....e secondo me i tassi con i quali fanno calcolare i mutui non sono ancora aggiornati.

Non mi stupirei se rifacendo la stessa ricerca fatta adesso, domani alle cifre indicate si dovessero aggiungere 20-30 Euro.
Verifichero'.
 
soros75 ha scritto:
Un mutuo a tasso fisso da 100.000 Euro, oggi costa:
a 20 anni 644 Euro.
a 30 anni 552 Euro.

No so quanta gente si possa permettere queste cifre....e secondo me i tassi con i quali fanno calcolare i mutui non sono ancora aggiornati.

Non mi stupirei se rifacendo la stessa ricerca fatta adesso, domani alle cifre indicate si dovessero aggiungere 20-30 Euro.
Verifichero'.


Soros, c'e' un'altro modo di veder le cose.... ;)

100 mila euro rappresentano 4-5 anni di interessi per chi ha mezzo testone investito molto conservativamente... Resta da vedere se vale la pena convertire una parte di liquidita', al momento opportuno, in un'immobile, in un'ottica di diversficazione a lungo termine... :yes:

A prima vista, penso che un 3% netto lo si possa realizzare anche con un'immobile, se si scieglie con cura :mmmm:
 
Non ricordo in quale thread avevo letto della vendita di case nell'aldilà, ecco, questa fa il paio.


Giovedì 8 Marzo 2007, 16:28

Gabetti: il gruppo punta al mercato virtuale

Di Pierpaolo Molinengo

L'obiettivo dichiarato è quello di svecchiare l'immagine del gruppo. La consistenza dell'investimento fa supporre che l'azienda ci creda veramente. Con una spesa iniziale di 100.000 euro Gabetti Property Solutions (Milano: GAB.MI - notizie) entra nel mondo virtuale di Second Life per offrire servizi immobiliari ai 4 milioni di persone che lo frequentano abitualmente. Al nuovo progetto Gabetti ha deciso di dedicare cinque dipendenti (questi in carne ed ossa), che, per lo più nel loro tempo libero, dovranno trasformarsi in agenti virtuali, dotarsi di un portafoglio di immobili e raggiungere entro agosto transazioni per 250.000 Linden Dollars, valuta ufficiale di Second Life con tanto di cambio giornaliero col dollaro Usa (1 dollaro=260 Linden Dollars). Raggiungere il break-even nel giro di un anno è l'obiettivo finanziario per i cinque avatar, termine rubato alla filosofia induista per indicare il doppio virtuale di ogni iscritto (in India scomoda l'incarnazione terrena di una divinità, ma questo è appunto un altro mondo). "Second Life è un nuovo mondo, ha bisogno di essere sviluppato, urbanizzato -, ha commentato l'Ad Maurizio Monteverdi -, abbiamo iniziato a pensarci un anno fa quando i 'residenti' erano 300.000; oggi sono oltre 4 milioni". Il costo di una casa su Second Life? Nelle zone di lusso arriva a 39 Lindend dollars al metroquadro. Ma c'è chi scommette su un'imminente impennata dei prezzi.
Il titolo Gabetti reagisce in Borsa con un +1,43% a quota 3.72 euro.

Fonte: Yahoo Notizie


Fantastico il "reagisce" sparato dall'informazione (?) finanziaria. :D

Comunque, attico panoramico a 0.15$ al metro quadro, un affare? :cool:
 
~Qohèlet~ ha scritto:
Non ricordo in quale thread avevo letto della vendita di case nell'aldilà, ecco, questa fa il paio.

Giovedì 8 Marzo 2007, 16:28

Gabetti: il gruppo punta al mercato virtuale
:cool:
te credo dato che il retail nel 2006 era in perdita del 8.5%... bilancio pubblicato sul loro sito a gennaio (eh alle spa tocca la trasparenza...)
 
~Qohèlet~ ha scritto:
Comunque, attico panoramico a 0.15$ al metro quadro, un affare? :cool:
Bisogna essere proprio dei falliti...

Ma questa gente invece che stare attaccata al PC tutto il giorno non pensa mai di andare a prendere un po' di patata ?
 
soros75, guarda che c'è gente che ha fatto soldi veri con second life.
Mi pare che una tizia americana sia diventata milionaria in dollari (veri) proprio facendo l'agente immobiliare in second life.
E' la moda del momento, come tutte le mode genererà presto una bolla :D

Charlie
 
http://it.biz.yahoo.com/08032007/151/diminuiscono-gli-italiani-acquistano-casa.html


Giovedì 8 Marzo 2007, 12:31

Diminuiscono gli italiani che acquistano casa

Di Miaeconomia.it

Il 7,9% degli italiani ha previsto di effettuare almeno una transazione immobiliare nel biennio 2006-2007.
È quanto ha spiegato Aldo De Marco, presidente di Tecnoborsa che tuttavia sottolinea: "Questo valore risulta sensibilmente inferiore a quello rilevato nel 2004".
Si conferma quindi il rallentamento nella crescita del numero dei compromessi registrati nel 2005 e nel 2006.

Continuano ad acquistare casa soprattutto le famiglie formate da coppie giovani, il cui capo famiglia ha un'età compresa tra i 25 e i 44 anni, con o senza figli, che risiedono nei 13 grandi comuni italiani (oltre 250mila persone residenti), con un buon livello culturale ed una buona situazione economica (imprenditori, liberi professionisti, dirigenti e quadri).

Nelle analisi si nota inoltre che le dichiarazioni relative alle sole compravendite mostrano che il 5,2% prevede di acquistare un immobile e l'1,5% pensa di vendere.
Anche qui si nota un calo nelle intenzioni di acquisto e di vendita: le prime scendono sensibilmente di 4,1 punti percentuali e le seconde di 1,7 punti.


Il calo delle intenzioni di acquisto è dovuto principalmente, oltre al livello dei prezzi degli immobili, a due fattori: al calo delle possibilità di risparmio delle famiglie italiane e all'aumento dei tassi di interesse.
Analizzando il profilo degli acquirenti è emerso che "le famiglie più attive saranno quelle delle coppie giovani con figli piccoli, con un buono status economico e un elevato livello culturale, che risiedono nei grandi comuni del Nord-ovest".

Il profilo sociodemografico di chi pensa di vendere è formato prevalentemente da coppie senza figli o monogenitori, spinti probabilmente da esigenze diverse, il cui capo famiglia ha un'età compresa tra i 35 e i 44 anni.

Nell'analisi di Tecnoborsa emerge che le abitazioni da acquistare nel biennio 2006-2007 hanno al primo posto "il desiderio di vivere in un'abitazione di proprietà (68,3%), seguita da chi vorrebbe acquistare una casa per parenti prossimi (16,1%), al terzo posto troviamo chi intende comprare una casa per investimento (9,4%) e al quarto chi desidera una casa per le vacanze (4,5%).

Tra i motivi che portano le famiglie a vendere al primo posto troviamo il desiderio di acquistare un'abitazione principale (27,3%), il 17,3% vuole vendere per bisogno di liquidità, il 13,5% per poter fare altri investimenti immobiliari, il 7,3% per effettuare investimenti finanziari.

Un ulteriore 7,3% degli italiani vuole acquistare invece una casa per le vacanze, un 5,8% per comprare una casa per parenti prossimi e resta un 21% per "altri motivi".
Tecnoborsa poi segnala che il mercato delle locazioni ha visto uno 0,4% delle famiglie intervistate che pensa di prendere in affitto, per un lungo periodo, un'abitazione nel biennio 2006-2007, mentre lo 0,7% prevede di dare in affitto un immobile.

Mettendo a confronto i dati si riscontra che coloro che pensano di prendere in affitto una casa sono scesi di un punto percentuale, mentre la quota di chi pensa di dare in locazione un bene è rimasta sostanzialmente inalterata: se questo si verificasse ci sarà un allineamento tra domanda ed offerta.


cfr. con l'immagine sottostante...

:clap: :clap: :clap:
 

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  • VOLUMI-PREZZI CICLI Roma e Milano.png
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laplace77 ha scritto:
applausi si! bella pescata st'articolo!
1-roma e altri, ciao, tira solo il nordovest (cioe torino e genova guarda caso le piu economiche rimaste tra le grandi citta)
2-si vuole comprare il triplo di quanto si vende, ma prima era il quintuplo (-40)
3-si affitta il doppio di quanto si loca (-50)

un bel giro di boa

wow

ps dobbiamo risentirci per la cena scrivimi email
 
Ultima modifica:
ma avete visto le date nell'articolo?
non vi viene il dubbio che si è vecchiotto immagino del 2004, che pronosticava un calo mai accaduto?!!
 
"Il 7,9% degli italiani ha previsto di effettuare almeno una transazione immobiliare nel biennio 2006-2007"

secondo te si può prevedere una cosa già passata?
articolo palesemente vecchio, smentito dai fatti
 
Gekko's ha scritto:
"Il 7,9% degli italiani ha previsto di effettuare almeno una transazione immobiliare nel biennio 2006-2007"

secondo te si può prevedere una cosa già passata?
articolo palesemente vecchio, smentito dai fatti
il biennio è in corso! detto questo, ovvio, tutti sti studi lasciano il tempo che trovano soprattutto se sono sondaggi, l'interesse è nel fatto che non si legge piu nulla di ottimistico nemmeno da parte delle immobiliari e loro associazioni - oscillano tra il "compare qualche segno negativo" e "stabile"... nessuno menziona piu "rialzi"................
 
Titolo de "Il Secolo XIX" di oggi.
Potrebbe servire a svegliare le coscenze della gente.
Magari qualcuno che stava per comprare casa con un bel mutuo da 100.000 Euro a 30 anni a tasso variabile ci ripensa...
 

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